martedì 28 settembre 2021

"Sono troppo sano per il vaccino", muore di Covid a 20 anni

Uno studente universitario di 20 anni nella Carolina del Nord, USA, è morto per problemi legati al COVID-19, dopo aver deciso che era "troppo sano" per aver bisogno del vaccino.


Tyler Gilreath ha contratto il virus pochi giorni dopo essersi trasferito per frequentare le lezioni all'Università del North Carolina Wilmington, secondo sua madre, Tamra Demello di Raleigh, N.C.

“Il mio incredibile figlio, Tyler Gilreath, ha perso la sua battaglia con un'infezione cerebrale che è stata una conseguenza del COVID", ha scritto la donna in un post su Facebook del 26 settembre.


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Coronavirus, oggi in Italia 2.985 casi e 65 morti Covid: vaccino, terza dose al via per anziani e sanitari: ultime notizie e bollettino.

Le ultime notizie sul Covid in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti su vaccini e green pass di oggi, martedì 28 settembre. Nel bollettino di oggi 2.985 contagi e 65 morti per Covid. Il CTS ha deciso: ok ad aumento della capienza di stadi, cinema, teatri e musei. Il Ministero: "Terza dose a over 80, ospiti Rsa e sanitari". Cartabellotta: "Presto per dire se ci sarà aumento dei contagi dopo la riapertura delle scuole". Presentati a Fda dati su sperimentazione vaccino Pfizer ai bambini tra 5 e 11 anni. L'azienda statunitense studia un farmaco per prevenire Covid-19 all'interno di famiglie in cui c'è una persona contagiata dal virus. Sanofi sospende sperimentazione del vaccino a mRna: "Troppo tardi".

Nel mondo oltre 4,7 milioni i morti, oltre 6 miliardi dosi somministrate. Il Presidente Usa Biden ha ricevuto la terza dose di vaccino Covid. La Norvegia ha eliminato tutte le restrizioni anti-Covid grazie al boom di vaccini.

Scuola, Costa: "Sì a riduzione quarantena grazie a vaccinati"

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Covid, ecco le terapie che funzionano

I ricercatori britannici hanno raffrontato 47 studi internazionali: la revisione sistematica promuove gli anticorpi monoclonali. Il virologo Fausto Baldanti: "Ma solo nelle prime fasi della malattia"

SONO terapie anti-Covid di ultima generazione, nella maggior parte dei casi già utilizzate dagli ospedali italiani che hanno conosciuto i momenti più bui della pandemia, quando di farmaci contro il virus che ha colpito il mondo dal gennaio 2020 non c'era ancora traccia. Ora, una ricerca pubblicata su Bmj (British Medical Journal, rivista medica della British Medical Association -Regno Unito) ne fa una revisione sistematica: ha analizzato decine di studi e confrontato conclusioni ed effetti dei farmaci somministrati ai pazienti per abbattere le conseguenze del Covid.

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Sospeso perché senza green pass, il prof fa lezione fuori dalla scuola

Ieri, lunedì, entrando nella sua scuola, gli è stata consegnato il decreto di sospensione dell’insegnamento perché privo di green pass. E questa mattina ha fatto lezione fuori dalla sua scuola, il «Virginio», nel centro storico di Cuneo, intessendo un cesto di vimini. Intorno: un presidio di solidarietà di conoscenti e attivisti «no green pass», ma anche di alcuni studenti.

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Troppi senza vaccinazione, le Asl piemontesi scrivono agli over 60

All’appello mancano 158 mila persone. Scuola, via alla distribuzione di 100 mila test salivari

Alessandria – Su 17.976 le persone vaccinate ieri, i sessantenni erano appena 834. In tutto sono ancora 158 mila le persone che non hanno aderito e le Asl, su indicazione dell’Unità di crisi scriveranno loro invitandole al vaccino con tanto di data, ora e luogo. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 5.945.791

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Morto di Covid uno degli infermieri cubani che aiutò Torino nei primi mesi della pandemia

Leonardo Baños Carmona, infermiere membro della Brigata cubana Henry Reeve intervenuto a Torino nella prima ondata della pandemia di coronavirus, è morto di Covid-19: aveva 47 anni, ha contratto il virus in ospedale e prima di intervenire in Italia si era recato in Sierra Leone in occasione dell’epidemia di Ebola.

