lunedì 9 febbraio 2015

Curarsi con i beta-glucani: le proprietà, i benefici e gli alimenti in cui si trovano

I beta-glucani sono fibre alimentari che combattono il colesterolo "cattivo" e aiutano a dimagrire. Vediamo in quali cibi si trovano e tutte le proprietà benefiche

 

Conoscete i beta-glucani? Forse questo nome non vi dirà molto, ma si tratta di sostanze naturali che posseggono molteplici proprietà benefiche per la nostra salute e che oltretutto possono diventare ottimi alleati della nostra linea se abbiamo bisogno di smaltire qualche chilo.
Si tratta di fibre che si trovano soprattutto nella crusca dei cereali, che è l'involucro che protegge il chicco e che purtroppo nel processo di raffinazione delle farine viene perso, a meno che non si tratti di prodotti integrali



A contenere più beta-glucani non è però il frumento, quanto soprattutto l'orzo e l'avena, cereali che dovremmo imparare a considerare di più nella nostra dieta. Ma quali sono, in sintesi, gli effetti benefici dei beta-glucani contenuti in questi prodotti della terra e nei loro derivati?
Trattandosi di fibre polisaccaridi, una volta arrivate integre nell'intestino (la caratteristica delle fibre, infatti, è quel di non venire digerite ma di fungere da stimolo per il metabolismo delle altre sostanze nutritive), riducono l'assorbimento sia del colesterolo "cattivo" LDL e che degli acidi biliari tossici.
In pratica consumare alimenti ricchi di beta-glucani ci permette di abbassare il nostro livello totale di colesterolo, cosa che fa bene alla salute del cuore e dell'apparato circolatorio, ma anche di ridurre l'impatto metabolico degli zuccheri.
Soprattutto i beta-glucani contenuti nell'avena integrale (e derivati, come biscotti e pane), infatti, secondo diversi studi sarebbero in grado di ridurre l'effetto infiammatorio del glucidi (in particolare degli zuccheri semplici che fanno impennare la produzione di insulina necessaria per il loro metabolismo), rallentando e regolarizzando l'assimilazione degli stessi.
Questo significa che abbassando l'indice glicemico dei cibi amidacei e degli zuccheri raffinati inducono una migliore risposta insulinica, e noi sappiamo che ad alti livelli di questo ormone nel sangue, come si verifica nella sindrome da insulino-resistenza, corrisponde anche una maggior tendenza all'accumulo ponderale soprattutto nella zona addominale.
I beta-glucani, inoltre, come tutte le fibre, mantengono il salute la microflora batterica intestinale che costituisce anche una importante barriera immunitaria contro i principali agenti patogeni interni ed eterni, e pertanto ci aiutano a potenziare le nostre difese in modo naturale.

Continua qui


sabato 7 febbraio 2015

11 piccole azioni per stare meglio all’istante

Semplici azioni che ti aiuteranno a stare meglio in pochi secondi.


Che si tratti degli esami alle porte o delle cattive notizie che ascoltiamo ogni giorno dai mezzi di comunicazione, non c’è da sorprenderci se siamo continuamente tesi, nervosi e stressati.
Ogni giorno siamo bombardati da messaggi più o meno subliminali che ci illudono che facendo determinate azioni (cibo, alcol, sigarette, shopping, etc.) potremmo godere di un piacere facile ed immediato ed alleviare così il nostro malessere.

