domenica 6 settembre 2009

La dieta giusta contro il mal di testa

Ecco il menu da seguire per prevenire mal di testa e emicarania ricorrenti

Zuppa di verdure contro il mal di testa

Chi soffre di mal di testa frequenti dovrebbe fare attenzione alla propria dieta. Un piatto consigliabile contro la cefalea può essere una zuppa di verdure, magari da mangiare come antipasto: infatti essa prepara a una buona digestione, utile a sua volta per prevenire gli attacchi di emicrania postprandiali. Preparala con ingredienti bio e insaporiscila con un pizzico (ma proprio poco) di sale integrale, poco olio d'oliva extravergine ed erbe aromatiche come prezzemolo e menta.

Un menu per prevenire il mal di testa

Colazione: 1 tazza di latte di riso (anche freddo) con 3 fette biscottate con poca marmellata di albicocche e 1 frutto di stagione

Spuntino di mezza mattina: 1 frutto di stagione e 1 tisana di melissa

Pranzo: insalata di foglie verdi (lattuga, riccia, songino...) condita con olio e succo di limone; tacchino alla piastra con zucchine in padella; 1 tisana di zenzero

Merenda: 1 frutto di stagione o 1 frullato (fatto con acqua o latte di riso)

Cena: 1 zuppa per aprire il pasto; 200 g di sogliola al cartoccio con abbondanti verdure e 50 g di pane integrale; 1 tisana di malva e melissa

Fonte

giovedì 3 settembre 2009

Influenza suina: dalla Cina arriva il vaccino monodose


Il vaccino, prodotto dalla Novartis, contro l’influenza suina previsto in Italia si baserà su due dosi a testa. Un totale di 48 milioni di dosi per 24 milioni di persone. Probabilmente però questo spreco di risorse potrebbe ridursi, se il farmaco testato in Cina venisse approvato anche dalle amministrazioni Occidentali.

Il laboratorio che lo ha sviluppato si chiama Sinovac, ed il vaccino è stato già testato e ha ottenuto un ottimo successo, pari a quello della Novartis, ma con una sola somministrazione anziché due. Ma anche il colosso svizzero ha intenzione di mettersi al passo con i cinesi, e secondo i primi 100 test, ottenuti grazie alla collaborazione dell’Università di Leicester, Inghilterra, pare che alla prima somministrazione, la copertura contro il virus A H1N1 sia dell’80%, il che fa ben sperare per il futuro. Infatti se i prossimi test che verranno effettuati su seimila individui dovessero essere positivi, potrebbe essere probabile che anziché due iniezioni, ne basterà una sola per vaccinare un numero maggiore di persone rispetto alle previsioni.


[Fonte: Corriere della Sera]

giovedì 27 agosto 2009

Poca vitamina D, adolescenti più grasse


20/08/2009

In uno studio pubblicato sul «Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism» insufficienti quantità di vitamina D sono state associate a maggiore sovrappeso e a minore statura in un gruppo di adolescenti.

Un «monito» per tutte le adolescenti: inadeguati livelli di vitamina D nel corso della pubertà rallentano la crescita e sono associati a maggiore sovrappeso. Dal McGill University Health Centre di Montreal, in collaborazione con la University of Southern California, arrivano nuove rivelazioni sugli effetti di una carenza della «vitamina del sole» osservati, tramite un semplice esame del sangue, su un gruppo di 90 giovani ragazze tra i 16 e i 22 anni residenti in California.

Fonte

martedì 25 agosto 2009

Divorziare non fa bene alla nostra salute

Pubblicato in Consigli Medici, Salute.


Divorziare non fa bene al nostro portafoglio: pagare gli avvocati e passare gli alimenti al coniuge non autonomo o ai figli ha un costo elevato. Come elevato e’ il prezzo da pagare per la famiglia, soprattutto se ci sono dei bambini, quando due persone si separano. Ma ora veniamo a sapere che il divorzio fa anche male alla salute.

...

