I suoi gel e succhi sono prodotti ormai leggendari, ma non tutto quel che si dice sulle loro proprietà terapeutiche è provato
Depura l’intero organismo dalle tossine cattive. Ti regala una pelle
sempre fresca. Ti protegge dalle malattie, previene l’invecchiamento e,
all’occorrenza, ti fornisce anche una sferzata di energia. O, perlomeno,
questo è quel che si dice di lei, che secondo alcuni sarebbe
addirittura in grado di guarire il cancro. È l’aloe vera,
una pianta dalle cui foglie carnose si spremono succhi e gel che
troviamo ormai in tutte le erboristerie e che rappresentano un must per gli amanti della medicina naturale.
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giovedì 29 ottobre 2015
lunedì 26 ottobre 2015
Oms, carni lavorate cancerogene: dall'hot dog al prosciutto
Alimenti come i wurstel vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Oncologi: 'Invito a tornare alla dieta mediterranea'
Le carni lavorate come i wurstel ''sono cancerogene'', e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Lo afferma l'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserire fra le 'probabilmente cancerogene'.
La decisione è stata presa, si legge nel documento, dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema. "Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa".
LA LISTA OMS DELLE CARNI CANCEROGENE
Carni in scatola, hot dogs, prosciutto: sono solo alcuni esempi di carni trattate, considerate cancerogene per l'uomo dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Sono invece considerate 'probabilmente cancerogene' le carni rosse: questa categoria, spiega l'Oms, ''si riferisce a tutti i tipi di carne di muscolo di mammifero, come ad esempio manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra''. Le carni trattate o lavorate sono quelle indicate come più pericolose per l'uomo, essendo state inserite dall'Oms nel gruppo 1 per rischio cancerogeno. Le carni lavorate, spiega l'Oms, includono le carni che sono state trasformate ''attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione''. La maggior parte delle carni lavorate contiene maiale o manzo, ma le carni lavorate è possono anche contenere altri tipi di carni rosse, pollame, frattaglie o prodotti derivati dalla carne come il sangue. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l'Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne.
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Insetti e alghe in tavola, via libera da Strasburgo. Protestano i Verdi
martedì 20 ottobre 2015
I 1000 ECCEZIONALI BENEFICI DEL CAVOLO
Il succo di cavolo crudo risulta molto utile nel trattamento dell’ulcera peptica.
Già negli anni Cinquanta, il dottor Garnett Cheney, della Stanford University, evidenziò risultati molto positivi solo dopo dieci giorni di cura a base di succo fresco di cavolo.
Sempre secondo il dottor Cheney, un’altra ricetta molto efficace è il succo fresco centrifugato preparato con una tazza di cavolo verde (è il migliore, ma va bene anche quello rosso), quattro coste di sedano e due carote.
Gli alimenti freschi sono importanti anche per il ricco contenuto di vitamine, sali minerali e per il ricco apporto d’energia vitale.
Le vitamine A (cavolo, carote, broccoli, zucca, melone, albicocche) ed vitamina E (germe di grano) inibiscono lo sviluppo delle ulcere da stress e sono importanti per mantenere l’integrità della barriera mucosa; inoltre, grazie all’azione antiossidante, prevengono l’attecchimento di germi patogeni.
Per ristabilire l’equilibrio della flora gastrointestinale è molto utile anche il miso (alimento curativo, leggermente salato, a base di soia e un cereale fermentato), ottimo condimento per zuppe e minestre.
Altri rimedi molto efficaci sono propolis (agisce da cicatrizzante), altea e fiori di malva in forma di tisane, estratti di camomilla, melissa, passiflora, fico in macerato glicerico, ecc.
Vediamo in quali altri settori viene utilizzato il succo di cavolo e altre informazioni utili:
1-2 bicchieri al giorno di SUCCO DI CAVOLO per:
- Affaticamento,
- Anemia,
- Demineralizzazione,
- Diabete,
- Influenza.
