giovedì 30 luglio 2009

Danni del sole: le proprietà del tè verde in spray per prevenire il tumore alla pelle


Le proprietà del tè verde sono ormai note e il suo potere antiossidante è tra i più apprezzati. Adesso si aggiunge alla lista dei benefici anche la capacità di intervenire positivamente nella prevenzione dei tumori alla pelle se usato sotto forma di spray, attualmente alla fase dei test clinici, prima e dopo l’esposizione solare.

A Cleveland, nell’Ohio, si stanno studiando gli effetti immunitari dei polifenoli contenuti nel tè verde sulle cellule della pelle: un campione di volontari è stato sottoposto a esposizione ai raggi ultravioletti dopo un trattamento con spray al tè verde e le loro cellule si sono rivelate più resistenti ai danni provocati dai raggi UV rispetto a chi non aveva usufruito del trattamento. Ottime prospettive, dunque, nella prevenzione dei danni del sole.

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sabato 25 luglio 2009

Ridurre i carboidrati per sentirsi più sazi?


Basta diminuirli del dieci per cento: più facile mantenere il proprio peso.

MILANO - I carboidrati sono finiti spesso sulla gogna e non di rado vengono drasticamente ridotti nelle diete, con sommo dispiacere degli amanti di pane e pasta. Una ricerca americana, presentata a Washington all'ultimo congresso dell'Endocrine Society statunitense, rivela che basta ridurre di poco i carboidrati nella dieta per sentirsi più sazi e quindi mangiar meno. Non si dimagrisce, sottolineano, ma almeno non si ingrassa.

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martedì 21 luglio 2009

Uno speciale reggiseno trova i tumori al seno

Alcuni ricercatori britannici stanno studiando il primo reggiseno intelligente, in grado di scovare i segni precoci di tumore al seno e aiutare le donne nei controlli fai-da-te

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Uno speciale reggiseno trova i tumori al seno

Il team di studiosi, riferisce la 'Abc News', è vicino a realizzare un prototipo, battezzato 'smart bra', che incorpora una serie di mini-sensori in grado di rilevare piccolissime modificazioni di temperatura nel seno, caratteristiche di una neoplasia ai primi stadi. Elias Siores, direttore del Centre for Research Innovation dell'University of Bolton e inventore dello 'smart bra', spiega che l'indumento intimo dovrebbe scoprire il tumore prima che cominci a crescere.

Il tutto grazie alla termografia: improvvisi picchi di calore possono denotare un aumento del flusso sanguigno verso un tumore in fase di sviluppo. Siores spiega che la sua invenzione sfrutta micro-onde passive: in pratica trasferendo al capo di lingerie la tecnologia oggi usata per localizzare i sottomarini. "Se possiamo identificare le trasformazioni che emanano specifiche tracce di calore, possiamo rilevare i tumori in stadio precoce", spiega il ricercatore.

Non solo. Il reggiseno intelligente potrebbe essere usato anche per valutare l'efficacia dei trattamenti anti-cancro. Lo 'smart bra', inoltre, sarà dotato di un allarme sonoro o visivo, per allertare chi lo indossa sulle necessita' di un controllo medico o di un esame diagnostico.

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Abbronzantissima, tipo cutaneo e fototipo


Figlio della cultura popolare nordamericana, quella degli atletici cow-boys alla John Wayne importata in Europa nel secondo dopoguerra, il fenomeno dell’abbronzatura ad ogni costo è divenuto, negli ultimi tempi, fenomeno di massa. Per comprenderne l’entità, basti guardare le nostre superaffollate spiagge, con le loro distese di lettini allineati al sole e il numero crescente di centri per l’abbronzatura artificiale sorti ultimamente nella nostre città. In effetti, è innegabile che un po’ di tintarella doni alla nostra pelle un aspetto più gradevole, più sano: ci fa accettare, ci fa sentire meglio.

Questa sensazione di “benessere psicofisico” prodotta dalla luce solare non è peraltro riconducibile alla sola componente estetica: studi scientifici dimostrano infatti come le radiazioni ultraviolette siano in grado di stimolare la produzione endogena di neuromediatori capaci di migliorare il tono dell’umore, in particolare nei soggetti depressi. Quindi, sole “amico” della pelle? Beh, diciamo che si tratta di un’amicizia in chiaroscuro.