Leonardo Baños Carmona, infermiere membro della Brigata cubana Henry Reeve intervenuto a Torino nella prima ondata della pandemia di coronavirus, è morto di Covid-19: aveva 47 anni e due figli di 19 e 12 anni. L'infermiere – come riferiscono i quotidiani cubani – avrebbe contratto la malattia una ventina di giorni fa nell'ospedale di Güira de Melena, la sua città natale, mentre era impegnato come ogni giorno a prendersi cura dei "suoi" pazienti. Diabetico e iperteso, a nulla sono valsi gli sforzi dei suoi colleghi per salvargli la vita.

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L’importanza della vitamina K: ecco perché non deve mancare nella dieta

E' essenziale nella coagulazione del sangue, contribuisce alla buona salute cardiovascolare, è importante nella mineralizzazione ossea, aiuta a prevenire traumi e fratture. Ecco dove trovarla

Se ormai conosciamo bene i rischi che derivano dalla carenza di molte vitamine e minerali, come la vitamina C, la vitamina D o il ferro, e ci adoperiamo a contrastarle attraverso una corretta alimentazione,  di sicuro sappiamo molto meno del ruolo che riveste la vitamina K in termini di salute e prevenzione. “Scoperta nel 1936, la vitamina K, è stata da subito identificata come un fattore chiave nella coagulazione del sangue – spiega Flavia Bernini, biologa, nutrizionista -. Una sua carenza può  evidenziarsi sotto forma di una maggior tendenza alla formazione di lividi e al sanguinamento delle mucose. Inoltre, la vitamina K svolge un ruolo importante anche nel mantenimento della densità ossea, tanto che, un suo deficit, può essere associato a osteoporosi. In Europa le carenze negli adulti sono piuttosto rare e legate perlopiù a gravi problemi intestinali o cure antibiotiche prolungate. In alcune zone del mondo le carenze sono invece piuttosto presenti nei bambini”.  

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Qual è l’incidenza del Covid-19 in Piemonte per classi d’età

 

PIEMONTE – La Regione Piemonte ha diffuso i dati aggiornati sull’incidenza dell’epidemia per età. I numeri confermano che, dal 2 agosto, il Piemonte registra una sostanziale stabilità, con un’incidenza media settimanale di circa 35 casi per 100 mila abitanti, valore contenuto grazie anche agli effetti positivi della vaccinazione.

Il valore più basso, 20.7 casi ogni 100 mila persone della stessa classe di età, si riscontra nei 60-79enni. Ampiamente sotto la media generale piemontese anche l’incidenza negli over80, a quota 26, mentre nei 30-59 enni è del 32.8. Migliora questa settimana anche la fascia dei ventenni, con una incidenza passata da 44.7 a 38.1, e la fascia dei 16-19 enni dove l’incidenza da 41.3 è scesa a 34.1. Si tratta in generale delle classi di età con maggiore numero di vaccinati, a riprova dell’importanza dell’immunizzazione. In particolare sul totale di 157 mila giovani tra 16 e 19 anni il 61,4%, in Piemonte, ha già completato il ciclo vaccinale.

Una più manifesta circolazione del virus invece, seppur in forma non grave, continua tra i giovanissimi: nella fascia 0-11 anni l’incidenza è 57.2, in quella 12-15 anni è 48.5.