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SAI QUANTA SPAZZATURA C’E’ NEL TUO CORPO? ECCO COME DISINTOSSICARTI
sabato 17 ottobre 2015
I quattro killer bianchi che mangiamo tutti i giorni
I veleni che danneggiano la nostra salute e possono farci ammalare: vediamo quali sono
Sono bianchi come la purezza e per questo possono ingannare, ci hanno aiutato nella crescita dalla nascita alla prima infanzia e quindi hanno il profumo del passato delle cose buone, sane e casalinghe. Sono usati per le ricette della nonna e ci riportano ai sapori di un tempo. Insomma questi cibi maledetti ingannano noi e il nostro organismo, eppure bisogna evitarli.Perché nutrirsi non significa soltanto introdurre cibo in bocca, masticarlo e digerirlo, occorre essere sempre più attenti alle regole della sana alimentazione. Soprattutto adesso che emerge e viene dimostrato – sempre più dettagliatamente, da medici e salutisti – quanto il cibo incida sulla nostra salute e quanto l’alimentazione sia fondamentale nella cura di molte malattie, tra cui il tumore.
Mangiare significa quindi fornire al nostro organismo tutti quegli alimenti necessari per un buon funzionamento evitando i cibi che a lungo andare possono diventare dannosi e farci ammalare.
Senza togliere troppo al piacere della tavola, la mission è trovare un giusto equilibrio tra la soddisfazione di un piatto godurioso e sano e l’utilizzo appropriato di alimenti che ci possono rovinare la vita.
Ma ecco quali sono i quattro veleni bianchi da tenere a bada:
ZUCCHERO
Nessun adulto ha bisogno di assumere troppo zucchero nella propria alimentazione, lo zucchero è spesso il responsabile di molti chili di troppo ma anche di un vero e proprio calo di energia e vitalità. Le alternative? Zucchero di canna integrale, miele, sciroppo d’acero, succo d’agave.
LATTE
Fa bene ai lattanti e ai bambini, ma negli adulti – nei quali si riduce l’attività del “lattasi” l’enzima che permette l’assimilazione del latte – dovrebbe essere eliminato quasi del tutto. Per non ritrovarsi con intolleranze gravi che possono generare gonfiori, irritazione del colon e allergie.
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mercoledì 14 ottobre 2015
Disturbi psichiatrici, ne soffre una persona su tre
A Giardini Naxos il 46esimo congresso della Società Italiana di
Psichiatria. I disturbi della sfera psichica colpiscono soprattutto la
fascia tra i 18 e i 20 anni
Il benessere non consiste solo nell’eliminazione dei sintomi e
nell’assenza di malattia. È questo il messaggio in arrivo dal 46esimo
congresso della Società Italiana di Psichiatria in corso a Giardini
Naxos fino al 15 ottobre.
Le malattie psichiatriche più diffuse sono la depressione, i disturbi d’ansia e i disturbi della personalità; affliggono tutte le fasce d’età ma l’esordio avviene introno ai 18-20 anni. In Europa, riguardano una persona su tre, con tutte le conseguenze sociali ed economiche.
Tuttavia, «ad essere in aumento non è tanto l’incidenza di queste malattie, ad eccezione di alcune come il disturbo post traumatico da stress, quanto piuttosto il numero di diagnosi» ci ha spiegato Emilio Sacchetti, presidente della SIP e ordinario di Psichiatria presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali dell’Università degli Studi di Brescia. Esclusione, pregiudizi, difficoltà di accesso ai servizi sono alcuni dei problemi principali del paziente psichiatrico. Le frequenti idee sbagliate sulla sofferenza mentale mettono a rischio lo sviluppo professionale del paziente ma anche il suo inserimento in società.
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Nicla Panciera
Le malattie psichiatriche più diffuse sono la depressione, i disturbi d’ansia e i disturbi della personalità; affliggono tutte le fasce d’età ma l’esordio avviene introno ai 18-20 anni. In Europa, riguardano una persona su tre, con tutte le conseguenze sociali ed economiche.
Tuttavia, «ad essere in aumento non è tanto l’incidenza di queste malattie, ad eccezione di alcune come il disturbo post traumatico da stress, quanto piuttosto il numero di diagnosi» ci ha spiegato Emilio Sacchetti, presidente della SIP e ordinario di Psichiatria presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali dell’Università degli Studi di Brescia. Esclusione, pregiudizi, difficoltà di accesso ai servizi sono alcuni dei problemi principali del paziente psichiatrico. Le frequenti idee sbagliate sulla sofferenza mentale mettono a rischio lo sviluppo professionale del paziente ma anche il suo inserimento in società.
