domenica 28 febbraio 2021

Covid, verso i 3 milioni di casi in Italia. L’allarme del Cnr: “I contagi raddoppiano ogni 5 giorni”

Secondo un dossier i casi aumentano in modo esponenziale. Sebastiani: “Si prevede durante la prossima settimana un ritorno alla crescita della curva media”

Roma – Il virus corre. Sempre di più. E non accenna a calare la tendenza all’incremento dei contagi che, in particolare nelle ultime settimane, ha preso ancora più velocità. Tutto questo mentre, come abbiamo visto dalle immagini arrivate da diverse città italiane, impazza la movida, si vedono scene di assembramenti un po’ ovunque. In più manca il rispetto delle più elementari e basilari regole per far fronte all’epidemia. 

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Coronavirus nel mondo, lockdown nel week-end in Costa Azzurra. Oms: "In Brasile tragedia"

Da lunedì più di un alunno su tre a casa in Dad

 Tuttoscuola, per oltre tre milioni di studenti di tutte le età

Oltre 3 milioni di studenti da domani seguiranno le lezioni da casa: 800 mila bambini della scuola dell'infanzia e primaria, quasi mezzo milione di alunni delle medie e 1 milione e 800 mila studenti delle superiori. E' la valutazione del sito specializzato Tuttoscuola, che ha esaminato il numero degli alunni in Dad dall'Alto Adige alla Basilicata, calcolando che in totale uno su tre degli 8,5 milioni di iscritti resteranno a casa.

Degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie domani saranno a scuola in presenza due alunni su tre.

Le situazioni estreme vedono i 207.268 alunni della Sardegna tutti a scuola in presenza, grazie al fatto che la regione è stata dichiarata zona bianca, mentre all'opposto i 994.993 alunni della Campania saranno costretti a starsene a casa per consentire a tutti i loro insegnanti, secondo quanto disposto dal presidente regionale De Luca, di sottoporsi alla vaccinazione.

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Covid: 17.455 nuovi positivi, 192 morti. In 24 ore 257.024 test, il tasso sale al 6,8%

Covid: Veneto, +911 contagi e 10 decessi in 24 ore

Mal di schiena

Gli esercizi per combatterlo...


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Covid, in Molise nuovi casi raddoppiati nelle ultime 24 ore

Il bollettino dell'emergenza Covid in Molise di oggi, domenica 28 febbraio: nelle ultime 24 ore in Molise sono stati rilevati 144 nuovi casi di Coronavirus, in deciso aumento e più che raddoppiati rispetto alla giornata precedente quando erano stati 67. Due i decessi registrati, mentre 100 persone sono guarite. Per quanto riguarda la situazione degli ospedali, resta invariata quella delle terapie intensive, aumentano di due unità i ricoverati. La percentuale di tamponi positivi sale al 12,83%.  Il totale degli attualmente positivi in regione è 1.808, mentre sono 67 i ricoverati nel reparto di malattie infettive dell'ospedale ‘Cardarelli' di Campobasso. Da lunedì 1 marzo tutta la regione Molise entrerà in zona rossa.

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sabato 27 febbraio 2021

Covid: Sardegna passa in zona bianca, scuole chiuse in Campania e Basilicata

Da lunedì in area arancione Lombardia, Marche e Piemonte e in area rossa Basilicata e Molise

Da lunedì primo marzo passeranno in area arancione le Regioni Lombardia, Marche e Piemonte e in area rossa le Regioni Basilicata e Molise. La Sardegna passa in area bianca.

Lo prevedono le nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia. È intanto in corso il tavolo di confronto tra Ministero della Salute, Iss e Regione Sardegna per definire le modalità attuative del passaggio. 

La Regione Sardegna ha già preso visione dell'ordinanza firmata dal ministro della Salute con cui si certifica la zona bianca per l'isola. Lo apprende l'ANSA dall'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. Adesso il presidente della Regione Christian Solinas dovrebbe adottare una sua ordinanza che prevederà riaperture graduali e controllate, e comunque concordate costantemente con il Ministero e il comitato tecnico scientifico. 