Fonte

lunedì 24 agosto 2009

Lo yoga aumenta la consapevolezza di ciò che si mangia e riduce il peso


La regolare pratica yoga è associata ad una migliore alimentazione, in quanto le persone che stanno attente a cosa mangiano hanno meno probabilità di diventare obese, e possono farlo grazie a questa pratica sempre più in voga. Ad affermarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Fred Hutchinson Cancer Research Center.

Lo studio è partito quattro anni fa dai risultati raccolti da Alan Kristal e colleghi, che hanno rilevato che la regolare pratica yoga può aiutare a prevenire la diffusione, nelle persone di mezza età, dell’obesità, e può anche aiutare a perdere peso. Al momento, i ricercatori pensano che questa perdita di peso abbia più a che fare con una maggiore consapevolezza del corpo, una sensibilità particolare per la fame e la sazietà che l’attività fisica dello yoga concede.

...

Fonte

venerdì 21 agosto 2009

Consigli sul sonno: come dormire bene riposandosi!


Sono calcolati in circa 6 milioni gli italiani che dormono meno ore del necessario, pur non sof­frendo di insonnia. Studi ameri­cani hanno dimostrato che in media, rispetto a 40 anni fa, ci concediamo 1 o 2 ore in meno di sonno. Quanto si dovrebbe dor­mire? La cosa è molto sogget­tiva, si calcola un range che va da 7 a 8 ore e 45. Come accor­gersi? Provate col mini-test pro­posto dal Centro di salute del sonno di Boston. Se vi addor­mentate appena mettete la testa sul cuscino, in luogo dei cano­nici 15′ è un segnale inequivoca­bile, così come se vi accorgete di preferire dormire invece di fare sesso.

Le conseguenze imme­diate di questa mancanza di sonno, oltre ad un’attenzione ri­dotta durante la giornata, possono essere più serie di quanto si immagini; aumento dell’appe­tito, tendenza a sviluppare dia­bete, obesità e depressione sono i rischi che si prospettano a lunga scadenza. Si è visto che chi dorme poco produce meno lep­tina, l’ormone che comunica al cervello il senso di sazietà, e più grelina, l’ormone collegato allo stimolo dell’appetito.

...

Fonte

lunedì 17 agosto 2009

Il sole bacia gli intelligenti

Approfittare delle vacanze non solo per rilassarsi, ma anche per diventare più intelligenti è un’ottima idea. In che modo? Semplicemente stando al sole. Secondo un gruppo di ricercatori americani il sole fa luce sull’intelligenza, nel vero senso della parola. Una scarsa esposizione ai raggi solari impoverirebbe le risorse cognitive. La rivelazione arriva da uno studio pubblicato sulla rivista “Environmental Health”: il gruppo di ricercatori guidato da Shia Kent, università dell’Alabama, ha incrociato i dati relativi alle funzioni cognitive di 14.474 persone con le tabelle meteorologiche fornite dalla Nasa. Tuttavia Alberto Oliverio, docente di Psicobiologia dell’università “La Sapienza”, è piuttosto scettico: «Non credo ci sia un collegamento diretto tra l’esposizione alla luce solare e le funzioni cognitive di un individuo. Più probabilmente questa associazione tra luce e funzioni cognitive è l’effetto che la luce stessa ha sull’umore; infatti», prosegue Oliverio, «alcune persone possono soffrire di Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), una sindrome depressiva a ricorrenza invernale caratterizzata da umore depresso, irritabilità, apatia ed eccessivo sonno. Tanto è vero che nei paesi nordici, dove ci sono inverni con pochissime ore di luce, vi è un’illuminazione stradale più forte e si consiglia la “luce terapia”».

