sabato 26 luglio 2014

Vuoi vivere più a lungo? Mangia noci

L’elisir di lunga vita non è un qualcosa di effimero o roba da maghi, ma si può nascondere in un comune frutto: la noce

Le noci, secondo uno studio, sono una sorta di elisir di lunga vita. Foto: ©photoxpress.com/Ivonne Wierink
L’elisir di lunga vita, da sempre ricercato da scienziati e “maghi”, forse non è qualcosa di misterioso o chissà come complicato, ma un qualcosa che tutti abbiamo a portata di mano: un frutto che si chiama noce.

Sono stati i ricercatori spagnoli della Universitat Rovira i Virgili di Tarragona ad aver sottolineato a seguito di uno studio come l’assunzione di una manciata di noci, anche solo tre volte a settimana, possa essere la chiave di lunga vita.

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Prevenire l’osteoporosi con soli 20 minuti di Sole

Gli esperti della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro invitano a prevenire l’osteoporosi, una condizione che colpisce una larga fetta della popolazione, aumentando la sintesi della vitamina D con l’esposizione ai raggi solari per almeno 20 minuti al giorno per cinque giorni a settimana
 
La vitamina D, per essere sitetizzata, necessita di un'esposizione al Sole. Foto: ©photoxpress.com/Sergey Kolesnikov
La carenza di vitamina D è legata a tutta una serie di disturbi, tra cui perfino il rischio di sviluppare una forma di schizofrenia. Questa carenza è tuttavia associata in particolare ai problemi di natura osseo-scheletrica. E’ un tipo di vitamina che si può assumere tramite l’alimentazione, ma che per essere sintetizzata ha bisogno della luce naturale, ossia quella del Sole.

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venerdì 25 luglio 2014

Il girovita può dirci come sta il cuore


Sono il “ritratto della salute”. Giovani, sani, senza fattori di rischio cardiovascolare di alcun genere: non hanno la pressione alta o il colesterolo in eccesso, non soffrono di diabete, non fumano. Eppure, molti hanno già i primi segni di aterosclerosi e quindi sono a maggior rischio di infarti e ictus: colpa del grasso “che non si vede”, quello che si accumula attorno agli organi interni ed è molto pericoloso per la salute di cuore e vasi. Lo dimostra una ricerca presentata al Canadian Cardiovascular Congress 2011 , secondo cui per capire se siamo “grassi dentro” basta misurare il girovita.
STUDIO – A questa conclusione i ricercatori dell'Istituto di Cardiologia dell'università del Quebec sono arrivati analizzando a fondo poco meno di duecento giovani dai 18 ai 35 anni, per metà uomini e metà donne, che non avevano alcun fattore di rischio classico né una storia familiare di malattie cardiovascolari. I volontari sono stati misurati per stabilire l'indice di massa corporea e il girovita, ma soprattutto sono stati sottoposti a un'accurata risonanza magnetica per verificare la presenza di aterosclerosi a livello delle carotidi, le arterie che portano il sangue verso il cervello; attraverso la risonanza, inoltre, i ricercatori hanno quantificato con precisione il grasso sottocutaneo e quello viscerale che “copre” gli organi del torace e dell'addome. «Abbiamo visto che molti giovani senza apparenti fattori di rischio avevano già i primi segni di aterosclerosi: erano coloro con una maggior quantità di grasso viscerale – racconta Eric Larose, il cardiologo che ha coordinato la ricerca –. Non si tratta di persone obese, né con un indice di massa corporea preoccupante: i nostri risultati dimostrano che bisogna guardare al di là di questi semplici parametri e valutare piuttosto il “grasso nascosto”, perché chi ne ha in maggior quantità ha inevitabilmente più segni di aterosclerosi e quindi un rischio più elevato di infarti e ictus». Tra l'altro, segnala il cardiologo, questi dati confermano ricerche precedenti condotte sulle autopsie di ragazzi americani morti in guerra o in incidenti stradali, secondo cui addirittura l'80 per cento dei giovani adulti apparentemente sani ha segni di aterosclerosi nelle arterie.

