mercoledì 10 settembre 2014

La dieta mediterranea contro il rischio diabete

Le difficoltà economiche ci stanno però allontanando dai cibi più sani. Lo studio «Moli-sani» studia quanto giocano i fattori genetici e ambientali nelle malattie cardiovascolari


di Adriana Bazzi

 

 

La dieta mediterranea è in crisi da tempo, colpa della recessione. Così si ingrossa l’esercito degli obesi e riemerge il rischio di malattie cardiovascolari che le abitudini alimentari, tipiche dell’Italia e dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, stavano tenendo a bada. Iscritta nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2010, oggi sta per essere surclassata da hamburger e patatine fritte, kebab e cibi in scatola, panini e merendine. Perché le verdure fresche e il pesce, capisaldi della dieta mediterranea, sono molto più costosi del cibo spazzatura.

 

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Piselli, i legumi più dolci che fanno bene alla circolazione

 

 

 

domenica 7 settembre 2014

Menopausa, i 10 sintomi per riconoscerla

Come capire che il climaterio sta arrivando: ecco i segnali inequivocabili legati alla menopausa

La menopausa è caratterizzata da importanti cambiamenti della funzione ormonale femminile: si tratta di un periodo molto importante nella vita di una donna, spesso difficile da accettare. Vediamo insieme come riconoscere i sintomi della menopausa 

1. Si comincia con l'alterazione del ciclo mestruale, che è l'anticamera della scomparsa di esso. Si verificano modifiche nel flusso (più o meno abbondante del normale) ma si possono verificare sia polimenorrea (mestruazioni ravvicinate, anche ogni 15 giorni) o oligomenorrea (mestruazioni distanziate anche di 40 giorni). Possono verificarsi anche fenomeni di spotting, cioè piccole perdite ematiche tra un ciclo e l'altro

2. Altro aspetto è il peso: si tende a ingrassare, specialmente nella zona addominale. Dimagrire diventa più difficile. Ma contrastare il grasso in menopausa non è una mission impossible: ecco i nostri consigli 


3. Altro sgradito sintomo è la secchezza vaginale, dovuto alla riduzione nella produzione degli ormoni estrogeni. La secchezza aumenta il rischio di fastidiose infezioni genitali

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venerdì 5 settembre 2014

Tiroide, impara a riconoscere i sintomi

Come capire se c'è qualche problema alla tiroide: vediamo quali sono i sintomi che aiutano a capire se c'è un malfunzionamento legato all'ipertiroidismo o all'ipotiroidismo

La tiroide è una ghiandola che ha un ruolo importantissimo nel controllare il metabolismo del corpo e tutte le sue funzioni grazie alla produzione di ormoni. E' proprio dalla quantità di ormoni che vengono prodotti che possono nascere delle disfunzioni alla tiroide. La tiroide può produrre una quantità eccessiva di ormoni, in questo caso si tratterà di ipertiroidismo ed il corpo consumerà energia più velocemente del normale, Oppure ne può produrre pochi, in questo secondo caso si tratterà di ipotiroidismo. Vediamo quali sono i sintomi che aiutano a capire se c'è un malfunzionamento della tiroide

1. Oftalmopatia, occhi sporgenti

La protrusione dei globi oculari è uno dei sintomi più caratteristici dell'ipertiroidismo, causato da un eccesso di ormoni tiroidei. In questo caso il corpo consumerà energia più velocemente del normale

2. Sintomi vari nella zona del collo

Lo sviluppo di un rigonfiamento alla base del collo (gozzo) è un sintomo dell'ipertiroidismo. Un dolore da lieve a severo alla base del collo, dolore o fastidio durante la deglutizione e la tiroide che appare tenera al tatto sono sintomi di tiroidite, ovvero un'infiammazione alla tiroide 

3. Tremore alle dita

Tremori delle mani e debolezza muscolare sono altri sintomi di ipertiroidismo. Affaticamento fisico e debolezza sono sintomi di ipotiroidismo

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giovedì 4 settembre 2014

Kamut? Provate a leggere…

Il Kamut ha le origini molto antiche. Il cereale Khorasan, al quale è stato messo marchio Kamut®, proviene dai territori antichi dell'Afganistan e dell'Iran, e dell'Egitto.


