venerdì 8 settembre 2017

Abbronzatura duratura, 3 rimedi naturali per mantenere a lungo la tintarella

Tintarella a lungo termine, consigli benessere e salute per avere un’abbronzatura duratura. Finita o quasi l’estate, è tempo di pensare a come far durare di più il colorito ambrato che, tanto faticosamente, abbiamo raggiunto.


Vi consigliamo, alcuni rimedi naturali per far durare a lungo l’abbronzatura garantendo benessere e salute alla pelle.
  1. Mantenere la pelle sempre ben idratata. Internamente, bisogna ricordarsi di bere frequentemente senza aspettare lo stimolo della sete. Sul corpo, stabilito che la doccia è da preferire al bagno, passare una buona crema idratante o usare sotto la doccia un gel a base di oli.
  2. Dopo la doccia, asciugarsi senza sfregare la pelle. Tamponare delicatamente la pelle ancora bagnata, farà sì che l’abbronzatura non venga portata via in profondità.
  3. Usare sostanze emollienti anche durante l’esposizione al sole autunnale. Prendendo un po’ di sole ogni giorno, le cellule continueranno a produrre melanina, un po’ di Aloe proteggerà egregiamente la pelle.
Ulteriori e significativi consigli su come mantenere l’abbronzatura a lungo con i rimedi naturali possiamo trovarli cliccando qui.

Ottimi suggerimenti, da tenere sempre a mente perché quando si parla di sole e tintarella, le precauzioni non sono mai troppe.

Continua qui

giovedì 7 settembre 2017

Allarme fibre plastica nell’acqua corrente di tutto il mondo: «Contaminata 83% dell’acqua»

Miliardi di persone, in tutto il globo, bevono acqua contaminata da microscopiche fibre di plastica: il primato negativo negli Usa, in Europa contiene plastica il 72% dei campioni analizzati

di Redazione Online


Nell’acqua corrente di tutto il mondo sono state rinvenute fibre di plastica microscopiche. È la rivelazione shock di uno studio condotto da Orb Media, un organizzazione non profit di Washington che ha condiviso con il Guardian, in esclusiva, i suoi risultati. L’83% dei campioni analizzati sono risultati contaminati.

Continua qui 

L’acqua del rubinetto contaminata da fibre di plastica: le percentuali più preoccupanti

 

 


domenica 3 settembre 2017

Medico Oncologo Dr. Mirco Bindi: “Le vere cause del cancro nascoste dalle Lobby”



di Mirco Bindi, Medico oncologo autore di “L’alimentazione nella prevenzione del cancro
Dopo 40 anni passati nelle corsie e al domicilio dei malati oncologici ecco in parole semplici cosa consiglia l’oncologo.

Questo è un libretto eretico. Contiene idee che sono contro il pensiero comune. Le idee qui esposte vanno controcorrente e provocano reazioni di ostilità in tutti quelli che sono abituati a gustare una bistecca alla fiorentina o il cacio pecorino. Ciò è comprensibile e in parte condivisibile quando ci si trova in una dialettica costruttiva, ma queste idee provocano anche reazioni motivate non da interessi di salute, ma da speculazioni economiche.
 