Beh, ho già detto la mia sul rapporto tra piacere e felicità, eppure sono convinto che esistano azioni in grado di farci stare meglio quasi all’istante e per di più sono azioni semplici, immediate e gratuite.
Oggi non parliamo dei “massimi sistemi”, ma torniamo piuttosto alle basi di EfficaceMente: azioni pratiche per la tua crescita personale. Eccone 11 da cui partire:
  1. Lavati la faccia con acqua fredda. Quando la situazione si fa pesante, quando credi che non ci siano più vie di uscita, quando lo stress prende il comando di ogni tuo pensiero, stacca la spina per 5 secondi: fai scorrere dell’acqua gelata dal rubinetto e portala al tuo viso con le mani. Lavarsi la faccia con l’acqua fredda ha un immediato effetto rilassante e rinvigorente.
  2. Cambia i tuoi calzini. Lo avresti mai detto che un’azione tanto banale possa avere degli incredibili benefici? Provare per credere. Specialmente nelle giornate in cui sei spesso in piedi, magari giornate particolarmente calde, portati un cambio di calzini puliti e lavati. Se ne hai la possibilità, vai in bagno e fai il cambio: pura goduria.
  3. Fai una telefonata ad una persona a cui tieni. Nel precedente articolo abbiamo visto come una semplice azione di 3 minuti possa aiutarti a cambiare umore. Parlare con una persona a cui tieni può avere lo stesso effetto.
  4. Fai una camminata consapevole. Ci sono momenti in cui la tensione diventa davvero insopportabile, in questi momenti la scelta migliore da fare è uscire e fare una camminata all’aperto. Non rovinare però la tua camminata martoriandoti con pensieri negativi e preoccupazioni; cammina piuttosto in modo consapevole: concentrati sul contatto dei tuoi piedi con il terreno, osserva il tuo respiro e l’ambiente che ti circonda.
  5. Ascolta la tua musica preferita. In un vecchio articolo ti avevo proposto una playlist per la tua giornata perfetta; la musica può essere uno strumento meraviglioso quando cerchiamo di stare meglio. Utilizzala.
  6. Guarda un video che ti ispiri. Oltre alla musica, se c’è qualcosa che mi ispira veramente sono certi video. Ogni volta che ne trovo uno davvero bello lo condivido sulla pagina Facebook di EfficaceMente; prova a vedere se ne trovi qualcuno di tuo gradimento.
  7. Leggi qualcosa che ti carichi. Ogni volta che scrivo un articolo per il blog spero sempre che dopo averlo letto tu possa essere ispirato e motivato. A volte mi riesce, a volte meno, rimango comunque del parere che la parola scritta possa essere estremamente potente. Prova a dare uno sguardo all’Archivio di EfficaceMente e vedi se il titolo di qualche articolo ti stuzzica particolarmente.
  8. Respira. Spesso sottovalutiamo l’immenso potere di quella che è forse l’azione più semplice e che più spesso compiamo nel corso della giornata: respirare. In realtà, tornare a concentrarci sul nostro respiro e, soprattutto, farlo in modo corretto può essere un’arma a nostra disposizione, estremamente potente. Se non hai idea di cosa stia parlando, prova a scoprire queste 3 tecniche di respirazione.

Continua qui

giovedì 5 febbraio 2015

C'e' anche la depressione da Facebook,quando provoca invidia

E' nocivo usarlo per controllare vite altrui e fare confronti

 

Rischio depressione da Facebook se l'uso del social network porta a provare invidia. A suggerirlo uno studio pubblicato sulla rivista Computers in Human Behavior e condotto presso l'università del Missouri. Secondo il lavoro, diretto da Margaret Duffy, se Facebook scatena l'invidia verso qualcuno dei nostri amici, può addirittura portarci a manifestare sintomi della depressione. ''Facebook può essere un'attività divertente e salutare se usato per rimanere in contatto con amici e parenti e aggiornarsi sulle loro vite - spiega Duffy - ma se usato per vedere come vanno le cose a un vecchio amico, se sta economicamente bene o vive un amore felice, allora questo può scatenare invidia e portare a sentimenti di depressione''. Gli esperti hanno coinvolto nella ricerca un campione di giovani utilizzatori di Facebook e riscontrato due modalità principali di utilizzo, da una parte quello 'sano' e positivo di rimanere in contatto con i propri amici vicini e lontani.

Dall'altra quello invece 'insalubre' di confrontarsi con gli altri e vedere chi sta meglio di noi: si tratta del cosiddetto 'uso di sorveglianza', quando il social network viene utilizzato per vedere la vita di amici anche di vecchia data, vedere cosa hanno fatto nel tempo, quanti successi hanno avuto, se sono felicemente sposati o hanno traslocato in una nuova casa o avuto una promozione a lavoro o sono appena tornati da un viaggio da sogno. Chi usa Facebook in questo modo rischia di restare preda dell'invidia e infatti nel campione di giovani analizzato tra questi soggetti vi è una maggiore frequenza di segnali e sintomi di depressione.

