martedì 28 aprile 2015

Allarme Olio di Palma: lo assumiamo tutti, si trova in moltissimi prodotti. Ecco la lista!

"Aumentano del 19 per cento le importazioni di olio di palma in Italia per un quantitativo record che ha superato addirittura 1,7 miliardi di chili nel 2014, un primato negativo mai raggiunto prima". E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che lancia l'allarme "sull'invasione di un prodotto sotto accusa dal punto di vista nutrizionale e ambientale, proprio nella patria dell'olio extravergine di oliva e della dieta mediterranea".

DOVE SI TROVA - SOTTOLINEA LA COLDIRETTI: "L'OLIO DI PALMA PER IL BASSO COSTO E LA SCARSA INFORMAZIONE TENDE A SOSTITUIRE GRASSI PIU' PREGIATI PRATICAMENTE OVUNQUE ED ANCHE IN ALIMENTI PER BAMBINI COME BISCOTTI, MERENDINE, TORTE E ADDIRITTURA NEL LATTE PER NEONATI, CON QUANTITATIVI IMPORTATI IN ITALIA CHE SONO AUMENTATI DI DIECI VOLTE NEGLI ULTIMI 15 ANNI, MA CHE ORA SI POSSONO RICONOSCERE DALL'ETICHETTA". 
I RISCHI - "Alle preoccupazioni per l'impatto sulla salute a causa dell'elevato contenuto di acidi grassi saturi si aggiungono peraltro quelle dal punto di vista ambientale perché l'enorme sviluppo del mercato dell'olio di palma sta portando al disboscamento selvaggio di vaste foreste senza dimenticare l'inquinamento provocato dal trasporto a migliaia di chilometri di distanza dal luogo di produzione".
L'ACCUSA - La Coldiretti denuncia: "In altre parole l'Unione europea decide di intervenire per far aumentare le importazioni di un prodotto di dubbia qualità che peraltro fa concorrenza sleale al burro e all'olio extravergine di oliva europei sostituendoli nei dolci, nelle pizze, nella panetteria, industriale ed artigianale.
Una lista di prodotti che lo contengono: 
NESTLÉ: tutti i suoi prodotti, compresi quelli della MOTTA (Buondì, Girelle, etc.)
MULINO BIANCO: pane, cracker, biscotti, merendine
KNORR: dadi da brodo
STAR: dadi da brodo 
LINEA COOP: dadi da brodo, cracker, merendine
KRAFT: tutti i prodotti della SAIWA (compresa la linea VitaSnella)
BARILLA: i sughi freschi che trovate nel banco frigo (sulla confezione scrivono con olio extravergine di oliva, ma se leggete gli ingredienti il primo a comparire è proprio l'olio di palma)
PAVESI: biscotti, cracker
WAFER LOACKER

lunedì 27 aprile 2015

Scoperto un gene per riparare il cuore dopo un infarto

La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da un medico italiano

E' stato individuato un gene chiave, che una volta attivato, è capace di riparare il cuore danneggiato da un infarto. Nel progetto che ha identificato il gene riparatore, c'è anche un tocco italiano, per l'esattezza bolognese.

La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dal ricercatore italiano Gabriele D'Uva (laureato a Bologna) nel laboratorio del professor Tzahor del Weizmann Institute of Science di Rehovot (Israele).

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Cell Biology, ha rivelato perchè il muscolo danneggiato da un infarto non riesce a rigenerarsi e ha scoperto il gene che consentirebbe di 'aggiustarlo'.

Alla ricerca hanno contribuito Mattia Lauriola, del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell'Università di Bologna, in collaborazione con lo Sheba Medical Center (Israele) e l'Università del South Wales (Australia).
Durante un infarto le cellule del cuore muoiono e sono sostituite da un tessuto cicatriziale, che non avendo la capacità di contrarsi, determina una funzione ridotta del cuore e spiana la strada all'insufficienza cardiaca. I ricercatori hanno scoperto che l'incapacità del muscolo cardiaco di rigenerarsi sarebbe dovuta alla scarsa presenza del gene ERBB2, necessario per la proliferazione delle cellule muscolari del cuore nello sviluppo embrionale, hanno quindi ipotizzato che attivare il gene potesse spingere le cellule cardiache - di un topo adulto - a proliferare.