L’industria alimentare e farmaceutica non sono affidabili

L’industria alimentare è la più grande tra gli oppositori all’ipotesi che la carne e il latte siano dannosi alla salute. Il loro interesse è economico. Per loro è impensabile una riconversione dell’alimentazione verso le proteine vegetali. Eppure si potrebbe fare un compromesso, ma loro non sentono ragioni: l’eresia è eresia. Le eresie vanno estirpate come ai tempi di Savonarola. Questo libretto ha lo scopo di informare la gente che esiste una linea di pensiero medico eretico ed io appartengo a questo filone. Le critiche saranno ben accolte perché serviranno al confronto di esperienze con l’augurio che la ricerca sia interessante in ambo i lati della trincea.
Nel 2011 è stato pubblicato “The China Study” di Colin Campbell. Con dati scientifici illustra la sua teoria sulla genesi del cancro, delle cardiopatie, delle malattie cerebrovascolari, nonché diabete e morbo di Alzheimer. Campbell ha pubblicato il libro allo scopo di informare i comuni cittadini di una realtà che la comunità medica ortodossa respinge e denigra. Le sue ricerche provano che l’alimentazione è strettamente correlata con le malattie degenerative. Nei miei quaranta anni di medico mi sono sempre dedicato alla ricerca. Ho sempre studiato e analizzato criticamente quello che mi era stato insegnato. Ora non vedo la ragione di cambiare perché le Lobby mediche, le Onlus di ricerca e le ditte farmaceutiche considerano Colin Campbell un “ciarlatano” per la teoria sulle cause del cancro. Se le persone di cui sopra, in cinquanta anni di oncologia moderna, avessero risolto il problema del cancro e migliorato la salute della gente, io potrei fare benissimo il pensionato e godermi i fatti miei. Se le Lobby dicono che va tutto bene è per puro interesse economico e di potere. Le ricerche di Campbell non sono inventate, sono ricerche sperimentali che analizzano i dati e portano a una conclusione inaspettata.
In medicina non c’è mai la certezza, lo sa anche il paziente più sprovveduto che quando deve sottoporsi a un’anestesia percepisce la paura
della morte. Quale certezza offre la chemioterapia? Quale certezza può dare una dieta vegetale? La prima lo sappiamo, la seconda deve essere verificata, ma ha il vantaggio di non costare e di non essere tossica. In ospedale ho dovuto combattere per fare trattamenti radianti e chemioterapie che non peggiorassero la qualità della vita dei malati. Perché un paziente che veniva da Pitigliano (GR) doveva alzarsi alle 4 del mattino per essere alle 7,30 in radioterapia ed essere visitato dal medico dopo le dieci? Perché un malato allettato doveva essere portato in ospedale in ambulanza per una flebo di dieci minuti quando poteva eseguirla comodamente a casa? Conosco la mentalità delle Lobby, a loro non interessa la persona e la sua salute, ma questa volta abbiamo una possibilità diversa.
Il malato è libero di scegliere la sua dieta vegetale perché appartiene alla “sua” privacy e nessuno potrà rubargli la speranza di guarire.
È una rivoluzione che parte dal basso. I tempi iniziano a essere maturi. Le brecce nel sistema lobbistico cominciano a essere aperte. Non ci sarà bisogno di uno scontro distruttivo perché sarà il sistema stesso ad adeguarsi ai nuovi costumi alimentari. Il tempo sarà testimone di come evolverà il confronto tra ortodossi ed eretici.

Continua qui

venerdì 1 settembre 2017

Il potere del respiro. Come migliorare la respirazione per aumentare l’energia, le prestazioni e la circolazione

Il segreto per perdere peso, ritrovare forma fisica e salute si trova nell’aspetto più semplice ma più trascurato della nostra vita: il modo in cui respiriamo. Uno dei più grandi ostacoli al nostro benessere è quasi sconosciuto: respiriamo troppo.

La quantità di aria che respirate può stravolgere tutto ciò che pensate di sapere sul vostro corpo, la vostra salute e le vostre prestazioni sportive. Vi domanderete in che senso io parli di <<quantità>>. Dopotutto, l’aria non è qualcosa di cui ci si possa abbuffare o di cui si possa bere un bicchiere di troppo. E se invece fosse così, in un certo senso? E se le buone abitudini respiratorie fossero altrettanto importanti di quelle alimentari per raggiungere la forma fisica ideale? E se fossero addirittura più essenziali dell’alimentazione?

Molti di noi immettono nel loro organismo quasi tre volte la quantità di aria utile, contribuendo così a causare o a peggiorare una serie di disturbi tra cui stanchezza cronica, insonnia, problemi di peso e di cuore, ansia, asma. Patrick McKeown ha messo a punto, testandolo su migliaia di persone, un metodo capace di migliorare la quantità di ossigeno che il sangue trasporta a muscoli, cervello e cuore mediante l’applicazione di semplici tecniche al modo in cui respiriamo. Partendo da un facile test per valutare l’efficienza con cui il nostro corpo utilizza l’ossigeno, nel suo libro Patrick McKeown spiega come incrementarla, quanto sia importante la respirazione a bocca chiusa, il valore dell’anidride carbonica, come evitare una dannosa produzione di radicali liberi. Dopo aver seguito questo programma solo per poco tempo, anche una persona fuori forma potrà salire le scale senza affanno, correre a prendere un autobus o disputare una partita di calcio, mentre uno sportivo vedrà incrementare in modo deciso le sue performance e il suo rendimento. Dal campione di triatlon al pantofolaio più irriducibile, il miglioramento di energia, salute, forma fisica è garantito. Facile come respirare.

Continua qui

mercoledì 30 agosto 2017

Punture di vespa: 10 rimedi naturali


Cosa fare in caso di punture di vespa? Innanzitutto, è necessario verificare che il pungiglione non sia presente. Altrimenti, dovrete rimuoverlo con delicatezza, utilizzando un ago sterilizzato o una pinzetta. 

