martedì 17 settembre 2019

Contro la crisi climatica, piantiamo 60 milioni di alberi, uno per ogni italiano

Bisogna piantare immediatamente 60 milioni di alberi, uno per ogni italiano, per salvarci dalla crisi ambientale e far fronte ai cambiamenti climatici


Per contenere l’effetto serra e il conseguente riscaldamento globale occorre eliminare dall’atmosfera quanta più anidride carbonica possibile.
È proprio la CO2 infatti la principale responsabile dell’aumento delle temperature e dalla rivoluzione industriale in avanti la concentrazione di questo gas è in costante aumento.
Per affrontare la crisi climatica in atto, dobbiamo agire con urgenza e invertire questa tendenza riducendo il più possibile le emissioni di anidride carbonica e cercando soluzioni efficaci per sottrarre CO2 dall’atmosfera.
sistemi più efficienti capaci di rimuovere anidride carbonica sono economici, semplici da installare, perfettamente integrabili nell’ambiente: si tratta degli alberi, creature meravigliose che possono aiutarci da subito a dare una risposta all’emergenza climatica.
Per salvarci da catastrofi naturali, guerre, migrazioni e carestie che potrebbero derivare dai cambiamenti climatici, l’unica soluzione immediata è quella di piantare il maggior numero di alberi possibile in qualunque zona adatta del pianeta.
Con l’iniziativa “Un albero in più”, cui ha aderito anche il WWF, il Professor Stefano Mancuso, scienziato e Direttore LINV, Carlo Pertini, Presidente Slow Food e Domenico Pompili , Vescovo di Rieti chiedono una risposta concreta: piantare 60 milioni di alberi, uno per ogni italiano, nel più breve tempo possibile.
Di certo per far fronte all’emergenza climatica non sarà sufficiente piantare alberi, ma saranno necessari cambiamenti radicali nel nostro stile di vita per ridurre le emissioni di CO2.
Bisognerà ridurre drasticamente il consumo di carne, ricorrere alle energie rinnovabili, rendere più efficienti i sistemi di trasporto: azioni necessarie che richiedono però molto tempo e purtroppo il tempo è proprio ciò che ci manca.

Riforestare è dunque l’unica soluzione rapida per ridurre la temperature, controllare le alluvioni, favorire la biodiversità, migliorare la qualità della vita delle persone, soprattutto in città.
Continua qui

sabato 14 settembre 2019

Curcuma: proprietà e benefici

I benefici della curcuma sono noti da più di 5 mila anni, specialmente in India e in Asia Sud Orientale, dove questa pianta trova la sua origine. Essa viene utilizzata sia come spezia che come rimedio naturale, date le sue proprietà antinfiammatorie.


Informazioni botaniche

La curcuma (Curcuma longa) è una pianta erbacea spontanea originaria dell'India e di tutta l'Asia meridionale, appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae. In realtà quest’ultima comprende una classificazione più ampia, che conta 80 specie conosciute. Le piante appartenenti a tale genere sono utilizzate specialmente in ambito culinario ed officinale.
In India se ne fa un larghissimo impiego da oltre 5 millenni ed è proprio dai suoi primi utilizzi che se ne conoscono tutti i suoi benefici. La curcuma non è utilizzata solo come spezia ma anche come colorante alimentare e antinfiammatorio, è utilizzata da millenni nella cucina orientale e nella medicina ayurvedica mentre è relativamente recente l’uso nei paesi occidentali.
In India è considerata un portafortuna infatti le spose ne portano sempre un pezzo al collo durante la cerimonia nuziale.
La curcuma, conosciuta come "zafferano delle Indie", è caratterizzata da foglie lunghe dalla forma ovale, mentre i fiori somigliano leggermente a una spiga dato che, oltre al fiore (verde nella parte collegata allo stelo e bianca e viola in quella più esterna) vi sono delle cavità tra i petali, all’interno dei quali si trovano fiorellini di colore giallo/arancione. Da questa pianta si estraggono i rizomi, ovvero le radici, che vengono fatte bollire, si essiccano al forno per diverse ore ed infine vengono macinate per produrre la spezia in polvere. Le radici sono ormai facilissime da reperire nei supermercati, in erboristeria, o in negozi che vendono alimenti orientali. La radice di curcuma somiglia molto a quella di zenzero (infatti fanno parte della stessa famiglia), anche se differisce dalla seconda per il suo colore interno arancione e per la sue dimensioni più piccole.
Questo prodotto viene utilizzato sia nelle zone d'origine che in Occidente, principalmente per la creazione di curry e altre salse. Il suo sapore è caldo, delicato e pungente, e ricorda vagamente quello dello zenzero.

