domenica 6 marzo 2016

La salvia e le sue proprietà


La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da  salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.


La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da  salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.

La salvia si presenta come un arbusto sempre verde dal fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e con foglie lunghe, abbastanza affusolate a forma di lancia che si presentano piuttosto spesse e dure.

I fiori della salvia, di un colore che va dal blu al viola, compaiono generalmente in primavera, prediligendo il sole, nonostante sia possibile trovarla anche in climi piuttosto rigidi. Essa si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo “ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo.E’ una pianta caratteristica dell’Europa meridionale, in Italia cresce spontanea nelle zone centro-meridionali e nelle isole.

Salvia: cenni storici

La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da  salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.

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sabato 5 marzo 2016

Mangiare cioccolato fa bene al cervello e lo rende più attivo e funzionante



Il cioccolato fa bene, ormai è stato più volte accertato. Adesso una nuova ricerca aggiunge un tassello in più ai già tanti benefici assodati del consumo del cacao: chi lo ama e lo mangia almeno una volta a settimana ha un cervello più attivo e funzionante.
Lo studio arriva dall’altra parte del mondo e più precisamente dall’University of South Australia e ha dimostrato come un consumo moderato ma costante di cioccolato sia utile a potenziare le funzioni cognitive, in particolare memoria e apprendimento.

La ricerca si è svolta su un campione di 968 consumatori di cioccolato di età compresa tra i 23 e i 98 anni monitorati per 30 anni. Le funzioni cerebrali delle persone analizzate sono state messe alla prova grazie ad una serie di test che miravano a valutarne la memoria visiva, di lavoro e le capacità verbali.
Si è potuto vedere così un effetto decisamente positivo del consumo di cioccolato in particolare in quelle persone che lo consumavano settimanalmente almeno una volta. Le funzioni che miglioravano era soprattutto quella della memoria spazio-visuale e organizzativa e del ragionamento astratto.

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venerdì 4 marzo 2016

Sei in forma? Scoprilo e calcola il tuo fabbisogno calorico

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Le donne alte e magre rischiano di avere ossa fragili

Attenzione a diete e chirurgia bariatrica. Gli specialisti: «Se una donna alta 160 cm da 60 chili raggiunge i 54, notiamo alterazione in senso negativo sul metabolismo scheletrico»


Mettersi a dieta è uno dei buoni propositi più diffusi con l’arrivo dell’anno nuovo e, soprattutto, della buona stagione. Se l’obiettivo è quello di perdere peso per rimettersi in forma, non andrebbe mai dimenticato che un regime dietetico, pur equilibrato ma a ridotto apporto calorico, potrebbe avere delle ripercussioni sulla salute delle nostre ossa.

«Una dieta troppo ferrea, anche per periodi medio-lunghi, può mettere a rischio la salute delle ossa» avverte il professor Andrea Giustina, endocrinologo dell’Università degli Studi di Brescia e Presidente del Gioseg, il gruppo di lavoro di Specialisti Endocrinologi che si dedicano allo studio dello scheletro, che spiega come basti «un calo ponderale del 10% per osservare una riduzione del 2% nella massa ossea. Se una donna alta 160 cm da 60 chili raggiunge i 54, già notiamo una alterazione in senso negativo sul metabolismo scheletrico. Stessa cosa per un uomo di 90 chili che raggiunga un peso di 81».

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Le 10 regole per proteggere le ossa dalle fratture

 

 

mercoledì 2 marzo 2016

La menopausa può durare 30 anni. Nuovo farmaco allevia i sintomi

Novità dalla «Le donne e la menopausa» condotta da GfK Italia per conto di Msd Italia. I risultati presentati al 17° World Congress della Società di ginecologia endocrinologica

Oggi una donna trascorre circa 30 anni, ovvero quasi un terzo della sua vita, in post-menopausa e le over 50 rappresentano oggi il gruppo sociale più numeroso anche in considerazione della maggiore longevità femminile. Ma qual è la reazione delle italiane a questa fase della vita?

