domenica 31 marzo 2024

ACQUA: faccio bene o no a comprare quella in bottiglia?

Quello che non sappiamo sull'acqua che consumiamo...

L’acqua minerale.
Una volta la si beveva occasionalmente. Quando il nonno e la nonna tornavano dalle terme si portavano dietro qualche cassa di Fiuggi.
In famiglia invece si beveva l’acqua del rubinetto.
Non mi vergogno a dire che era un piccolo contributo utile a far quadrare il bilancio familiare alla fine del mese.
Solo i bambini un tempo bevevano l’acqua in bottiglia, era tutta salute ricordava la mamma, salute Sangemini.

Era uno dei primi tormentoni pubblicitari dell’acqua minerale.
Ne sarebbero seguiti altri, molto più insistenti, pronti a farti correre al supermercato ad acquistare una bella scorta di minerale.

E noi via, spinti anche dal fatto che dal rubinetto usciva acqua sempre più gialla, che nel miscelatore si trovava un residuo di calcio preoccupante: “quello lì va nei reni”, sentenziava lo zio, e così, gradualmente c’è stato il boom della minerale.

Altro che Montecatini, Abano e Fiuggi, le terme si sono stabilite in casa nostra. E ogni giorno sogniamo di bere l’acqua che sgorga pura dalla sorgente, bella fresca, esce dal frigorifero, ma è come se arrivasse direttamente dal cuore delle Alpi, dalle nevi eterne o dal Gran Sasso sugli Appennini.

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giovedì 28 marzo 2024

Il mistero della disidratazione!

La vera causa della smemoratezza, della ridotta concentrazione e del calo delle prestazioni fisiche


Sempre più persone combattono contro la smemoratezza, 

la ridotta capacità di concentrazione e il calo delle prestazioni 

fisiche. Quello che molti non sanno è che ciò è spesso dovuto 

alla carenza di liquidi (termine scientifico: disidratazione), 

sovente accompagnata da perdita di elettroliti. 

Vertigini, confusione e crampi ai polpacci si verificano spesso 

in relazione alla carenza di liquidi. 

La domanda che molti si pongono è questa: 

perché così tante persone sono colpite da disidratazione senza saperlo?

"Devi bere di più". Chi non ricorda i consigli che i genitori danno 

sin dall'infanzia? Tuttavia, è molto meno noto che, rispetto 

ai bambini e ai giovani, per gli anziani è molto più difficile 

bere abbastanza liquidi e raggiungere così un bilancio idrico ottimale.

Di conseguenza, fino a 4 adulti su 10 soffrono di disidratazione, 

la quale è spesso associata alla mancanza di elettroliti. 

Quel che è ancora più grave è che, secondo uno studio del 2017, 

la maggior parte degli intervistati è consapevole che la disidratazione 

comporta l’insorgere di rughe e rilassamento cutaneo, 

ma molti non sono affatto consapevoli del fatto che questa 

è anche la causa di sintomi come smemoratezza, 

ridotta capacità di concentrazione, affaticamento e declino 

della prestazione fisica.

Inizialmente, molte delle persone colpite non pensano al fatto 

che anche i crampi ai polpacci o le vertigini sono dovuti alla 

mancanza di acqua ed elettroliti. 

Ma perché sono in particolare le persone anziane a soffrire 

spesso di disidratazione?

martedì 26 marzo 2024

I 9 additivi alimentari più pericolosi che dovresti evitare

Spesso vengono utilizzati per conservare il cibo, ma possono essere nocivi per la salute


Nella scelta degli alimenti da inserire nella propria dieta bisogna stare particolarmente attenti alla qualità degli ingredienti. Cibi processati e pieni di additivi possono essere dannosi per la nostra salute: questi composti chimici vengono aggiunti per migliorare sapore o aspetto di alcune categorie di prodotti, ma non sono l'ideale per il nostro organismo. Ecco i 9 additivi alimentari più pericolosi e perché dovreste evitarli.

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giovedì 21 marzo 2024

Integratori alimentari, parla la "maga": "Occhio alle truffe del supermercato"

L'intervista del direttore di Affaritaliani Angelo Maria Perrino a Giovanna Sanfilippo, titolare di Galenica Fitoceutici S.A.S.

Muove i primi  passi come impiegata addetta alla preparazione dei galenici alla farmacia Marinoni in corso Buenos Aires a Milano, apprende i trucchi del mestiere, per poi aprire un'impresa tutta sua che si occupa principalmente di integratori alimentari. Ora titolare della Galenica Fitoceutici S.A.S., azienda che ha sede in provincia di Monza e Brianza, Giovanna Sanfilippo racconta al direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino la sua storia, mettendo in guardia sulle "truffe" in cui è possibile "inciampare". 

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sabato 16 marzo 2024

La pubblicità di Actimel è ingannevole

La pubblicità di Actimel è ingannevole, e per questo l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (IAP) lo ha censurato (ingiunzione n. 4/24 del 20/2/24). Secondo il Comitato di Controllo, infatti, lo spot “Rinforza il tuo sistema immunitario” trasmesso su RaiPlay e sul canale YouTube Actimel Italia viola l’articolo 2 del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria perché veicola l’efficacia del prodotto in termini che vanno oltre le sue reali proprietà.