Proprietà e benefici della Curcuma

La curcuma possiede al suo interno un olio essenziale che, unito ai curcuminoidi (polifenoli presenti anch’essi nella curcuma),conferisce a tale spezia notevoli proprietà farmacologiche. In effetti, di questa pianta se ne fa larghissimo impiego sia nella medicina tradizionale cinese che in quella ayurvedica.
    • Tra le proprietà più conosciute troviamo quelle relative alla cura dell'apparato digerente, dato che tale prodotto facilita la formazione della bile ed il suo scorrimento verso l'intestino. Questa benefica spezia stimola tutte le funzioni delle vie biliari e protegge il fegato grazie alla sua azione “disintossicante” che si esplica stimolando la produzione di enzimi epatici grazie ai quali il fegato riesce a purificare il sangue dalle tossineLa curcuma contribuisce, inoltre, a facilitare la digestione anche in casi particolari come il post-sbornia, l’uso smodato di farmaci, e addirittura in presenza di cirrosi ed epatiti. A livello intestinale, grazie alle sue proprietà carminative, riesce a ridurre flatulenza e meteorismo, quella fastidiosa sensazione di aria nella pancia.


Continua qui

sabato 7 settembre 2019

Slovenia: la storia di un successo nella difesa delle api grazie a un lungimirante piano del governo

C’è un paese che sta vincendo la sua guerra in difesa delle api: la Slovenia. E la sua situazione, da questo punto di vista, è talmente positiva, rispetto al disastro generalizzato del resto del mondo, che da molte parti si studia il modello sloveno, anche con esperienze sul campo, e si cerca di mettere a punto piani nazionali che possano ottenere gli stessi risultati.
Oggi in Slovenia ci sono circa 10.000 apicoltori, cioè 5 ogni mille abitanti, contro, per esempio, un tasso di 0,4 per mille negli Stati Uniti: anche solo questo numero dimostra che le api si trovano a proprio agio, in quel paese. E c’è molto di più.
A raccontare in che cosa consista il segreto degli alveari sloveni è Civil Eats, che dopo aver premesso che il paese ha una lunga tradizione, testimoniata anche dal fatto che la prima giornata mondiale delle api, istituita quest’anno dalle Nazioni Unite, è stata fissata il 20 maggio, data di nascita di Anton Jansa, considerato il fondatore della moderna apicoltura (vissuto tra il 1734 e il 1773), riassume i punti essenziali del piano pro-api messi in campo fino dai primi anni duemila.
Continua qui

giovedì 5 settembre 2019

Svelato il segreto di chi mangia senza ingrassare

Merito delle cellule adipose più piccole e più attive


Magre e che mangiano di tutto senza ingrassare. Conosciamo quasi tutti persone così, in molti casi le invidiamo per la possibilità di mantenersi in forma senza rinunce. Un nuovo studio, pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, chiarisce ora che il motivo di questa 'dote': le cellule adipose nelle persone naturalmente magre sono geneticamente più efficienti.
    Nello stomaco sono circa la metà della taglia rispetto a quelle di chi ha un peso nella media e hanno più energia per scomporre i grassi. Il team dell'Istituto Nestlé di scienze della salute, in Svizzera, ha analizzato 30 uomini e donne che rimanevano molto magri, con un indice di massa corporea di 18,5 o inferiore. I partecipanti non avevano disordini alimentari e mangiavano e facevano attività fisica in modo normale.
    È stata prelevata loro una piccola quantità di grasso dallo stomaco per poterlo analizzare, insieme a campioni di sangue, urine e feci. I ricercatori hanno scoperto che le cellule adipose delle persone magre avevano espressioni anormalmente elevate di geni coinvolti sia nella scomposizione che nella produzione di grasso.
    Le cellule adipose delle persone magre erano più piccole del 40% rispetto a quelle delle persone di peso normale.

