venerdì 21 giugno 2019

Arresto cuore uccide 60.000 italiani l'anno, 8 proposte per diffusione defibrillatori

Aschieri (Anmco), Piacenza la città piu' cardioprotetta


Ogni giorno, in Europa, 1000 persone al giorno muoiono per arresto cardiaco, 400.000 in un anno, di cui 60.000 in Italia. "E' il killer numero uno nel modo occidentale, uccide una persona ogni 8 minuti, ma la sopravvivenza triplica se a intervenire, il prima possibile, sono i 'laici', ovvero personale non sanitario in attesa dell'arrivo dell'ambulanza". A spiegarlo, durante l'audizione in Commissione Affari Sociali della Camera, Daniela Aschieri, direttore dell'Unità operativa di cardiologia e riabilitazione presso l'Ospedale Unico della Valtidone (Piacenza).
    Nel corso dell'audizione, nell'ambito dell'esame delle otto proposte di legge presentate alla Camera recanti "Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero", Aschieri ha illustrato i risultati ottenuti dal Progetto Vita, grazie al quale Piacenza è diventata la città più cardioprotetta d'Europa. "L'esperienza, pilota in Europa, - ha spiegato Aschieri, esperta dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) - esiste da 21 anni e ha consentito di istallare ben 877 defibrillatori in città, tutti integrati con la centrale operativa attraverso una app regionale". Per chi è colpito da arresto cardiaco ogni minuto che passa diminuisce de 10% la possibilità di sopravvivere, per questo intervenire prima fa la differenza. "I nostri dati - sottolinea - mostrano il 41% di sopravvivenza tra i defibrillati da personale laico a fronte del 5% di quelli defibrillati da personale a bordo dell'ambulanza. 

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