OGNI DONNA REAGISCE A MODO PROPRIO
Le «rassegnate» la tollerano, le «serene» la vivono con tranquillità, ma le «eterne ragazze» e le «performanti» si attivano per trovare soluzioni. A dirlo è la ricerca «Le donne e la menopausa» condotta da GfK Italia per conto di Msd Italia i cui risultati sono stati presentati oggi in occasione del 17° World Congress della Società internazionale di ginecologia endocrinologica (Isge), dove è stato presentato anche un nuovo farmaco per la terapia ormonale sostitutiva.

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lunedì 29 febbraio 2016

In pensione la vecchia ricetta, da 1 marzo sarà elettronica

Medici famiglia, pronti ma non escludiamo disagi

Va in pensione la vecchia ricetta rossa del medico di famiglia: dal primo marzo, infatti, sarà sostituita dalla ricetta elettronica, o 'dematerializzata'. La legge che manda in soffitta i blocchetti rossi del medico, ricorda la Federazione nazionale dei medici di famiglia Fimmg, è in realtà del dicembre 2015 e recepisce un decreto di più di tre anni fa. Dopo alcuni blocchi informatici, il sistema è dunque ora ai nastri di partenza: per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà da ora in poi a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi.

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mercoledì 24 febbraio 2016

Consigli per curare e pulire i reni

La verità è che non esiste un modo per sapere se i reni hanno bisogno di essere puliti, però le persone che si sono sottoposte ad un trattamento per pulire questo importante organo assicurano che si sentono molto meglio alla fine dello stesso.
Quando si realizza un trattamento di pulizia o disintossicazione dei reni, di solito, cessano i fastidi precedentemente presenti, ovvero mal di testa molto forti, fatica, dolori addominali e alcuni problemi alla pelle.  
Bisogna considerare, però, che alcune persone percepiscono una debolezza e un mal di testa molto forti durante il processo di disintossicazione; nonostante ciò, non dovete scoraggiarvi e soprattutto non dovete sospendere il trattamento, poiché questi sintomi sono normali e  molto comuni quando si effettuano tali tipologie di terapie disintossicanti.
   
Come sapere se avete bisogno di pulire i reni?

È naturale se desiderate sapere se avete bisogno di un trattamento del genere, dato che non esiste un procedimento per mezzo del quale si possa affermare se i reni abbiano bisogno di essere puliti o meno. Per questo motivo, potete fare attenzione ad alcuni segnali che possono aiutarvi a capire se soffrite di qualche problema che richieda un trattamento di questo tipo.
Avere calcoli renali, soffrire di ritenzione idrica, infezioni renali o diabete di tipo 2, sono alcune condizioni per cui pulire i reni è altamente consigliato.

Una pulizia dei reni deve essere effettuata in seguito alla raccomandazione e sotto la supervisione dello specialista, il quale, generalmente, consiglia di bere molti liquidi, soprattutto acqua, dato che aiutano ad eliminare i residui tossici depositati nei nostri reni; in questo modo il corretto funzionamento del nostro organismo è garantito. La quantità ideale sarebbe di due litri al giorno.

Affinché la pulizia sia completa e ottenere i migliori risultati, dovete seguire una dieta povera di proteine, smettendo di assumere tutti i latticini, oltre che pollo, pesce e frutti di mare.

Altrettanto importante è evitare la caffeina, il cioccolato e tutti quegli alimenti che aumentano l’ossolato di calcio o acido urico nei reni, il quale provoca la formazione dei calcoli renali.

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martedì 23 febbraio 2016

Come prevenire il dolore alle cartilagini

Il sovrappeso è una delle cause più comuni del deterioramento della cartilagine. Dobbiamo mantenere un peso adeguato e praticare attività fisica per prevenire le lesioni.


Il tessuto cartilagineo, più comunemente chiamato cartilagine, è un tessuto elastico la cui matrice dà supporto alle cellule chiamate condrociti. Le cartilagini sono realmente molto importanti nella vita quotidiana e in molti casi possono far male o dare fastidio. Scoprite come prevenire e trattare il dolore alle cartilagini nel seguente articolo.