Eliminare il pungiglione è fondamentale per evitare un ulteriore rilascio di veleno. Solo a questo punto potrete applicare uno dei rimedi naturali che vi suggeriamo per alleviare rossore, gonfiore e dolore. Se siete allergici o si manifesta una reazione mai avuta in precedenza, si consiglia di andare immediatamente al pronto soccorso, soprattutta in presenza di sintomi gravi e generalizzati come difficoltà a respirare o senso di mancamento. Se, invece si manifesta una reazione locale estesa, si consiglia di recarsi dal medico curante. Nei casi meno gravi, invece, questi rimedi naturali possono essere d'aiuto per placare il fastidio.


1) Bicarbonato

Il bicarbonato di sodio è un rimedio multiuso, utile anche per le punture di vespa. Dovrete mescolarne un cucchiaino con un po'd'acqua fino ad ottenere un composto dalla consistenza spalmabile. Applicatelo sulla puntura per alcuni minuti, prima di risciacquare con acqua fredda.

2) Ghiaccio

Applicate sulla puntura di vespa una borsa del ghiaccio e lasciatela agire per 20 minuti. Il ghiaccio aiuterà ad alleviare il dolore e a ridurre il gonfiore. Se utilizzate dei cubetti di ghiaccio, avvolgeteli con un fazzoletto o con un asciugamano sottile.

3) Aceto

L'aceto è un rimedio naturale molto utile per le punture di vespa. La sua applicazione sulla zona colpita neutralizza il veleno. Imbevete di aceto un fazzolettino o un batuffolo di cotone e applicatelo sulla pelle. È possibile versare un paio di gocce d'aceto anche direttamente sulla puntura.

4) Limone

Applicare una fettina di limone sulle punture di vespa neutralizza il veleno e contribuisce ad alleviare il dolore e il gonfiore. Potrete utilizzare anche del succo di limone. Applicatene alcune gocce direttamente sulla puntura, oppure su di un fazzolettino di cotone, che appoggerete con delicatezza sulla pelle.

Continua qui




 
 


lunedì 21 agosto 2017

Ogni scuola...

Ogni Scuola dovrebbe avere un pannello come questo. Mostra quanto zucchero c’è nelle bevande consumate comunemente.


 

mercoledì 16 agosto 2017

Scottature solari. 5 Rimedi naturali per rigenerare la pelle


Le scottature solari o “eritema solare” si verificano quando la nostra pelle è esposta ad una dose eccessiva di raggi UV che non riesce a gestire. E’ una vera e propria ustione di primo o secondo grado che si manifesta come:
  • Arrossamento della pelle
  • Bolle e vescicole pruriginose
  • Estrema sensibilità della pelle al tatto
  • Esfoliazione
  • Secchezza cutanea.
Sebbene la scottatura svanisca dopo alcuni giorni, va fatto notare che la pelle ha subito un “trauma” che può aumentare il rischio di macchie cutanee, tumore della pelle (melanoma) e fotoinvecchiamento (formazione di rughe, perdita di tono ed elasticità della pelle).

Non tutti ci scottiamo allo stesso modo, infatti una persona bionda o di carnagione chiara può subire una scottatura in meno di 15 anni durante il sole intenso di mezzogiorno. Viceversa, possono passare ore ad una persona di carnagione scura per bruciarsi nello stesso tipo di esposizione al sole.
Se dopo una lunga giornata estiva, hai trascorso troppo tempo al sole, ecco alcune soluzioni naturali che potranno darti sollievo e sostenere la riparazione e rigenerazione della pelle.

Impacchi rigeneranti per le scottature solari

Se la pelle scotta, per calmare la sensazione di bruciore e sostenere la riparazione della cute si possono applicare degli impacchi del tutto naturali direttamente nelle zone interessate.

1. Impacco all’aloe vera
Il gel di aloe vera è quello più usato in questi casi. Basta spalmarne bene sulla pelle delle generose quantità. Una volta che si è asciugato ed è stato assorbito bisogna applicare nuovamente. Per un effetto ancora più rinfrescante, mettete il gel in frigorifero prima dell’utilizzo. Chi ha la pianta di aloe vera può staccare un gambo di aloe, tagliare verticalmente per eliminare la parte superiore esterna del gambo, e poi strofinare il gambo rimanente con il gel all’interno direttamente sulla pelle.

2. Impacco all’olio di cocco
Con l’aiuto di un batuffolo di cotone applica sulle zone interessate dell’olio di cocco vergine estratto a freddo. Puoi anche usare un cucchiaino con cui versare l’olio direttamente sulla pelle e poi spalmare delicatamente con le mani. Anche qui per un effetto rinfrescante mettere l’olio in frigorifero per 5 minuti. (Se lo fai stare più a lungo diventa solido e non facile da applicare). Per molte persone l’olio di cocco è la soluzione più efficace.