Il Kamut®, marchio registrato da un ingegnere del Montana per una tipologia di grano dai chicchi grandi, ha letteralmente invaso i nostri scaffali. Pasta, pane, farina, crackers, grissini e tanto altro oramai sono sempre più disponibili anche in versione Kamut®.

Il nome deriva dalla cultura egiziana e significa ‘anima della terra’. In realtà però questo cereale ha ben poco a che fare con l’Egitto, la cultura o la gastronomia egiziana!

Sfatiamo da subito il mito: leggere del Kamut come ‘il cereale usato dagli antichi Egizi’ oppure ‘ritrovato nelle tombe dei faraoni’ altro non è che una colossale – e ben riuscita – operazione di marketing.

Gli antichi egiziani infatti coltivavano farro ed orzo. Il frumento arrivò nelle tavole egiziane solo in seguito, ossia durante il periodo Tolemaico, dal 332 al 330 a.c.

E siccome la notizia ha ovviamente rivelato il controsenso della campagna pubblicitaria la stessa Kamut Internationl, l’azienda americana produttrice, ne ha preso le debite distanze. La leggenda quindi è sfatata.

Ma non è tutto. Contrariamente a quanto spesso si crede, il Kamut contiene glutine e quindi può essere adatto a chi è sensibile ai cereali, ma non è consigliato a coloro che soffrono di sensibilità o intolleranza al glutine.

Lasciamo da parte le leggende e parliamo di dati concreti: quali sono i benefici del Kamut? Ce ne sono o anche qua scopriamo che sono solo leggende?

Rispetto ad altri cereali, presenta una quantità maggiore di sali minerali, in particolare contiene selenio, sostanza dalle ottime proprietà antiossidanti. Inoltre è considerato un alimento altamente digeribile rispetto al "normale grano", questo perché non sottoposto a ibridazioni industriali. Composto principalmente da carboidrati e proteine, vanta un alto contenuto di vitamina E.

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mercoledì 3 settembre 2014

Esercizio fisico: un’ora al giorno dimezza il rischio di infarto

Svolgere esercizio fisico per almeno un’ora al giorno aiuta a proteggere il cuore. A sottolineare i benefici per la salute dell’attività fisica sono i ricercatori dell’Uppsala University, in Svezia, nel loro studio pubblicato sulla rivista scientifica “Circulation: Heart”.

Stando allo studio condotto un’ora di esercizio fisico moderato o mezz’ora a ritmo intenso aiuterebbero a ridurre il rischio di infarto fino al 46%. Durante la ricerca è stato inoltre delineato il profilo tipo di coloro che tendono a sviluppare problematiche cardiache.

In base ai dati raccolti durante lo studio, avviato nel 1997 su circa 39 mila cittadini britannici d’età compresa tra i 20 e i 90 anni, il soggetto più a rischio risulta di sesso maschile, con basso livello di istruzione, indice di massa corporea elevato e familiarità con le patologie cardiache. Più probabile inoltre che vengano riscontrate anche patologie come il diabete, l’ipertensione e la tendenza ad avere il colesterolo alto.

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Esercizio fisico: camminare aiuta a ridurre il rischio di infarto

 

Mangiare frutta protegge la salute del cuore

 

 

domenica 31 agosto 2014

Salute a suon di bacche, e non solo!

Dalla Mongolia arrivano queste bacche dal caratteristico colore rosso vivo i cui effetti sul corpo sono semplicemente stupefacenti.


Si va diffondendo sempre più nel mondo il consumo di bacche di Goji, piccoli frutti dal colore rosso brillante ed il cui contenuto nutrizionale è assolutamente unico per tutta una serie di fattori.

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Bacche di Goji: proprietà e benefici

 

 

giovedì 28 agosto 2014

Quando il diabete è causato dalle pentole per cucinare

L’esposizione alle tossine trovate nelle pentole antiaderenti potrebbe portare a sviluppare il diabete di tipo 2, suggerisce un nuovo studio condotto dai ricercatori della Divisione di Medicina del Lavoro e Ambientale presso l’Università di Uppsala. Anche altri prodotti sul banco degli imputati

C’è un collegamento tra il diabete, le pentole antiaderenti e altri prodotti. Collegamento favorito da un’esposizione a sostanze come i perfluorurati (PFC), utilizzati non solo nelle pentole antiaderenti ma anche in molti altri prodotti industriali e di uso comune come, per esempio, schiume antincendio, grasso e materiali idrorepellenti, materiali a contatto con alimenti, sciolina e tessuti in GoreTex.
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martedì 26 agosto 2014

Ginnastica a casa: 8 esercizi per mantenere la forma

Al rientro, attenzione a non disperdere tutti i benefici della vacanza. In proposito, Ivan Iaia, personal trainer di Individual Training Milano ci spiega come.