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giovedì 24 luglio 2014

L’agri-trainer sotto l’ombrellone per imparare a mangiare la frutta estiva

L’orto “sbarca” in spiaggia con l’agri-trainer della frutta che svela i trucchi su cosa, come e quando acquistare la frutta nel modo più conveniente possibile, ma anche come conservare per non sprecare e come utilizzare i prodotti in avanzato stato di maturazione per conserve fai da te o usi estetici, nonché le proprietà salutari, nutritive e abbronzanti delle diverse varietà. Accade domani nelle piazze e nelle spiagge in tutta Italia grazie all’iniziativa di Coldiretti “Sos Frutta”, un’azione educativa che si svolge nei luoghi di vacanza con la distribuzione gratuita di duecentomila pesche, susine e cocomeri. Anche perché  i consumi di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 30 per cento rispetto agli ultimi 15 anni. Ecco in quanti modi la frutta dell’estate può farci bene, non solo a tavola ma in momenti diversi delle nostre giornate.

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mercoledì 23 luglio 2014

Troppi grassi nella dieta e non si sentono più gli odori

Scienziati scoprono che una dieta ricca di grassi può inibire il senso dell’olfatto, facendo perdere la capacità di sentire gli odori. E il danno può restare anche se si cambia dieta e si perde peso
 
Ricercatori ritengono che mangiare cibi ricchi di grassi possa danneggiare il senso dell'olfatto. Foto: ©photoxpress.com/Yvonne Bogdanski
Mangiare male, ma soprattutto cibi ricchi di grassi, pare sia collegata alla perdita dell’olfatto, ossia la capacità di percepire gli odori.
Non sentire più gli odori è una condizione che molte persone, quando affette da un forte raffreddore, possono aver provato. E’ una situazione fastidiosa perché, oltre a influire sul senso dell’olfatto, influisce anche sul senso del gusto. Ma, non sentire gli odori è non solo una condizione di disagio, ma può avere anche ripercussioni sulla propria salute: per esempio, non percepire un cattivo odore emesso da un cibo può far rischiare un’intossicazione.

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domenica 20 luglio 2014

Come leggere dallo schermo senza fatica

Ti capita di avvertire fastidio agli occhi, affaticamento o mal di testa quando leggi da uno schermo? In questo articolo cerchiamo di capire il perché, ma soprattutto come risolvere o almeno ridurre il problema.
Innanzitutto devi sapere che leggere per molto tempo dallo schermo di un computer (o di qualsiasi altro strumento elettronico) provoca affaticamento agli occhi in quanto i movimenti che gli occhi devono compiere per questa attività non sono naturali. Infatti, l’occhio ha bisogno di movimento, di varietà, di un’alternanza vicino-lontano, mentre quando si sta davanti al computer tutto questo non avviene, anzi la lettura prolungata da uno schermo comporta:
  • movimento limitato degli occhi: gli occhi si spostano dalla tastiera, allo schermo e ad eventuali documenti cartacei; questo comporta una diminuzione degli ammiccamenti (battito di palpebre) con conseguente minor idratazione (il cosiddetto “occhio secco”)
  • luce artificiale ed errata illuminazione
  • postura spesso scorretta
Al giorno d’oggi, però, capita sempre più spesso di leggere da uno schermo, allora come si può farlo riducendo la fatica e lo stress a carico degli occhi?

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venerdì 18 luglio 2014

Fumo di terza mano: si rischia davvero il cancro

Ancora conferme sul rischio di cancro provocato dal cosiddetto fumo di terza mano, ossia quelle sostanze che si depositano sui muri, sugli oggetti e arredamenti nei locali dove qualcuno ha fumato. A essere in pericolo sono soprattutto i bambini, ma anche gli adulti rischiano grosso. Lo studio
 
Il cosiddetto fumo di terza mano può essere anche più pericoloso di quello di prima e seconda mano. Foto: ©photoxpress.com/Teodor Ostojic
Un tempo solo i fumatori venivano considerati esposti a grave rischio di cancro, soprattutto ai polmoni. Con il passare degli anni le ricerche furono intensificate e si è posto l’accento anche sul fumatore passivo, su quello, cioè, che viene esposto comunque al fumo di sigaretta stando vicino a chi sta fumando. Ma le cose stanno anche peggio. Oggi infatti è stato purtroppo confermato un rischio ancora più minaccioso derivante dal fumo di terza mano. Il pericolo deriverebbe dalle particelle che, giorno per giorno, si depositano sulle superfici dei mobili e nella polvere di casa.