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lunedì 27 settembre 2021

Ivermectina contro Covid: storia di un insuccesso

È bastato un trial clinico inaffidabile (e poi ritirato) per illudere per mesi parte della comunità scientifica. Partendo da questo spunto, un gruppo di esperti chiede ora di rivedere i metodi utilizzati per le metanalisi che indirizzano le linee guida delle istituzioni sanitarie

L'attesa per un farmaco risolutivo contro Covid 19 non potrebbe essere più febbrile. Ma in mezzo a indubbi successi (come quelli dei vaccini che stanno mutando l'evoluzione della pandemia nei paesi occidentali) non mancano però le delusioni.

A volte inattese: un buon esempio è quello dell'ivermectina, un diffusissimo antiparassitario che per diversi mesi ha macinato dati, e consensi, come potenziale trattamento precoce per i pazienti infettati da Sars-Cov-2, solo per essere alla fine bocciato dalla scienza.

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IVERMECTINA: DAI PARASSITI AL CORONAVIRUS



Dieta Dottor Nowzaradan: benefici e come seguirla

La dieta del Dottor Nowzaradan è un regime alimentare personalizzato che aiuta a perdere tantissimi chili seguendo uno stile di vita salutare e sano.

Chi segue la trasmissione Vite al limite, conosce molto bene il Dr. Nowzaradan, un medico che permette di perdere parecchi chili seguendo una dieta particolarmente rigida e restrittiva. Un regime che consente di riuscire a dimagrire in modo corretto seguendo attentamente i consigli e suggerimenti del dottore. Vediamo in cosa consiste e quali benefici è in grado di apportare.

Dieta Dottor Nowzaradan

Un regime che si basa su diversi fattori per riuscire a portare a termine i risultati che è possibile ottenere. Grazie a questa dieta e regime di questo esperto del settore, le cui storie sono raccontate nella trasmissione televisiva “Vite al limite”, è possibile arrivare a perdere fino a 20 kg in un mese. Si tratta di una dieta che prevede tantissime proteine, infatti è definita iperproteica e ha circa 1200 calorie.

Ogni soggetto che decide di seguire la dieta di questo illustre esperto nel campo dell’alimentazione e del dimagrimento deve consumare almeno tre pasti al giorno, ovvero la colazione, il pranzo e la cena evitando qualsiasi tipo di spuntino extra, durante la mattinata o la merenda. Una dieta con porzioni molto piccole e cibi sani che hanno pochi carboidrati.

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Bollettino coronavirus Italia, oggi 1.772 casi su 124.077 tamponi e 45 morti per covid: i dati di lunedì 27 settembre

Sono 1.772 i nuovi casi Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore su 124.077 test effettuati. È quanto emerge dal bollettino di oggi, lunedì 27 settembre, del Ministero della Salute. Il tasso di positività si attesta all’1,4%. I morti registrati nell’ultima giornata sono 45. L’Emilia Romagna è la regione con il maggior incremento giornaliero di contagi.

Ricoveri e terapie intensive...

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Covid, grave in ospedale anche la titolare del trasportatore no vax ucciso dal virus

La 72enne è ricoverata al San Matteo nel reparto di Terapia intensiva. In quarantena tutti i colleghi della ditta di Bressana (PV)

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Contagiata rifiuta il ricovero, ora è gravissima in Rianimazione

La donna 74enne e i suoi familiari sono no vax: arrivata al Pronto soccorso di Voghera con la polmonite, firma per uscire. Poi a casa peggiora in poche ore




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Maionese: la classifica di Altroconsumo con 21 marchi. La migliore del test è quella di Lidl

La maionese è tra i condimenti più amati e utilizzati anche nel nostro paese. Ma tra le tante marche e varianti presenti al supermercato (o discount) quale dovremmo scegliere se vogliamo puntare alla qualità e anche al risparmio? Per rispondere a questa domanda, la rivista Altroconsumo ha analizzato e confrontato un totale di 21 campioni di maionese.



C’è chi acquista la maionese classica, chi predilige la versione light (in cui si sostituisce l’olio con una parte d’acqua o yogurt per renderla meno grassa) o ancora chi ha necessità di un prodotto che non contenga uova. Altroconsumo nel suo test sulla maionese ha inserito proprio queste 3 tipologie di maionese:  classica (11 prodotti), light (4) e senza uova (6).

