venerdì 2 gennaio 2015

Tumori, la ricerca shock: ne causa più la sfortuna che lo stile di vita

Lo studio pubblicato su Science è stato elaborato su modelli matematici e analizzando 31 differenti tipi di neoplasie: solo in 9 di essi è stato trovato un collegamento diretto con le abitudini e le condizioni del malato. L'esito suggerisce che si debbano aumentare gli sforzi per progredire sulle diagnosi precoci

ROMA - In molti casi ammalarsi di cancro è solo un fatto di sfortuna e non di stile di vita. Riassunta così, la conclusione della ricerca condotta alla Johns Hopkins School of Medicine del Maryland potrebbe apparire sconvolgente da un punto di vista scientifico perché controcorrente rispetto a tutto quanto da anni ripetono studiosi e medici. Eppure è proprio quello che sostengono i due ricercatori che hanno elaborato lo studio pubblicato sulle pagine del prestigiosa rivista "Science".

Due terzi dei tumori sarebbero infatti dovuti a mutazioni legate al puro caso, intendendo con ciò tutto quello che l'uomo e la scienza non sono ancora riusciti a spiegare, piuttosto che a stili di vita sbagliati come il fumo. Solo un terzo sarebbe invece legato a fattori ambientali o predisposizioni ereditarie. In sintesi, il 66% dei tumori è pura sfortuna, ossia sembrano apparentemente incomprensibili perché si verificano in assenza di comportamenti a rischio. Questa 'certezza' non cancella il fatto che gli stili di vita sbagliati aumentino il rischio di ammalarsi: il fumo da solo, ad esempio, resta il responsabile del 20% dei casi di cancro in tutto il mondo. Lo stesso vale per l'eccessiva esposizione al sole, bere troppo alcol o essere sovrappeso.


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