Continua qui

mercoledì 4 settembre 2019

Cinque viagra naturali per l’appetito sessuale

Non solo ostriche: come utilizzare alimenti e oli che accendono il desiderio


Cinque viagra naturali che dovremmo assolutamente provare, anche perché facili da reperire e assolutamente benefici. Si tratta di spezie e vegetali che secondo la scienza aumenterebbero il desiderio grazie a vitamine e composti in essi presenti. Alcuni alimenti fungono da afrodisiaci che agiscono sulla mente, altri favoriscono la produzione di ormoni sessuali.

Lo zafferano tra i cinque viagra naturali

Lo zafferano è una pianta della famiglia delle iridiaceae. Una spezia nobile di cui l’Italia è ricca. Si coltiva in Abruzzo, Marche, Sardegna, Umbria e Toscana. Il fiore contiene “l’oro” da secoli utilizzato non solo in cucina, ma anche in campo medico. Sulle nostre tavole è diffuso per l’aroma inconfondibile che dona ai piatti, ma tra le sue doti non c’è solo l’indiscusso sapore. Lo zafferano contrasta l’invecchiamento della pelle, favorisce la digestione e abbassa la pressione. Ma è anche un vero e proprio afrodisiaco naturale.
Per usarlo come ingrediente di passione, si consuma in infusione. 1 grammo di zafferano in 1 litro d’acqua, attesa di 15 minuti e il gioco è fatto!

Zenzero

Sappiamo tutti quanto faccia bene alla salute. In Cina è utilizzato proprio come viagra naturale perché in grado di aumentare le energie maschili. Gli arabi lo considerano vero e proprio afrodisiaco. Lo zenzero è, nella tradizione popolare del suo paese d’origine, un vero elisir di lunga vita. Essendo un tonico, ha effetti positivi sulla libido. Rafforza anche il sistema immunitario e può essere tranquillamente consumato come condimento o in infusione, immergendo pezzetti della radice in acqua bollente per almeno 5 minuti.

Chiodi di garofano

Altro alimento fra i cinque viagra naturali, i chiodi di garofano. Il loro potere “energizzante” è noto sin dal Medioevo, tanto da essere vietato nei conventi di quel secolo. Posso essere utilizzati in ricette sia dolci che salate, ma anche in alcune bevande, come la sangria. E in piccole dosi, anche l’alcol accentua il livello di passione. Il loro potere risiede nell’aumento della circolazione sanguigna. In questo modo i sensi vengono stimolati e la libido si accresce. Può essere consumato anche in olio essenziale o in infusione.
Continua qui

lunedì 2 settembre 2019

I benefici del limone: sai come sfruttarli al meglio?

Come sfruttare i benefici del limone per la nostra salute, per rimedi cosmetici, per la cura della casa


Si, il giallo è il colore dell'estate e, si, facciamo un gran parlare di limoni in questo periodo: ci siamo presi la briga di studiare i benefici del limone in diversi campi e usi inediti.
L'acqua con il limone al mattino fa benissimo, lo sappiamo. E poi? Scoprite con noi gli altri benefici. Dentro. Fuori. Intorno.

I benefici del limone per la salute (dentro): 