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domenica 12 luglio 2009

SFRUTTIAMO LA TALASSOTERAPIA NATURALE

Andate al mare per divertimento? Per un po’ di relax? Perché vi fa bene? Se volete potete anche sfruttare queste vacanze per curarvi con la talassoterapia, antico metodo benefico che utilizza le enormi risorse dell'ambiente marino: l'acqua piena di sali minerali, l'aria arricchita di particelle di acqua in sospensione, le alghe con proprietà antibatteriche e anticoagulanti, la sabbia utile contro i reumatismi. E per chi non ha la possibilità di andare al mare? Nessun problema, esistono rimedi validi anche presso gli istituti specializzati in estetica e bellezza.

1. I bagni. Costituiscono la base della talassoterapia. L'immersione del corpo nell'acqua permette infatti di migliorare la capacità dell’apparato respiratorio, favorisce la circolazione e l'eliminazione delle tossine. In acqua ci si sente un po' più leggeri, è più facile muoversi perché i muscoli possono lavorare senza il peso del corpo. Negli istituti specializzati ci si può immergere in vasche con acqua marina riscaldata a una temperatura di 38 gradi.

2. L'idromassaggio. E' un tipo particolare di massaggio che sfrutta la pressione di getti d'acqua. Il massaggio nel mare è di origine naturale in quanto le onde, muovendosi, vanno a creare sul corpo uno stimolo meccanico che migliora la circolazione, questa azione viene ricreata in speciali vasche.

3. Il massaggio. Quando la temperatura non è troppo alta, è un'ottima cura camminare a piedi nudi sulla sabbia. Questo trattamento è utile perché, massaggiando la pianta del piede, riattiva la circolazione dando un sollievo quasi immediato non a caso nel piede passano la stragrande maggioranza di centri nervosi. Per alleggerire le gambe invece, soprattutto quando sono gonfie, è consigliato sdraiarsi sul bagnasciuga in completo relax in questo modo sarà possibile ritrovare tonicità.

4. L'aerosol naturale. Passeggiare lungo la riva del mare consente di respirare il vapore marino che trasporta particelle di acqua in sospensione. Questo semplice esercizio di respirazione è un vero e proprio aerosol naturale, perché l'umidità dell'aria contiene sali minerali con proprietà disinfettanti e battericide come il sodio e il cloro, oppure riequilibranti del sistema ormonale come lo iodio, o benefiche per il cuore come il fosforo.

5. Le sabbiature. Immergere per circa 20 minuti al giorno il corpo nella sabbia, a parte ovviamente la testa e il torace, è assai benefico per chi ha problemi di artrosi e reumatismi. Questo principio, che si basa sulla capacità della sabbia di cedere calore senza ustionare, è in particolare utilizzato nella psammatoterapia, dal greco psammos, sabbia, che unisce gli effetti dell'acqua del mare al calore prodotto dalla sabbia.

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giovedì 9 luglio 2009

I bevitori moderati vivono più a lungo



















I bevitori moderati sono più ricchi, più istruiti e hanno meno probabilità di diventare disabili rispetto agli astemi, il che spiega alcune, ma non tutte le associazioni tra consumo moderato di alcool e vita più lunga. Bevendo un drink al giorno una persona dimezza il rischio di morire nel corso dei successivi quattro anni, secondo la ricerca effettuata dal dottor J. Lee Sei del San Francisco VA Medical Center.

Dopo aver preso in considerazione diversi fattori che potrebbero influenzare l’uso di alcool e la mortalità, l’effetto è stato indebolito, tra i bevitori moderati, del 28% in meno rispetto ai non bevitori. Il primo studio a dimostrare che i bevitori moderati vivono più a lungo è stato pubblicato nel lontano 1923. Secondo questo i bevitori moderati sono semplicemente più sani globalmente rispetto ai non bevitori e a quelli che, al contrario, abusano con l’alcool.