Continua qui 
 

Eccessivo controllo dei dirigenti fa ammalare i dipendenti

 

 

Le 10 regole per sconfiggere i tumori

Giornata mondiale, sono diminuite le vittime 

La prevenzione è la vera arma vincente contro il cancro. A ricordarlo, in occasione della Giornata mondiale contro i tumori che si celebra oggi, sono gli oncologi dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che lanciano un messaggio chiaro: bastano dieci semplici regole per stare alla larga dai tumori. Ogni anno, rileva l'Aiom, a più di 12 milioni di persone viene diagnosticato un tumore e 7,6 di queste muoiono. Se non si prenderanno iniziative concrete, si arriverà a 26 milioni di nuovi casi - sostiene l'Unione Internazionale Contro il Cancro - e a 17 milioni di morti entro il 2030, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. In Italia i decessi per cancro sono in netto calo. In circa vent'anni (1996-2014) sono diminuiti del 18% fra gli uomini e del 10% fra le donne. Il numero di nuovi casi è sostanzialmente stabile: sono stati stimati 365.500 nel 2014. Il merito, afferma il presidente Aiom Carmine Pinto, ''è da ricondurre anche alle campagne di prevenzione. Tuttavia il fattore di rischio più importante, il fumo di sigaretta - avverte - risulta ancora troppo diffuso. Un terzo degli italiani under 35 è infatti tabagista''. La prevenzione rimane dunque lo strumento più efficace per combattere i tumori, vivere bene e più a lungo. Per questo, l'Aiom promuove varie iniziative di sensibilizzazione ed il progetto '10!!! Diamoci un dieci per sconfiggere il cancro', una strategia che vuole coinvolgere oncologi, pazienti, istituzioni, associazioni e media.

Continua qui

mercoledì 4 febbraio 2015

Oms richiama l'Italia: netto calo delle vaccinazioni obbligatorie a bimbi

Lorenzin: "Fenomeno preoccupante". Riguarda anche quelle consigliate, in particolare il morbillo


ROMA - Il livello più basso degli ultimi 10 anni: le vaccinazioni obbligatorie per i bambini sono in netto calo in Italia. Dall'antitetanica all'antipolio, nel 2013 la copertura tra i piccoli entro i due anni ha registrato una diminuzione che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha definito un "serio problema di sanità pubblica". Ed in calo è anche la vaccinazione, consigliata, contro il morbillo, tanto che gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno richiesto un incontro urgente a Lorenzin.

E' un quadro allarmante quello che emerge dai dati del ministero della Salute relativi al 2013 e pubblicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss), che evidenziano come le coperture vaccinali nazionali raggiungono il livello più basso degli ultimi 10 anni. In calo sono tutte le vaccinazioni ed in particolare il morbillo, nonostante il 2015 sia il termine ultimo fissato dall'Oms per eliminare questa malattia in Europa.


Continua qui

giovedì 29 gennaio 2015

Le mandorle fanno bene al cuore e ci aiutano a combattere il grasso di troppo

Una manciata di mandorle al giorno potrebbe tenere alla larga le malattie ed aiutarci a combattere il grasso in eccesso.

Le mandorle sono un vero e proprio toccasana per la nostra salute, ed a confermarlo ci pensano diversi gruppi di ricercatori, che hanno da poco analizzato gli effetti benefici delle mandorle, giungendo alla conclusione che questi preziosi alleati per la nostra salute, non solo possono ridurre l’appetito, ma tengono anche alla larga molte malattie davvero gravi. A rivelarlo sarebbero state ben 6 ricerche indipendenti, tutte presentate in occasione dell’American Society of Nutrition Scientific Sessions di San Diego.