I risultati dello studio sono incoraggianti soprattutto per i soggetti depressi: le persone affette dal “male di vivere” riuscirebbero a non danneggiare la propria intelligenza facendo qualche passeggiatina in più al sole. Recenti studi hanno dimostrato, inoltre, che il sole influenza il flusso di sangue nel cervello, che si sa essere legato alla funzione cognitiva. Gli esperti del team della dottoressa Kent hanno incrociato i dati Nasa sul sole e le performance cognitive dei volontari, individuando così una chiara associazione tra perdita delle funzioni cognitive e scarsa esposizione al sole, ma solamente tra le persone affette da disturbi depressivi: «Non vedo però», ribadisce il professor Oliverio, «un collegamento tra luce solare e funzioni cognitive. Semplicemente, la luce condiziona l’umore, in particolare quello delle persone che soffrono di depressione e che già di per sé presentano difficoltà di attenzione e apprendimento». È quindi probabile che la luce, elemento chiave per il buon umore, influenzi anche le attività cognitive; questo meccanismo è più evidente nelle persone che hanno un umore debilitato e più vulnerabile.

...

Fonte

lunedì 10 agosto 2009

Le donne davanti agli uomini mangiano di meno
















Al ristorante i gusti non sono sempre gli stessi, anche se la persona non cambia abitudini. Secondo una ricerca della McMaster University, Stati Uniti, le donne cambiano la propria “dieta” a seconda di chi si trovano davanti. Dalle loro osservazioni i ricercatori sono riusciti a concludere che le donne non sempre stanno attente a ciò che mangiano, ma lo fanno solo se davanti hanno un uomo.

In particolare, in una cena a lume di candela, è molto probabile che la donna scelga delle portate poco caloriche, non soltanto se hanno problemi di peso, ma per una questione di “femminilità”. La stessa cosa però non avviene se al tavolo sono sedute solo donne. In quel caso sembra che addirittura delle volte pare si esageri un po’.

Fonte


E gli uomini? Come al solito, per i maschi non fa differenza chi si ha davanti, almeno per quanto riguarda il cibo, e si sceglie sempre ciò che piace di più, anche a costo di incamerare troppe calorie.

venerdì 7 agosto 2009

Vino rosso, un aiuto per la sessualità femminile


















Le proprietà del vino rosso sono arcinote, ma quelle più conosciute riguardavano spesso tumori o altre problematiche legate allo stato di salute fisica. Una nuova ricerca italiana però garantisce che il vino rosso ha ottime proprietà anche nella sfera sessuale, ed in particolare nelle donne.

Un esperimento, effettuato dall’Università di Firenze, su 798 donne tra i 18 e i 50 anni di età ha dimostrato che le donne che bevevano moderatamente succo d’uva (uno o due bicchieri al giorno) avevano un incremento nel desiderio sessuale e nella lubrificazione vaginale, il che le portava ad un miglioramento nella funzionalità sessuale, rispetto a coloro che bevevano occasionalmente o a quelle completamente astemie.

...

Fonte

martedì 4 agosto 2009

Bevande al latte, occhio alle calorie e ai rischi di un consumo eccessivo
















Un recente studio pubblicato dal
World Cancer Research Fund denuncia l’alta quantità di calorie in alcune bevande a base di latte che si possono consumare nei bar più comuni o in catene come la Starbucks.
Un cappuccino contiene infatti fino a 561 calorie, un quarto della razione necessaria nella dieta quotidiana di una donna adulta. Il consumo regolare di queste bevande potrebbe favorire l’insorgenza di alcuni tumori. Nelle bevande a base di latte vendute in numerose catene di bar arrivano ad essere contenute 561 calorie per 487 millilitri tra caffè, zucchero, latte intero e crema. Si può facilmente giungere alla conclusione che un consumo eccessivo e quotidiano di questi beveroni può risultare controproducente per la salute e per la linea.
Se si rimuove la panna montata, la bevanda contiene 457 calorie.
Anche versioni più leggere di queste bevande, mescolate con latte scremato, sono delle vere e proprie bombe di colesterolo.

Fonte

giovedì 30 luglio 2009

Danni del sole: le proprietà del tè verde in spray per prevenire il tumore alla pelle


Le proprietà del tè verde sono ormai note e il suo potere antiossidante è tra i più apprezzati. Adesso si aggiunge alla lista dei benefici anche la capacità di intervenire positivamente nella prevenzione dei tumori alla pelle se usato sotto forma di spray, attualmente alla fase dei test clinici, prima e dopo l’esposizione solare.