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Covid: 18.916 nuovi positivi, 280 morti


venerdì 26 febbraio 2021

Covid: Aumentano i casi 20.499 e salgono i ricoveri, 253 i morti

Così il direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza


Sono 20.499 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i positivi erano stati 19.886.

Le vittime sono invece 253, in calo rispetto alle 308 di ieri, 325.404 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore, in calo rispetto ai 353.704 di ieri. Il tasso di positività sale al 6,3% (+0,7%). Questi i dati del ministero della Salute. 2.194 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia, con un aumento di 26 unità rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 188. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.292 persone, 35 in più di ieri.

Intanto sono arrivate a quota 4 milioni (3.998.727) le dosi di vaccino anti covid somministrate nel Paese. E' quanto riporta il sito del ministero della Salute, con 1.370.373 persone vaccinate con doppia dose. Attualmente sono 5.830.660 le dosi distribuite alle regioni, che ne hanno utilizzato già il 68.6%: 4.537.260 sono di Pfizer/BioNTech, 244.600 di Moderna, 1.048.800 di AstraZeneca. Per quanto riguarda le categorie, 2.292.040 di dosi sono andate agli operatori sanitari e sociosanitari, 690.708 al personale non sanitario, 389.127 agli ospiti delle Rsa, 489.475 agli over 80, 50.993 alle Forze Armate, 86.384 al personale scolastico.

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Verso l'arancione Marche, Piemonte e Lombardia. La Basilicata potrebbe passare in rosso



Covid, la normalità dopo il vaccino? Il punto con Pregliasco: “Con le varianti…”

"Anche se raggiungeremo il valore del 70% di vaccinati non possiamo pensare che il virus sparirà: resterà, circolerà nel mondo, ci saranno altre varianti", avverte il virologo

Abbiamo ormai imparato che il vaccino non è uno scudo totale contro il Covid-19 e soprattutto contro le varianti attuali e future del coronavirus Sars-CoV-2. Ma una volta che in Italia la stragrande maggioranza della popolazione sarà vaccinata, che si raggiungerà quella soglia che porta alla tanto agognata immunità di gregge, come sarà la nuova normalità? “Anche se raggiungeremo il valore del 70% di vaccinati non possiamo pensare che il virus sparirà: resterà, circolerà nel mondo, ci saranno altre varianti. Dovremo governare questo residuo di circolazione con campagne di vaccinazione come per la influenza”, avverte il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e membro del Cts della Lombardia.

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NO, UNO STUDIO NON HA MESSO IN DUBBIO L’UTILITÀ DELLE MASCHERINE

 

Il 23 febbraio 2021 l’account Facebook di Claudio Messora ha postato un link a un articolo pubblicato la stessa data sul sito ByoBlu (di cui Messora è fondatore e di cui avevamo parlato all’interno di una rassegna sulla disinformazione in Italia nel 2020) intitolato «Arriva lo studio europeo che mette in dubbio l’efficacia delle mascherine». L’articolo, secondo lo strumento di analisi dei social network CrowdTangle, al 25 febbraio 2021 è stato condiviso su Facebook oltre mille volte. A detta dell’articolo di ByoBlu lo «studio» riscontrerebbe un’efficacia molto bassa delle mascherine, mettendone in luce invece gli effetti negativi.

In realtà lo «studio» è un rapporto tecnico dell’European Center for Disease Prevention and Control (Ecdc), pubblicato il 15 febbraio 2021 e che si limita a prendere in esame quanto già noto dalla letteratura scientifica sulle mascherine, e come tale non può «mettere in dubbio» nulla che non si sapesse già. L’articolo di ByoBlu presenta i risultati del rapporto in modo parziale e tendenzioso. Vediamo in ordine come stanno le cose.

