Secondo un nuovo studio, bere una bibita zuccherata e gassata al giorno
farebbe aumentare di oltre l’80% il rischio di essere vittime di un
ictus, in particolare per le donne.
In inglese si chiamano “soft drink”, ed equivalgono alle bibite analcoliche e, in genere, zuccherate e/o gassate.
Se
la maggiore preoccupazione di chi assume questo genere di bevanda è la
possibilità di mettere su qualche chilo di troppo, dopo aver letto
quanto suggerisce un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition,
e condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti dal
Giappone e l’Egitto, probabilmente il peso passa in secondo piano – per
quanto sia anch’esso importante.
Secondo i ricercatori, bere un bicchiere al giorno di una bibita
zuccherata può far aumentare di ben l’83% il rischio di essere vittime
di un ictus, con una maggiore probabilità nelle donne piuttosto che
negli uomini.
Per arrivare alle loro conclusioni, gli scienziati
della Osaka University (Giappone) e la Menia University (Egitto), hanno
coinvolto 39.786 uomini e donne giapponesi di età compresa tra i 40 e i
59 anni al basale. Tutti partecipanti sono stati seguiti per 18 anni,
dal 1990 al 2008, e i ricercatori erano informati sulla dieta seguita
dai partecipanti e, in particolare, su quale tipo di bevande fossero
soliti bere e la frequenza dell’assunzione di bibite analcoliche.
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venerdì 26 ottobre 2012
lunedì 22 ottobre 2012
Maschio italiano in crisi di virilità
Tre milioni le persone colpite da disfunzione erettile. Il 15 per cento ha meno di quarant'anni
Era il 1986 quando Madonna nel videoclip di Papa don't preach indossava una maglia nera con la scritta: "Italians do it better" (Gli italiani lo fanno meglio) decantando le virtù amatorie degli abitanti del Belpaese. Adesso nel 2012, il ritratto dell'uomo italico sotto le lenzuola appare meno confortante: sono in tre milioni a soffrire di disfunzione erettile. Un problema che non riguarda solo gli anziani perché il 15 per cento di chi ne soffre ha meno di 40 anni. Un uomo alle prese con una crisi d'identità e alla ricerca di un ruolo sociale nelle parole di Ferdinando Fusco, urologo dell'Università di Napoli, durante il suo intervento al congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu) a Venezia fino al 24 ottobre.
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mercoledì 17 ottobre 2012
Per dimagrire, ritrovare il buonumore e la salute, alzati presto la mattina
Alzandosi presto al mattino non solo si può godere di un bello
spettacolo, ma pare faccia bene anche all'umore, al peso e alla salute
Le persone che si alzano presto al mattino sono in generale più magre,
felici e sane di chi si alza più tardi. Lo conferma uno studio. Il segreto per essere felici, sani e anche magri è nell’ora in cui ci si alza al mattino.
Un
nuovo studio britannico a cura dei ricercatori della Università
Roehampton ha infatti evidenziato come chi si sveglia presto (e si alza,
perché non basta svegliarsi) gode di tutta una serie di vantaggi che
sono preclusi ai dormiglioni.. Se poi il sonno al mattino è dovuto
alla “vita notturna”, peggio che mai perché i nottambuli sono più
soggetti al sovrappeso, lo stress e la depressione.
Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.
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Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.
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lunedì 15 ottobre 2012
Cucina d'autunno, a tutta salute
Dai carciofi alla zucca, tutti gli alleati di stagione
foto Getty
La tavola d'autunno ha dalla sua parte moltissimi ingredienti
preziosi per combattere l'affaticamento e lo stress caratteristico della
mezza stagione. Ad esempio, il cuore dei carciofi aiuta il fegato e
allevia i sintomi di colite e gastrite; broccoli e cavolfiori rafforzano
le difese immunitarie, proteggendoci dai primi raffreddori; la zucca è
una riserva di carotenoidi antiossidanti, validi alleati contro i
radicali liberi che invecchiano le cellule. Insomma la natura si
comporta da medico intelligente perché ci mette a disposizione il cibo
giusto proprio nel momento in cui ne abbiamo particolarmente bisogno.
Seguendo
i consigli della nutrizionista Sara Farnetti, specialista in medicina
interna ed esperta in malattie del metabolismo, possiamo trasformare un
menù appetitoso in una vera e propria cura a base di ortaggi. Il primo
alimento amico di questi mesi è il carciofo, il miglior assistente
"verde" del fegato. "In questo periodo di passaggio - dice Farnetti - a
essere sotto pressione è soprattutto l'apparato gastrointestinale, con
difficoltà particolari per il fegato. E' proprio dopo la ripresa del
lavoro post-ferie estive che si riacutizzano coliti, gastriti e
stitichezza". Il carciofo ci aiuta grazie alla cinarina, una sostanza
dotata di effetto detossicante proprio a livello epatico. "Favorisce
infatti l'espulsione della bile nell'intestino, e insieme alla bile
vengono eliminati anche il colesterolo e tutte le sostanze tossiche sia
assunte con la dieta, sia prodotte dall'organismo", spiega l'esperta. Il
carciofo, inoltre, "contiene fibre utili all'ecosistema intestinale, in
grado di funzionare come cibo per i batteri buoni dell'intestino". Per
sfruttare al meglio le proprietà di questo ortaggio, è importante non
farlo bollire, altrimenti la cinarina si disperde nell'acqua, mentre è
opportuno usarne i fondi, ossia la parte più tenera. Nelle foglie
infatti si trova una sostanza chiamata lignina, che può complicare il
lavoro di un apparato gastrointestinale, magari già provato da coliti e
gastriti. "Il piatto che propongo è una bella pasta condita con i fondi
del carciofo".