Continua qui

martedì 15 agosto 2017

Paleo Dieta. Benefici, Come farla e Menu Settimanale


Paleo dieta: sempre più persone si avvicinano a questo regime alimentare per contrastare obesità, sindrome metabolica e malattie autoimmuni.

La dieta paleo si basa sull’emulazione della dieta dei nostri antenati paleolitici cacciatori-raccoglitori. La dieta Paleo comprende cibi freschi non trasformati: bacche e frutti di bosco, frutta a guscio, verdura, pesce, uova e carne.

La dieta Paleo può portare ad una perdita di peso significativa dato che si riduce notevolmente l’assunzione di carboidrati, ma soprattutto è legata ad importanti miglioramenti per la salute e la cura anche di importanti patologie, in particolare è indicata per:
  • Permeabilità intestinale
  • Malattie autoimmuni (psoriasi, artrite reumatoide, morbo di Chron, sclerosi multipla e tiroidite di Hashimoto)
  • Gravi carenze nutrizionali
L’idea di base nella paleo dieta è che noi siamo geneticamente uguali ai nostri antenati del paleolitico, loro però hanno prosperato con corpi sani e forti e dentature perfette mangiando solamente cibi freschi che la natura gli offriva e sono stati liberi da malattie come obesità, diabete, colesterolo alto, malattie cardiache, malattie autoimmuni.

Queste evidenze si possono ancora riscontrare senza andare troppo lontani nel passato, in alcune popolazioni tribali, ormai sempre più rare, vivono solo di ciò che offre loro la natura, possiamo notare i loro corpi sani, muscolosi e tonici, la loro postura eretta e i loro denti sani e forti.

Continua qui

martedì 8 agosto 2017

5 cibi salutari che diventano tossici se assunti in eccesso

Ci sono cibi ricchi di proprietà benefiche che però non vanno consumati in eccessi altrimenti hanno effetti collaterali indesiderati. Ecco quali sono.

NOCE MOSCATA: Questa spezia contiene dei composti che chimicamente ricordano la composizione delle anfetamine. Per questo motivo si possono avere effetti psicotropi indesiderati, come allucinazioni, convulsioni, palpitazioni, nausea e disidratazione. Mai superare i 2-8 grammi, a seconda del peso, della taglia, dell’età e della sensibilità personale agli effetti della spezia.

Continua qui

venerdì 4 agosto 2017

Caldo torrido, 5 consigli per adattarsi alle temperature infuocate

In aiuto acque aromatizzate, frutta rossa, olio per corpo e capelli

Le temperature sono in aumento, si arriverà a picchi altissimi, ma in generale il caldo estivo e le vacanze portano ad un cambiamento nelle abitudini quotidiane: cambiano gli orari e le necessità dell’organismo che si deve adattare alla bella stagione. Ecco alcuni consigli per vivere al meglio il caldo estivo elaborati dal California Prune Board in collaborazione con la dietista nutrizionista Annamaria Acquaviva.

1. IDRATARSI
Mantenere la pelle elastica e idratata e ripristinare i liquidi persi a causa del caldo è fondamentale. È necessario bere al-meno 8-10 bicchieri d’acqua nell’arco della giornata, indipendentemente dallo stimolo della sete. Via libera agli smoothie e alle acque aromatizzate, lasciando in infusione menta, succo di limone o frutta di stagione. Da limitare le bibite zuccherate e gli alcolici, oltre alle bevande ghiacciate.
 
2. AVERE PASTI REGOLARI
 Mantenere il più possibile il numero e gli orari dei pasti quotidiani – 3 pasti principali + 2 spuntini – per favore il senso di sazietà e il controllo di calorie e abbuffate. In questo modo il metabolismo si manterrà più efficiente. Anche durante la villeggiatura, è utile privilegiare un pasto leggero a pranzo – come un’insalatona – e provare le specialità locali la sera.

3. AUMENTARE I PIATTI A BASE DI FRUTTA E VERDURA
Idratanti, ricchi di micronutrienti essenziali e composti fito-chimici antiossidanti – diversi a seconda del colore dei vegetali – frutta e verdura sono perfette come condimento per un primo piatto o per creare gustose insalate. È importante che siano fresche e colorate per aumentare l’effetto protettivo dei composti benefici e limitare gli effetti dei radicali liberi provocati dalle radiazioni solari. È importante privilegiare la frutta di stagione: quella estiva, di colore rosso- giallo-arancio è ricca di carotenoidi, utili per preparare la pelle al sole. I vegetali di questo colore che subiscono una breve cottura favoriscono, invece, l’assorbimento della Vitamina A, che apporta benefici all’epidermide favorendo l’abbronzatura e fa bene agli occhi.