Secondo quanto emerso dalle ricerche, sembrerebbe che grazie alla presenza di grassi monoinsaturi e della buona quantità di vitamina E, le mandorle possono in effetti ridurre il rischio di diverse malattie. Fra queste, si registrano la sindrome metabolica ed il diabete di tipo II (grazie alla ricca presenza di manganese e magnesio), poiché questo prezioso alimento riuscirebbe a tenere a bada i livelli di glucosio nel sangue. Insomma, a quanto pare si tratta davvero di un ottimo spuntino per le persone a rischio di diabete

Come dicevamo, diversi studi confermano inoltre che le mandorle possono aiutare a tenere a bada la ciccia, riducendo addirittura il grasso addominale, un importante fattore di rischio per la sindrome metabolica, che a sua volta comporta l’insorgenza di patologie cardiovascolari, ictus e così via.
Insomma, stando a quanto emerso dalle nuove ricerche, sembra che l’influenza sulla qualità dell’alimentazione e sullo stato di salute esercitata dalle mandorle sia davvero notevole, e per usufruire di tali benefici non bisogna far altro che assumerne una manciata al giorno!

Fonte

7 cibi che riducono l’infiammazione e il girovita

 


mercoledì 28 gennaio 2015

Gli strani trucchi (che funzionano!) per dimagrire

Gli abusi alimentari fatti durante le feste probabilmente hanno lasciato qualche traccia sul nostro fisico: un poco di pancetta, una pelle stanca e qualche altro segno che indicano chiaramente che è ora di correre ai ripari. Ecco allora una serie di trucchi, alcuni suoneranno probabilmente strani, ma che si rivelano particolarmente efficaci per dimagrire in modo semplice, e senza dover ricorrere a particolari e insopportabili diete!

 

Ad un gruppo di donne obese i ricercatori hanno prescritto dei multivitaminici o un supplemento di calcio, al termine del periodo di osservazione queste donne avevano perso molto più grasso corporeo rispetto al gruppo di controllo che aveva seguito invece la solita alimentazione. La ragione potrebbe ritrovarsi nel fatto che alcune persone mangiano di più in quanto sono alla ricerca di nutrienti, elementi che nel gruppo sotto osservazione sono stati invece forniti in maniera alternativa e decisamente meno calorica. Mangiare al ristorante di solito implica esagerare con il cibo, provate allora, quando andate al ristorante, a sedervi in un posto d'angolo del vostro tavolo, se è possibile, questo perchè abitualmente i posti centrali sono più vicini al punto dove vengono sistemati i cestini di pane e gli altri piatti in condivisione. Cercate di dormire in un ambiente quanto più buio possibile, i ricercatori della Ohio State University hanno scoperto che chi dorme al buio è meno incline all'obesità rispetto a coloro che dormono con una luce accesa anche se molto fioca.

Continua qui

martedì 27 gennaio 2015

Cinque buone abitudini anti-ansia

Il segreto per imparare a gestire il tuo benessere senza paura

Credere che l'ansia riguardi solo alcune persone è errato: ognuno di noi deve confrontarsi e imparare a gestire un universo di emozioni che talvolta può prendere pieghe dolorose, soprattutto in un mondo che corre in modo instancabile. Tenere a bada lo stress e nutrire la propria qualità di vita è anche questione di buone abitudini, ecco quali ti possono aiutare.

 Cinque buone abitudini anti-ansia

1. Sai che la dieta ti aiuta a gestire meglio gli stati ansiosi? Se il caffè può incidere sulla frequenza cardiaca, è altrettanto vero che spesso si eccede senza soffermarsi su un fatto fondamentale: la moderazione è il miglior metro per stare bene. Impara a variare la dieta. Aggiungi cibi freschi e preparati in maniera semplice, soprattutto quando ti attende una giornata di lavoro; per colazione o merenda scegli spremute di frutta fresca, frullati, yogurt, miele, frutta secca. I cereali integrali ti aiutano a restare in forma evitando i picchi glicemici: secondo uno studio realizzato presso la Harvard School of Public Health dalla ricercatrice Julia Boehm, mangiare frutta e verdura ha un effetto antistress tanto da elevare il nostro livello di ottimismo.