100 grammi di limone forniscono solo 11 calorie, ma al dilà dell'energia, sono le tante vitamine, (A,B,C, PP), minerali (potassio, sodio, calcio, ferro), oli essenziali (limonene) e altre molecole (acido citrico, pectine...) ad avere gli effetti benefici, che sono molteplici. Ricordiamo i più importanti:
  • Riequilibrio dell'acidità: l'acido citrico dei limoni, all'interno del nostro corpo viene trasformato in carbonato, alcalino, che migliora la digestione eliminando gli eccessi di acidità e ristabilisce nel sangue l'equilibrio chimico di cui l'organismo ha bisogno per rimanere in salute;
  • Antiossidante e "antiage": grazie alla Vitamina C che combatte i radicali liberi, responsabili, tra l'altro, dell'invecchiamento cellulare;
  • Difesa dalle malattie da raffreddamento e dai batteri;
  • Aumento dell'assorbimento del Ferro: grazie alla Vitamina C. Fondamentale per problemi di anemia o diete vegane;
  • Disintossicante e depurativo: stimola l'attività di fegato e cistifellea;
  • Supporto contro i calcoli, renali e biliari;
  • Aiuta a eliminare i parassiti intestinali;
  • Prevenzione ai tumori? I limoni contengono fitosostanze (sostanze che le piante producono per proteggersi) che, secondo i primi studi a disposizione, sembrano rallentare la crescita delle cellule tumorali;
  • Sollievo ai sintomi dell'asma e "raffreddore da fieno" da allergia: grazie al contenuto in esperidina;
  • Contro nausea e diarrea, grazie agli effetti del limonene e dell'acido citrico;
  • Anti stress: come bevanda energizzante a base di limone e miele oppure, con l'olio essenziale nel diffusore, contro il mal di testa.

Continua qui

giovedì 29 agosto 2019

Vino rosso, con moderazione è amico dell'intestino

Aumenta varietà dei batteri, è sufficiente berlo ogni 15 giorni


Il vino rosso è amico dell'intestino, più di altre bevande alcoliche. Aumenta la varietà dei batteri che lo abitano, il cosiddetto microbioma, e aiuta a ridurre i livelli di obesità e colesterolo cattivo. Lo rileva uno studio del King's College di Londra, pubblicato sulla rivista Gastroenterology, che però punta sulla moderazione: secondo i ricercatori, i benefici si possono ricavare anche da un solo bicchiere ogni 15 giorni.
    Gli effetti del vino rosso sull'intestino sono stati analizzati su tre diversi gruppi di circa tremila persone nel Regno Unito, in Olanda e negli Usa, e dalla ricerca è emerso che il microbioma intestinale dei bevitori di vino rosso era più diversificato di quello di chi non lo beveva, mentre ciò non è stato osservato con il consumo di vino bianco, birra o liquori.
    Gli autori ritengono che il motivo principale dei benefici sia dovuto ai numerosi polifenoli nel vino rosso, cioè sostanze chimiche di difesa che hanno molte proprietà benefiche (inclusa quella antiossidante) e agiscono principalmente come 'carburante' per i microbi presenti nel nostro sistema intestinale. 

Continua qui

lunedì 19 agosto 2019

Liquirizia, tutte le proprietà e i benefici per la salute: attenzione però alle controindicazioni. La migliore al mondo si produce in Calabria

Avete mai sentito parlare della liquirizia salata? Nota anche come “Salmiakki”, ha un sapore molto particolare. Nel 2012 è stata eletta pianta medicinale dell’anno: non esagerate con il consumo se soffrite di pressione alta



BENEFICI DELLA LIQUIRIZIA

La liquirizia, il cui nome scientifico è Glycyrrhiza glabra, è una pianta perenne della famiglia delle Leguminosae. È una sostanza aromatica conosciuta fin dall’antichità per i numerosi benefici a vantaggio della salute: se ne trovano menzioni persino negli erbari dell’antica medicina cinese, e in Asia è usata da più di 5000 anni per le sue proprietà digestivedepurative e antinfiammatorie. STORIA DELLA LIQUIRIZIA
In Medio Oriente gli Sciiti camminavano per ore nel deserto senza soffrire la sete solo grazie alle proprietà dissetanti della radice di questa pianta, mentre in Europa la liquirizia è stata introdotta dai frati domenicani soltanto nel XV secolo, utilizzandola in infuso o sotto forma di tinturasoprattutto per il benessere delle vie respiratorie e per depurare il fegato.

PROPRIETÀ DELLA LIQUIRIZIA

La liquirizia è digestivadiureticaantinfiammatoria, espettorante e protettiva della mucosa gastrica. Indicata contro tossemal di gola, catarro, cervicale e acidità gastrica esercita anche una blanda funzione lassativa.
Chi soffre di pressione bassa può trarre giovamento dalla liquirizia poiché aumenta la pressione del sangue: l’ideale dunque soprattutto d’estate con il grande caldo. Per lo stesso motivo va consumata con parsimonia, e non è indicata per le persone che soffrono di ipertensione.