Continua qui

giovedì 3 agosto 2017

Perché sui miei funghi sottolio ci sono delle scritte cinesi? L’azienda produttrice risponde ai dubbi di una consumatrice


Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la mail da una lettrice che ci segnalava un fatto molto strano che le è capitato aprendo un barattolo di funghi. La storia ci è sembrata interessante per questo vi  proponiamo la lettera (e le immagini) e la risposta dell’azienda produttrice.
Ho acquistato dei funghi sottolio presso un supermercato discount. Aprendoli ho trovato delle scritte cinesi stampate sui funghi. Ho avuto uno scambio di mail con la Neri alimentari (l’azienda che produce i vasetti per la catena di discount). Ho più volte chiesto al produttore di fornirmi l’elenco completo delle marche e dei supermercati per i quali producono, perché non vorrei più comprare altri prodotti della loro azienda provenienti dalla Cina o da chissà dove. Mi hanno risposto che non possono darmi quest’informazione. Ho anche chiesto se l’inchiostro sui funghi fosse di natura alimentare, se si trattasse di qualcosa di pericoloso. Oltre a far finta di non capire la richiesta, il produttore non mi ha fornito nessuna risposta aggirando le  domande più volte. Si tratta di un caso isolato o tutto il lotto è interessato da questo problema? L’azienda dopo la mia segnalazione ha richiamato il lotto?
Antonella

Continua qui: Il Fatto Alimentare


Chinotto e cedrata: un terzo di quelle vendute al supermercato non contengono agrumi, ma solo zucchero, acqua e aromi. La denuncia di Great Italian Food Trade

sabato 29 luglio 2017

Anguria: tutte i benefici e le proprietà nutritive del frutto simbolo dell’estate

Non solo rinfrescante e dissetante, l’anguria è anche ricca di vitamine, potassio, fosforo, magnesio e tante altre proprietà nutritive benefiche per la salute e il benessere dell'organismo. E inoltre è uno dei rimedi più efficaci per resistere alla morsa del caldo

L’estate è arrivata e con essa anche il caldo con temperature altissime. Se vi sentite stanchi e spossati, un soluzione c’è, oltretutto priva di qualsiasi controindicazione e che vi permette di vincere questo tipo di sensazioni, tipiche dei mesi estivi in un modo semplicissimo. Stiamo parlando dell’anguria: mangiandola possibilmente fresca o perfino fredda, vi permetterà in pochi minuti di recuperare i sali minerali che avete perso con l’inevitabile sudorazione. Uno dei tanti benefici che arrivano da questo frutto voluminoso quanto prezioso, composto per il 95 per cento di acqua, combinata con il licopene, antiossidante tipico del pomodoro, in grado di conferire alla polpa dell’anguria la colorazione rossa.

Questo frutto rinforza il sistema immunitario, ha proprietà antinfiammatorie, depura l’organismo, migliora l’aspetto della pelle e dei capelli, aiuta la circolazione e la solidità delle ossa.

Continua qui

I semi dell'anguria sono tutti da mangiare 

 

 

venerdì 28 luglio 2017

Pasta con grano antico o moderno: il problema dell’intolleranza al glutine è lo stesso? Spisni risponde a Bressanini

Il dibattito sulla maggiore intolleranza al glutine dei grani moderni rispetto a quelli in uso in Italia 60-100 anni fa ha ripreso vigore dopo l’intervento di Dario Bressanini sul suo blog. Il ricercatore, che nella vita è chimico presso il dipartimento di Scienze chimiche e ambientali dell’Università degli studi dell’Insubria a Como, parla di alcuni studi secondo cui i nuovi grani non sono molto diversi da quelli antichi per quanto attiene la sensibilità o l’intolleranza al glutine.

Il divulgatore si appella a pizzaioli, giornalisti, nutrizionisti e operatori del settore affermando “campane a morto per l’ipotesi che i “grani moderni”, qualsiasi definizione vogliate dare al termine, siano in qualche modo causa dell’aumento della celiachia o dei vari malanni attribuiti al frumento. O che siano in qualche modo “peggiori”, “meno sani”, “veleno” o qualsiasi altra attribuzione la pubblicistica dell’industria del salutismo militante e i suoi guru in servizio permanente effettivo gli abbiano attribuito negli ultimi anni.” L’invito è di “non cadere preda delle sirene del nutrizionismo markettaro che cerca di vendere questo o quell’alimento in base a suggestioni che non sono dimostrate dalla ricerca scientifica”.

Ospitiamo un intervento di Enzo Spisni, docente di Fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna, che contesta le tesi del blogger e fa una premessa di ordine deontologico sul ruolo dei comunicatori scientifici che operano nell’ambito nutrizionale.