Continua qui

lunedì 26 gennaio 2015

Tumore al seno, quando sei in menopausa attenta agli zuccheri

Per gli studiosi dell’Albert Einstein College of Medicine di New York i picchi di insulina aumentano dell’84% il rischio di sviluppare neoplasie nelle donne mature

 

Fabio Di Todaro

L’indicazione dei medici è chiara: con un peso forma anche il rischio di sviluppare un tumore sarà più basso. Nello specifico, però, più dei chili di troppo farebbero gli zuccheri in eccesso e i successivi picchi di insulina. Uno squilibrio metabolico che, secondo Howard Strickler, professore di epidemiologia all’Albert Einstein College of Medicine di New York, «è alla base di un aumentato rischio dell’84% di sviluppare il tumore al seno, nelle donne già in menopausa»: fase della vita di norma considerata già più a rischio. Un dato che non sembrerebbe viaggiare a braccetto coi chili di troppo, bensì con l’errata regolazione dei livelli di insulina. La stessa evidenza, infatti, emergerebbe osservando le donne magre che mostrano squilibri nei livelli dell’ormone responsabile della captazione degli zuccheri da parte dei tessuti periferici.

Continua qui

giovedì 22 gennaio 2015

Medici con la valigia: più di 2 mila ogni anno scappano all'estero dopo la laurea

Dal 2009 a oggi sono sestuplicate le richieste per i documenti E si prevede un aumento. "Fuori assumono volentieri i nostri giovani"

 Medici con la valigia: più di 2 mila ogni anno scappano all'estero dopo la laurea

ROMA - Mettono lo stetoscopio in valigia e se ne vanno. Scappano da un Paese dove per loro non c'è lavoro, malgrado le carenze di personale negli ospedali facciano pensare il contrario. Scappano dal precariato, da stipendi bassi e mai sicuri, da baroni che spadroneggiano in corsia e pazienti dalla causa facile. E scappano in numero sempre maggiore. 

In appena cinque anni i medici italiani che hanno chiesto al ministero della Salute i documenti necessari per ottenere un impiego all'estero sono sestuplicati. Erano 396 nel 2009, sono stati la bellezza di 2.363 nell'anno appena concluso, che ha segnato un vero boom di espatri. 

Continua qui

martedì 20 gennaio 2015

Dai kiwi allo yogurt: i cibi che rafforzano le difese contro l'influenza

Scopri la dieta che ti aiuta a evitare raffreddore e febbre, potenziando il tuo sistema immunitario

I kiwi sono ricchissimi di vitamina C (foto Shutterstock).
I kiwi sono ricchissimi di vitamina C (foto Shutterstock).
La prevenzione di influenza e raffreddore passa anche da tavola. L'alimentazione, infatti, ti aiuta a erigere uno scudo contro i virus rafforzando le tue difese naturali. Ecco quali cibi contengono le vitamine e i minerali in grado di potenziare il tuo sistema immunitario.

VITAMINA C
Le classiche spremute d'arancia sono utili perché, oltre a contenere vitamina C, sono ricche di antocianidine, sostanze che hanno potere protettivo sulle cellule e anche sul sistema immunitario. Ma il frutto campione di vitamina C è il kiwi: in 100 grammi di prodotto se ne trovano 85 milligrammi, contro i 50 dell'arancia. Buone quantità sono presenti anche nelle crucifere: 81 milligrammi nei cavolini di Bruxelles e 59 nei cavolfiori crudi.

 VITAMINA E
È contenuta soprattutto in mandorle, nocciole e olio extravergine d'oliva.

VITAMINA D
È presente soprattutto nel pesce, nel fegato, nel latte e nelle uova.

PROBIOTICI
Bifidobatteri e lattobacilli si trovano negli yogurt. Ci sono anche bevande probiotiche, vendute al supermercato. Un paio di volte la settimana scegli formaggi (in genere freschi) arricchiti con probiotici.

ZINCO
Cibi ricchi di zinco, che vanno mangiati tutto l'anno, possono costituire una prevenzione efficace. Sono carne bovina, suina e ovina, uova (il tuorlo), ostriche, crostacei, noci, cereali, legumi e verdure. E ancora: germe di grano e lecitina di soia.

CAROTENOIDI
I cibi più ricchi di carotenoidi sono carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni.

FERRO
Si trova soprattutto nella carne (rossa, ma anche in quella di pollo), nei legumi, nelle verdure a foglia verde e in altri alimenti come molluschi, pesce, frutta secca. Il ferro contenuto nella carne viene assorbito fino al 20%, mentre quello di origine vegetale ha percentuali di assorbimento molto inferiori. Un trucco, però, c'è per rubare tutto il ferro che serve alle verdure: abbinarle a cibi o condimenti contenenti vitamina C, che ne facilita l'assorbimento. Per esempio, basta condire gli spinaci con il succo di limone per vedere salire la quota di ferro.