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venerdì 24 aprile 2015

Le 14 cattive abitudini che tolgono energia


Se le energie psicofisiche tendono pericolosamente al basso, la colpa potrebbe non essere solo delle notti in bianco che avete passato di recente. Anche semplici gesti quotidiani come bere un bicchiere d’acqua (o meglio, non berlo affatto), saltare la colazione o farsi un goccetto prima di andare a letto possono esaurirci fisicamente, per non parlare poi di tutta una serie di atteggiamenti mentali - come il non riuscire a dire mai di no o il cercare la perfezione a tutti i costi – che ci sfiniscono a livello emotivo. Ma il modo di ricaricare le batterie c’è, come spiega il sito «Health» che ha stilato un elenco di 14 cattive abitudini che azzerano le nostre scorte energetiche e altrettanti consigli per aiutarci a rimetterci in pista

Saltare l’esercizio fisico quando si è stanchi
Paradossalmente, si ottiene l’effetto contrario: la conferma in uno studio dell’Università della Georgia, che ha evidenziato come una regolare attività fisica aumenti la resistenza, aiuti a mantenere efficiente il sistema cardiovascolare e porti ossigeno ai tessuti. Quindi pensateci la prossima volta che vi viene voglia di bigiare la palestra.

Non bere abbastanza acqua
Essere leggermente disidratati – ovvero, anche solo il 2% del normale – intacca i nostri livelli energetici, perché riduce il volume ematico e rende il sangue più spesso, compromettendo così il pompaggio cardiaco e riducendo la velocità con cui l’ossigeno e le sostanze nutritive raggiungono muscoli ed organi.


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giovedì 23 aprile 2015

10 alimenti da scegliere per avere denti piu' sani


La cura dei denti e dell'igiene orale inizia dall'alimentazione. Alcuni cibi più di altri, infatti, sono utili per rimineralizzare i denti. Si tratta, ad esempio, della frutta secca e dei semi oleaginosi. 
Altri alimenti, invece, sono utili per contrastare la presenza dei batteri che possono provocare la carie e le gengiviti.
Ecco alcuni alimenti con cui arricchire la nostra dieta per avere denti più sani.
 

1) Mandorle

Le mandorle sono tra i cibi migliori per preservare la salute dei denti, poiché sono ricche di calcio, fosforo, potassio, magnesio e zinco. Aiutano a rimineralizzare i denti e a proteggere lo smalto. Il calcio, come sappiamo bene, rafforza i denti. Tra la frutta secca ricca di calcio, oltre alle mandorle, troviamo le noci del Brasile.
 

2) Mele

Una mela al giorno toglie il medico di torno e protegge i denti. Le mele sono benefiche per i denti e per la salute per via del loro contenuto di acqua e di fibre. L'acqua diluisce gli zuccheri naturali delle mele e aiuta a stimolare la produzione di saliva. Ciò aiuta ad eliminare i residui di cibo tra i denti e a mantenere la bocca più pulita. 

3) Carote

Le carote, ma anche altri ortaggi croccanti, come il sedano e i cetrioli rappresentano buone scelte per preservare la salute dei denti, soprattutto se li consumerete crudi. Sono ricchi di acqua e aiutano la produzione di saliva. La loro croccantezza contribuisce alla pulizia degli spazi interdentali e all'eliminazione dei batteri dalla bocca.

4) Te' verde

Evitiamo le bibite gassate e zuccherate e preferiamo bevande come la semplice acqua o il tè verde, che contiene catechine, sostanze in grado di combattere l'infiammazione e le infezioni batteriche. Uno studio condotto in Gran Bretagna ha dimostrato che chi beve tè verde abitualmente ha una salute orale migliore rispetto agli altri.