Il rapporto dell’Ecdc analizza in modo sistematico gli studi finora pubblicati sull’efficacia delle mascherine di vari tipi (chirurgiche, respiratori Ffp2, mascherine di comunità e visori). Per ogni categoria di mascherine, il rapporto riassume quanto sappiamo su quanto influiscono sulla diffusione del virus Sars-CoV-2 e altri virus respiratori, e stima quanto siano solidi i dati scientifici a supporto. Come avevamo discusso in precedenza, ottenere dati concreti sull’efficacia delle mascherine è più difficile di quanto possa sembrare. Ci sono quindi pochi studi in grado di dare informazioni solide sul loro effetto e, come nota il rapporto dell’Ecdc, spesso è difficile confrontare gli studi tra loro, in quanto condotti in condizioni molto diverse. 

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giovedì 25 febbraio 2021

Covid, balzo dei casi. Il tasso positività sale al 5,6%

Iss: "In Italia si è stimato che la cosiddetta variante inglese del virus Sars-CoV-2 ha una trasmissibilità superiore del 37%"

Sono 19.886 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i positivi erano stati 16.424.

Le vittime sono invece 308 , mentre ieri erano state 318

Il ministero della Salute ha corretto il dato sui test per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia: sono 353.704 e non 443.704 come apparso in un primo tempo nella tabella online, quindi appena 13 mila più di ieri. Il tasso di positività sale quindi al 5,6% (+0.8% rispetto a ieri).

"In Italia si è stimato che la cosiddetta variante inglese del virus Sars-CoV-2 ha una trasmissibilità superiore del 37% rispetto ai ceppi non varianti, con una grande incertezza statistica" tra il 18% fino ad arrivare a punte del 60%.

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Focolaio covid al pranzo di San Valentino al ristorante: decine di contagiati a Cupra Marittima

Il pranzo al ristorante per festeggiare il giorno San Valentino purtroppo si è rivelato un focolaio di contagio da coronavirus a Cupra Marittima. “Stiamo avendo un incremento dei casi di positività al covid-19, purtroppo, ma stiamo lavorando in collaborazione con l’Asur e le forze dell’ordine per mantenere la situazione sotto controllo” ha spiegato il sindaco della cittadina in provincia di Ascoli Piceno.

Un pranzo al ristorante per festeggiare il giorno San Valentino purtroppo si è rivelato un focolaio di contagio da coronavirus con decine di clienti contagiati a Cupra Marittima, cittadina costiera marchigiana in provincia di Ascoli Piceno. Quel giorno nel locale vi erano circa novanta persone tra clienti e personale e ora oltre una ventina sono risultati contagiati dal virus e gli latri son stati sottoposti a quarantena. I casi sono distribuiti in diversi Comuni del Piceno dove sono residenti i clienti e i dipendenti del ristorante mala maggior parte riguardano proprio Cupra Marittima.  Non si sa da chi sia partito il contagio ma quando uno dei clienti ha scoperto di essere stato contagiato con i primi sintomi covid ha avvertito il locale ed è partito il tracciamento dei contatti e degli altri clienti che ha scoperto altre decine di positività.

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Gimbe dice che per evitare il lockdown bisogna chiudere Comuni e Province



A 86 anni perde il pullman e fa 4 chilometri a piedi per il vaccino: la disavventura (con lieto fine) di Livia. “Non potevo mancare”

È successo a Calitri, piccolo comune dell'Irpinia. Livia De Lucia è tra le prime over ottanta ad aver avuto accesso al siero, ma il giorno dell'appuntamento ha perso la coincidenza della "postale" e si è incamminata per Bisaccia, a 15 chilometri di distanza, dove c'è il centro di vaccinazione. "Il vaccino va fatto", racconta al Fatto.it "Due passi non hanno mai ammazzato nessuno". Nel tragitto per fortuna ha incontrato due giovani che le hanno dato un passaggio. Increduli i medici