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giovedì 17 luglio 2014

Cipolla: Proprietà e Benefici

La cipolla è una pianta erbacea bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee; è uno degli ortaggi più antichi impiegati dall'uomo, la sua pianta ha origini asiatiche e già nel 3.200 era utilizzata dalla popolazione egizia ed in seguito da greci e romani che ne conoscevano  proprietà e virtù terapeutiche. Si ritiene che durante le costruzioni delle piramidi venivano acquistate grandi quantità di cipolle ed aglio che rappresentavano l'alimento principale degli schiavi addetti ai lavori. Nell'antica Mesopotamia la cipolla era ritenuta una panacea nei confronti di molte malattie e gli ultimi studi in materia confermano le molte proprietà curative di questo ortaggio.

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In frutta e verdura bio fino a 69% più antiossidanti

E per i pesticidi la presenza e' 4 volte piu' bassa

ROMA, 12 LUG - Frutta, verdura e cereali biologici oltre a contenere meno pesticidi sono anche più ricchi di sostanze antiossidanti, in alcuni casi anche del 69%. Lo afferma uno studio dell'università di Newcastle pubblicato dal British Journal of Nutrition.

I ricercatori hanno riesaminato 343 studi pubblicati sull'argomento, applicando dei metodi statistici per comparare i diversi risultati. Il risultato e' stato che in media i prodotti biologici contengono il 17% in piu' di antiossidanti, e per alcune classi questa cifra è ancora superiore. I flavanoni, ad esempio sono il 69% in più. Dal punto di vista dei pesticidi invece i livelli nelle verdure non biologiche è quattro volte superiore, ed è molto più alto anche il livello di cadmio, un metallo tossico. ''Questo studio ha dimostrato che c'è una variazione nella composizione degli alimenti a seconda del metodo di coltivazione - spiega l'autore principale, Carlo Leifert - ora bisogna studiare l'effetto che può avere passare a una dieta biologica. Alcuni di questi antiossidanti però sono stati legati da studi scientifici a un minore rischio di tumori e altre malattie''. 

Fonte: ANSA

martedì 15 luglio 2014

Principi della dieta mediterranea: come tornare in forma



I principi della dieta mediterranea si basano sul profilo nutrizionale degli alimenti presenti in tre paesi europei più uno africano: Italia, Spagna, Grecia e Tunisia.
Questi popoli, fortemente convinti dei benefici dei prodotti alimentari ricadenti sul territorio del mediterraneo, hanno chiesto alla Comunità Europee di far diventare la dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’Umanità. La richiesta è stata accettata e ad oggi, la dieta mediterranea è quella più seguita nel mondo.
La dieta mediterranea si fonda su una piramide alimentare del consumo, in grado di far tornare in forma, il corpo umano, seguendo alcuni accorgimenti, passo dopo passo. I benefici sono immediati, non solo sul peso, ma anche sulla pelle.

principi dieta mediterranea
La dieta mediterranea è forse la più vincente fra le tante, proprio perché non vieta quasi nulla piuttosto dà priorità a tutti gli alimenti in egual misura. Il trucco sta, non tanto nelle quantità ingerite, ma piuttosto nello spazio temporale, nelle quali gli alimenti vanno assunti.

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lunedì 14 luglio 2014

Mal di schiena? Non è colpa del clima

Vento, umidità, precipitazioni o temperature anomale. Chi non si lamenta di qualche doloretto in queste situazioni? Ma non date la colpa al clima – dicono alcuni scienziati australiani – è un caso se i sintomi aumentano in quel frangente.

Chi mettere quindi sul banco degli imputati? Secondo i risultati pubblicati su “Arthritis Care & Research” – una rivista dell’American College of Rheumatology (ACR) – il rischio di lombalgia può aumentare di poco solo in presenza di forti raffiche di vento, ma non è clinicamente significativo.

Fonte

sabato 12 luglio 2014

Alcolici: bere un po’ fa bene al cuore? No, per niente

Un nuovo studio sfata il mito che bere un po’ di alcol farebbe bene al cuore, dimostrando che questa sostanza non fornisce alcun beneficio per la salute cardiovascolare ma che, al contrario, è bere poco o nulla che promuove la salute dell’apparato cardiovascolare

Anche bere leggero o moderato può non essere salutare. Chi beve meno, infatti, ha una migliore salute cardiovascolare. Foto: ©photoxpress.com/Camabs
Un cicchetto per dare una mano al cuore. Questo è un mito radicato da molto tempo tra le persone, che hanno sempre ritenuto che bere un po’ facesse bene anche e soprattutto all’apparato cardiovascolare. Ma l’alcol (o alcool) è sempre l’alcol, e come sostenuto da molti medici è una sostanza che va presa con le dovute cautele e, soprattutto, non bisogna ritenere che sia una specie di medicina; anzi.