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sabato 18 aprile 2015

Cioccolato, sarà l'alimento delle meraviglie. Grazie a una nuova "formula"

Una nuova procedura di raccolta e tostatura dei chicchi di cacao promette di regalarci una cioccolata più ricca di polifenoli, antiossidanti naturali che prevengono malattie cardiache e tumori


IL CIOCCOLATO è buono. Anzi, buonissimo. Un'affermazione su cui è difficile trovare qualcuno in disaccordo. In molti però si trattengono dal gustarlo: fa ingrassare? Fa male alla salute? Assolutamente no. Il cioccolato (quello fondente almeno) non è solo buono, ma fa anche bene alla salute. Aiuta ad esempio ad abbassare la pressione, riduce il colesterolo, combatte il diabete, previene infarto e ictus. Se pensate che non si possa fare di meglio, però, dovrete ricredervi: un team di ricercatori ganesi e belgi ha infatti sviluppato un metodo per far mantenere alle bacche di cacao una maggiore quantità di polifenoli, antiossidanti naturali che aiutano a prevenire malattie cardiovascolari e tumori, nel corso della lavorazione. Il loro studio è stato presentato durante il recente meeting annuale della American Chemical Society.

Prima di diventare cioccolato, il cacao passa attraverso diversi processi di lavorazione. I frutti della pianta vengono raccolti e aperti per estrarne i semi di colore bianco o violaceo. Questi vengono quindi disposti tradizionalmente in contenitori foderati di foglie di banano, lasciati a fermentare per alcuni giorni prima di essere esposti al sole per l'essiccazione. Completato quest'ultimo passaggio vengono infine tostati per esaltarne il sapore. Durante la tostatura però alcune delle sostanze benefiche presenti all'interno dei semi, in particolare i polifenoli, vengono perse. Interessati a migliorare le proprietà nutrizionali del cacao, i ricercatori hanno quindi deciso di esplorare alcune possibili strategie per minimizzare la perdita di sostanze nutritive dovuta alla tostatura, senza intaccare il sapore del cacao.

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venerdì 17 aprile 2015

Cancro: Science, "scoperta proteina che decuplica linfociti T"

Londra, 17 apr. - Un gruppo di ricercatori britannici (tra cui un italiano) ha scoperto una proteina che e' in grado rafforzare in modo esponenziale il sistema immunitario umano, decuplicando il numero di un tipo particolare di linfociti (globuli bianchi) T, i cosidetti "CD8 citotossici". Questi ultimi - che in condizioni normali, nonostante siano progettati per farlo, non sono sono in grado di svilupparsi in numero sufficiente a combattere la malattia - riescono a proliferare in numero tale da riuscire ad eliminare sia le cellule cancerogene che quelle infette da virus. I test, si legge nello studio pubblicato sulla prestigiosa rivista 'Science, sono stati condotti all'Imperial College di Londra (del team fa parte anche il medico napoletano Claudio Mauro del Center for Biochemical Pharmacology della Queen Mary University di Londra), che ora stanno mettendo a punto una terapia genica per creare le condizioni necessarie per sviluppare la proteina 'miracolosa'. Gli esperimenti si sono dimostrati efficaci sui topi, cavie di laboratorio, ma entro tre anni i ricercatori pensano di iniziarli anche sugli essere umani.

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mercoledì 15 aprile 2015

Prevenzione tumore al seno: comincia a tavola con le verdure a foglie

La prevenzione nella lotta al tumore al seno comincia con l’alimentazione. Una dieta sana ed equilibrata è in grado di ridurre il rischio di avere un tumore. Ecco perché ogni donna non deve mai farsi mancare, ogni giorno, almeno 200 grammi di verdura a foglie, vere e proprie alleate della salute.

 


Consumare quotidianamente frutta e verdura si sa è molto importante per la salute, ma c’è un tipo di verdura che fa bene più di tutte le altre: quella a foglie.
PREVENZIONE TUMORE AL SENO ALIMENTAZIONE - Come leggiamo su “Pink is good”, il nuovo progetto della Fondazione Veronesi per sensibilizzare le donne alla prevenzione del tumore al seno, le verdure a foglie sono delle vere e proprie alleate della salute.