Continua qui 

Pesticidi e micotossine nel grano importato sono invenzioni di Coldiretti. Più del 99% dei campioni è a norma. Allarmismo creato ad arte e in modo strumentale. La materia prima è sicura

 

 

venerdì 21 luglio 2017

Plasma Marino. Il più naturale ed efficace rigeneratore cellulare al mondo

“Il mare guarisce le malattie degli uomini” Euripide, 2500 anni fa

Il plasma marino è una speciale soluzione di acqua di mare purissima che contiene la quasi esatta combinazione e concentrazione di minerali ed elementi traccia del plasma sanguigno ed un contenuto di sodio che equivale a quello del sangue. Come risultato le nostre cellule ricevono tutti i nutrimenti di cui hanno bisogno nella perfetta misura con effetto di rigenerazione, depurazione e ringiovanimento profondo.

Per questo motivo assumere il plasma marino è molto più efficiente rispetto al consumo di magnesio, zinco e qualunque altro minerale assunti singolarmente.

Trova applicazione in moltissime condizioni di salute dato che il plasma marino permette e accelera la naturale autoguarigione del corpo. Le cellule vengono nutrite nella soluzione originaria che ha permesso la formazione della vita sul nostro Pianeta, avviene una naturale alcalinizzazione che elimina le scorie acide metaboliche e le tossine, si ripristina gli elettroliti essenziali per gli scambi tra le cellule e le reazioni enzimatiche, le ghiandole endocrine tornano in equilibrio e si rinnova il plasma sanguigno “sporco” con un nuovo plasma.

Continua qui

sabato 15 luglio 2017

Yogurt al posto del Viagra: arriva un nuovo alimento in grado di riaccendere il desiderio

Nasce da un’idea del ricercatore Gugliemo Buonamici lo yogurt alleato del desiderio sessuale. Grazie a questo nuovo alimento potremo presto dire addio alle tanto utilizzate pilloline blu

Addio pilloline blu e rimedi ormonali: uno speciale yogurt potrà risolvere i problemi legati all’andropausa e alla menopausa. Guglielmo Buonamici, agronomo e studioso da anni impegnato nel campo della ricerca sugli alimenti funzionali, avrebbe scoperto e ideato uno yogurt  dallo strabiliante effetto Viagra. Il ricercatore, impegnato nello studio di tutti quei cibi capaci di produrre effetti benefici sulla salute grazie all’introduzione di fitocomplessi, principi attivi derivati dalle piante, si sarebbe appunto imbattuto per caso in una particolare pianta miracolosa, che gli sarebbe stata indicata da un indio kabcoo durante un viaggio in Amazzonia.

Yogurt al posto del Viagra: il lavoro del ricercatore

 

Buonamici, già inventore del pane capace di abbassare il colesterolo, prodotto che presto sarà prodotto da Unicoop Firenze, collabora con il Cnr di Pisa, dove i suoi cibi funzionali vengono sperimentati, e con il San Raffaele di Milano. Lo yogurt al Viagra, ha spiegato il ricercatore a La Nazione, non presenterebbe gli effetti collaterali che di solito si manifestano sulle donne in menopausa che si avvalgono di una terapia ormonale sostitutiva. Particolarmente indicato per il pre, durante e post menopausa, questo particolare prodotto sembrerebbe prevenire anche l’ipertrofia prostatica benigna, svolgendo un’azione energizzante specifica sulla libido. A base di soli estratti vegetali, questo rivoluzionario alimento naturale potrebbe quindi andare a sostituire le famose pillole dell’amore.  Il brevetto dello yogurt ideato dallo studioso sarebbe stato già approvato in Italia , in attesa dell’ok da parte della Commissione europea.

Continua qui

mercoledì 12 luglio 2017

Gli italiani camminano la meta' di quanto dovrebbero, lo dice anche lo smartphone

Poco sopra la media mondiale ma molto lontani dalla soglia dei 10mila passi al giorno

Il mondo cammina poco e l'Italia non fa eccezione. Lo afferma il più grande studio sul tema mai fatto finora, basato sui dati ricavati dagli smartphone di oltre 700mila persone in 111 Paesi, secondo cui la media mondiale è di 5mila passi, con l'Italia poco più su, a 5.500.

I ricercatori dell'università di Stanford hanno utilizzato i dati raccolti dalla app Azumio Argus, che analizza il numero di passi compiuti in base all'accelerometro presente negli smartphone e trasmette in forma anonima oltre a questo dato anche età, genere, peso e altezza dell'utilizzatore. In totale sono stati processati 68 milioni di giorni di registrazione da chi ha scaricato la app.