OMEGA 3
Il segreto è mangiare almeno tre porzioni di pesce (alimento ricco di omega 3) a settimana. Quale? Meglio variare, ma senza dimenticare il pesce azzurro: sgombri, sardine, alici & co. sono un'ottima fonte di omega 3 e costano molto meno dei più blasonati tonno, salmone, orata e branzino. Oppure, prova a condire le verdure con l'aggiunta di due cucchiaini di olio di semi di lino, rigorosamente a crudo: contiene ben 57 grammi di omega 3 ogni cento di prodotto, molto più di altri oli. Ricordati però di aggiungerlo e non sostituirlo all'extravergine di oliva, che ha altre importanti qualità nutrizionali.

Continua qui 

Influenza suina, casi in aumento: ma preoccupa la variante che arriva dall'America

 

 

domenica 18 gennaio 2015

Le 11 bacche della salute

bacche della salute

More, mirtilli e lamponi, tra i frutti di bosco che possiamo raccogliere facilmente nel nostro Paese, ma anche acai, goji, noni e maqui, tra i frutti esotici. Sono le bacche della salute, ricche di vitamine, antiossidanti e sali minerali benefici. Scopriamo le loro proprietà e i loro benefici per la salute. Sono dei veri e propri superalimenti, o superfood.

1) Bacche di Acai Le bacche di acai sono piccoli frutti di colore blu originari della foresta pluviale sudamericana. Sono imparentate con i mirtilli, con cui condividono un elevato contenuto di antiossidanti. considerati utili per proteggere il cuore e l'apparato cardiocircolatorio. Contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e contengono steroli vegetali, preziosi per salvaguardare vasi sanguigni. Le sostanze benefiche presenti nelle bacche di acai migliorano la circolazione e rendono più elastiche le pareti delle arterie.

2) Bacche di Acerola L'acerola è una bacca ricca di vitamina C. Contiene provitamina A, vitamine del gruppo B, flavonoidi e tannini. E' indicata per prevenire gli stati influenzali, le malattie da raffreddamento e le infezioni del tratto respiratorio. L'acerola è conosciuta anche come ciliegia delle Barbados e con il nome scientifico di Malpighia glabra. Stimola le difese immunitarie e sviluppa un'azione antiossidante adatta a contrastare i radicali liberi.

Continua qui

sabato 17 gennaio 2015

10 motivi per bere acqua tiepida e limone al mattino



Il limone vanta numerosi benefici per la salute, conosciuti fin dall’antichità. Tra le sue proprietà più importanti ricordiamo quelle antibatteriche ed antivirali; inoltre, il limone aiuta a stimolare il sistema immunitario ed è un ottimo alleato se si vuole perdere peso perché ha effetti digestivi e depura il fegato. Il limone contiene diverse sostanze, in particolare l’acido citrico, il calcio, il magnesio, la vitamina C, i bioflavonoidi, la pectina e il limonene, le quali stimolano le difese immunitarie e combattono le infezioni. In questo articolo vi presentiamo i 10 benefici di bere acqua tiepida e limone ogni mattina. Come si prepara l’acqua tiepida con limone? Usate preferibilmente acqua purificata, deve essere tiepida e non bollente. Evitate l’acqua fredda perché il corpo impiega molto più tempo e più energia per assimilarla rispetto all’acqua tiepida. Utilizzate sempre limoni freschi, da agricoltura biologica se possibile, e mai il succo di limone confezionato e venduto in bottiglia. Dovete spremere il succo di mezzo limone in un bicchiere d’acqua tiepida che poi berrete tutte le mattine a digiuno.

I benefici dell’acqua tiepida con limone

1. Aiuta la digestione

Il succo di limone aiuta ad eliminare dal corpo le sostanze di rifiuto e le tossine. Grazie alla sua composizione chimica simile a quella della saliva, il limone stimola il fegato a produrre la bile, un acido necessario per la digestione. I limoni, inoltre, sono ricchi di minerali e di vitamine ed aiutano ad espellere le tossine che si accumulano nel tratto digestivo. Le proprietà digestive del succo di limone aiutano ad alleviare i sintomi dell’indigestione, come il bruciore di stomaco, l’eruttazione e la distensione addominale. L’organizzazione American Cancer Society consiglia ai malati di cancro di bere acqua calda e limone per stimolare i movimenti intestinali.