Per ogni campione, acquistato al supermercato o discount, è stata controllata la qualità degli ingredienti e la composizione nutrizionale ma tutti sono stati anche sottoposti alla prova di assaggio da parte di un gruppo di 280 consumatori.  

Più nello specifico, nelle etichette è stata valutata la presenza delle indicazioni obbligatorie per legge (ad esempio la percentuale di uova) ma anche di quelle facoltative (come la modalità di conservazione dopo l’apertura o l’indicazione del tipo di allevamento delle galline). 

Per quanto riguarda ingredienti e valori nutrizionali,  invece, questi sono stati valutati con un’attenzione particolare alle tipologie di additivi presenti, aromi naturali o altri ingredienti aggiuntivi non necessari. 

I risultati

Ovviamente, dal punto di vista della composizione, tra le 3 tipologie di maionese vi sono delle sostanziali differenze. Tutte hanno in comune l’ingrediente principale, ovvero l’olio che il più delle volte è olio di girasole, solo in due casi si trattava invece di olio di colza e in uno solo di mais.  

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Camminare: 10 motivi per farlo 30 minuti al giorno

Camminare almeno 30 minuti al giorno è un vero e proprio toccasana per la salute. Soprattutto se non si è molto allenati, meglio preferire la camminata alla corsa. Camminare non richiede uno sforzo fisico eccessivo e permette di fare movimento ogni giorno con costanza senza affaticarsi troppo e senza annoiarsi.


Ogni giorno potete cambiare percorso, decidere di fare una passeggiata in compagnia di persone diverse o di sfruttare la camminata per andare alla scoperta di strade che non avevate mai attraversato. Camminare garantirà al vostro organismo numerosi vantaggi. Vi aiuterà a mantenervi in forma, a perdere peso e a sentirvi più giovani. Ecco i principali benefici di una sana camminata all’aria aperta.

1) Riduce il rischio di Cancro al seno

Camminare un’ora al giorno – magari facendo due passeggiate da 30 minuti – aiuta a prevenire il cancro al seno. Secondo una recente ricerca, le donne che camminano per un’ora al giorno hanno il 14% di probabilità in meno di ammalarsi. A parere degli esperti, la camminata quotidiana di un’ora, anche in assenza di un’attività fisica intensa e più specifica, è già molto significativa per la salute.

Leggi anche: Camminare un’ora al giorno previene il cancro al seno

2) Riduce il rischio di Malattie cardiache

Camminare a passo veloce riduce il rischio di malattie cardiache. E, a parità di energia, la camminata veloce è più efficace della corsa. Lo rivela uno studio pubblicato dalla American Heart Association. La camminata e la corsa coinvolgono entrambe gli stessi gruppi muscolari e basta una semplice camminata, almeno di 30 minuti al giorno, per stare meglio.

Leggi anche: Salute: Camminare a passo veloce è meglio di correre

3) Allunga la vita

Quando uscite a camminare, provate a portare con voi un contapassi o a calcolare la distanza percorsa. Fare 5000 passi al giorno, che corrispondono ad una camminata di circa 3 chilometri, aiuta a vivere più a lungo. L’Oms ha messo in evidenza i rischi per la salute di uno stile di vita sedentario e ha ricordato a tutti di concedersi ogni giorno una bella passeggiata di salute.


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domenica 26 settembre 2021

Covid, incubo della variante R.1: gli effetti su persone vaccinate con due dosi

La nuova variante R.1 inizia a preoccupare. Molti dei contagi hanno coinvolto persone che sono state vaccinate con due dosi.

La nuova variante R.1 inizia a preoccupare. Molti dei contagi hanno coinvolto persone che sono state vaccinate con due dosi. La variante in questione è arrivata dal Giappone e contiene pericolose mutazioni. 