LEGGI ANCHE: Tumore al seno, come si fa l’autoesame

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lunedì 13 aprile 2015

RepTv News, Casciaro: per combattere lo stress usate...i colori

Il linguaggio delle immagini e l’attività artistica libera permettono di utilizzare le qualità creative e intuitive dell’emisfero destro del nostro cervello, alleviando lo stress o stimolando la concentrazione e l'attività fisica. Per questo sono sempre più popolari i libri da colorare per adulti, dai mandala per ritrovare l'armonia agli animali per rilassarsi

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sabato 11 aprile 2015

Mal di testa dei bambini: diagnosi in ritardo, basterebbe un diario sui segnali d'allarme

Gli esperti riuniti a Capri discutono dell'emicrania infantile, dell'importanza dell'attenzione dei genitori e del ruolo del pediatra per una disturbo che colpisce fino al 9% degli under 12. Ecco quali sono le soluzioni terapeutiche in caso di accertamento positivo

CAPRI - I neurologi parlano del 5% dei bambini che soffre di emicrania, i pediatri, riuniti a Capri per i corsi delle Scuole di Paidoss, Osservatorio nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza, accreditano fino al 9% degli under 12. E la diagnosi corretta arriva sempre con ritardi biblici: due anni in media, anche tre dai primi sintomi, dice Bruno Colombo, responsabile del centro per la cura e la diagnosi delle cefalee dell'età pediatrica ed adulta dell'università Vita-salute, ospedale San Raffaele di Milano.

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martedì 7 aprile 2015

Un test veloce per la vista: cosa vedete, Marilyn o Einstein?

Questo video è stato prodotto dai ricercatori del Massachusets Istitute of Technology (Mit) ed è un test rapido per la vista: un'immagine sfocata di Marilyn Monroe si sovrappone a un' immagine dalle linee marcate del volto di Albert Einstein, in una sequenza veloce che può durare da 30 a 150 millisecondi. Secondo i parametri del test, chi ha una vista normale coglie i dettagli e vede il volto di Einstein, mentre chi ha problemi di vista vede invece solo Marilyn. Il filmato è stato pubblicato su Asap, il canale di Youtube dedicato alla scienza, ma è stato realizzato alcuni anni fa e utilizzato dal Mit per test scientifici sulla percezione visiva e i processi cerebrali. "A seconda di quanto si è capaci di mettere a fuoco lo sguardo e di cogliere le differenze - spiega il ricercatore dell'Mit Aude Oliva - l'occhio vedrà o meno i dettagli". Una persona con vista normale dovrebbe infatti vedere le due immagini che si intersecano fra loro man mano che si avvicinano, nel video. In caso contrario, la visita dall'oculista è fortemente consigliata

Il video


domenica 5 aprile 2015

Pilates: non è solo una moda, serve contro il mal di schiena

Rimaniamo seduti per molte ore al giorno e decidiamo di fare un po' di esercizio quando ormai il mal di schiena si è già scatenato. A quel punto è proprio la sedentarietà forzata imposta dal dolore a impedire il movimento. Una delle discipline più praticate nel trattamento, ma anche nella prevenzione, del mal di schiena è il metodo Pilates, un tipo di ginnastica dolce inventata un secolo fa da un infermiere tedesco, Joseph Pilates durante la prigionia nella Grande Guerra. 



SU QUALI PARTI DEL CORPO AGISCE
Consiste in una serie di esercizi dolci e non bruschi che migliorano la forza e la resistenza di tutte le fasce muscolari, con particolare attenzione ai muscoli posturali e alla coordinazione respirazione-movimento. Per queste ragioni, viene proposta in caso di dolore muscolo scheletrico lombare, disturbo multifattoriale tra i più diffusi, visto che a soffrirne almeno una volta nella vita sono otto italiani su dieci. 

FUNZIONA DAVVERO O É UNA MODA?  
Il Pilates, la cui popolarità negli anni è andata rapidamente crescendo anche grazie all'adesione entusiastica di molte donne e uomini di fama, è diventato oggetto di studio di molti scienziati, come è evidente dalla quantità di pubblicazioni scientifiche sull'argomento. Un gruppo di ricercatori italiani dell'Università di Palermo si è chiesto se tale popolarità sia giustificata e se il metodo Pilates sia davvero più efficace di altri esercizi riabilitativi nel trattamento del dolore lombare cronico, persistente e senza cause specifiche, come patologie vertebrali o compressioni radicolari.