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Con la birra il cuore sta bene

Grigliata sicura con la birra

 

venerdì 11 luglio 2014

La mela non è 'peccato' anzi è afrodisiaca per le donne

Una mela al giorno stimola l'eccitazione ed esalta il piacere

La mela non è 'peccato' anzi è afrodisiaca per le donne  
La mela non è 'peccato' anzi è afrodisiaca per le donne
 
Mele riabilitate. Dopo essere state l'icona del peccato originale nel giardino dell'Eden uno studio italiano rivela che sono afrodisiache per le donne. Una "mela al giorno", meglio ancora se più di una, stimola l'eccitazione ed esalta il piacere sessuale nelle donne. Ad evidenziare l'associazione tra il consumo di mele e una migliore qualità della vita sessuale femminile, Riccardo Bartoletti dell'Università degli Studi di Firenze. Lo studio è pubblicato su Archives of Gynecology and Obstetrics.

Bartoletti e i suoi colleghi hanno coinvolto 731 donne italiane in buona salute tra i 18 ed i 43 anni. Hanno suddiviso il campione in due gruppi a seconda di quante mele ciascuna donna consumasse mediamente ogni giorno, se meno di una o più di una al giorno. Poi hanno sottoposto l'intero campione al questionario che di routine si usa per misurare la qualità della vita sessuale delle donne, chiamato 'Female Sexual Function Index' (FSFI).

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giovedì 10 luglio 2014

La più grande bufala mondiale degli ultimi 30 anni: il Punto G

Il Punto G (G-spot) non esiste e il sessuologo Vincenzo Puppo mette la parola fine a quello che considera soltanto un business contro la salute sessuale delle donne. Come e perché è nato il mito


Il sessuologo, dott. Vincenzo Puppo, ritiene che il Punto G sia una bufala. A questo riguardo ha anche pubblicato un libro gratuito. Foto: Puppo V. ISRN Obstet Gynecol 2011. Creative Commons Attribution License
Il famoso, forse troppo, Punto G, esiste o non esiste?
Secondo il dott. Vincenzo Puppo, medico-sessuologo, ricercatore-scrittore, del Centro Italiano di Sessuologia, no. E per mettere la parola fine su quella che lui ritiene una bufala mondiale e un business contro la salute sessuale delle donne, ha pubblicato un ebook gratuito, che tutti dovrebbero leggere.

(...)

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Il libro sul Punto G del dott. Vincenzo Puppo si può scaricare gratis QUI.

mercoledì 9 luglio 2014

Dimagrire nel modo più divertente: facendo l’amore

Fare sesso fa bruciare calorie

Dagli esperti i consigli per perdere peso nel modo più divertente che c’è: facendo l’amore. Tutte le posizioni che fanno bruciare calorie in una divertente infografica
 
Si può dimagrire in modo piacevole facendo l'amore. Baciarsi, per esempio, fa bruciare 26 calorie. Foto: photoxpress.com/iMAGINE
Anche se è un qualcosa che tutti più o meno sanno, ossia che fare sesso è un ottimo modo per bruciare calorie e perdere peso, ci sono diversi studi scientifici che lo hanno confermato. E sono anche molti gli esperti che lo consigliano a chi vuole dimagrire in modo semplice e, perché no, piacevole. Ma qual è il modo migliore per mettere in pratica tutto questo? Semplice: scegliendo l’attività o le posizioni che più ci si confanno o che permettono di bruciare le calorie desiderate.

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martedì 8 luglio 2014

Quando il sesso dura meno di 2 minuti

Immagine tratta dalla mostra ErotiCam. I quadri sono foto ritoccate dei dipinti pompeiani erotici, dagli artisti del collettivo viennese TEAM]:]niel
Immagine tratta dalla mostra ErotiCam. I quadri sono foto ritoccate dei dipinti pompeiani erotici, dagli artisti del collettivo viennese TEAM]:]niel
 
Firenze - L’impatto negativo dell’eiaculazione precoce colpisce anche le partner, che spesso si sentono frustrate e arrabbiate: la percentuale di donne che riesce a raggiungere un orgasmo è del 40%, anche se le toscane risultano più comprensive rispetto alle altre italiane: “solo” il 62% ammette di essere insoddisfatta contro il 68% di laziali e pugliesi, il 71% delle piemontesi e il 78% delle liguri.
 