A Cleveland, nell’Ohio, si stanno studiando gli effetti immunitari dei polifenoli contenuti nel tè verde sulle cellule della pelle: un campione di volontari è stato sottoposto a esposizione ai raggi ultravioletti dopo un trattamento con spray al tè verde e le loro cellule si sono rivelate più resistenti ai danni provocati dai raggi UV rispetto a chi non aveva usufruito del trattamento. Ottime prospettive, dunque, nella prevenzione dei danni del sole.

Fonte

sabato 25 luglio 2009

Ridurre i carboidrati per sentirsi più sazi?


Basta diminuirli del dieci per cento: più facile mantenere il proprio peso.

MILANO - I carboidrati sono finiti spesso sulla gogna e non di rado vengono drasticamente ridotti nelle diete, con sommo dispiacere degli amanti di pane e pasta. Una ricerca americana, presentata a Washington all'ultimo congresso dell'Endocrine Society statunitense, rivela che basta ridurre di poco i carboidrati nella dieta per sentirsi più sazi e quindi mangiar meno. Non si dimagrisce, sottolineano, ma almeno non si ingrassa.

...

Fonte

martedì 21 luglio 2009

Uno speciale reggiseno trova i tumori al seno

Alcuni ricercatori britannici stanno studiando il primo reggiseno intelligente, in grado di scovare i segni precoci di tumore al seno e aiutare le donne nei controlli fai-da-te

GiornaleTecnologico .it A cura di GiornaleTecnologico.it - Sito web autore
Uno speciale reggiseno trova i tumori al seno

Il team di studiosi, riferisce la 'Abc News', è vicino a realizzare un prototipo, battezzato 'smart bra', che incorpora una serie di mini-sensori in grado di rilevare piccolissime modificazioni di temperatura nel seno, caratteristiche di una neoplasia ai primi stadi. Elias Siores, direttore del Centre for Research Innovation dell'University of Bolton e inventore dello 'smart bra', spiega che l'indumento intimo dovrebbe scoprire il tumore prima che cominci a crescere.

Il tutto grazie alla termografia: improvvisi picchi di calore possono denotare un aumento del flusso sanguigno verso un tumore in fase di sviluppo. Siores spiega che la sua invenzione sfrutta micro-onde passive: in pratica trasferendo al capo di lingerie la tecnologia oggi usata per localizzare i sottomarini. "Se possiamo identificare le trasformazioni che emanano specifiche tracce di calore, possiamo rilevare i tumori in stadio precoce", spiega il ricercatore.

Non solo. Il reggiseno intelligente potrebbe essere usato anche per valutare l'efficacia dei trattamenti anti-cancro. Lo 'smart bra', inoltre, sarà dotato di un allarme sonoro o visivo, per allertare chi lo indossa sulle necessita' di un controllo medico o di un esame diagnostico.

...

Fonte

Abbronzantissima, tipo cutaneo e fototipo


Figlio della cultura popolare nordamericana, quella degli atletici cow-boys alla John Wayne importata in Europa nel secondo dopoguerra, il fenomeno dell’abbronzatura ad ogni costo è divenuto, negli ultimi tempi, fenomeno di massa. Per comprenderne l’entità, basti guardare le nostre superaffollate spiagge, con le loro distese di lettini allineati al sole e il numero crescente di centri per l’abbronzatura artificiale sorti ultimamente nella nostre città. In effetti, è innegabile che un po’ di tintarella doni alla nostra pelle un aspetto più gradevole, più sano: ci fa accettare, ci fa sentire meglio.

Questa sensazione di “benessere psicofisico” prodotta dalla luce solare non è peraltro riconducibile alla sola componente estetica: studi scientifici dimostrano infatti come le radiazioni ultraviolette siano in grado di stimolare la produzione endogena di neuromediatori capaci di migliorare il tono dell’umore, in particolare nei soggetti depressi. Quindi, sole “amico” della pelle? Beh, diciamo che si tratta di un’amicizia in chiaroscuro.