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lunedì 6 luglio 2009

Il vino rosso fa bene alla salute


Le proprietà benefiche del vino rosso: i risultati della ricerca svolta dall’Università di Siena e finanziata da Città del vino.Una ricerca dell’Università di Siena commissionata dall'Associazione Nazionale Città del Vino conferma che il vino rosso, consumato in quantità moderata, ha effetti benefici sulla salute.
Analizzando 13 vini provenienti da diverse regioni italiane i ricercatori del dipartimento di Scienze ambientali dell’Ateneo si sono concentrati sugli effetti contro l’Helicobacter pylori e contro i radicali liberi: i risultati dello studio dimostrano che tutti i vini testati sono attivi contro l’Helicobacter, batterio che provoca ulcere e che è fattore di rischio di carcinoma e linfoma gastrico. I vini siciliani si sono dimostrati i più efficaci contro questo batterio. Anche la presenza di radicali liberi dello stomaco, responsabili di diverse patologie infiammatorie, è combattuta efficacemente da tutti i vini rossi analizzati: il Cabernet e il Sangiovese toscani, il Cabernet siciliano, il Montepulciano d’Abruzzo, il Nero d’Avola, il Merlot e il Syrah di Sicilia, il Salento di Puglia, il Barbera del Piemonte, il Novello di Chieti, il Gutturnio dell’Emilia Romagna.
“Un bicchiere abbondante di vino a pasto – dice la professoressa Daniela Giachetti, responsabile della sezione di Biologia farmaceutica del dipartimento – è sufficiente, come dimostrano i dati della nostra indagine, a produrre l’effetto benefico e protettivo sulla mucosa gastrica. Se il consumo però aumenta oltre i 350 millilitri a pasto, l’etanolo agisce in senso negativo sullo stomaco provocando danni che possono essere anche di notevole entità”. La ricerca è stata finanziata dall'Associazione Nazionale Città del Vino, rete di oltre 550 Comuni a vocazione vitivinicola da tempo impegnata nello sviluppo della conoscenza scientifica in materia di vino e salute. Hanno sostenuto il progetto anche i Comuni di Montefalco (Perugia), Nizza Monferrato (Alessandria) e le aziende Cantina Due Palme e Cantine Albano Carrisi di Cellino San Marco (Brindisi); la Cooperativa Olearia Vinicola di Orsogna (Chieti); la Cantina Valdibella di Camporeale (Palermo).
“I risultati di questa nuova ricerca confermano ancora una volta che un consumo moderato e quotidiano di vino di qualità fa bene alla salute - dichiara Valentino Valentini, presidente di Città del Vino -. Alla luce dei numerosi studi che da anni attestano gli aspetti salutistici di un buon calice di vino riteniamo però che vada programmata al più presto un'intensa e capillare attività di educazione al gusto che coinvolga in un progetto condiviso le istituzioni, i Comuni, la scuola, la famiglia e le imprese. Ci faremo portavoce di questa necessità in sede istituzionale perché siamo convinti che vada fatto di più per diffondere forme di consumo consapevole che promuovano il benessere delle persone e la conoscenza dei prodotti di qualità dei nostri tanti territori rurali”.


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venerdì 3 luglio 2009

Problemi di portamento

















Se il problema sono le spalle curve, con testa e collo portati in avanti esistono dei rimedi.
Infatti oltre al fattore estetico si possono creare vari disturbi legati a stanchezza, debolezza, cattivo impatto emotivo (fino alla depressione, come ci insegna bene nei suoi libri Anthony Robbins, parlando di fisiologia).

Innanzitutto qual è la causa? Le cattive abitudini.
Ad esempio lavorare ore al computer, leggere molto con una postura non corretta, attività di precisione in cui bisogna avvinare molto gli occhi agli oggetti. E non voglio dire... che nei miopi i problemi di portamento sono mooooolto più accentuati!

Petto in fuori e spalle indietro!! Frase fatidica sentita migliaia di volte... Molto utile. Anche perchè questa posizione aiuta e facilita la respirazione e quindi l'assorbimento di energia e lo scioglimento di molte tensioni muscolari.

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martedì 30 giugno 2009

Eiaculazione precoce, ansia da prestazione: gli italiani e la troppa fretta a letto


Secondo la SIA (Società Italiana di Andrologia) 4 milioni di uomini italiani fra i 20 e i 50 anni soffrirebbero di eiaculazione precoce con gravi ripercussioni sulla vita di coppia e l’intimità. Secondo le ricerche condotte, in questi casi l’orgasmo si raggiunge entro un minuto a volte anche entro 30 secondi mentre il tempo medio, considerato cioè normale, si attesta intorno ai 4-7 minuti. Tecnicamente si definisce precoce l’eiaculazione quando sopraggiunge prima che l’uomo lo desideri, quindi al di fuori del suo controllo.