Covid, variante R.1: i contagi tra i vaccinati

Il Covid continua a mutare e ora è arrivata la nuova variante chiamata R.1, che sta facendo preoccupare qualche medico. Il primo caso, che ha infettato altre 44 persone, è stato riscontrato all’interno di una casa di cura. Molte di queste infezioni si sono verificate in individui che erano stati vaccinati con due dose. La variante R.1 arriva dal Giappone e contiene delle mutazioni pericolose, che riescono a migliorare la sua “trasmissione, replicazione e soppressione immunitaria“.

Per il momento non è presente nell’elenco delle mutazioni che stanno allarmando il mondo, ma gli esperti hanno espresso qualche timore. William Haseltine, dottore di malattie infettive, ha scritto su Forber che la variante R.1 deve essere tenuta sotto controllo.

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Coronavirus Italia, il bollettino di oggi 26 settembre, contagiati e morti in calo: 3099 positivi e 44 vittime

Sono 3.099 i positivi nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 3.525. E 44 i decessi in un giorno, sei meno di quello precedente. Effettuati 276.221 tamponi molecolari e antigenici, ieri erano stati 357.491. Il tasso di positività è in leggero aumento: 1,1 %. Sono 483 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, due in più rispetto a ieri

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L'autunno del coronavirus, parola agli esperti: “La fine della pandemia dipende da noi”



Allergie, in Liguria boom di visite prima del vaccino. I medici: valutazioni spesso immotivate

Il fenomeno emerso durante il congresso dell’Associazione degli specialisti di settore in corso a Genova. Il nodo delle mascherine 

Genova – Un boom di richieste di valutazioni prima della vaccinazione. Anche da persone allergiche ad alimenti o al veleno di imenotteri che non dovrebbero avere dubbi.

«Cosa comporta, questo? Un aumento dell’attesa sulle visite per chi ha problemi allergologici importanti come i pazienti asmatici – afferma Federica Fumagalli, specialista in Allergologia e Immunologia Clinica nell’Asl2 e coordinatore ligure di Aaiito, l’Associazione allergologi e immunologi italiani territoriali e ospedalieri – le richieste il più delle volte sono motivate solo da fattori psicologici.

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Dentix multata per un milione di euro: ad Alessandria centinaia con debiti e senza cure

Il fallimento della società (spagnola) ha lasciato circa 300 pazienti con debiti da pagare e senza le cartelle cliniche per poter trovare un altro dentista

ALESSANDRIA. «Mi vergogno ad andare in giro così. Sono senza denti e non so come fare, e i soldi li devo pagare». A. A. l’anno scorso a luglio aveva raccontato di quell’impianto dentistico pagato in anticipo con un prestito a una finanziaria, che avrebbe dovuto essere realizzato da Dentix (piazza Marconi), ma il fallimento della società (spagnola) ha lasciato circa 300 pazienti con debiti da pagare e senza le cartelle cliniche per poter trovare un altro dentista.

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Usa, record di contagi tra non vaccinati in Alaska: 800 nuovi positivi al giorno

In Alaska è record di contagi da Covid tra persone non vaccinate. La media è di 800 nuovi positivi al giorno.

In Alaska è record di contagi da Covid tra persone non vaccinate. La media è di 800 nuovi positivi al giorno. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 1.735 nuovi casi e nel 2021 ci sono stati 44 morti. 

Usa, record di contagi tra non vaccinati in Alaska: sistema sanitario al collasso

In Alaska, lo stato più a nord degli Stati Uniti, è record di contagi. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.735 nuovi casi, mentre i morti sono arrivati a 44 nel 2021. Al momento il sistema sanitario è nuovamente al collasso e sul territorio si sta registrando il tasso di positività più alto di tutta l’America. Questo è dovuto anche alla diffusione della variante Delta. Il 7 settembre i casi in un giorno sono stati 2.127 e ora i numeri sono tornati a crescere.