Dopo un periodo trascorso all'aria aperta e, speriamo, in gran attività fisica, sarebbe un peccato lasciarsi andare alla solita vita senza movimento. Per spronarvi all'azione, per voi un tutorial fotografico/sportivo

Al mare avete nuotato per ore, in montagna fatto escursioni e passeggiate, gran pedalate in mountain-bike. E ancora, chilometri di jogging, partite infinite di tennis e di golf. Risultato? Un fisico rimodellato che vi rende orgogliose. Per non disperdere in un batter d'occhio la “buona forma” ritrovata in vacanza, e mantenere muscoli il più possibile tonici, abbiamo pensato di proporvi alcuni esercizi mirati a gambe, addominali e braccia. La consulenza “ginnica” è di Ivan Iaia, personal trainer di Individual Training Milano.

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lunedì 25 agosto 2014

Via la bilancia: 200 calorie a colpo d'occhio

Via la bilancia: 200 calorie a colpo d'occhio  

Alcuni cibi sono significativamente più calorici di altri: un intero piatto di broccoli contiene lo stesso numero di calorie di un piccolo cucchiaio di burro di arachidi, o di un pugno di smarties. Ecco come misurare 'a occhio' 200 calorie.

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Come ci vede il sole

Come siamo allo specchio lo sappiamo tutti. Ma come ci vede il sole? Il fotografo americano Thomas Leveritt ha mostrato concretamente l'impatto dei raggi UV sul volto umano, servendosi di un filtro capace di captare la luce nella lunghezza d'onda di 330–380 nanometri.

Il video

sabato 23 agosto 2014

Pericolo: pressione alta

Nella società odierna tanti sono i motivi che causano l'ipertensione, lo stress del lavoro, le preoccupazioni economiche e, da non trascurare, le cattive abitudini a tavola che ci fanno assumere troppo sale, una della cause primarie di irrigidimento della pareti delle arterie con conseguente aumento della pressione sanguigna.

Buonissimo ha voluto stilare una classifica di alimenti ad alto contenuto di sale il cui consumo dovrebbe essere limitato al massimo, o riservato solo a determinate occasioni.

La pressione alta, denominata anche ipertensione, è uno dei fattori di maggior rischio per la nostra salute.

Quasi 1/3 della popolazione mondiale soffre infatti di valori arteriosi troppo elevati, un rischio per il benessere generale e un aumento di lavoro che stressa il nostro cuore.

Anche attraverso un'alimentazione corretta possiamo evitare almeno una delle cause di questa sintomatologia.

Gli studi hanno più volte confermato che uno degli alimenti maggiormente responsabile dell’aumento della pressione è il sale.

L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, valuta infatti come quantità giornaliera più che sufficiente il sale presente normalmente nei cibi, senza necessità quindi di integrarlo ulteriormente.

Il consumo normale medio deve infatti rimanere sotto i 5 grammi al giorno, mentre la media italiana supera allegramente i 10 grammi.

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giovedì 21 agosto 2014

Overdose di mercurio con il pesce

I ricercatori scoprono che non solo mangiare certi tipi di pesce espone all’elevato rischio di assorbire grandi e pericolose quantità di mercurio, ma anche la provenienza geografica è fondamentale. Il metilmercurio è un metallo pesante che può causare nelle persone tutta una serie di seri problemi di salute.



Il problema mercurio (o metilmercurio) nei prodotti ittici è annoso. Si è parlato della sua presenza fin dagli anni Cinquanta e, da quest’epoca in poi, si alternano i pareri ora positivi ora negativi riguardo alla sicurezza circa il consumo di pesce e altri prodotti del mare.
Che l’assorbimento cronico del metilmercurio sia dannoso per l’organismo è tuttavia un dato di fatto. Tra i sintomi più comuni di questo troviamo alterazioni della funzionalità renale, così come della memoria e anche problemi motori, della coordinazione eccetera.