Naturalmente non sempre la brevità del coito è indice del disturbo, vi sono infatti momenti della vita in cui è fisiologico che il fenomeno si presenti, ad esempio è frequente nei giovani alle loro prime esperienze e può insorgere in seguito ad un periodo prolungato di astinenza sessuale. E’ possibile poi distinguere diverse tipologie di eiaculazione precoce: anzitutto può essere primaria, quando la persona ha sempre presentato questo disturbo sin dalle prime esperienze senza mai riuscire a raggiungere l’orgasmo al momento desiderato, e secondaria quando il disturbo si presenta in seguito a un periodo di funzionamento normale. Inoltre essa può essere situazionale o generalizzata, ad esempio può verificarsi solo con una partner fissa e non in altre situazioni e/o con altre partner ( un bravo sessuologo potrà suggerire metodi diversi dal tradimento per valutare se è questo il caso!). L’eiaculazione precoce secondaria potrebbe rappresentare un sintomo di qualche disturbo dell’apparato urogenitale o del sistema nervoso o essere causata dall’utilizzo di alcuni farmaci o sostanze stupefacenti

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sabato 27 giugno 2009

Eiaculazione precoce, arriva lo spray in grado di prolungare il rapporto fino a sei volte




















Da trenta secondi a quattro minuti
: questo il miracolo promesso e già ampiamente sperimentato di un nuovo rivoluzionario prodotto contro l’eiaculazione precoce, un disturbo che compromette la vita sessuale di molti uomini.
A sperimentare la soluzione ritardante, applicabile sotto forma di spray, è stato uno studio seguito da una prima applicazione su un campione di trecento uomini, realizzato da un gruppo di ricercatori irlandesi del Royal Victoria Hospital di Belfast.

Lo spray che prolunga il piacere sessuale allungando i tempi di durata dell’amplesso agisce istantaneamente, è sufficiente spruzzarlo “direttamente” cinque minuti prima dell’inizio vero e proprio del rapporto per prolungare fino a sei volte in più la performance. Gli uomini sottoposti alla prima sperimentazione del farmaco, che è stato denominato PSD502, erano pazienti affetti da tempo da eiaculazione precoce, che avevano provato un po’ ogni genere di metodo, tecniche ritardanti e soluzioni tra le più varie ma senza alcun risultato evidente.

Per la prima volta, grazie allo spray PSD502, sono invece riusciti ad ottenere un considerevole prolungamento nei tempi del rapporto passando dai pochi secondi ai quattro minuti, risultati importanti se si considera la portata del disturbo di questi pazienti, che riduceva il coito a pochi miseri istanti. Per ben il 90% degli uomini che hanno partecipato alla sperimentazione dello spray, durata tre mesi, il rapporto sessuale si è esteso nel tempo di 6,3 volte in più rispetto alla loro media abituale.

Di Paola Pagliaro

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lunedì 22 giugno 2009

Il massaggio autoabbronzante: dagli States un metodo per una tintarella invidiabile senza sole


Agosto è lontano e qualche domenica trascorsa al mare, o ahimè sul balcone di casa, in cerca di un po’ di colorito, non basta a smorzare il cadaverico bianco invernale.
Ma non disperate, se non avete tempo per un’abbronzatura al naturale, dagli States è arrivata una nuova tecnica che combina l’abbronzatura al relax: il massaggio autoabbronzante. Volete saperne di più?



Ebbene, il meccanismo è abbastanza semplice: si tratta di applicare una crema autoabbronzante tramite un massaggio drenante e tonificante, che ne facilità l’assorbimento, migliorando notevolmente i risultati, immediatamente visibili.
Comodamente sdraiate sul lettino, non dovrete far altro che distendervi ed abbronzarvi, in una sola mossa!
Potrete inoltre dire addio alle antiestetiche macchie provocate dalle creme coloranti, e affidarvi alle sapienti mani di un massaggiatore professionista, per uscirne abbronzate e rilassate.
Un duplice risultato che negli Stati Uniti è già diventato un business, in particolar modo negli hotel di lusso della California.
Una seduta tipo consiste di tre fasi:
  1. peeling (scrub) per eliminare dalla pelle le cellule morte ed ottenere in tal modo un colorito uniforme, evitando la comparsa di antiestetiche macchie scure
  2. idratazione dell’epidermide con prodotti alla vitamina E, che stimola la produzione di melanina
  3. massaggio crema autoabbronzante della durata di 45 minuti
L’unica nota negativa è che in Italia (come al solito siamo in ritardo) non è ancora arrivata ed in attesa di godervi il massaggio autoabbronzante californiano non vi resta che rassegnarvi alle creme coloranti acquistate al supermercato, al sole sul terrazzo o ancora alle tradizionali lampade!