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Coppettazione utile per il mal di schiena

 

 

giovedì 2 aprile 2015

Autismo: individuata la causa in un caso su tre, e' genetica

Verso chiave per capire altre forme, il 2 aprile è la giornata mondiale

La facciata di Montecitorio illuminata in blu in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sull'autismo

La caccia alle cause dell'autismo ha fatto un altro passo in avanti: grazie ad una tecnica di diagnosi genetica e' stato possibile accertare che in un caso su tre e' genetica. E si apre la strada per riuscire a scoprire anche le altre che ancora oggi restano sconosciute. Con un duplice obiettivo, cioe' fare chiarezza su un disturbo che colpisce sempre piu' bambini (ora 1 ogni 68) mettendo fine anche a polemiche, incertezze e leggende metropolitane, e trovare poi la chiave per trattamenti su misura. Mentre la scienza cerca di dare una parola ultima sull'origine del disturbo, il 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell'Autismo sancita dall'Assemblea Generale dell'ONU, si accenderanno le luci blu di monumenti di tutto il mondo per la campagna "Light up Blue". A Roma la scelta e' caduta sulla fontana della Barcaccia, ferita dalla furia dei tifosi olandesi, che dalle 20 alle 24 sara' illuminata per accendere l'attenzione su una sindrome che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. La ricerca europea guidata dal Campus Bio-Medico di Roma che ha invece 'illuminato' le cause genetiche del disturbo, ha utilizzato una tecnica di analisi innovativa su 200 famiglie. In tempi forse più rapidi del previsto, sarà cosi' possibile mettere a punto cure personalizzate, annuncia Antonio Persico, docente di Neuropsichiatria Infantile all'Universita' del Campus. "Il fattore preponderante all'origine dell'autismo - spiega Persico - è senz'altro quello genetico, ma sono stati anche individuati fattori ambientali che possono causare da soli la malattia, se l'esposizione a essi avviene in fase prenatale, come alcune infezioni virali nel primo o secondo trimestre di gravidanza da parte della madre. Altri studi starebbero anche comprovando una relazione tra l'autismo e l'esposizione ad alcuni pesticidi, sempre in fase prenatale.

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Giornata dell'autismo, Maschio Angioino e Porta Capuana si illuminano di blu

 

Che cos'è l'autismo



martedì 31 marzo 2015

Sconfiggiamo il colesterolo

Anche se l'80% del colesterolo è prodotto dal nostro stesso organismo, la cattiva alimentazione è la responsabile del restante 20%, e diminuire questa percentuale si rivela un aiuto prezioso principalmente per abbattere la quota di colesterolo che viene definito “cattivo” nel sangue. Questo risultato può essere conseguito sia regolando l'alimentazione che ricorrendo ad alcuni specifici alimenti in grado di abbassarlo.

Se la quantità di colesterolo nel sangue è troppo elevata, la primissima cosa da valutare ed eventualmente da modificare è la propria dieta. Per coloro che non sanno come sconfiggere questo acerrimo nemico della nostra salute ecco qualche idea per la spesa da fare al supermercato.

Le mandorle sono efficaci alleate nella lotta contro il colesterolo, perché con i loro grassi insaturi riducono i livelli di colesterolo “cattivo” e ne prevengono anche l’ossidazione, il che è fantastico se si pensa che altrimenti questo tipo di colesterolo potrebbe danneggiare le arterie fino a ostruirle impedendo l’afflusso di sangue al cuore. Attenzione però alle calorie: bastano 50-60 grammi di mandorle per non eccedere!

Mai sentito parlare di fitosteroli? Dietro questa difficile parola ci sono dei composti di origine vegetale, ottimi nel ridurre il colesterolo, ne bastano 2 grammi al giorno. Il problema è ovviamente dove trovarli! Sono contenuti nel succo d’arancia, ma anche in margarina, latte e formaggio. Un consiglio: leggete le etichette!

Come le mandorle, anche l’olio d’oliva è ricco di grassi insaturi e di antiossidanti che riducono il colesterolo e ci mantengono giovani. Incredibile come il loro effetto sia immediato, e si nota già a partire a due ore dalla sua assunzione. Bastano due cucchiai di olio al giorno per ottenere un notevole beneficio.