Le indagini relative alla presenza di mercurio nel pesce e altri prodotti ittici hanno nel tempo permesso di identificare specie e luoghi di provenienza che possono esporre, di più o di meno, i consumatori al rischio. Tuttavia, non sempre le etichette dei prodotti di mare consentono alle persone di scegliere con relativa sicurezza il prodotto più salubre.Queste le conclusioni di un nuovo studio dell’Università delle Hawaii a Mānoa che mostra come il pesce di una stessa specie, ma di diversa provenienza, possa essere un pericolo per i consumatori. Secondo gli scienziati, il rischio più comune è che una stessa specie di pesce possa appunto avere una diversa provenienza geografica, e questo non è indicato sull’etichetta della confezione.

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mercoledì 20 agosto 2014

Lo yoga migliora le prestazioni cognitive negli adulti

La pratica dell’hatha yoga aiuta a migliorare le funzioni cerebrali e le capacità cognitive negli adulti di mezza età e più anziani. Lo studio

La nota prof.ssa Neha Gothe della Wayne State University, ed esperta di yoga, ha di recente condotto uno studio in cui si è dimostrato come praticare l’hatha yoga aiuti a migliorare le funzioni cerebrali e le capacità cognitive negli adulti di mezza età e più anziani.
Gothe, insieme al professor Edward McAuley dell’Università dell’Illinois, ha reclutato 108 adulti di età compresa tra i 55 e i 79 anni. Dopo di che hanno suddiviso a caso i partecipanti in due gruppi: 61 hanno frequentato lezioni di hatha yoga tre volte alla settimana per otto settimane, mentre i restanti hanno partecipato, per lo stesso tempo e durata, a sessioni di stretching ed esercizi di tonificazione.

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martedì 19 agosto 2014

PANE – Nei supermercati arriva dai paesi dell’est


QUASI UN QUARTO DEL PANE CONFEZIONATO VENDUTO NEI SUPERMERCATI ITALIANI PROVIENE DAI PAESI DELL’EST.
Qualcuno lo prepara in casa, altri si rivolgono al panettiere di fiducia, in tantissimi lo acquistano al supermercato. Nei punti vendita della grande distribuzione il prezzo del pane è infatti inferiore rispetto a quello dei panini artigianali che si trovano nelle panetterie.Ma a cosa è dovuta questa differenza (in molti casi considerevole) di costo? Quasi un quarto del pane confezionato venduto nei supermercati italiani proviene dai Paesi dell’est ed in particolare dalla Romania. Essendo preimpastati e surgelati, i panini rumeni costano meno della metà di quelli nostrani e durano di più, anche fino a due anni. È sufficiente una rapida cottura e il pane precotto è pronto per essere mangiato.

A FAR LUCE SUL FENOMENO DELLO SFILATINO MADE IN ROMANIA. E’ un’inchiesta realizzata da La Repubblica che rivela che il pane (soprattutto baguette) prodotto in Romania e altri paesi dell’Est (Bulgaria, Ungheria, Moldavia) non supera i due euro al chilo: meno della metà di quello in vendita nei nostri panifici (4-5 euro).Ogni anno vengono prodotti 4 milioni di chili di pane surgelato a lunghissima conservazione (24 mesi) nella sola Romania. Qui il fabbisogno nazionale è basso e quindi più della metà del pane prodotto viene esportato, in particolare in Italia. E in tempi di crisi, il pane rumeno venduto a prezzi altamente concorrenziali viene acquistato da molti cittadini italiani.Quali sono però le conseguenze di questa tendenza? Il problema è che in Italia non c’è l’obbligo di scrivere sull’etichetta la provenienza del prodotto pane; il consumatore non sa dunque che quello che compra non è un prodotto italiano.
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lunedì 18 agosto 2014

Trappola per zanzare: eccone una che funziona!


Lo dico subito: questa trappola mette k.o. le zanzare, nel senso che le elimina dalla circolazione. A chi dispiace ammazzarle consiglio quindi di non continuare a leggere il post… per non cadere in “tentazione” quando insistono nel ronzare vicino l’orecchio!!!

trappola zanzare

Occorre una comune bottiglia di plastica da tagliare in due parti, quella superiore va capovolta all’interno dell’altra metà della bottiglia, facendo attenzione che l’imbuto non tocchi il fondo (deve esserci una distanza di circa 5/10 cm) e poi si fissa il tutto con del nastro isolante.