Continua qui 

 

Un test per scoprire la nostra vera età e combattere l'invecchiamento

 

 

Le potenzialità curative dell’Aloe: studi scientifici a confronto

L’Aloe vera è una pianta succulenta, perenne, autosterile, della famiglia delle Liliaceae che predilige i climi caldi e secchi. Le foglie dell’aloe contengono sostanze essenziali alla sopravvivenza della pianta nelle condizioni pedo-climatiche estreme dove cresce spontanea. La moltiplicazione dell’aloe avviene per seme o per divisione dei polloni che si formano alla base della pianta.

Proprietà:
La linfa è’ un alimento altamente nutritivo, stimola il metabolismo e la crescita cellulare ed è al massimo grado alcalinizzante.
Stimola il sistema immunitario, è emostatica, antipiretica naturale, dissolve e assorbe enzimaticamente le cellule morte o danneggiate, ostacola la crescita dei funghi, dei virus, dei batteri e stimola il processo rigenerativo.
Secondo uno dei più affermati nutrizionisti americani, il dottor Bruce Hedendal, dell’Hedendal Chiropratic and Nutrition Center, le potenzialità curative dell’Aloe vera derivano dalla ricchezza di mucopolisaccaridi fondamentali per l’organismo umano che si trovano in ogni cellula del nostro corpo, e siamo in grado di sintetizzarli nei primi dieci anni. In seguito dobbiamo assumerli con gli alimenti tra i quali l’Aloe vera è fonte più ricca.
Le foglie, che abbiano 3 anni di età o più, possono essere incise longitudinalmente per ricavare una densa linfa, ricchissima di sostanze nutritive, che sulle bruciature, sulle punture di insetto e sulle ferite ha un effetto calmante e rinfrescante, facilita la cicatrizzazione dei tessuti, aumenta la sintesi del collagene e la riproduzione cellulare.
Secondo il Dr. George W. Crile, di Cleveland, la clorofilla dell’Aloe vera è fortemente alcalina, al pari del miele, dell’erba di grano, della frutta e degli ortaggi crudi, tale da impedire la degenerazione delle cellule in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta equilibrata tendenzialmente alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido. Egli afferma che: “In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro”.

Continua qui

martedì 11 luglio 2017

Il caffè allunga a vita, basta una tazzina al giorno

Due nuovi studi su Annals of Internal Medicine suggeriscono che il consumo di caffeina è associato a un minore rischio di mortalità


ROMA - Il caffè può allungare la vita. Lo sostengono due importanti studi pubblicati oggi in contemporanea su Annals of Internal Medicine. Uno di questi è il primo studio europeo su larga scala – oltre 520.000 sono i soggetti coinvolti, da 10 Paesi europei – sul rapporto tra assunzione di caffè e rischio di mortalità, ed è firmato da 48 ricercatori da tutto il mondo coordinati da Marc Gunter, epidemiologo dell’International Agency for Research on Cancer. Il secondo studio invece, con autrice principale Wendy Setiawan della University of Southern Califonia, ha investigato sull’associazione tra caffè e mortalità su una coorte multietnica di 185.000 afroamericani, nippoamericani, latinoamericani e caucasici. Trovando che i benefici del caffè sono simili per tutte le etnie, e ottenendo risultati numerici del tutto analoghi a quelli europei, tanto che i due studi si possono sintetizzare così:
  • Rispetto a chi non beve caffè, chi consuma una tazza di caffè (da 235 mL, la nostra tazzina è invece intorno ai 40 mL) al giorno ha un rischio inferiore del 12% di morte da tutte le cause (disturbi cardiaci, cancro, ictus, diabete, problemi respiratori e renali).
  • Va ancora meglio a chi consuma tre o più tazze: il rischio di mortalità, rispetto ai non bevitori, è più basso del 18%.
(...)