Cuocere alcune verdure può rendere la loro azione benefica più efficace sul nostro corpo, nel caso, ad esempio, di asparagi, barbabietole, carote, melanzane e fagiolini, il loro effetto sul colesterolo è maggiore se mangiati cotti piuttosto che crudi. La cottura che risulta essere maggiormente salutare sembra poi quella al vapore, che mantiene intatte molte delle proprietà nutrizionali delle verdure.

Se sei un cioccolato-dipendente, sarai felice di sapere che il tuo alimento preferito è ricco di flavonoidi, agenti antiossidanti che aiutano a ridurre il colesterolo, ma anche di acido oleico, lo stesso tipo di grassi mono insaturi che si trovano anche nell’olio d’oliva. Per migliorare il vostro colesterolo, si possono gustare fino a circa 30 grammi di cioccolato fondente al giorno ma attenzione, la percentuale di cacao presente deve essere almeno del 70%.

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Sale: 50 segreti che non conoscevate

 

 

 

lunedì 30 marzo 2015

Camminare: 10 motivi per farlo almeno 30 minuti al giorno

Camminare almeno 30 minuti al giorno è un vero e proprio toccasana per la salute. Soprattutto se non si è molto allenati, meglio preferire la camminata alla corsa. Camminare non richiede uno sforzo fisico eccessivo e permette di fare movimento ogni giorno con costanza senza affaticarsi troppo e senza annoiarsi.
Ogni giorno potete cambiare percorso, decidere di fare una passeggiata in compagnia di persone diverse o di sfruttare la camminata per andare alla scoperta di strade che non avevate mai attraversato. Camminare garantirà al vostro organismo numerosi vantaggi. Vi aiuterà a mantenervi in forma, a perdere peso e a sentirvi più giovani. Ecco i principali benefici di una sana camminata all'aria aperta.

1) Riduce il rischio di Cancro al seno

Camminare un'ora al giorno - magari facendo due passeggiate da 30 minuti - aiuta a prevenire il cancro al seno. Secondo una recente ricerca, le donne che camminano per un'ora al giorno hanno il 14% di probabilità in meno di ammalarsi. A parere degli esperti, la camminata quotidiana di un'ora, anche in assenza di un'attività fisica intensa e più specifica, è già molto significativa per la salute.

2) Riduce il rischio di Malattie cardiache

Camminare a passo veloce riduce il rischio di malattie cardiache. E, a parità di energia, la camminata veloce è più efficace della corsa. Lo rivela uno studio pubblicato dalla American Heart Association. La camminata e la corsa coinvolgono entrambe gli stessi gruppi muscolari e basta una semplice camminata, almeno di 30 minuti al giorno, per stare meglio.

3) Allunga la vita

Quando uscite a camminare, provate a portare con voi un contapassi o a calcolare la distanza percorsa. Fare 5000 passi al giorno, che corrispondono ad una camminata di circa 3 chilometri, aiuta a vivere più a lungo. L'Oms ha messo in evidenza i rischi per la salute di uno stile di vita sedentario e ha ricordato a tutti di concedersi ogni giorno una bella passeggiata di salute.

4) Perdere peso più velocemente

Il vero segreto per perdere peso è il movimento. Secondo gli esperti, per mantenersi in forma bastano 30 minuti di attività fisica al giorno. Allenamenti troppo lunghi possono risultare  stressanti, mentre lo svolgimento di esercizi moderati incoraggia il calo di peso e la costanza nell'allenamento. Passeggiare a piedi, salire le scale e portare a spasso il cane sono ottimi punti di partenza per non perdere la linea.


5) Prevenire il Diabete

Il diabete si previene camminando. Secondo gli esperti bastano 2000 passi al giorno per contribuire ad allontanare il rischio di diabete di tipo 2. Certo, camminare a lungo non basta per prevenire la malattia, ma può essere d'aiuto. Una maggiore attività fisica, infatti, può ostacolare l'aumento di peso, un fattore determinante del rischio di diabete.
 