Non voleva proprio mancare all’appuntamento per la somministrazione del vaccino anti-Covid la signora Livia De Lucia, 86 anni e una grinta encomiabile. E così, dopo aver perso il pullman, ha percorso quattro chilometri a piedi per raggiungere il centro allestito per le vaccinazioni nel paese vicino. Se non fosse stato per due ragazze che le hanno offerto un passaggio lungo la strada, i chilometri sarebbero stati quindici. È successo a Calitri, piccolo comune Irpino noto alla cronache per il sisma del 23 novembre 1980. La signora Livia è tra le prime over ottanta ad aver avuto accesso al siero, solo che qualcosa sabato 20 febbraio è andato storto. Di buon mattino l’anziana armata di scialle è scesa in strada, muovendosi dalla sua abitazione del centro storico calitrano per raggiungere a passo cadenzato la fermata dell’autobus, che qui, a Calitri viene ancora chiamato “postale” perché un tempo aveva il compito di consegnare anche lettere e pacchi. Passati dieci minuti Livia si è resa conto di aver perso la coincidenza con il pullman di linea e, dopo aver chiesto a qualche passante informazioni sugli orari, si è incamminata verso l’uscita del paese.

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Covid, la 'variante inglese' rimane di più nel corpo

Studio sui giocatori dell'Nba, forse è necessario allungare la quarantena

La 'variante inglese' del virus Sars-CoV-2 potrebbe avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle altre perché questa 'versione' del virus rimane per più tempo nell'organismo, facendo sì che un paziente sia infettivo più a lungo. Lo suggerisce uno studio preliminare, ancora non pubblicato, dell'università di Harvard, condotto sui giocatori Nba, secondo cui l'attuale quarantena di 10 giorni non sarebbe quindi più sufficiente per limitare il virus.

L'analisi è stata condotta su 65 giocatori Nba positivi al virus che venivano testati ogni giorno durante il periodo di 'bolla' della scorsa estate in occasione dei playoff.

Tra questi sono stati individuati 7 casi di 'variante inglese'. "Per gli individui affetti dalla variante la durata media della fase di proliferazione del virus era di 5,3 giorni, quella della fase di eliminazione 8,0 giorni e la durata totale media dell'infezione era di 13 giorni - si legge -. Per confronto chi non era infettato dalla variante aveva una fase di proliferazione di 2 giorni, di clearance di 6,2 e una durata media di 8,2 giorni".

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mercoledì 24 febbraio 2021

Covid: nuovo balzo positivi, sono 16.424, vittime sono 318. Boom di contagi a Brescia

Oltre 340 mila test, tasso positività al 4,8%

Sono 16.424 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Martedì i positivi erano stati 13.314.

Le vittime sono invece 318, mentre martedì erano state 356.
I casi totali da inizio epidemia sono 2.848.564, i morti 96.666. Gli attualmente positivi sono 389.433 (+1.485 rispetto a martedì), i dimessi o guariti 2.362.465 (+14.599), in isolamento domiciliare ci sono ora 369.059 persone (+1.552).

Sono 340.247 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, martedì erano stati 303.850, oltre 36 mila in meno. Il tasso di positività è del 4,8%, rispetto al 4,4% di martedì (+0,4%).

Sono 2.157 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia, con un aumento di 11 unità in più nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 178. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.217 persone, in calo di 78 unità rispetto a martedì.

Continuano a salire i contagiati a Brescia che sono passati dai 506 casi di ieri ai 901 di oggi facendola diventare la provincia più colpita della Lombardia con quasi un terzo dei casi della regione.

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martedì 23 febbraio 2021

Covid: 13.314 nuovi casi, 356 morti. Tasso di positività in calo


Sono 303.850 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore

Sono 13.314 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Sono 356, invece, le vittime.

Sono 303.850 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia con il tasso di positività sui nuovi casi (13.314) che scende al 4,4% rispetto al 5,6% di ieri.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia sono 2.146, 28 in più rispetto a ieri.