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domenica 21 giugno 2009

La medicina alternativa non è scienza, i dieci comandamenti per chi sceglie di curarsi con la Natura


MNC, medicine non convenzionali. Ayurveda, agopuntura, fitoterapia, medicina tradizionale cinese, manipolazioni osteo-articolari, omeopatia, per citarne solo alcune tra le più conosciute e diffuse. E’ in costante crescita il numero di italiani che si rivolge alle varie branche della medicina alternativa per curare i disturbi più diversi, si va dall’ansia alle dipendenze, dall’artrite all’impotenza. I risultati, più o meno positivi, variano da un soggetto all’altro, se per alcuni questi rimedi alternativi alla medicina tradizionale hanno il successo sperato, per altri che magari si affidano a non professionisti e a prodotti miracolosi acquistati sui giornali, senza garanzia alcuna, possono esserci anche brutte sorprese.

Proprio per ricordare ai pazienti che la medicina alternativa non ha valore di scienza, da sempre insigni rappresentanti della medicina tradizionale, come Umberto Veronesi, Silvio Garattini, Umberto Tirelli, Tullio Regge, hanno messo in guardia dai rischi di un’equiparazione tra la medicina ufficiale e la medicina alternativa. Come spiegava nel corso di un convegno tenutosi lo scorso anno Renato Angelo Ricci, presidente dell’associazione Galileo 2001:

La scienza si basa su una metodologia al di fuori della quale si può fare altro, ma di certo non si può fare scienza. Le medicine non convenzionali hanno la pretesa di essere scienza, ma non lo sono; decidano allora da che parte stare. Se vogliono essere una scienza, devono sottostare a tutti i suoi criteri.

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venerdì 19 giugno 2009

Seno: lo sport “gaurisce” il tumore


Tuta e scarpe da ginnastica sono le migliori alleate contro il tumore al seno.
Ma non solo: l'attività fisica è una delle più efficaci armi di prevenzione, anche per le recidive.
L'effetto è esattamente come quello di un farmaco, ma senza i costi e gli effetti collaterali.
Le donne che si muovono con regolarità, infatti, riducono del 20% il rischio di ammalarsi di tumore. Un beneficio ancora più evidente dopo la menopausa, quando ogni ora settimanale di attività fisica abbassa il pericolo del 6%. Ma anche chi è malata ne ha vantaggio: 3-5 ore in 7 giorni dimezzano il rischio di morte.


Fonte: Telesette


martedì 16 giugno 2009

La cannabis aumenta il rischio di contrarre il cancro

cannabis

Molti studi hanno dimostrato che la marijuana non è così innocua come molti credono. Pare sia vero che letteralmente frigga il cervello e contribuisca alla psicosi. L’ultima “prova convincente” la portano dei ricercatori inglesi, i quali hanno dimostrato che il fumo di marijuana danneggia il materiale genetico del DNA, in modo che esso possa aumentare il rischio di contrarre il cancro.

Si sa da molto tempo che le sostanze tossiche presenti nel fumo di tabacco possono danneggiare il DNA ed aumentare il rischio di cancro del polmone e altre patologie. Tuttavia, non vi è stata mai la certezza se il fumo di marijuana abbia lo stesso effetto. Certo è che mescolando anche il tabacco alla marijuana, gli effetti delle sigarette si potevano avere anche sulle canne. Gli scienziati sono particolarmente preoccupati per la tossicità dell’acetaldeide, una sostanza presente sia nel tabacco che nella marijuana. Tuttavia, è stato difficile misurare il danno al DNA dovuto all’acetaldeide con test i convenzionali.

Utilizzando un nuovo metodo altamente sofisticato chiamato spettrometria di massa modificata, Rajinder Singh dell’Università di Leicester e colleghi hanno rilevato che:

Questi risultati forniscono la prova per il potenziale dannoso del fumo di cannabis [marijuana] nel DNA, il che implica che il consumo di spinelli di cannabis può essere dannoso per la salute umana, con la possibilità di avviare lo sviluppo del cancro.

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sabato 13 giugno 2009

Dieta e abbronzatura

La dieta dell'abbronzatura è dedicata alle persone che amano mare + sole e hanno intenzione di fortificare o migliorare la loro abbronzatura abbianando alla protezione solare i cosmetici più adatti corroborandoli da una giusta alimentazione. In questa dieta si suggerisce di consumare molta frutta ricca di vitamina A come albicocche, nespole, melone e consumare moderatamente banane,fichi, uva, cachi, ciliegie.