Cartilagini: che cosa c’è da sapere

Le cartilagini “accomodano” le superfici femorali e le cavità, servendo quindi ad ammortizzare gli urti o i salti mentre si cammina o si corre, e prevengono l’usura da sfregamento delle articolazioni. Sono dunque una struttura di supporto che serve a dare mobilità.

Nel corpo umano ci sono tre tipi di cartilagini.
  • Cartilagine ialina: è formata da fibrille di collagene e costituisce il gruppo più abbondante poiché si trova nella laringe, nei bronchi, nelle costole, nella trachea e nelle estremità articolari delle ossa. Si nutre attraverso il liquido sinoviale ed è composta da poche fibre.
  • Cartilagine fibrosa (o fibrocartilagine): contiene collagene ma è più spessa ed è presente nei dischi intervertebrali e articolari, nei menischi, nei bordi articolari e nelle zone di inserzione come tendini e legamenti.
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lunedì 22 febbraio 2016

CHI SI AMMALA DI FIBROMIALGIA È ANDATO OLTRE…

Chi si ammala di FM è andato oltre. Vi è mai capitato di pensare: “non ce la faccio più, vorrei poter dire che stò grattando il fondo del barile, ma il punto è che quel fondo è finito da un pezzo. Sono andata oltre e nessuno stà capendo fino a che punto.”
Talvolta, anzi spesso, ci siamo trovati soli con un carico di responsabilità e problemi tutti sulle nostre spalle, lavoro, famiglia, casa, magari qualche parente malato da dover accudire, problemi di soldi e in tutto questo non sapere cosa e come “mollare” qualcosa. Così come giocolieri non lasciamo cadere a terra nulla e continuiamo nonostante la fatica e i pensieri a tenere tutto il peso, perché “non si può”lasciare andare questo impegno o quello. Non si può perchè non si può, l’ingranaggio è in moto e noi siamo un pezzo fondamentale di esso, se ci fermiamo noi faremo soffrire qualcuno, questo poi farà soffrire a sua volta anche noi, che siamo già oltre il limite. Questo essere oltre il limite ci blocca dall’idea di dover entrare in discussione con chiunque, perché la stanchezza fisica e psichica è tale che si fa di tutto per non dover affrontare anche lamentele, capricci e liti. Quindi non se ne esce, e si va avanti un altro po’, un altro mese, un altro anno, poi qualcosa si rompe e quel qualcosa sei proprio tu. Tu proprio tu, non un vaso o un mobile, un qualcosa che poi si aggiusta con un po’ di colla, no tu. E che cosa cambia? L’ingranaggio è sempre in moto e non si può dire di no a questo o a quello perché non si può. E invece si può, si può e si deve e quando lo farete vi ameranno perfino di più. I figli, i genitori, le mogli e i mariti, dovranno capire che la strada non è più così libera, che ci sono delle cose che non vi sono più possibili fare e che devono aiutarvi.
Ho sentito gente dire “se muoio io come faranno qui in casa!”, ma ne ho viste tantissime in un letto d’ospedale con la famiglia che le rincuorava “ stai tranquilla, a casa ce la stiamo cavando benissimo” , la figlia ha imparato a portare lei giù il cane e fare qualcosa da mangiare, così i mariti e le mamme anziane, si sono mossi e stranamente nessuno è morto! Dovete farvi ricoverare? No, proprio no.

 

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venerdì 19 febbraio 2016

Si può curare il cancro con il bicarbonato?

NO, il bicarbonato non è una terapia anticancro

 

In breve


  • Nessuna ricerca scientifica ha dimostrato che il bicarbonato di sodio sia una cura efficace dei tumori umani.
  • Il tumore può creare intorno a sé un ambiente acido, ma il bicarbonato, pur essendo una sostanza basica, non modifica in alcun modo il pH intorno alla massa tumorale, quando è assunto per via orale.
  • L'iniezione del bicarbonato per via endovenosa (o parenterale) è estremamente pericolosa per gli organi sani.
  • Alcuni studi in corso negli Stati Uniti stanno testando un derivato del bicarbonato di sodio, allo scopo di diminuire l'acidità intorno alla massa tumorale e studiare se questo rende la chemioterapia più efficace
  •  
  • Da dove viene questa ipotesi?