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martedì 6 ottobre 2015
Settimana di prevenzione dei tumori infantili, cambia il profilo con un personaggio per ricordare quanti ne muoiono
Settimana
di prevenzione dei tumori infantili, cambia il profilo con un
personaggio per ricordare quanti ne muoiono. Devo ringraziare Cristina
Gargiulo che ho intravvisto nella mia "timeline" di Facebook questa
mattina dicendo che avrebbe assegnato a ogni suo amico un personaggio
(mi ha dato Capitan Uncino, ma mi sento Peter Pan) per ricordare questo
problema e lavorare alla prevenzione (alimentazione e ambiente sano,
attività sportiva in primis) anche informando e divulgando . Ogni anno
in Europa 6mila bambini muoiono di cancro e due terzi di quanti
sopravvivono soffrono spesso di effetti collaterali a lungo termine
delle terapie. Sebbene negli ultimi decenni ci siano stati notevoli
miglioramenti nella cura dei tumori che colpiscono bimbi e adolescenti e
il numero di quanti guariscono è in costante crescita, restano
importanti problemi da risolvere, come sottolinea il documento della
European Society for Paediatric Oncology (SIOPE) presentato nei giorni
scorsi a Vienna durante il Congresso Europeo di Oncologia.
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Allarme vaccinazioni in calo, tutti i numeri e le mappe
L’Istituto Superiore di Sanità: «Flessione drammatica, rischiamo gravi
conseguenze». Copertura al limite della soglia di sicurezza: polio,
tetano ed epatite B sotto il 95%. Morbillo, parotite e rosolia
precipitate all’86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno
Il rischio che tornino malattie “dimenticate” come la difterite, che ha già fatto capolino in Spagna, o che le morti per morbillo non siano più l’eccezione, come nel caso della bimba deceduta per una complicanza lo scorso anno a Roma, è altissimo. L’allarme, lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità, è stato subito raccolto anche dall’Aifa e dai pediatri. Oltre che dalle campagne di sensibilizzazione, affermano, la riscossa dei vaccini passa per l’approvazione del Piano nazionale Vaccini da parte delle Regioni.
MAPPA - PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO LA POLIOMIELITE
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Il rischio che tornino malattie “dimenticate” come la difterite, che ha già fatto capolino in Spagna, o che le morti per morbillo non siano più l’eccezione, come nel caso della bimba deceduta per una complicanza lo scorso anno a Roma, è altissimo. L’allarme, lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità, è stato subito raccolto anche dall’Aifa e dai pediatri. Oltre che dalle campagne di sensibilizzazione, affermano, la riscossa dei vaccini passa per l’approvazione del Piano nazionale Vaccini da parte delle Regioni.
MAPPA - PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO LA POLIOMIELITE
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mercoledì 30 settembre 2015
E' il momento della zucca, alleata della linea
Prova le ricette del nostro chef di cucina naturale, Giuseppe Capano. Sono piatti semplici, facili da fare, che puoi concederti anche se stai seguendo un menu dimagrante
di Caterina Caristo
In questo periodo dell'anno le zucche sono una certezza. È il loro momento e conviene approfittarne. Sono, infatti, un vero concentrato di minerali tra cui ferro, calcio e potassio, di fibre, ma soprattutto di carotenoidi (ben 600 mg ogni 100 g di zucca, che corrisponde al fabbisogno giornaliero di una donna). «Una volta nell'organismo queste sostanze si trasformano in provitamina A e sono capaci di svolgere un importante effetto antiossidante. Significa che combattono i radicali liberi, aiutando la pelle a restare giovane e idratata e proteggendo anche gli occhi. Non solo. Diversi studi hanno notato che questa sostanza potrebbe essere coinvolta nella prevenzione delle malattie dell’apparato circolatorio e persino di alcuni tumori», spiega la dottoressa Evelina Flachi, specialista in Scienza dell'alimentazione e presidente di Food education Italy (foodedu.it).Continua qui
sabato 26 settembre 2015
Una tazza di cioccolato al giorno per mantenere giovane il cervello
Una buona notizia per gli amanti del
cioccolato: secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica
Neurology, gustarsi fino a due tazze di cioccolata calda al giorno
aiuterebbe a mantenere sano e giovane il cervello. Vediamo insieme di
cosa si tratta.