La media giornaliera sta superando gli 800 positivi al giorno da una settimana. 

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No Green Pass, sul palco a Roma anche una dirigente di polizia: "Disobbedire è un dovere". Avviata azione disciplinare. E lei: "Avanti anche senza divisa"

Sabato a San Giovanni anche la vicequestore Schilirò aveva arringato la folla contro il certificato verde. Ma i vertici non hanno gradito. La replica: "E' partita la macchina del fango"


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Vitamina C: del tutto insufficiente la dose finora raccomandata dall’Oms

La quantità di vitamina C raccomandata dall’Oms come dose minima giornaliera per il mantenimento di un buono stato di salute, pari a 45 milligrammi, è clamorosamente sbagliata, per difetto. Quella giusta sarebbe infatti più che doppia, pari cioè a 95 milligrammi. A far emergere l’errore è stato uno studio molto particolare, condotto dai ricercatori dell’Università di Washington. Nello studio viene rianalizzato un esperimento fondamentale e celeberrimo, portato avanti a partire dal 1944 dall’Istituto Scorby di Sheffield, nel Regno Unito, e mai più messo in discussione.

In quel momento (si era in tempo di guerra) i ricercatori non erano affatto interessati a definire le dosi minime di nutrienti essenziali come la vitamina C. Piuttosto, volevano stabilire le quantità minime di alimenti freschi (soprattutto vegetali) da assegnare agli equipaggi delle navi per evitare che insorgesse lo scorbuto, malattia provocata appunto da livelli insufficienti di vitamina C e di altri nutrienti. Con questa finalità, avevano reclutato 20 volontari tra gli obbiettori di coscienza assegnati allo stesso istituto e li avevano fatti salpare su una nave dove sarebbero rimasti per mesi. Il protocollo prevedeva che il gruppo fosse suddiviso in tre sottogruppi, ciascuno sottoposto a un diverso trattamento: 0, 10 o 70 milligrammi di vitamina C al giorno, da assumere fino a quando non si fossero visti segni chiari di malattia, o comunque non fosse stato possibile evidenziare i primi segni di scorbuto, cioè il sanguinamento gengivale e la difficoltà di cicatrizzazione. Quanto a quest’ultima, per verificarne i tempi, venivano inferte periodicamente ai partecipanti delle piccole ferite, per controllarne la guarigione.

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sabato 25 settembre 2021

Il medico no-vax sottoposto a procedimento disciplinare dall’Ordine: “Mi metteranno al rogo”. Ma le accuse ora si aggravano

Scintille tra Toti e il medico che rischia la radiazione dall'albo

Genova - Il giorno dopo l’apertura del procedimento disciplinare nei confronti del medico no-Covid-vax Roberto Santi messo sotto accusa dall’Ordine dei medici della Liguria per l’aspetto deontologico del caso delle presunte esenzioni facili da vaccini e mascherine, sulla vicenda si apre un caso politico. Immediatamente prima della riunione del collegio giudicante, martedì alle 19, si erano infatti verificati due eventi: da una parte, un raduno no-vax in piazza della Vittoria sotto la sede dell’Ordine convocato con manifesti che facevano esplicito riferimento all’adesione di Italexit, il partito anti Europa e anti euro lanciato da Gianluigi Paragone (ma Paragone, atteso dai presenti,...

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Covid: 3.525 positivi, 50 le vittime. Il tasso positività scende all'1%

Iss: contagi tra i sanitari, aumento in estate e ora lenta discesa

Sono 3.525 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 3.797.

Sono invece 50 le vittime in un giorno (ieri erano state 52). Sono 357.491 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 277.508. Il tasso di positività è dell'1%, in calo rispetto al dato di ieri (1,4%).

Sono 481 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, in calo di 8 rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 26 (ieri erano 35). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.497, ovvero 56 meno di ieri.