I ricoverati con sintomi sono, invece, 18.295 (+140). Gli attualmente positivi in Italia tornano a salire raggiungendo quota 387.948 (+45 rispetto a ieri). 

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Covid, scatta la zona arancione “rafforzata” in provincia di Brescia e in altri comuni della Lombardia: “Chiuderanno anche le scuole”

 Il provvedimento prevede, oltre alle normali misure di zona arancione, anche la chiusura di scuole elementari, infanzia, nidi e università, divieto di recarsi presso le seconde case, utilizzo obbligatorio di smart working ove possibile, l’utilizzo delle mascherine chirurgiche sui mezzi di trasporto. L'ordinanza sarà valida anche per Soncino (Cremona) e 7 comuni della Bergamasca. Moratti: "Varianti fino al 39%". Bertolaso: "È partita la terza ondata"

L’allarme per la ripresa del contagio in provincia di Brescia spinge la Regione Lombardia a una stretta importante: scatta la zona arancione “rafforzata”, con la chiusura anche delle scuole. “È partita la terza ondata”, ha annunciato Guido Bertolaso davanti al Consiglio regionale. Il provvedimento, annunciato dall’assessora al Welfare Letizia Moratti, riguarderà anche alcuni comuni della Bergamasca e del Cremonese: “È stata decisa una strategia di mitigazione e contenimento”, ha spiegato anticipando l’ordinanza del presidente Attilio Fontana, in vigore dalle 18, concordata con il ministero della Salute. Moratti ha parlato di “un’accelerazione” del contagio con “l’aggravante del pericolo delle varianti” che mostrano “una percentuale che arriva fino al 39% dei nuovi contagiati”.

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La dieta sostenibile per l’ambiente che fa bene alla salute

Una dieta che non è vegana o vegetariana ma che vede negli alimenti vegetali come verdura, frutta e legumi la base di una alimentazione salutare per noi e per il pianeta

Una dieta che fa bene alla salute e al pianeta. In realtà le due realtà sono molto più legate di quanto si pensi. “E’ proprio così: per mantenere un buono stato di salute è necessario avere una alimentazione equilibrata, varia e ricca di alimenti di origine sia vegetale sia animale, ma basata soprattutto sui primi. E il consumo di frutta e verdura è anche quello più sostenibile a livello ambientale”, spiega a Gazzetta Active la dottoressa Carola Dubini, nutrizionista presso il Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiovascolare dell’ l’IRCCS Policlinico San Donato.

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lunedì 22 febbraio 2021

Chili presi in inverno, come eliminarli? I consigli dell’esperto per la “prova primavera”

In questi mesi freddo e pigrizia hanno spesso limitato le uscite: il divano è stato un rifugio, così come il cibo. E' necessario rigenerare corpo e mente: Luca Colucci ci spiega come

L’inverno ha lasciato il segno, in molti si sono lasciati andare, cappotti e maglioni hanno coperto i chili presi. “Molte concessioni e pasti fuori orario hanno complicato la situazione – spiega Luca Colucci, biologo nutrizionista -. Giusto allentare un po’ la presa in inverno, ma questo ha spesso vanificato gli sforzi fatti in precedenza per rimettersi in forma”. Niente panico, corriamo ai ripari. Febbraio è il mese ideale per la svolta. L’imperativo? Riprendere in mano la situazione con un’alimentazione equilibrata e abitudini corrette.

Fra 2 e 3 chili in più – “Il pantalone stringe, ma si fa indossare. Diamo equilibrio alla nostra giornata alimentare per recuperare presto la forma. Bene organizzarsi prevedendo due porzioni, circa 200 grammi, di frutta fresca come spuntini, uno yogurt magro a colazione, meglio se greco magro, con un cucchiaino di granella di nocciole. A pranzo, un primo piatto a scelta fra riso, pasta o cereali, e a cena un secondo a scelta fra carne bianca, pesce magro, un paio di uova con una porzione abbondante di verdure, almeno 200 grammi. Consigli semplici per ricaricarci di macro e micro nutrienti fondamentali alla ripartenza primaverile”.