...


Fonte

domenica 12 luglio 2009

SFRUTTIAMO LA TALASSOTERAPIA NATURALE

Andate al mare per divertimento? Per un po’ di relax? Perché vi fa bene? Se volete potete anche sfruttare queste vacanze per curarvi con la talassoterapia, antico metodo benefico che utilizza le enormi risorse dell'ambiente marino: l'acqua piena di sali minerali, l'aria arricchita di particelle di acqua in sospensione, le alghe con proprietà antibatteriche e anticoagulanti, la sabbia utile contro i reumatismi. E per chi non ha la possibilità di andare al mare? Nessun problema, esistono rimedi validi anche presso gli istituti specializzati in estetica e bellezza.

1. I bagni. Costituiscono la base della talassoterapia. L'immersione del corpo nell'acqua permette infatti di migliorare la capacità dell’apparato respiratorio, favorisce la circolazione e l'eliminazione delle tossine. In acqua ci si sente un po' più leggeri, è più facile muoversi perché i muscoli possono lavorare senza il peso del corpo. Negli istituti specializzati ci si può immergere in vasche con acqua marina riscaldata a una temperatura di 38 gradi.

2. L'idromassaggio. E' un tipo particolare di massaggio che sfrutta la pressione di getti d'acqua. Il massaggio nel mare è di origine naturale in quanto le onde, muovendosi, vanno a creare sul corpo uno stimolo meccanico che migliora la circolazione, questa azione viene ricreata in speciali vasche.

3. Il massaggio. Quando la temperatura non è troppo alta, è un'ottima cura camminare a piedi nudi sulla sabbia. Questo trattamento è utile perché, massaggiando la pianta del piede, riattiva la circolazione dando un sollievo quasi immediato non a caso nel piede passano la stragrande maggioranza di centri nervosi. Per alleggerire le gambe invece, soprattutto quando sono gonfie, è consigliato sdraiarsi sul bagnasciuga in completo relax in questo modo sarà possibile ritrovare tonicità.

4. L'aerosol naturale. Passeggiare lungo la riva del mare consente di respirare il vapore marino che trasporta particelle di acqua in sospensione. Questo semplice esercizio di respirazione è un vero e proprio aerosol naturale, perché l'umidità dell'aria contiene sali minerali con proprietà disinfettanti e battericide come il sodio e il cloro, oppure riequilibranti del sistema ormonale come lo iodio, o benefiche per il cuore come il fosforo.

5. Le sabbiature. Immergere per circa 20 minuti al giorno il corpo nella sabbia, a parte ovviamente la testa e il torace, è assai benefico per chi ha problemi di artrosi e reumatismi. Questo principio, che si basa sulla capacità della sabbia di cedere calore senza ustionare, è in particolare utilizzato nella psammatoterapia, dal greco psammos, sabbia, che unisce gli effetti dell'acqua del mare al calore prodotto dalla sabbia.

...

Fonte

giovedì 9 luglio 2009

I bevitori moderati vivono più a lungo



















I bevitori moderati sono più ricchi, più istruiti e hanno meno probabilità di diventare disabili rispetto agli astemi, il che spiega alcune, ma non tutte le associazioni tra consumo moderato di alcool e vita più lunga. Bevendo un drink al giorno una persona dimezza il rischio di morire nel corso dei successivi quattro anni, secondo la ricerca effettuata dal dottor J. Lee Sei del San Francisco VA Medical Center.

Dopo aver preso in considerazione diversi fattori che potrebbero influenzare l’uso di alcool e la mortalità, l’effetto è stato indebolito, tra i bevitori moderati, del 28% in meno rispetto ai non bevitori. Il primo studio a dimostrare che i bevitori moderati vivono più a lungo è stato pubblicato nel lontano 1923. Secondo questo i bevitori moderati sono semplicemente più sani globalmente rispetto ai non bevitori e a quelli che, al contrario, abusano con l’alcool.