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domenica 14 ottobre 2012
Benessere interno lordo
Il benessere interiore è costruito su parametri di ordine psicologico ed emotivo, non è un indicatore classico basato su dimensioni economiche. Benessere, in questo caso, è appartenenza, vicinanza, condivisione, pensiero positivo, sentirsi riconosciuti, apprezzati. Una serie di risorse emotive che contribuiscono al vero ben-essere interiore. Dieci domande per inquadrare la vostra situazione.
Test della psicologa BRUNELLA GASPERINI 1
Fai il test
giovedì 11 ottobre 2012
Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno rendono sani: sette fanno felici
La ricerca su 80 mila britannici. Ma i nutrizionisti sono cauti: «Mangiare troppo di qualunque cosa non fa mai bene»
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mercoledì 10 ottobre 2012
Quali integratori funzionano?
Non tutti gli integratori sono uguali. Alcuni, come il tè verde, possono vantare un buon numero di ricerche scientifiche che ne testimoniano l’efficacia, altri invece, per ora, sono fermi alle promesse. Riconoscerli non è sempre facile. Ma sul web, un po’ di tempo fa, è spuntata un’infografica che ha lo scopo di aiutarci a capire quali integratori funzionano e quali no.
Nella parte alta dell’infografica, in blu, troviamo gli integratori che possono vantare numerose evidenze scientifiche, in basso quelli che non ne hanno affatto (almeno per ora). Tra i primi ci sono il tè verde, l’acido folico, l’olio di pesce, la vitamina D e gli omega 3. In mezzo, con meno evidenze scientifiche ad attestarne l’efficacia, troviamo arginina, echinacea e vitamina C.
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lunedì 8 ottobre 2012
La carenza di zinco rende l’intestino più sensibile alle infiammazioni
Le ostriche sono tra gli alimenti più ricchi di zinco, tuttavia non sono "adatte" a tutti
Pubblicati i risultati di uno studio dell’INRAN che mostrano come una
dieta povera di zinco possa sensibilizzare l’intestino e renderlo più
vulnerabile alle infiammazioni
Lo zinco è un micronutriente essenziale. Lo ritroviamo in alimenti proteici di origine animale come carne e pesce. Ma lo possiamo trovare anche in legumi, semi, frutta secca, cioccolato fondente e in minore quantità nei latticini. Lo zinco è importante per l’efficienza del sistema immunitario, lo sviluppo del sistema nervoso e l’integrità della pelle. Poiché questo metallo è coinvolto in moltissimi processi biochimici, un suo insufficiente apporto può contribuire ad altre patologie, tra cui le malattie cronico-infiammatorie dell’apparato gastrointestinale come il morbo di Chron.
Lo studio italiano ha evidenziato come anche una piccola carenza di zinco possa influire sulla sensibilità dell’intestino alle infiammazioni.
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sabato 6 ottobre 2012
Perché bere birra fa bene
Molti studi hanno dimostrato che un consumo moderato di alcol porta numerosi benefici al cuore, al cervello e perfino, volendo, ai capelli
L’Oktoberfest volge ormai al termine, e per qualcuno forse è il momento di farsi passare la sbornia e tornare alla normalità dopo la baldoria di Monaco.
Ma a parte certi eccessi, si può stare tranquilli: bere può far bene alla vostra salute. Molti studi scientifici hanno suggerito che una quantità moderata di alcol (un drink al giorno per le donne, due per gli uomini) porta diversi benefici all’organismo.
È stato anche rilevato che i bevitori (perfino quelli più incalliti) vivono mediamente più a lungo degli astemi, e il classico bicchiere di vino è stato associato a salute del cuore, minor rischio di ictus e perfino maggior densità delle ossa nelle donne.
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giovedì 4 ottobre 2012
Una mela al giorno… allontana il cardiologo
Una mela al giorno, toglie anche il cardiologo di torno
Mangiare mele abbassa i livelli nel sangue di sostanze nocive
collegate all’indurimento delle arterie, tenendo lontano i rischi
cardiovascolari. Il fin troppo noto proverbio che recita come il mangiare una mela
al giorno tolga il medico di torno pare si possa applicare anche alle
specializzazioni: in questo caso, la cardiologia.
Consumare mele
quindi è un buon modo per tenere pulite le arterie, che possono
indurirsi a causa di sostanze nocive che si vengono a trovare nel
sangue. In questo modo, avremmo la possibilità di tenere a bada le
malattie cardiache e vascolari.
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Il bergamotto riduce il colesterolo
martedì 2 ottobre 2012
Ottobre, il mese giusto per prevenire il tumore al seno
Anche quest'anno prende il via la Campagna Nastro Rosa con numerose iniziative in tutto il mondo
Torna questo mese la Campagna Nastro Rosa 2012, promossa dalla Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori. Giunta alla XIX edizione in
Italia e XX edizione nel Mondo, madrina della Campagna è Cristina
Chiabotto. Numerose le iniziative
Per tutto il mese di ottobre ci saranno iniziative dedicate alla sensibilizzazione delle donne sulla vitale importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. Le informazioni verteranno anche sugli stili di vita sani da adottare e i controlli diagnostici da eseguire per contrastare una grave patologia neoplastica che registra un’incidenza sempre maggiore.
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