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Inail: da inizio pandemia 180.000 contagi Covid sul lavoro

747 morti; Nei primi 8 mesi contagi in calo 40% su 2020

(ANSA) - ROMA, 24 SET - Le denunce di contagi da Covid 19 sul lavoro arrivate all'Inail tra fine giugno e fine agosto sono state 3.067 mentre quelle arrivate da inizio pandemia sono state quasi 180.000. Lo fa sapere l'Istituto spiegando che primi otto mesi di quest'anno i casi sono in calo del 40% rispetto allo stesso periodo del 2020.

I decessi da inizio pandemia sono 747 Dall'inizio della pandemia alla fine di agosto le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 segnalate all'Istituto sono 179.992, pari a meno di un quinto del totale delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020 e al 4% del totale dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss) alla stessa data. (ANSA).

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Pavia, il camionista muore di Coronavirus a soli 56 anni. "Come si stava curando a casa", una tragedia italiana

Una triste, tragica, parabola quella di un camionista di Pavia. Un autotrasportatore di 56 anni, residente a Codevilla in Oltrepo' Pavese e conosciuto per le sue posizioni no vax e addirittura negazioniste, è morto proprio dopo essersi contagiato con il covid. Secondo quanto riporta il quotidiano locale La Provincia Pavese che ne dà la notizia, dopo il tampone positivo, agli inizi di settembre, l'uomo ha provato a curarsi a casa.


Ma in brevissimo tempo le sue condizioni di salute sono peggiorate. A quel punto, quando ormai la situazione era gravissima, l'autotrasportatore è stato portato in ospedale dove è deceduto poco dopo. Il camionista 56enne non si era vaccinato: lo aveva deciso lui, in coerenza con le sue convinzioni contro il vaccino anti-Covid e contro l'esistenza del virus, già manifestate ai tempi del primo lockdown del 2020.

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Green pass, controlli Nas: accertate 236 violazioni per 94mila euro di sanzioni

Multati anche 108 clienti per il mancato possesso del certificato

Sono 236 le violazioni accertate dal Nas durante i controlli sul rispetto dell'obbligo del Green pass. Dall'entrata in vigore della normativa sono state ispezionate oltre 5mila attività. Delle 236 sanzioni, 128 sono state fatte ai titolari di esercizi commerciali, in particolare ristoranti bar e palestre. Le altre 108 sanzioni sono state applicate nei confronti dei clienti per mancato possesso del certificato per un totale complessivo di 94mila euro.

In particolare sono state 116 le sanzioni elevate a ristoranti, pizzerie e bar, 58 a palestre, piscine e centri benessere, 38 a sale scommesse, sale gioco e attività ricreative, mentre 24 nell'ambito dei servizi di trasporto a lunga percorrenza. Sono state contestate, inoltre, 5 violazioni penali ad altrettante persone deferite alle Autorità giudiziarie per i reati di falso e sostituzione di persona poiché hanno utilizzato green pass di altre persone o hanno esibito falsa documentazione attestante la negatività al Covid-19.


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Lisbona de La Casa di Carta è guarita: ha sconfitto il Covid-19, ma accusa il Governo spagnolo

Dopo un mese, l'attrice sta bene e avverte: “Mi ha cambiata molto”

Itziar Ituño, la celebre Lisbona de "La Casa di Carta", è guarita dal coronavirus. Dopo che l’attrice era risultata positiva al virus lo scorso marzo annunciandolo sui social, ora in un’intervista radiofonica comunica che finalmente sta bene e ha sconfitto il covid-19. Aveva avuto i primi sintomi sul set della serie “Alardea”, dove era impegnata nei Paesi Baschi. Dopo il tampone si era messa in quarantena.

In un’intervista a Radio Ciudad, a un mese di distanza, l’attrice ha raccontato di aver contratto il virus in forma lieve, ma ha anche criticato la gestione dell’emergenza da parte del governo spagnolo. Per diverse settimane ha convissuto con sintomi disparati che l’hanno costretta a fermarsi e a pensare.