Esempio di dieta dell'abbronzatura :

Lunedì

Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: 60g di fusilli con pomodorini + 200g carote + 2 fette pane integrale + 250g di frutta di stagione
Spuntino: 200g frutta
Cena: 300g di spinaci lessi + 2 fette di pane integrale + 150g di carne magra + 200g di frutta di stagione

Martedì

Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: 70g di legumi + 2 fette di pane integrale + 300g di peperoni cotti in padella + 250g di frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 200g pomodori maturi + 2 fette di pane integrale tostato + 150g pesce fresco o surgelato

Mercoledì

Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: pasta con zucca (50g di pasta e 300g di zucca) + 200g radicchio + 1 fetta di pane integrale + 250g frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 2 uova sode + 250g carote + 2 fette di pane integrale +200g frutta

Giovedì

Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: pasta con legumi (30 g di pasta e 50g legumi secchi) + 250g zucca + 200g frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 150g pesce fresco + 250g peperoni + 2 fette di pane integrale + 200g frutta

Venerdì

Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: risotto con legumi (30 g di riso e 50g legumi secchi) + 250g zucca + 200g frutta
Spuntino: pacchetto di crackers integrali
Cena: 80g tonno sott’olio sgocciolato + 250g peperoni + 2 fette di pane integrale + 200g frutta

Sabato

Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: pasta con spinaci (50g pasta e 250g spinaci) + 1 fetta di pane integrale + 200g zucca + 200g frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 150g carne magra + 2 fette di pane integrale + 200g pomodori + 200g frutta

Domenica

Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: 200g di minestrone di verdure + 2 fette di pane integrale + 200g carote + 200g di frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 80g di fornaggio (o 150g di mozzarella o ricotta) + 200g radicchio + 2 fette di pane integrale tostato + 200g frutta

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giovedì 11 giugno 2009

Dormire aiuta la creatività



















Il sonno, è risaputo, porta numerosi benefici non solo al nostro corpo che si ricarica per affrontare una nuova giornata, ma anche per la nostra mente. Secondo un nuovo studio americano, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), il sonno, ed in special modo la fase REM, è in grado di farci sviluppare meglio l’intelligenza e la creatività.

Un esperimento è stato effettuato utilizzando un metodo simile al gioco finale dell’Eredità, il quiz condotto da Carlo Conti su Raiuno, denominato “la Ghigliottina”. In pratica i ricercatori davano tre parole ai partecipanti l’esperimento, e loro dovevano essere in grado di trovare una quarta parola che potesse essere collegabile con tutte le precedenti.

I ricercatori hanno separato i partecipanti in due gruppi distinti. Il primo rimaneva sveglio per un lungo periodo di tempo, mentre al secondo veniva concesso di dormire. I risultati, nemmeno tanto sorprendenti, hanno rilevato che il gruppo che dormiva, dopo essersi svegliato, aveva trovato la soluzione dell’enigma, mentre nel gruppo di chi non dormiva questo accadeva raramente.

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martedì 9 giugno 2009

Cibi ideali per una tintarella doc

Carote, spinaci, radicchio e albicocche sono gli alimenti ideali per avere un’abbronzatura perfetta. La Coldiretti ha stilato la classifica della frutta e verdura che, oltre a proteggerci dal caldo, garantiscono una tintarella doc. Il segreto è la presenza di vitamina A, che, oltre a difendere l’organismo dai raggi solari, favorisce la produzione nell’epidermide della melanina, il pigmento che dona alla pelle un colorito più scuro. Tra gli altri alimenti abbronzanti, segnaliamo cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A. Di seguito piccoli consigli per un’abbronzatura sicura e duratura.

Fonte: Adnkronos

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Dermatite e gomito del cellulare, le nuove sindromi giovanili


Il mondo scientifico è spesso diviso su varie questioni che riguardano il cellulare. Fa bene, fa male, fa venire il cancro o non provoca nessun effetto collaterale. Le scuole di pensiero sono tante, ma tutte si stanno accorgendo di una cosa: i danni da cellulare possono anche essere indiretti. Mentre è noto a tutti che guidare parlando al telefonino è pericoloso, a distanza di più di 10 anni dall’ingresso nella vita quotidiana dell’immancabile telefono portatile stanno spuntando alcune nuove sindromi che lo riguardano, e che colpiscono più che altro i giovani e i giovanissimi, dato che sono loro i maggiori utenti dei cellulari.