Continua qui

giovedì 25 luglio 2019

Caldo, menu salva-sonno per 12 milioni di italiani

Coldiretti, dal pane alle pesche contro l'afa notturna

ROMA - Pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla e uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come albicocche, pesche e nettarine. E' a tavola che si può sconfiggere l'afa notturna di questi giorni che tiene svegli 12 milioni di italiani. Lo afferma la Coldiretti, in relazione all'ondata di caldo torrido che sta stringendo d'assedio l'Italia con le principali città prigioniere di vere e proprie bolle di calore. 

A fronte di una situazione termica estrema, sottolinea la Coldiretti, le condizioni per garantire un buon riposo dipendono molto anche dai comportamenti durante il giorno a partire da un' alimentazione corretta. Disco verde a cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come albicocche, pesche e nettarine. Sono invece da evitare gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry e paprika, come anche salatini, minestre con dado da cucina, tutti nemici del riposo. 

Continua qui

TENDENZA INTEGRATORI, ECCO QUALI SECONDO LA META DELLE VACANZE

Pronti a partire per le vacanze, ecco come rafforzare le difese in base alla meta, secondo i suggerimenti della farmacista e nutrizionista Giovanna Geri, co-fondatrice della startup Vitamina (takevitamina.com).

● Tropici, Caraibi o “viaggi avventura” - Probiotici e vitamine del gruppo B, magnesio e potassio

“I probiotici, insieme alle vitamine del gruppo B, sono il miglior modo di affrontare un viaggio verso mete esotiche o tropicali (così come in ogni tipologia di viaggio): rinforzano l’intestino e aiutano l’organismo a prepararsi al cambiamento climatico e alimentare e per questo sarebbe meglio portarli in borsa in qualsiasi posto si vada” - spiega la dott.ssa Giovanna Geri - “I probiotici non vanno solo messi in valigia, ma andrebbero addirittura assunti già un paio di settimane prima della partenza, per rinforzare l’equilibrio della flora intestinale. Anche il magnesio e il potassio, però, possono tornare utili, aiutando a reidratare l’organismo in caso di squilibri intestinali”. 

● Spiagge Mediterranee: dalle Isole Greche alle coste italiane – Vitamina C, zinco, betacarotene e selenio

“Per chi sceglie le spiagge Mediterranee, e prevede quindi di esporsi ai raggi del sole per periodi prolungati, gli integratori a base di betacarotene e selenio (spesso combinati con vitamica C e zinco) sono la scelta migliore. Entrambi svolgono un’azione protettiva sulla pelle: agendo da antiossidanti, prevengono gli effetti dei radicali liberi e, insieme ovviamente alle creme ad alto fattore anti-UV, proteggono la pelle dall’effetto dei raggi solari, contribuendo ad un’abbronzatura invidiabile”.

Continua qui

sabato 20 luglio 2019

Il clima pazzo dimezza la produzione di miele: settore sempre più in crisi, siamo costretti a importarlo

Acacia e agrumi sono diminuiti del 41% a causa del meteo anomalo dei primi mesi del 2019: e i ricavi per gli apicoltori hanno subito un taglio di 73 milioni di euro

La produzione di miele ha risentito del clima pazzo dei primi mesi del 2019. In particolare, acacia e agrumi sono diminuite del 41% rispetto alle attese, portando a un taglio dei ricavi di 73 milioni di euro per gli apicoltori di tutta Italia. Lo rivela Ismea sottolinenado come, allo stesso tempo, le importazioni siano volate totalizzando, secondo la Coldiretti, 82 milioni di chili tra gennaio ed aprile.