    Per saperne di più

    • Otto Warburg e l'effetto che porta il suo nome
      it.wikipedia.org
    • Il gruppo di ricerca che sta studiando la possibilità che il bicarbonato potenzi alcuni farmaci chemioterapici
      azcc.arizona.edu
    • La posizione dell'American Cancer Society sulla "teoria del bicarbonato"
      www.cancer.org
    Abbiamo detto che il bicarbonato, la sostanza di uso comune in casa, per disinfettare frutta e verdura e lievitare torte e biscotti, non cura il cancro. Come mai allora questa "bufala" si è diffusa? L'idea, nota anche come "terapia Simoncini", nasce probabilmente da una scoperta scientifica seria: il cosiddetto "effetto Warburg",dal nome del fisiologo tedesco Otto Heinrich Warburg, vincitore nel 1931, del premio Nobel per la medicina e la fisiologia per le sue scoperte sul metabolismo dei tumori.
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giovedì 18 febbraio 2016

Il tumore si combatte ogni giorno, anche a tavola

A Roma un convegno su Alimentazione e Oncologia

 Il tumore si può curare anche migliorando la qualità della vita del paziente oncologico, e l' alimentazione quotidiana è uno degli elementi chiave della vita di ciascuno, e quindi anche di questo tipo di paziente. Una dieta giusta, equilibrata, è importante non solo nella prevenzione della malattia, ma contribuisce anche a combatterla.
E' sulla base di queste convinzioni che si svilupperanno i lavori di due giornate di studio a Roma i prossimi 22 e 23 febbraio alla Casa dell' Aviatore dedicate ad 'Alimentazione e Oncologia'.

Un incontro per fare il punto su una modalità di approccio di tipo nutrizionale al malato di cancro, passando attraverso lo studio del suo funzionamento endocrino-metabolico. "E con la dieta quotidiana proprio come atto medico - spiega la dott. Anna D'Eugenio, medico nutrizionista fra gli organizzatori del convegno - studiando quotidianamente le condizioni del malato, che comunica attraverso sintomi che permettono di orientarne la dieta".

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Anoressia e bulimia: un aiuto da A.F.co.D.A.

Genova

Corpo nostro cercasi è lo spettacolo della compagnia Beato Ragno. Per far riflettere i giovani sugli stereotipi e l'apparenza. Venerdì 29 gennaio al Teatro Verdi

Fonte

lunedì 15 febbraio 2016

Allerta alimentare: ritirato latte Land per possibile contaminazione


Nuova allerta alimentare. Ritirato dagli scaffali dei supermercati il latte parzialmente scremato UHT da 1 litro di land. Lo rende noto Eurospin, secondo cui il latte potrebbe essere stato contaminato a causa di un difetto nel confezionamento.
Il latte in questione è stato prodotto a Zevio in Località Barbare. Il lotto che potrebbe risultare “inquinato” è quello con data di scadenza 5.5.2016 ed è stato venduto nei punti vendita delle regioni Sardegna, Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia.
“Il lotto sopra indicato, è stato ritirato dalle vendite a scopo preventivo, per possibile inquinamento dovuto a un difetto di confezionamento” si legge nella nota.
Occorre dunque controllare se il latte di questa marca acquistato riporta la stessa scadenza e in tal caso evitare di consumarlo.

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domenica 14 febbraio 2016

Con più cibi ricchi vitamina D meno rischio allergie bimbi

Lo dimostra uno studio della Icahn School of Medicine del Mount Sinai Health System

ROMA - Consumando in gravidanza più cibi ricchi di vitamina d, come ad esempio pesce azzurro, uova, funghi e latticini, diminuisce il rischio che il bambino sviluppi allergie in età scolare. Lo dimostra uno studio della Icahn School of Medicine del Mount Sinai Health System, negli Usa, pubblicato sulla rivista The Journal of Allergy and Clinical Immunology. Gli studiosi hanno seguito 1248 madri e i loro bambini negli Stati Uniti, dal primo trimestre di gravidanza fino al raggiungimento del settimo anno di età.