Secondo uno studio effettuato dai ricercatori della Harvard Medical School e il Brigham and Women Hospital, e ripreso dal quotidiano Boston Magazine, il cioccolato, ma più in particolare i diversi componenti tra cui i flavonoidi contenuti nel cacao, aiuterebbe a mantenere giovane e soprattutto attivo il cervello.
I flavonoidi sono dei composti naturali presenti nei semi del cacao che, grazie alla formazione dell’ossido nitrico in genere usato per la vasodilatazione, rivestirebbero un ruolo importante nel controllo del flusso del sangue e della circolazione.
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Secondo uno studio effettuato dai ricercatori della Harvard Medical School e il Brigham and Women Hospital, e ripreso dal quotidiano Boston Magazine, il cioccolato, ma più in particolare i diversi componenti tra cui i flavonoidi contenuti nel cacao, aiuterebbe a mantenere giovane e soprattutto attivo il cervello.
I flavonoidi sono dei composti naturali presenti nei semi del cacao che, grazie alla formazione dell’ossido nitrico in genere usato per la vasodilatazione, rivestirebbero un ruolo importante nel controllo del flusso del sangue e della circolazione.
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mercoledì 23 settembre 2015
Medici pronti a sciopero contro i tagli sulle prestazioni
Gia' in atto mobilitazione contro ''decreto sbagliato''
Un decreto "sbagliato" contro il quale "è già in atto una mobilitazione che potrebbe portare anche a uno sciopero di tutto il mondo della sanità italiana". Ad annunciarlo è Costantino Troise, segretario dell'Anaao, il maggior sindacato dei medici dirigenti, commentando il decreto in arrivo sulle prestazioni inappropriate.
Il taglio, "fatto dall'alto è già al centro di una mobilitazione
intersindacale e interprofessionale già partita, al centro degli Stati
Generali dl 21 ottobre", con Ordine dei medici, società scientifiche e
sindacati. "L'obiettivo - spiega all'ANSA - è una manifestazione
unitaria. Non è un fulmine a ciel sereno". ''Lo Stato si sostituisce al
giudizio del professionista, assumendone le prerogative, a prescindere
dal malato. Tutto questo - conclude - per poche centinaia di milioni e
con strafalcioni tecnici''.
Fonte Ansa
Fonte Ansa
lunedì 21 settembre 2015
Il caffè ci tiene svegli perché rallenta l'orologio interno
Una tazzina la sera ritarda di 40 minuti il ciclo sonno-veglia
Non solo stimolante, il caffè non ci fa dormire anche perché rallenta il
nostro orologio biologico interno. Un espresso doppio bevuto tre ore
prima di andare a dormire posticipa di 40 minuti l'attivazione della
melatonina, ormone che regola il ciclo sonno-veglia, rendendo più
difficile addormentarsi. Questo è uno dei 'trucchi' della caffeina per
tenerci svegli emerso da uno studio pubblicato sulla rivista 'Science
Translation Medicine'.
I ricercatori del Medical Research
Council's Laboratory of Molecular Biology di Cambridge, hanno coltivato
cellule esponendole alla caffeina mostrando come questa sostanza sia in
grado di alterare il ticchettio degli orologi chimici in ogni cellula
del corpo umano. I risultati possono contribuire a trattare alcuni
disturbi del sonno, in particolare quelli delle persone che si
svegliano, naturalmente, troppo presto, per aiutarle a rimettersi in
sincronia con il resto del mondo.