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giovedì 26 marzo 2015

Prevenire infarti e ictus con una dieta semi-vegetariana

Seguire una dieta semi-vegetariana, dove il 70 per cento del cibo consumato proviene da fonti vegetali, può ridurre del 20 per cento il rischio di morire a causa di malattie cardiovascolari, rispetto a chi segue una dieta con meno del 45 per cento di alimenti provenienti da fonti vegetali.


È questo quanto emerso da uno studio dell'Imperial College London, presentato al meeting annuale dell'American Heart Association EPI/Lifestyle.
I ricercatori hanno preso in considerazione le abitudini alimentari di oltre 450mila cittadini europei che hanno partecipato al progetto Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), partito nel 1992. All'inizio dello studio nessuno dei soggetti coinvolti soffriva di malattie a lungo termine e tutti avevano un'età compresa tra i 35 e i 70 anni.

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mercoledì 25 marzo 2015

Torna l’ora legale, lancette avanti di un’ora tra benefici e svantaggi


Manca davvero poco al ritorno dell’ora legale. Alle 2 di notte di domenica 29 marzo 2015 le lancette andranno spostate avanti di un’ora.

In termini pratici, tutto ciò si traduce in un’ora di luce in più (posticipando l’orario dell’alba e del tramonto) e un’ora di sonno in meno. Inevitabile che la popolazione si divida in favorevoli e contrari, anche perché se i vantaggi sono rilevanti, gli svantaggi non sono da meno. A tranquillizzare gli “ansiosi dell’era digitale”, arriva perlomeno la conferma che, attualmente, la maggior parte dei computer e degli apparecchi elettronici regola automaticamente il cambio dell’ora.

Ma perché è stata introdotta l’ora legale, e di cosa si tratta esattamente? L’ora legale è una convenzione che consente di risparmiare luce elettrica a favore della luce solare per molti mesi: basti pensare che, nel nostro Paese, in 6 anni sono stati risparmiati ben 6 miliardi di Kilowatt/h (parliamo del fabbisogno annuo medio di circa un milione di famiglie), per un guadagno pari a quasi 900 milioni di euro.

Fonte

Ora legale, dall’insonnia all’infarto ecco tutti i rischi per la salute

 

 

domenica 22 marzo 2015

Prostatite, tre domande per scoprirla subito. Ma per gli uomini è ancora un tabù

Dal congresso europeo degli urologi un nuovo appello per la prevenzione di una malattia che colpisce ogni anno 6 milioni di italiani e continua a essere sottovalutata soprattutto dai pazienti. I consigli degli esperti per combatterla anche a tavola e sul lavoro

MADRID - Quick Prostate Test (QPT), tre semplici e veloci domande che indagano i sintomi urinari, per scoprire in anticipo e intervenire adeguatamente contro l'ipertrofia prostatica benigna, problema che colpisce circa 6,6 milioni di maschi italiani. Per la precisione metà dei cinquantenni, il 65% dei sessantenni e l'80% dei settantenni. Ecco le domande: Si è alzato almeno due volte a notte nell'ultimo mese per urinare? Durante il giorno ha difficoltà a trattenerla? Ha la sensazione di non riuscire a svuotare la vescica? Se si risponde affermativamente a uno di questi interrogativi, è bene cercare di approfondire con esami più specifici, dall'esame delle urine al Psa (test del sangue) fino all'esplorazione digito rettale. Se ne parla con insistenza a Madrid al Congresso europeo di urologia che registra un record di presenze (14 mila iscritti) e oltre mille studi e poster presentati ora anche nella forma online.

Per l'ingrossamento della prostata si potrebbero dimezzare le percentuali di malattia solo seguendo il consiglio della visita e del colloquio con il medico di famiglia e con l'urologo. Ma i maschi, segnalano gli urologi in coro, "prima di sottoporsi a una qualsiasi visita in caso di problemi urinari, arrivano all'assurdo di circoscrivere e subordinare la loro vita sociale alla vicinanza di un bagno. Meno della metà degli uomini si apre con il proprio medico di famiglia". Dimenticando che il ritardo terapeutico ne causa l'aggravamento (riduzione del flusso urinario, ritenzione acuta e disturbi sessuali). Un dato generale europeo emerso in occasione del congresso.