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Mangiare per… dimagrire! La dieta del paradosso e il mondo alla rovescia




Covid: malati cancro in immunoterapia si sono ammalati meno

Studio Ieo su malati di melanoma, non interrompere le terapie

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - I pazienti trattati con l'immunoterapia per melanoma avanzato si sono ammalati meno di Covid-19 rispetto al resto della popolazione italiana e degli altri malati di cancro: lo ha verificato lo studio italiano, pubblicato sulla rivista Seminars in Oncology dall'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano e dalla Città della Salute e della Scienza di Torino.
    "Su 169 pazienti con melanoma in stadio III e IV, trattati prevalentemente con Nivolumab, Pembrolizumab e Ipilimumab tra gennaio e aprile 2020, solo uno è risultato positivo al virus Sars-CoV-2, peraltro senza avere alcun sintomo", sottolinea Paola Queirolo, coordinatrice dello studio.

Un risultato importantissimo, secondo l'esperta, "perché dimostra che questi malati non devono rinunciare all'immunoterapia a causa del virus. Non c'è ragione di sospendere né di rimandare questa cura salvavita, tanto più ora che i centri oncologici specializzati si sono riorganizzati in modalità Covid-safe".
    Finora c'era incertezza sugli effetti dell'immunoterapia nell'ambito Covid-19, perchè si ipotizzava o che aumentasse la fase di iperattività immunitaria indotta dal virus o che stimolasse il controllo immunologico delle infezioni virali.
    "Noi abbiamo dimostrato questa seconda ipotesi - prosegue Queirolo - oltre che nei pazienti con melanoma metastatico, anche in quelli con carcinoma squamocellulare cutaneo".

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Covid: sono 9.630 i positivi, 274 le vittime

Sono stati 170.672 i test, il tasso positività sale ancora al 5,6%

Sono 9.630 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i positivi erano stati 13.452.

Le vittime sono invece 274 , ieri erano state 232.

I casi totali da inizio epidemia in Italia sono ora 2.818.863, i morti 95.992. Gli attualmente positivi tornano a scendere dopo due giorni di rialzo e sono 387.903 (-992 rispetto a ieri), i guariti e dimessi 2.334.968 (+10.335), in isolamento domiciliare ci sono ora 367.630 persone (-21.265).

Sono stati 170.672 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 250.986, quasi 80 mila in più, un calo ormai abituale la domenica. Il tasso di positività è del 5,6%, ieri era stato del 5,4% (quindi c'è un aumento dello 0,2% in 24 ore).

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Covid, lo studio in Scozia: “Crolla fino al 94% il numero dei ricoveri tra i vaccinati”

La ricerca, condotta dai ricercatori delle università di Edimburgo e Glasgow in Scozia, dimostra come i due vaccini utilizzati - AstraZeneca/Oxford meglio di Pfizer/BioNTech - siano entrambi efficaci nel prevenire il rischio di contagi gravi da Covid anche dopo una sola dose. Ma non solo in base ai dati degli  scienziati il composto sviluppato dai colleghi inglesi avrebbe addirittura una performance più alta

La campagna vaccinale massiccia implica un crollo dei contagi. Un nuovo studio, condotto dai ricercatori delle università di Edimburgo e Glasgow in Scozia, dimostra come i due vaccini utilizzati – AstraZeneca/Oxford meglio di Pfizer/BioNTech – siano entrambi efficaci nel prevenire il rischio di contagi gravi da Covid anche dopo una sola dose, anche se in base ai dati degli scienziati il composto sviluppato dai colleghi inglesi avrebbe addirittura una performance più alta. Il Regno Unito, che ha iniziato in anticipo la campagna vaccinale, ha somministrato 18 milioni di dosi.