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Quanti caffè si possono bere in un giorno senza compromettere la salute?
sabato 19 settembre 2015
La birra fa bene alla salute: previene l’osteoporosi e riduce l’infarto
Un bicchiere al giorno, meglio se chiara, può diventare una protezione per ossa e cuore: ecco il risultato di una ricerca americana
Gli amanti del boccale biondo e spumoso, immancabile buontempone di serate in compagnia come di cene solitarie davanti alla tv, avranno dalla loro un nuovo motivo per non rinunciarvi, acclarato com’è che una bella birra, oltre ad apportare una serie di benefici elencati ina sorta di “decalogo dell’avveduto bevitore”, è anche in grado di prevenire l’osteoporosi e di prevenire il rischio di infarto.
I ricercatori dell’Università della California di Davies hanno scoperto che all’interno della bevanda tanto apprezzata è presente un particolare minerale, il silicio dietetico, elemento fondamentale per la formazione delle ossa, capace di proteggerle dall’indebolimento e quindi dalle fratture conseguenti alla malattia. Oltre a stimolare la formazione di nuovo materiale osseo, poi, viene rallentato anche il processo di erosione e decalcificazione, prevenendo così la perdita di densità che causa il disturbo tipico delle donne durante la menopausa.
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I 10 benefici della birra
Gli amanti del boccale biondo e spumoso, immancabile buontempone di serate in compagnia come di cene solitarie davanti alla tv, avranno dalla loro un nuovo motivo per non rinunciarvi, acclarato com’è che una bella birra, oltre ad apportare una serie di benefici elencati ina sorta di “decalogo dell’avveduto bevitore”, è anche in grado di prevenire l’osteoporosi e di prevenire il rischio di infarto.
I ricercatori dell’Università della California di Davies hanno scoperto che all’interno della bevanda tanto apprezzata è presente un particolare minerale, il silicio dietetico, elemento fondamentale per la formazione delle ossa, capace di proteggerle dall’indebolimento e quindi dalle fratture conseguenti alla malattia. Oltre a stimolare la formazione di nuovo materiale osseo, poi, viene rallentato anche il processo di erosione e decalcificazione, prevenendo così la perdita di densità che causa il disturbo tipico delle donne durante la menopausa.
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I 10 benefici della birra
martedì 15 settembre 2015
Zenzero: gli utilizzi e le sue rinomate proprietà
Tonico, stimolante, digestivo, antinfiammatorio e tanto altro.. questo è lo zenzero. Una spezia dalle grandissime proprietà curative.
Ricco di proprietà, lo Zenzero (Zingiber officinale Roscoe), conosciuto anche con il nome inglese Ginger, è una pianta erbacea perenne, alta circa 90cm e appartenente alla famiglia delle Zingiberacee. La pianta del Ginger presenta un fusto sotterraneo, formato da un rizoma ramificato da cui nascono i fusti vegetativi. La parte medicinale dello zenzero è proprio il rizoma (che la maggior parte delle persone lo chiama erroneamente radice), ricco di olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini. Originario dell’India e della Malesia, lo zenzero si sviluppa meglio in posti tropicali (con alte temperature e umidità elevata) ma coltivare lo zenzero non è così difficile anche da noi, sia in terra piena che in vaso (ma deve’essere largo perchè la pianta si sviluppa in larghezza). Per coltivare lo zenzero in casa è possibile prendere il rizoma e piantarlo sotto la terra a pochi centimetri. Innaffiare spesso ma con poca acqua (va bene anche nebulizzarlo con acqua per ricreare l’umidità tipica di paesi di origine). In inverno bisogna stare attenti alle basse temperature che possono danneggiare la pianta. Le proprietà dello Zenzero Lo zenzero contiene acqua, carboidrati, proteine, amminoacidi, diversi sali minerali tra cui manganese, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro e zinco, vitamine del gruppo B, vitamina E e olio essenziale. Questa spezia gode di tantissime proprietà curative.
Antitumorale
Di recente un gruppo di ricercatori del Hormel Institute (Università del Minnesota) ha messo in evidenza proprietà antitumorali di questa spezia nei casi di carcinomi del colon-retto: lo Zenzero infatti avrebbe una funzione protettiva contro i tumori del colon retto. Ann Bode, il ricercatore a capo dello studio, ha dichiarato: “alle piante della famiglia dello zenzero sono attribuiti poteri preventivi e terapeutici, oltre a un’attività anti-cancro“.
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Zenzero: uno dei sette antinfiammatori naturali
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