2. Pulisce l’organismo perché è un ottimo diuretico

Il succo di limone aiuta ad eliminare le sostanze di rifiuto in parte perché questo frutto stimola la produzione di urina. Di conseguenza, bevendo succo di limone le tossine vengono eliminate più velocemente e questo contribuisce a mantenere il tratto urinario in buone condizioni. L’acido citrico del limone aiuta a massimizzare la funzione degli enzimi, stimolando il fegato e promuovendo la disintossicazione.

Continua qui

martedì 13 gennaio 2015

Ecco i 12 comandamenti CONTRO IL CANCRO del dott. Franco Berrino!Passiamo parola.

Si sa… Al giorno d’ oggi bisogna stare attenti a troppe cose… Sarà che ormai l’uomo ha messo le mani ovunque modificando geneticamente, utilizzando pesticidi e concimi poco naturali, ma oggi come oggi sono poche le cose genuine che possiamo mangiare tranquillamente senza che esse ci facciano male! E non è una cosa di cui andarne fieri…

Cancro
Il video


Dall'aglio al tè, l'alimentazione per prevenire i tumori

 

lunedì 12 gennaio 2015

Tutti i benefici del Caffè Verde…La ricetta naturale per il benessere del corpo!

Caffè verde


Il caffè verde… un alimento fin ora poco conosciuto ma molto importante da un punto di vista salutare. Grazie alle sue proprietà, nell’ultimo periodo se ne sta iniziando a parlare un pò di più. Vediamo nello specifico quali sono i suoi effetti benefici e su cosa agisce! Nel 2006, uno studio pubblicato su “BMC Complementary and Alternative Medicine” ha esaminato l’inibizione di accumulo di grasso e aumento di peso nei topi ai quali hanno somministrato l’estratto di chicco di caffè verde. Si è concluso che l’estratto di chicco di caffè verde può essere efficace contro l’aumento di peso e l’accumulo di grasso, impedendo l’assorbimento di grassi e attivando il metabolismo dei grassi nel fegato. Nel 2012 uno studio pubblicato sulla rivista “Obesity”, ha seguito un gruppo di 16 adulti che hanno assunto l’estratto di caffè verde per un periodo consecutivo di 12 settimane, senza apportare cambiamenti nella dieta. I risultati sono stati sorprendenti. Durante questo periodo, i soggetti hanno perso una media del 10,5% del peso corporeo complessivo e il 16% di grasso corporeo complessivo, senza effetti collaterali negativi segnalati.

Continua qui

sabato 10 gennaio 2015

Mirtilli salvacuore, una coppetta al dì riduce pressione alta

Aumenta elasticità arterie, cruciale per salute cardiovascolare

mirtilli

Una coppetta di mirtilli al dì può contenere il segreto per mantenere il cuore sano: una piccola porzione al giorno di questi frutti, infatti, abbassa la pressione del sangue e difende l'elasticità dei vasi sanguigni, due parametri importantissimi per la salute del cuore. Lo dimostra uno studio condotto da Sarah Johnson della Florida State University e pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics. I mirtilli sono un frutto molto 'apprezzato' dai nutrizionisti che li consigliano per il loro elevato contenuto in antiossidanti. In passato il consumo di grosse quantità di mirtilli è stato associato a una riduzione del rischio cardiovascolare, ma si tratta di quantitativi di mirtilli (fino a 250 grammi al dì) così elevati che è inverosimile sostenere un simile consumo sul lungo periodo. Questo nuovo studio ha voluto verificare l'efficacia di quantità marcatamente più basse di mirtilli ed ha coinvolto donne da poco entrate in menopausa, una fase delicata in cui il rischio cardiovascolare aumenta inevitabilmente. Queste donne presentavano infatti già un problema di pressione alta.