“Ho passato un brutto periodo e il mio compagno ha trascorso 8 giorni in ospedale – ha detto l’attrice - Non è solo un’influenza, dà sintomi molto rari, ti fa sentire cose strane. Inizi con una tosse un po’ banale, e il giorno dopo ti svegli con la febbre. Perdi l’olfatto da un giorno all’altro, non senti l’odore o il sapore di nulla. A livello personale mi ha cambiato molto. Questo virus ti costringe a rallentare, ad ascoltare molto il tuo corpo, ad osservarti, a capire bene cosa mangiare. Mentre sono stata malata ho cercato di cambiare me stessa. Nella mia città ci sono stati molti morti, ho conoscenti i cui parenti non ne sono usciti, ed è stato molto difficile non poter dire addio o fare una sepoltura decente. Mi ha toccato abbastanza da vicino. A livello globale, bisogna imparare la lezione che il pianeta ci sta dando: spero che questo cambierà molte cose e che le persone avranno priorità più chiare, come avere un buon sistema sanitario”.


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Padova, l'anestesista simbolo della lotta al Covid sospeso perché no vax

 

La compagna gli aveva dedicato una lettera su Facebook per il suo impegno in corsia durante la prima ondata. Nessuna dichiarazione da parte dell'uomo sulla decisione di non vaccinarsi


Era diventato un simbolo della lotta al Covid durante i tempi più bui della pandemia, quelli della prima ondata, ora invece il suo nome è finito tra i no vax. Ha del paradossale la storia di Alessio Scatto, l'anestesista di Padova, che - riporta "Il Mattino di Padova" - è stato sospeso dall'Azienda Ospedale Università di Padova perché non vaccinato contro il Covid.

Dal 10 settembre, Scatto - come si legge nell'Ordine dei Medici di Venezia, dove è iscritto dal1996 - non può più esercitare la professione di anestesista almeno fino al 31 dicembre 2021. Proprio quella professione che a marzo 2020 gli aveva fatto guadagnare la fama di eroe, per il suo impegno tra le corsie del reparto di Terapia intensiva Covid dell'ospedale.

 

A renderlo famoso aveva contribuito la lettera di incoraggiamento che la compagna gli aveva dedicato su Facebook: "Ti vedo in quel reparto, con quella tuta... il caldo, la fatica, la tensione... e non ti ho mai visto più bello". Parole piene di amore e orgoglio che ora rendono la scelta dell'uomo ancora più difficile da comprendere.


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Covid, 22 morti in 2 Rsa nel Potentino: rinvio a giudizio per tre persone


Le persone coinvolte, che gestivano e dirigevano le due strutture di Marsicovetere e Brienza, sono imputate di epidemia colposa, omicidio plurimo, circonvenzione di incapace. Prima udienza il 17 novembre


Sono state rinviate a giudizio per epidemia colposa  tre persone a Potenza per la morte di 22 anziani ospiti nelle case di riposo di Marsicovetere e Brienza, tutti uccisi nel giro di pochi giorni dal Covid nel 2020. Il provvedimento riguarda Nicola Ramagnano e Romina Varallo, che dirigevano e gestivano la Rsa "Nicola Ramagnano" di Marsicovetere, e suor Fulgenzia Sangermano, della Casa "San Giuseppe" di Brienza.

Epidemia colposa e omicidio plurimo - A loro carico ci sono imputazioni, a vario titolo, di epidemia colposa, omicidio plurimo, falso e circonvenzione di incapace, mentre sono stati prosciolti dall'accusa di epidemia colposa. A decidere il rinvio a giudizio è stato il gup Lucio Setola. Il proscioglimento dall'epidemia colposa è stato accolto con grande soddisfazione dai difensori perché tale accusa avrebbe portato i loro assistiti davanti alla Corte d'assise. I tre gestori delle Rsa saranno invece giudicati dal Tribunale di Potenza e la prima udienza è stata fissata per il 17 novembre. 


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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...