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domenica 21 febbraio 2021

Covid: 13.452 positivi, 232 vittime. In aumento terapie intensive (+31) e ricoveri (+79 )

Sono stati 250.986 i test eseguiti, il tasso di positività sale al 5,4%

Sono 13.452 i test positivi al coronavirus registrati in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato i positivi erano stati 14.931.

Le vittime sono invece 232, sabato erano state 251. Sono stati 250.986 i test (molecolari e antigenici) effettuati in 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato i test erano stati 306.078. Il tasso di positività è del 5,4%, il giorno prima era stato del 4,8% (quindi c'è un aumento dello 0,6%).

Sono 2.094 le persone ricoverate in terapia intensive in Italia per il Covid-19, con un aumento di 31 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. 

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Un caffè prima dello sport fa bruciare più grassi

Deve avere almeno 3mg di caffeina per kg di peso

Bere un caffè molto forte prima di fare esercizio fisico aumenta notevolmente la combustione dei grassi. Inoltre, se lo si fa nel pomeriggio, gli effetti della caffeina sono molto più evidenti rispetto al mattino.

E' quanto emerge da uno studio dell'Università di Granada pubblicato sul Journal of the International Society of Sport Nutrition. Secondo gli studiosi è necessario bere 3 milligrammi per chilo di caffeina. A partecipare alla ricerca sono stati 15 uomini di un età media di 32 anni che hanno completato una serie di test basati sullo sforzo fisico.

"I risultati del nostro studio hanno rivelato che l'ingestione acuta di caffeina 30 minuti prima di eseguire un test di esercizio aerobico ha aumentato la massima ossidazione dei grassi durante l'attività sportiva", spiega Francisco José Amaro-Gahete, del Dipartimento di fisiologia dell'ateneo spagnolo. I ricercatori hanno notato l'esistenza di una variazione diurna dell'ossidazione dei grassi durante l'esercizio fisico, con valori più alti nel pomeriggio rispetto alla mattina.

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Il coronavirus, dalle origini alla ricerca del vaccino

Le ricerche e i commenti degli esperti

Per la terza volta negli ultimi 20 anni un coronavirus degli animali ha imparato ad aggredire l'organismo umano. Dopo il coronavirus che fra il 2002 e il 2003 ha causato la Sars e quello che nel 2015 è stato il responsabile della Mers, il coronavirus SarsCoV2 ha scatenato un'epidemia partita tra dicembre 2019 e gennaio 2020 dalla città cinese di Wuhan. Da allora il virus è arrivato in decine di Paesi forse veicolato da persone con sintomi lievi sfuggite a ogni controllo. Al di fuori dell'Asia, l'Italia è stata fra i primi a essere colpiti.

Fin dall'inizio dell'epidemia in Cina, nei primi giorni di gennaio 2020, è stato subito chiaro che ci si trovava davanti a qualcosa di completamente nuovo e immediatamente la ricerca ha cominciato a indagare su più fronti, in una lotta contro il tempo che ha modificato le modalità di comunicazione dei risultati per metterli il più rapidamente possibile a disposizione della comunità scientifica.
Da allora molte domande hanno trovato delle risposte e altre richiedono ancora del lavoro. Ecco di seguito che cosa sappiamo finora e nelle notizie allegate a questo speciale è possibile accedere agli approfondimenti.

COME E' NATO IL CORONAVIRUS SARSCOV2
Una delle prime domande alle quali si cerca una risposta riguarda il processo che ha permesso a un virus caratteristico del mondo animale di adattarsi all'organismo umano. E' il processo chiamato salto di specie. Il coronavirus è tipico dei pipistrelli, ma il passaggio che lo trasforma in un virus aggressivo per l'uomo avviene di solito in un animale intermedio; per la Sars era stato lo zibetto e per la Mers il cammello. Nel caso del coronavirus SarsCoV2 i sospetti sono caduti prima sul serpente e poi sul pangolino, ma senza prove convincenti in entrambi i casi.

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...