...

Fonte

lunedì 6 luglio 2009

Il vino rosso fa bene alla salute


Le proprietà benefiche del vino rosso: i risultati della ricerca svolta dall’Università di Siena e finanziata da Città del vino.Una ricerca dell’Università di Siena commissionata dall'Associazione Nazionale Città del Vino conferma che il vino rosso, consumato in quantità moderata, ha effetti benefici sulla salute.
Analizzando 13 vini provenienti da diverse regioni italiane i ricercatori del dipartimento di Scienze ambientali dell’Ateneo si sono concentrati sugli effetti contro l’Helicobacter pylori e contro i radicali liberi: i risultati dello studio dimostrano che tutti i vini testati sono attivi contro l’Helicobacter, batterio che provoca ulcere e che è fattore di rischio di carcinoma e linfoma gastrico. I vini siciliani si sono dimostrati i più efficaci contro questo batterio. Anche la presenza di radicali liberi dello stomaco, responsabili di diverse patologie infiammatorie, è combattuta efficacemente da tutti i vini rossi analizzati: il Cabernet e il Sangiovese toscani, il Cabernet siciliano, il Montepulciano d’Abruzzo, il Nero d’Avola, il Merlot e il Syrah di Sicilia, il Salento di Puglia, il Barbera del Piemonte, il Novello di Chieti, il Gutturnio dell’Emilia Romagna.
“Un bicchiere abbondante di vino a pasto – dice la professoressa Daniela Giachetti, responsabile della sezione di Biologia farmaceutica del dipartimento – è sufficiente, come dimostrano i dati della nostra indagine, a produrre l’effetto benefico e protettivo sulla mucosa gastrica. Se il consumo però aumenta oltre i 350 millilitri a pasto, l’etanolo agisce in senso negativo sullo stomaco provocando danni che possono essere anche di notevole entità”. La ricerca è stata finanziata dall'Associazione Nazionale Città del Vino, rete di oltre 550 Comuni a vocazione vitivinicola da tempo impegnata nello sviluppo della conoscenza scientifica in materia di vino e salute. Hanno sostenuto il progetto anche i Comuni di Montefalco (Perugia), Nizza Monferrato (Alessandria) e le aziende Cantina Due Palme e Cantine Albano Carrisi di Cellino San Marco (Brindisi); la Cooperativa Olearia Vinicola di Orsogna (Chieti); la Cantina Valdibella di Camporeale (Palermo).
“I risultati di questa nuova ricerca confermano ancora una volta che un consumo moderato e quotidiano di vino di qualità fa bene alla salute - dichiara Valentino Valentini, presidente di Città del Vino -. Alla luce dei numerosi studi che da anni attestano gli aspetti salutistici di un buon calice di vino riteniamo però che vada programmata al più presto un'intensa e capillare attività di educazione al gusto che coinvolga in un progetto condiviso le istituzioni, i Comuni, la scuola, la famiglia e le imprese. Ci faremo portavoce di questa necessità in sede istituzionale perché siamo convinti che vada fatto di più per diffondere forme di consumo consapevole che promuovano il benessere delle persone e la conoscenza dei prodotti di qualità dei nostri tanti territori rurali”.


...

Fonte

venerdì 3 luglio 2009

Problemi di portamento

















Se il problema sono le spalle curve, con testa e collo portati in avanti esistono dei rimedi.
Infatti oltre al fattore estetico si possono creare vari disturbi legati a stanchezza, debolezza, cattivo impatto emotivo (fino alla depressione, come ci insegna bene nei suoi libri Anthony Robbins, parlando di fisiologia).

Innanzitutto qual è la causa? Le cattive abitudini.
Ad esempio lavorare ore al computer, leggere molto con una postura non corretta, attività di precisione in cui bisogna avvinare molto gli occhi agli oggetti. E non voglio dire... che nei miopi i problemi di portamento sono mooooolto più accentuati!