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venerdì 12 febbraio 2016

Colussi: via l’olio di palma da tutti i biscotti. Anche il GranTurchese cambia ricetta

Il Fatto Alimentare 

12 feb 2016 — Dopo Misura anche Colussi ha deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma, sostituendolo con quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la quantità di grassi saturi. L’altra novità riguarda la farina che sarà integrale o semi integrale (tipo 2)e l'uso di uova fresche

Colussi vuole essere “buona in tutti i sensi”, come recita lo slogan, e ha deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma, sostituito con quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la quantità di grassi saturi. L’altra grossa novità riguarda la farina che, a seconda del prodotto, sarà integrale o semi integrale (tipo 2). L’ultima chicca di casa Colussi sugli ingredienti utilizzati riguarda le uova fresche ottenute da galline allevate a terra e il latte fresco 100% italiano.


«Si tratta di una scommessa in cui crediamo, – spiega Massimo Crippa, direttore commerciale del gruppo – le modifiche apportate alle ricettazioni comportano una maggiore spesa per le materie prime e in alcuni casi anche una certa difficoltà di reperimento, come ad esempio per la farina tipo 2, poco disponibile per i volumi di cui avevamo bisogno». I nuovi biscotti saranno sugli scaffali dei supermercati nei prossimi giorni e avranno un prezzo in linea ai comuni frollini per la prima colazione: 1,69 euro per il pacco da 300 grammi.

L’azienda punta in particolare alla colazione, lanciando quattro nuovi frollini e migliorando le ricette dei biscotti classici, tra cui anche lo storico biscotto GranTurchese.

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giovedì 11 febbraio 2016

Torna anche nel 2016 la Giornata Mondiale del Malato

Siamo giunti ormai alla 23^ incarnazione della festività cattolica: qualche informazione e curiosità

Oggi, 11 febbraio, ricorre la 23^ "Giornata mondiale del malato".

Istituita in questa data il 13 maggio 1992 sotto richiesta di Papa Giovanni Paolo II, rappresenta una delle festività tradizionalmente più importanti per i fedeli cattolici; in essa si celebra la Madonna di Lourdes, descritta (come tutti sanno) come in possesso di poteri curativi o comunque legati al superamento delle sofferenze. 

E proprio dalla sofferenza, di Papa Wojtyla prima e di Benedetto XVI poi, prende le mosse la Giornata mondiale del malato: nel 1991, infatti, al primo era stata diagnosticata la malattia di Parkinson (ragion per cui l'incarnazione del 2005 della festività, la prima senza il proprio "ideatore" a San Pietro, venne sentita particolarmente).

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martedì 9 febbraio 2016

Latte vegetale alla banana: la ricetta per prepararlo in casa

Volete risparmiare sull’acquisto del latte vegetale o sperimentare nuove ricette? Allora potreste provare a preparare in casa il latte vegetale alla banana, con la raccomandazione di acquistare banane del commercio equo e solidale. Forse non potete preparare in casa il latte di mandorle perché siete allergici alla frutta a guscio oppure state cercando un’alternativa più dolce e gustosa rispetto al latte di soia. In questo caso il latte vegetale alla banana può fare al caso vostro. Otterrete una bevanda ricca di sali minerali e di vitamine, con particolare riferimento al potassio e alla vitamina B6. Le banane sono frutti molto energizzanti. Preparare il latte vegetale alla banana può essere una buona alternativa per chi di solito non ama la colazione tradizionale. Dato che si tratta di una bevanda vegetale semplicemente a base di frutta, alcune persone potrebbero trovarla più semplice da digerire. Il latte vegetale alla banana è senza glutine. è preparato a crudo ed è adatto ai vegani.