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sabato 21 marzo 2015

Giornata sulla sindrome di Down, la battaglia quotidiana anche per andare a vivere da soli

Un appuntamento internazionale, sancito anche dall’Onu, nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’integrazione nella società di tutti. Presentata la campagna 2015, “The Special Proposal” un docu-reality con protagonisti Salvatore e Caterina

Andare a vivere da soli è il sogno di molte coppie, anche di quelle composte da persone con sindrome di Down. Stesse opportunità e possibilità di scelta è il tema della X edizione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, che si celebra oggi, sabato 21 marzo. Un appuntamento internazionale, sancito anche dall’Onu, nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome di Down, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’integrazione nella società di tutte le persone con sindrome di Down.

Tante le iniziative sul territorio nazionale. A Vasto ad esempio, l’Associazione Regionale Down Abruzzo (Arda) organizza un convegno sul tema dell’integrazione scolastica, a Lucca l’associazione “Andare oltre si può” (Aosp) invita a scattare un selfie con le tshirt realizzate dall’artista milanese Lorenzo Pietrantoni per l’Aosp e pubblicare la foto sui social con gli hashtag #WDSD15 e #AOSP15.

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Sindrome di Down

Sindrome di Down, dalla scoperta alle nuove tecniche diagnostiche

 

 

martedì 17 marzo 2015

Anziani, fate moto per combattere danni cerebrali

L’attività fisica vince sulle lesioni nelle aree motorie dovute all'invecchiamento


Milano
È un’ulteriore conferma dell’importanza della lotta alla sedentarietà e riguarda gli anziani: fare attività fisica può avere un impatto alquanto positivo sugli effetti dell’invecchiamento e garantire una buona capacità motoria anche in presenza di evidenti danni cerebrali alle aree motorie, spesso fisiologici con l’avanzare dell’età.

Aree isolate di alterato segnale della materia bianca cerebrale - che è costituita dalle fibre di connessione del cervello - si osservano spesso, tramite risonanza magnetica, nel cervello delle persone anziane. La condizione, detta anche stato di sofferenza vascolare cronica, viene associata a ridotte funzionalità motorie, come difficoltà di deambulazione.

Uno studio, condotto all’Università di Chicago su 187 soggetti ultraottantenni e pubblicato sulla rivista Neurology, ha mostrato che i più attivi fisicamente non accusavano una diminuzione delle proprie capacità motorie anche quando le aree alterate erano di notevole ampiezza e interessavano le aree motorie. I partecipanti, la cui attività fisica è stata monitorata per 11 giorni attraverso un braccialetto elettronico, sono stati sottoposti a test di valutazione della loro abilità motoria e a risonanza magnetica, proprio per quantificare il danno cerebrale. Ebbene, si è visto che, anche tenendo in considerazione altri fattori rilevanti come l’indice di massa corporea e l’eventuale presenza di malattie vascolari, nei più attivi dei partecipanti le lesioni della sostanza bianca non influivano sulle loro capacità motorie.

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domenica 15 marzo 2015

I 10 alimenti cancerogeni che sarebbe meglio evitare o limitare.

Andateci piano con questi cibi e bevande. Perché il loro consumo eccessivo è dannoso

 

 

Quali sono i cibi cancerogeni e quali evitare o limitare per prevenire il cancro? Eccolo la top 10

Iniziamo con l'alcol, il cui abuso può favorire l'innesco di una reazione mutagena cancerogena

State alla larga da dolci e bevande molto zuccherate, ricche di zucchero, acidi e altre sostanze chimiche

Carni conservate in scatola

Carni rosse: il consumo eccessivo è responsabile dei tumori del colon. Occhio anche alla cottura alla brace, che libera infatti sostanze cancerogene

Lo stesso discorso della carne rossa vale per gli insaccati

Occhio a non esagerare col glutammato, un additivi che aggiunge sapore agli alimenti senza apportare sostanze nutritive

Grassi idrogenati. Largamente usati nell'industria alimentare, poiché permettono di allungare i tempi di conservazione. Sono contenuti in: margarina, gelati industriali, prodotti da forno e alimenti dei fast food

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...