Petto in fuori e spalle indietro!! Frase fatidica sentita migliaia di volte... Molto utile. Anche perchè questa posizione aiuta e facilita la respirazione e quindi l'assorbimento di energia e lo scioglimento di molte tensioni muscolari.

...

Fonte

martedì 30 giugno 2009

Eiaculazione precoce, ansia da prestazione: gli italiani e la troppa fretta a letto


Secondo la SIA (Società Italiana di Andrologia) 4 milioni di uomini italiani fra i 20 e i 50 anni soffrirebbero di eiaculazione precoce con gravi ripercussioni sulla vita di coppia e l’intimità. Secondo le ricerche condotte, in questi casi l’orgasmo si raggiunge entro un minuto a volte anche entro 30 secondi mentre il tempo medio, considerato cioè normale, si attesta intorno ai 4-7 minuti. Tecnicamente si definisce precoce l’eiaculazione quando sopraggiunge prima che l’uomo lo desideri, quindi al di fuori del suo controllo.

Naturalmente non sempre la brevità del coito è indice del disturbo, vi sono infatti momenti della vita in cui è fisiologico che il fenomeno si presenti, ad esempio è frequente nei giovani alle loro prime esperienze e può insorgere in seguito ad un periodo prolungato di astinenza sessuale. E’ possibile poi distinguere diverse tipologie di eiaculazione precoce: anzitutto può essere primaria, quando la persona ha sempre presentato questo disturbo sin dalle prime esperienze senza mai riuscire a raggiungere l’orgasmo al momento desiderato, e secondaria quando il disturbo si presenta in seguito a un periodo di funzionamento normale. Inoltre essa può essere situazionale o generalizzata, ad esempio può verificarsi solo con una partner fissa e non in altre situazioni e/o con altre partner ( un bravo sessuologo potrà suggerire metodi diversi dal tradimento per valutare se è questo il caso!). L’eiaculazione precoce secondaria potrebbe rappresentare un sintomo di qualche disturbo dell’apparato urogenitale o del sistema nervoso o essere causata dall’utilizzo di alcuni farmaci o sostanze stupefacenti

...

Fonte


sabato 27 giugno 2009

Eiaculazione precoce, arriva lo spray in grado di prolungare il rapporto fino a sei volte




















Da trenta secondi a quattro minuti
: questo il miracolo promesso e già ampiamente sperimentato di un nuovo rivoluzionario prodotto contro l’eiaculazione precoce, un disturbo che compromette la vita sessuale di molti uomini.
A sperimentare la soluzione ritardante, applicabile sotto forma di spray, è stato uno studio seguito da una prima applicazione su un campione di trecento uomini, realizzato da un gruppo di ricercatori irlandesi del Royal Victoria Hospital di Belfast.

Lo spray che prolunga il piacere sessuale allungando i tempi di durata dell’amplesso agisce istantaneamente, è sufficiente spruzzarlo “direttamente” cinque minuti prima dell’inizio vero e proprio del rapporto per prolungare fino a sei volte in più la performance. Gli uomini sottoposti alla prima sperimentazione del farmaco, che è stato denominato PSD502, erano pazienti affetti da tempo da eiaculazione precoce, che avevano provato un po’ ogni genere di metodo, tecniche ritardanti e soluzioni tra le più varie ma senza alcun risultato evidente.

Per la prima volta, grazie allo spray PSD502, sono invece riusciti ad ottenere un considerevole prolungamento nei tempi del rapporto passando dai pochi secondi ai quattro minuti, risultati importanti se si considera la portata del disturbo di questi pazienti, che riduceva il coito a pochi miseri istanti. Per ben il 90% degli uomini che hanno partecipato alla sperimentazione dello spray, durata tre mesi, il rapporto sessuale si è esteso nel tempo di 6,3 volte in più rispetto alla loro media abituale.

Di Paola Pagliaro

...


Fonte

I 9 additivi alimentari più pericolosi che dovresti evitare

Spesso vengono utilizzati per conservare il cibo, ma possono essere nocivi per la salute Nella scelta degli alimenti da inserire nella propr...