I benefici maggiori riportati dallo studio sono per l’apparato digerente (rispetto ai non bevitori di caffè, chi consuma più di tre tazze di caffè, se maschio, ha una mortalità inferiore del 59%  e, se donna, inferiore del 40% ). Oltre un terzo delle cause di morte per malattie del tratto digestivo considerate nello studio riguarda il fegato. «Per questo effetto c’è una spiegazione convincente. Chi consuma caffè ha un migliore profilo enzimatico del fegato: lo abbiamo visto analizzando i biomarker di una parte del campione, i 16.000 soggetti per cui quei dati erano disponibili» puntualizza Gunter. «Inoltre il consumo di caffè è associato anche a un migliore controllo del glucosio e un più basso tasso di infiammazione nell’organismo: infatti chi beve caffè ha valori inferiori di proteina C reattiva, che è un marcatore di infiammazione. Tutto ciò contribuisce a spiegare perché i bevitori di caffè hanno un rischio di morte inferiore».I benefici maggiori riportati dallo studio sono per l’apparato digerente (rispetto ai non bevitori di caffè, chi consuma più di tre tazze di caffè, se maschio, ha una mortalità inferiore del 59%  e, se donna, inferiore del 40% ). Oltre un terzo delle cause di morte per malattie del tratto digestivo considerate nello studio riguarda il fegato. «Per questo effetto c’è una spiegazione convincente. Chi consuma caffè ha un migliore profilo enzimatico del fegato: lo abbiamo visto analizzando i biomarker di una parte del campione, i 16.000 soggetti per cui quei dati erano disponibili» puntualizza Gunter. «Inoltre il consumo di caffè è associato anche a un migliore controllo del glucosio e un più basso tasso di infiammazione nell’organismo: infatti chi beve caffè ha valori inferiori di proteina C reattiva, che è un marcatore di infiammazione. Tutto ciò contribuisce a spiegare perché i bevitori di caffè hanno un rischio di morte inferiore».

Continua qui

lunedì 10 luglio 2017

I 10 comandamenti per prevenire il cancro


Mangiando i cibi giusti ed evitando quelli sbagliati si sane abitudini può prevenire il cancro. Secondo l’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, adottando abitudini sane si può evitare la comparsa di circa un caso di cancro su tre.
E allora perché non adottare uno stile di vita anti-cancro. Ci costa davvero poco. Di seguito riportiamo il cosiddetto “decalogo della salute”, una serie di regole che possono aiutarci nella prevenzione dei tumori.

Le 10 regole per prevenire il cancro

Si legge sul sito web dell’AIRC:

1. Mantenersi snelli per tutta la vita

Per conoscere se il proprio peso è in un intervallo accettabile è utile calcolare l’indice di massa corporea (BMI = peso in Kg diviso per l’altezza in metri elevata al quadrato: ad esempio una persona che pesa 70 kg ed è alta 1,74 ha un BMI = 70 / (1,74 x 1,74) = 23,1.), che dovrebbe rimanere verso il basso dell’intervallo considerato normale (fra 18,5 e 24,9 secondo l’Organizzazione mondiale della sanità).

2. Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni

In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno; man mano che ci si sentirà più in forma, però, sarà utile prolungare l’esercizio fisico fino ad un’ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo. L’uso dell’auto per gli spostamenti e il tempo passato a guardare la televisione sono i principali fattori che favoriscono la sedentarietà nelle popolazioni urbane.

3. Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate

Sono generalmente ad alta densità calorica i cibi industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantità di zucchero e grassi, quali i cibi comunemente serviti nei fast food. Si noti la differenza fra “limitare” ed “evitare”. Se occasionalmente si può mangiare un cibo molto grasso o zuccherato, ma mai quotidianamente, l’uso di bevande gassate e zuccherate è invece da evitare, anche perché forniscono abbondanti calorie senza aumentare il senso di sazietà.

4. Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta

Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g); si noti fra le verdure non devono essere contate le patate.

5. Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate

Le carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello. Non sono raccomandate, ma per chi è abituato a mangiarne si raccomanda di non superare i 500 grammi alla settimana. Si noti la differenza fra il termine di “limitare” (per le carni rosse) e di “evitare” (per le carni conservate, comprendenti ogni forma di carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel), per le quali non si può dire che vi sia un limite al di sotto del quale probabilmente non vi sia rischio.

Continua qui

mercoledì 5 luglio 2017

Glutei e corsa: consigli per “lato B” più tonico

Il lato B è sicuramente una delle parti del corpo femminile che maggiormente attira gli sguardi maschili, ma è anche uno dei fasci muscolari che maggiormente incidono nella corsa. Per modellare i glutei si cercano mille soluzioni. Dalla palestra all’elettrostimolazione, dai massaggi drenanti alle diete drastiche, non tutte e non tutti però sanno che il running è uno dei modi migliori per “marmorizzare” questo importante distretto muscolare.
 
Durante la corsa, praticata anche a ritmo molto blando, i glutei svolgono diversi compiti: stabilizzano l’appoggio, sostengono l’equilibrio degli arti inferiori e del tronco, mantengono costante l’assetto del bacino. I glutei sono formati da tre diversi muscoli: il grande, il medio e il piccolo gluteo, per tonificare questi tre importanti muscoli non bastano due uscite di corsa settimanali ma è necessaria un’attività costante abbinata a una vita sana e una dieta regolare.
 
Continua qui

Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...