I toscani sono sessualmente molto attivi, in media 8 rapporti sessuali al mese, 96 in un anno, ma l’80% dichiara di non essere appagato della propria vita sessuale. Per 250.000 coppie infatti, una su quattro, il rapporto dura troppo poco, meno di due minuti, e sono circa 40.000 quelle a rischio d’infedeltà o di rottura. A dirlo è un’indagine presentata al congresso nazionale dell’Associazione andrologi italiani, per valutare l’impatto dei `tempi dell’amore´ sul benessere e l’armonia della coppia.

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lunedì 7 luglio 2014

Come evitare le insidie in piscina

E' una comoda alternativa alla spiaggia ma occorre stare attenti alle condizioni igienico ambientali

di TINA SIMONIELLO
COSTA meno del mare e ci si arriva anche con i mezzi pubblici . La piscina è una comoda alternativa alla spiaggia. Ma è anche un ecosistema, caldo-umido (e affollato), particolarmente adatto alla proliferazione di microrganismi: batteri, virus, funghi, protozoi che entrano in piscina insieme a noi (i principali inquinatori delle piscine sono proprio gli utilizzatori), che una volta in acqua non sempre è facile scacciare (alcuni patogeni resistono al cloro per ore o anche giorni) e che soprattutto sono responsabili di infezioni di pelle e mucose, dovute al contatto, e di patologie intestinali, provocate dall’ingestione di acqua contaminata.

INTERATTIVO


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mercoledì 2 luglio 2014

Tumore da amianto: il carciofo possible cura

Un corretto stile di vita e un’alimentazione ricca di vegetali possono aiutare a prevenire i tumori, anche quelli più aggressivi e letali come il mesotelioma. Lo ha spiegato ai microfoni di Radio Gold News Paola Muti, una ricercatrice italiana che sta lavorando ad uno studio sulla prevenzione delle malattie asbesto correlate alla McMaster University, in Canada.

Il potenziale antidoto a queste terribili patologie, secondo quanto osservato dagli studiosi, sarebbe l’estratto di carciofo, ricco di proprietà molto efficaci dal punto di vista biologico. Questa sostanza, infatti, ridurrebbe la proliferazione di cellule mesoteliali nelle persone esposte ad amianto ed evita la formazione del tumore. I dati preclinici, elaborati dall’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, sono stati confermati dalla sperimentazione sugli animali. I ricercatori ora stanno testando la funzionalità biologica dell’estratto di carciofo sull’uomo, con un primo trial clinico nell’università canadese.

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martedì 1 luglio 2014

Il segreto di una pancia piatta: il sale

Secondo una gastroenterologa statunitense, per ottenere una pancia piatta basterebbe ridurre l’apporto di sale nella dieta e aumentare quello di fibre e potassio
 
Secondo l'esperta, per ottenere una pancia piatta occorre tagliare il sale dalla propria dieta e favorire le fibre e il potassio. Foto: ©photoxpress.com/Francois du Plessis
L’idea di avere una pancia piatta è un qualcosa che solletica la maggioranza delle persone, soprattutto quelle di sesso femminile. E per ottenerla spesso si ricorre alle diete più improbabili – magari anche pericolose – o si rinuncia addirittura a mangiare.

Lungi dal suggerire un qualcosa del genere, la nota gastroenterologa statunitense Robynne Chutkan, fondatrice del Digestive Centre for Women di Washington, ritiene che per ottenere una pancia piatta non è necessario sottoporsi a chissà quali diete, ma basta ridurre l’apporto di sale nella dieta a favorire invece i cibi ricchi di potassio e fibre.
I suggerimenti della dott.ssa Chutkan sono contenuti nel suo nuovo libro, in cui spiega perché le donne tendono a gonfiarsi più degli uomini nell’addome. Il motivo sarebbe imputabile all’intestino che, nelle donne, è più lungo. Anche l’apparato digerente sarebbe differente in maschi e femmine, sottolinea l’esperta.

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...