Lo spot di Actimel

Lo spot, spiega lo IAP, sosteneva che Actimel, prodotto di Danone Nutricia Spa Società Benefit, sia in grado di rinforzare il sistema immunitario grazie alla presenza di vitamina D e vitamina B6. Ne video un uomo, una donna e dei bambini bevono il prodotto mentre una voce fuori campo recita: “Parti ogni mattina con una carica di difese… e affronta l’inverno con Actimel… rinforza il tuo sistema immunitario. Actimel FORTE DENTRO”. Poi, mentre si sente dire “Actimel….rinforza il tuo sistema immunitario”, la sagoma di una ragazzine viene evidenziata, per sottolineare l’azione protettiva del prodotto.

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sabato 9 marzo 2024

I veri superfood (oltre le mode): come usare il doppio concentrato di pomodoro in cucina

 

In mezzo a tante mode alimentari e tanti cibi che vengono definiti dalle aziende produttrici come dei veri e propri  superfood, al fine di ingannare i consumatori e aumentare le vendite, ma che in realtà non sono affatto cibi dalle proprietà incredibili come si vuole far credere (per es. le Bacche di Goji, l’avocado, la Quinoa, solo per citarne alcuni), oggi Cibo Serio vi parla invece di un vero superfood della tradizione alimentare mediterranea, il concentrato di pomodoro (doppio e triplo concentrato, in tubetto, reperibile in tutti i supermercati).

Nessuno ne parla, perchè non è sensazionale, perchè è un alimento “vecchio” e ormai noto (della tradizione), e quindi non ha la peculiarità di essere nuovo e miracoloso (ricorda: tutto quello che è nuovo e moderno viene spacciato dall’industria e dalla pubblicità come superiore, miracoloso o curativo. Ma quasi sempre non c’è niente di miracoloso nei cibi moderni, spesso al contrario sono meno nutrienti di tanti cibi classici e tradizionali).

E’ un vero superfood

Il tubetto di concentrato di pomodoro è un vero superfood, stavolta senza inganni e senza che ci sia una moda intorno ad esso! Infatti il concentrato di pomodoro è un vero e proprio concentrato di salute, che non può mancare in ogni cucina che si rispetti. E’ un alimento molto salutare soprattutto per la notevole presenza di una sostanza chiamata licopene, un antiossidante appartenente alla famiglia dei betacaroteni, ritenuto importantissimo soprattutto per le sue proprietà anti-aging (anti-invecchiamento).

Alcuni studi scientifici hanno evidenziato che in 100 g di prodotto si possa riscontrare un valore medio di licopene di circa 29,54 mg/100 g nel doppio concentrato, e di circa 42,43 mg/100 g, con punte che sfiorano i 60 mg/100 g, nel triplo concentrato. Questo dato diventa ancora più significativo se paragonato al quantitativo di licopene mediamente presente nel pomodoro fresco, inferiore a 5 mg per 100 g, e nella passata semplice, con un valore che si attesta intorno agli 8 mg/100 g.

Ciò significa che, rispetto al pomodoro fresco, nel triplo concentrato si può riscontrare una presenza di licopene sino a 10 volte maggiore.

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Concentrato di pomodoro, questi i migliori tra gli scaffali del supermercato




domenica 3 marzo 2024

Chi guadagna davvero dal latte fresco a 2 euro?

Il prezzo del latte fresco dalla stalla al supermercato triplica a causa dei costi di lavorazione, confezionamento e distribuzione e dei ricarichi applicati nei vari step della filiera


“Se un litro di latte a noi viene pagato 0,50 euro – dicevano nei giorni scorsi gli allevatori sui trattori – perché il consumatore lo paga 2 euro?” Anche io ho acquistato a 2,10 euro un litro di latte pastorizzato fresco non bio da Carrefour un mese fa, ma il dato non fa testo. Anche i 2 euro sbandierati dall’allevatore non sono così rilevanti, perché andando al supermercato l’offerta è molto più ampia.

Come si scompone il prezzo

Per fare chiarezza abbiamo voluto fare i conti. Il prezzo al dettaglio si può scomporre in tre voci. Il latte alla stalla viene pagato 0,50 euro al litro. Le spese di trasporto, lavorazione, confezionamento, distribuzione e pubblicità a carico delle aziende ammontano a 0,75 euro al litro. A queste occorre aggiungere 0,15 euro come margine. A questo punto entra in gioco il supermercato, che acquista a 1,40 euro e rivende a 1,90-2,00, con un margine di almeno 50 centesimi circa.

Il latte fresco con il marchio del supermercato

Prima di andare avanti, va ricordato che nei supermercati si trovano anche confezioni di latte fresco con il marchio del distributore che costano meno. Esselunga, ad esempio, vende il suo latte fresco intero a 1,35 euro al litro. Il prezzo è interessante e si giustifica con i minori costi di distribuzione, la compressione dei margini del produttore (Latteria Soresina), l’assenza di pubblicità e la scelta di essere competitivi su un prodotto di acquisto ricorrente il cui costo è ben noto ai clienti. Esselunga probabilmente riduce al minimo i suoi margini utilizzando il latte fresco come prodotto per attirare consumatori. Per compensare questo mancato margine, Esselunga applica un ricarico di 50 centesimi al litro sul prezzo di fornitura del latte firmato dalle aziende di marca, arrivando così a vendere un litro a 1,90 euro.

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

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