Nel recipiente creato va versata una soluzione di mezzo litro di acqua a temperatura ambiente, 200 grammi di zucchero e un grammo di panetto di lievito di birra (si acquista nei supermercati, di solito è nel banco frigo dello yogurt).

Infine, la bottiglia-trappola va rivestita con della plastica o del tessuto di colore scuro, e messa in un posto strategico sul balcone. Le zanzare saranno attratte dall’anidride carbonica sprigionata dalla soluzione e cadranno all’interno dell’imbuto.
Il preparato va svuotato e cambiato ogni due settimane, avendo l’accortezza di controllare il livello dell’acqua.

Anna Simone

Oltre un milione e mezzo di morti l’anno a causa del sale

Una nuova stima pubblicata sul New England Journal of Medicine rivela che, ogni anno, muoiono 1,65 milioni di persone per eventi cardiovascolari legati al consumo di sodio nella propria dieta


14/08/2014
Sale il consumo di sale. Il gioco di parole è voluto; gli oltre 1 milione e mezzo di morti l’anno dovuti a eventi cardiovascolari legati al consumo di sale, non lo sarebbero. Ma così è.
Ecco quanto rivela una nuova analisi appena pubblicata sul New England Journal of Medicine in cui si scopre che il consumo globale di cloruro di sodio è superiore alla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di 2,0 g (2.000 mg) al giorno.
L’indagine è stata condotta analizzando le abitudini alimentari di 187 Paesi.

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venerdì 15 agosto 2014

La dieta dell’anguria, ti sgonfi e perdi peso in una settimana

dieta dell'anguria

Durante l’estate, complici anche le ferie, si ha voglia di sfoggiare un fisico tonico ed asciutto. Quando si desidera sgonfiarsi e perdere qualche chilo di troppo, si può provare la dieta dell’anguria; questo è un regime alimentare da seguire per una settimana che non è adatto a chi soffre di malattie o intolleranze. Inoltre, prima
Durante l’estate, complici anche le ferie, si ha voglia di sfoggiare un fisico tonico ed asciutto. Quando si desidera sgonfiarsi e perdere qualche chilo di troppo, si può provare la dieta dell’anguria; questo è un regime alimentare da seguire per una settimana che non è adatto a chi soffre di malattie o intolleranze. Inoltre, prima di intraprendere qualsiasi dieta è necessario rivolgersi ad uno medico specializzato che stabilisca quanti siano i chili da smaltire.
La dieta dell’anguria è incentrata sulle proprietà di questo frutto che, oltre ad essere molto goloso, è saziante, diuretico e dissetante. L’anguria vanta percentuali altissime di acqua mentre ha pochissime calorie; infatti, ogni 100 grammi sviluppa circa 13 calorie. E’ dolce, per via di particolari sostanze, ricca di antiossidanti e di vitamine quelle del gruppo B, la vitamina A e la C. L’anguria è molto saziante ed è quindi utile per controllare la fame e, se consumata prima dei pasti aiuta a mangiare meno.
Questo regime, oltre a far dimagrire, è un valido aiuto contro la cellulite, i gonfiori e la ritenzione idrica.

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giovedì 14 agosto 2014

Navigare su Internet migliora la memoria e previene il declino cognitivo

Le persone adulte e anziane che navigano su Internet pare siano più avvantaggiate nell’utilizzare in modo efficace la memoria, che ne beneficia di un miglioramento. L’attività digitale sarebbe utile anche per prevenire la demenza

Tra i diversi modi per migliorare la memoria pare ci sia anche il semplice navigare su Internet. E a beneficiarne maggiormente sarebbero le persone di mezza età e anziane che, spesso, sono poco alfabetizzate per quel che riguarda la cultura digitale.
Il vantaggio per la memoria, secondo un nuovo studio, deriva dalla promozione della capacità di impegnarsi, pianificare ed eseguire azioni digitali che questa attività richiede.

Lo studio, pubblicato sul The Journals of Gerontology, ha mostrato che l’alfabetizzazione digitale ha aumentato la provvista cognitiva del cervello o favorisce l’impiego di reti cognitive più efficaci atte a ritardare il declino cognitivo.
Gli autori hanno affermato che i Paesi in cui sono stati attuati interventi di politica in materia di miglioramento della DL (Digital Literacy) possono aspettarsi nei prossimi decenni tassi di incidenza più bassi per la demenza.
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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...