Una “malattia” curiosa, non ancora riconosciuta però dal mondo scientifico, è il gomito da cellulare. La diagnosi è semplice. Simile al gomito del tennista, anche questa sindrome è dovuta all’utilizzo prolungato del telefono, ed alla conseguente posizione fissa per ore del gomito per tenere il telefono vicino all’orecchio. Se infatti gli auricolari sono utilizzati sempre più sulle automobili, per la strada o in casa sono dei perfetti sconosciuti. Per questo il braccio rimane fisso per tante ore e provoca la cosiddetta sindrome del tunnel cubitale.

In pratica ne risente tutta la zona del gomito, dai legamenti ai muscoli, e la persona che ne viene colpita avverte debolezza nel braccio e nelle mani e formicolìo in alcune dita, il che rende difficile utilizzarle per scopi diversi come aprire barattoli o suonare strumenti musicali. Come molte di queste condizioni, quando si smette di parlare al cellulare, si ritorna alla normalità nel giro di breve tempo, ma attenzione a non far diventare questa condizione cronica, perché i danni a lungo termine potrebbero non essere così lievi.

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sabato 6 giugno 2009

Rosmarino e spezie tailandesi per grigliate senza sostanze cancerogene


L’estate è alle porte, serate lunghe, la ricerca di refrigerio che porta a cenare in giardino o sui terrazzi. Aggiungete degli amici e un barbecue e ci sono tutti gli ingredienti per una grigliata in compagnia. E nel corso della bella stagione di grigliate c’è chi ha l’occasione di farne più di una. Ecco perchè è importante osservare alcuni accorgimenti per tutelare l’organismo dai rischi derivanti dal consumo di carne arrostita alla griglia.

Le pietanze fatte cuocere sul barbecue, infatti, conducono ad una maggiore possibilità di esposizione a sostanze cancerogene, ammine, note come composti eterociclici (HCAs). Esiste tuttavia un modo abbastanza semplice per ridurre la quantità di componenti nocivi per la salute che consiste nell’aggiunta di alcune spezie. Ad individuarlo è stato un professore di chimica degli alimenti della Kansas State University, il dottor J.Scott Smith, che ha registrato una diminuizione delle sostanze cancerogene nella carne arrosto in seguito all’aggiunta di rosmarino e spezie tailandesi.

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mercoledì 3 giugno 2009

La felicità non ha nulla a che fare con la fama e la ricchezza




















La ricchezza, la fama e la bellezza possono essere una formula per l’ansia piuttosto che per la felicità. Psicologi dell’Università di Rochester hanno valutato le risposte ad un sondaggio su 147 neolaureati, osservando i loro risultati e il loro livello di felicità per un periodo di due anni. Gli obiettivi personali erano stati suddivisi in due categorie: estrinseci (cose come la ricchezza, la fama e l’immagine personale) e intrinseci (per esempio, relazioni significative, la salute e la crescita personale).

I ricercatori hanno rivelato tramite l’analisi statistica che il raggiungimento degli obiettivi intrinseci ha portato ad una maggiore autostima e ad un maggiore senso di benessere, ma contro ogni previsione, il raggiungimento degli obiettivi estrinseci di ricchezza e fama ha portato ad ansia ed infelicità. Più alto è il numero di obiettivi estrinseci che le persone raggiungono, più essi tendono a sentirsi come pedine, come parte di un gioco più grande che dura per sempre e che non li fa sentire realmente responsabili di se stessi. Edward Deci, co-autore dello studio, ha spiegato che è come se alle persone che raggiungono questi obiettivi mancassero le cose più importanti.

Nel gruppo di studio dei giovani laureati, coloro che si sono concentrati su un solo obiettivo tendeva a raggiungerlo. Poiché studi precedenti avevano dimostrato che il raggiungimento dei loro obiettivi potevano rendere le persone più felici, ci si sarebbe potuto aspettare che i ragazzi diventassero felici nel corso del tempo. Ma questa nuova ricerca aggiunge che quello che conta non è raggiungere i soliti obiettivi, ma soltanto quelli più giusti per ogni singolo individuo.

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Il mistero della disidratazione!

La vera causa della smemoratezza, della ridotta concentrazione e del calo delle prestazioni fisiche Sempre più persone combattono contro la ...