Un settore già in difficoltà - L'andamento climatico anomalo ha messo definitivamente in ginocchio un settore già alle prese con problemi sanitari e minacciato dalla forte concorrenza del prodotto di provenienza estera. Le perdite produttive per il miele d'acacia, stimate intorno ai 55 milioni di euro, hanno penalizzato soprattutto le regioni del Nord (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia).

giovedì 18 luglio 2019

I 10 segreti del vero gelato artigianale. Additivi, ingredienti, conservazione… Cosa controllare per scegliere il migliore

Il gelato è forse il dolce più amato dagli italiani, come dimostrano le quasi 20 mila gelaterie sul territorio. Il problema è imparare a distinguere le vere gelaterie artigianali da quelle che non lo sono perché impiegano prevalentemente preparati e semilavorati industriali. La questione è complicata anche per la mancanza di una regolamentazione sulle caratteristiche del “gelato artigianale”.
1) Il primo segreto per gustare appieno un gelato artigianale è di mangiarlo subito dopo la mantecatura, quando la pasta è ancora morbida. In questa fase la metà della miscela deve ancora ghiacciare e la temperatura oscilla tra -8 /-10°C e si può cogliere un effetto vellutato che però si perde dopo 7-8 ore perché il banco frigorifero con le vaschette segna 6-7 gradi in meno e a queste temperatura la formazione dei piccoli cristalli di ghiaccio si completa. La regola è valida ma non sempre, perché alcuni gusti danno il meglio sotto il profilo aromatico dopo alcune ore o addirittura il giorno dopo, vedi il cioccolato e la frutta secca, cioè dopo una certa maturazione in vaschetta. La regola generale è che il gelato artigianale dovrebbe essere mangiato entro tre giorni.
2) La seconda cosa riguarda gli additivi. Le gelaterie che preparano e dosano all’interno del proprio laboratorio tutti gli ingredienti, compresi gli emulsionanti e gli addensanti, come si faceva una volta, sono pochissime. Si tratta di una scelta che richiede una conoscenza approfondita delle materie prime e della tecnica e molto tempo a disposizione, per cui pochi sono in grado di portare avanti questo metodo di lavorazione. Le rare gelaterie che fanno tutto in casa e non aggiungono additivi ottengono un gelato con una struttura debole, da consumare a distanza di poche ore dalla produzione.
2) Il neutro. Gran parte degli artigiani utilizza un preparato chiamato “neutro” (a base di additivi che comprende addensanti naturali come farina di semi di carrube, di guar, di tara e pectine talvolta miscelati a emulsionanti) per dare la giusta struttura al gelato. Il neutro rappresenta una quantità minima (3-5 g per kg) e viene aggiunta agli altri ingredienti durante la preparazione.
Continua qui

martedì 2 luglio 2019

Melone: proprietà, benefici e come gustarlo al meglio

Il melone, insieme all’anguria, è uno dei frutti simbolo dell’estate. Si tratta di un frutto dolce e gustoso. La polpa del melone è succosa e molto profumata nel momento in cui il frutto giunge a completa maturazione.
Il colore della polpa può variare dal bianco, al giallo, all’arancio, a seconda della varietà del frutto. La cavità centrale del melone appare fibrosa e ricca di semi.

Proprietà del melone

Il melone contiene una percentuale elevata d’acqua, pari a circa il 95%. Si tratta di un frutto ricco di vitamine e minerali benefici per la nostra salute. Per via del suo contenuto d’acqua, il melone regala una sensazione di freschezza e di sollievo dalla calura estiva. È considerato utile per depurare i reni e contro il bruciore di stomaco.
Non contiene grassi saturi e assicura uno scarso apporto calorico, pari a circa 60 calorie per una porzione media. Per quanto riguarda i sali minerali, nel melone troviamo ferro, calcio e fosforo. Le vitamine presenti nel melone sono vitamina C, vitamina A e vitamina B. Il melone contiene inoltre un agente anticoagulante, che permette di prevenire la formazione di grumi nel sangue, che possono causare infarto o ictus.
I meloni appartengono alla stessa famiglia dei cetrioli e delle zucche gialle, con la differenza che essi vengono consumati come frutti, al massimo della maturazione, per via della loro dolcezza. Una particolare varietà di melone amaro è stata oggetto di recente di studi scientifici. Il succo di melone amaro si sarebbe rivelato utile nel trattamento del cancro al pancreas.

Continua qui

Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...