Continua qui

venerdì 9 gennaio 2015

Diabete: si combatte a tavola e con lo sport

Il diabete aumenta con l'età: dallo 0,5% dei giovani al 10% ed oltre degli over 65. Circa il 90% dei diabetici è affetto da diabete tipo 2. Fondamentale, insieme ai farmaci, è la ‘dietoterapia’

Una dieta corretta è indispensabile per il controllo glicemico 
Tra gli ultra 75enni ne è affetta una persona su 5 e nelle fasce di età fino ai 74 anni, gli uomini risultano più colpiti: sono queste le ultime stime (Il diabete in Italia. Anni 2000-2011, Istat, ottobre 2012) sui diabetici in Italia. Quasi 3 milioni, il 4,9% della popolazione, ma la percentuale può essere ancora maggiore se ad essa si aggiunge il sommerso, ossia il numero di diabetici che non sa di esserlo. Una patologia che è in continua crescita: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità i diabetici nel mondo, oggi più di 346 milioni, sono destinati a raddoppiare entro il 2030. Il primo trattamento è farmacologico (insulina) per alcuni (con diabete di tipo 1), ma per la maggior parte di quelli con diabete di tipo 2 una alimentazione ben bilanciata, con l’apporto di tutti i nutrienti, è terapeutica e contribuisce a mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue.

Continua qui

lunedì 5 gennaio 2015

Digiuno, 4 giorni al mese per allungare la vita

Digiunare allunga la vita e fa invecchiare tardi e meglio.Secondo lo studio condotto in California da un gruppo di ricercatori guidati dall'italiano Valter Longo, infatti, fare un digiuno controllato contribuisce alla rigenerazione delle cellule.

La ricerca, che è stata pubblicata sulla rivista scientifica Cell Stem Cell, spiega che “periodi prolungati di digiuno, correttamente gestiti dagli specialisti, innescano cambiamenti nel sistema immunitario e una sua rigenerazione stimolando il rinnovamento di cellule staminali”.

Bastano 4 giorni di digiuno al mese per ripulire il sistema immunitario dalle cellule inutili e per far sì che di nuove si ricreino. Non è solo questione di depurazione, pare che i pazienti sottoposti a chemioterapia che praticano il digiuno vedano limitati gli effetti collaterali del trattamento. Poi la ciliegina: c’è la possibilità che questa pratica sul cibo favorisca l’eliminazione di cellule anomale, ovvero le precursori delle cellule tumorali.

Fonte

Pancia dopo le feste? Ecco 7 consigli per smaltire grassi e calorie

 

venerdì 2 gennaio 2015

Tumori, la ricerca shock: ne causa più la sfortuna che lo stile di vita

Lo studio pubblicato su Science è stato elaborato su modelli matematici e analizzando 31 differenti tipi di neoplasie: solo in 9 di essi è stato trovato un collegamento diretto con le abitudini e le condizioni del malato. L'esito suggerisce che si debbano aumentare gli sforzi per progredire sulle diagnosi precoci

ROMA - In molti casi ammalarsi di cancro è solo un fatto di sfortuna e non di stile di vita. Riassunta così, la conclusione della ricerca condotta alla Johns Hopkins School of Medicine del Maryland potrebbe apparire sconvolgente da un punto di vista scientifico perché controcorrente rispetto a tutto quanto da anni ripetono studiosi e medici. Eppure è proprio quello che sostengono i due ricercatori che hanno elaborato lo studio pubblicato sulle pagine del prestigiosa rivista "Science".

Due terzi dei tumori sarebbero infatti dovuti a mutazioni legate al puro caso, intendendo con ciò tutto quello che l'uomo e la scienza non sono ancora riusciti a spiegare, piuttosto che a stili di vita sbagliati come il fumo. Solo un terzo sarebbe invece legato a fattori ambientali o predisposizioni ereditarie. In sintesi, il 66% dei tumori è pura sfortuna, ossia sembrano apparentemente incomprensibili perché si verificano in assenza di comportamenti a rischio. Questa 'certezza' non cancella il fatto che gli stili di vita sbagliati aumentino il rischio di ammalarsi: il fumo da solo, ad esempio, resta il responsabile del 20% dei casi di cancro in tutto il mondo. Lo stesso vale per l'eccessiva esposizione al sole, bere troppo alcol o essere sovrappeso.


Continua qui 

Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...