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sabato 6 febbraio 2016

Salgono a nove i casi di Zika in Italia

Tutti 'importati' da zone a rischi; Onu, si' ad aborto 

 

Sarebbero nove in tutto i casi in Italia di Zika, tutti 'importati' da persone arrivate da viaggi nelle zone a rischio e tutti guariti. L'ultima è una persona di ritorno da un viaggio nella Repubblica Dominicana, curata all'Ospedale civile di Venezia. Le sue condizioni sono buone. E a Roma e' stata ricoverata un'altra persona all'istituto Spallanzani, la struttura che ha gia' visto e' gestito la pericolosa epidemia di Ebola curando i due italiani colpiti. Dall'Onu intanto e' arrivato un appello per permettere alle donne di abortire e di accedere ai servizi di salute pubblica per evitare le nascite in un momento come questo in cui la trasmissione del virus puo' essere cosi' grave per i feti. Il rischio di microcefalia sembra infatti sempre piu' certo. Ma questa ipotesi ha trovato il fermo no da parte dei vescovi brasiliani.  A preoccupare gli esperti è anche la possibilità di contagio attraverso rapporti sessuali. Il Cdc statunitense ha pubblicato una linea guida specifica per le donne in gravidanza, in cui si consiglia di evitare i rapporti sessuali o usare il preservativo fino alla nascita del bimbo alle donne i cui partner hanno viaggiato nei paesi interessati.

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lunedì 1 febbraio 2016

Esclusione Ticket sanitario, le 203 prestazioni fuori tutela

Prestazioni escluse dal ticket secondo il Decreto Appropriatezza: elenco completo e condizioni di erogabilità.

Con l’entrata in vigore del Decreto Appropriatezza, ben 203 prestazioni mediche devono ora essere pagate di tasca dal cittadino, poiché la fruizione del ticket in merito è stata limitata a condizioni piuttosto restrittive. Il decreto modifica integralmente la mappatura di tutte le prestazioni sanitarie, ora in gran parte a carico del cittadino.

Tra le prestazioni fuori tutela non vi sono soltanto esami dal nome impronunciabile, ma anche analisi che si effettuano abbastanza spesso per prevenire importanti patologie, come colesterolo e trigliceridi: queste analisi possono essere ora prescritte in casi ben precisi, dietro valutazione di opportunità del medico; medico che subirà delle salate sanzioni, per le prescrizioni non strettamente necessarie.

Nessuna elasticità, dunque, nonostante la prevenzione sia fondamentale per evitare seri problemi, ed anche maggiori esborsi per la sanità pubblica: se le analisi utili a prevenire una determinata patologia possono avere un costo non indifferente, il costo delle cure per la patologia è comunque notevolmente più elevato delle spese legate alla prevenzione.

È altrettanto chiaro che, per molti cittadini, non poter fruire del ticket significherà dimenticare la prevenzione: esistono delle analisi che, senza la tutela, arrivano a costare migliaia di euro.

Vediamo ora l’elenco completo delle prestazioni non più tutelate.


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domenica 31 gennaio 2016

Boom di celiaci in Italia, aumentati del 15% in due anni

Malattia autoimmune che colpisce più le donne degli uomini in un rapporto di due a uno. la metà delle persone che ne soffrono vive al Nord


È boom di celiaci in Italia, aumentati di oltre il 15% in soli due anni, dal 2012 al 2014, ma a crescere è soprattutto il numero di diagnosi. Metà di loro vive nel Nord Italia. È quanto emerge dall’ultima relazione sulla celiachia consegnata dal Ministero della Salute al Parlamento e pubblicata sul sito web del dicastero.

Nel 2014, si legge, risultavano 172.197 celiaci, nel 2012 erano 148.662, ovvero 23.535 in persone in più, con una crescita di circa il 15,8%. In particolare la Lombardia se ne contano ben 30mila. Il 48% delle diagnosi, infatti, è concentrato al Nord, il 22% al Centro, il 19% al Sud e l’11% nelle Isole.

Patologia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti in seguito all’assunzione del glutine, colpisce più le donne che gli uomini, in un rapporto di due a uno. È considerata una malattia sociale che investe la famiglia, la scuola, le strutture sanitarie e il mondo del lavoro, che devono essere in grado di offrire, a chi lo necessita, alimenti sicuri, ovvero gluten free, ad oggi unica vera terapia. 

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Celiachia, l’esercito dei malati inconsapevoli
 

Quanto avocado si può mangiare al giorno? E si può mangiare tutti i giorni? I consigli dell'esperto

Si dice che faccia bene, ma è proprio vero? Parola all'esperto… L'avocado ha molti benefici per la salute e per la pelle, ma anche a...