"Rispettare la stagionalità è importante per l'ambiente e per la nostra salute: la natura ci fornisce nelle varie stagioni i micronutrienti che ci servono in quel momento", sottolinea la dietista Federica Grandi
Frutta, verdura e pesce sono alimenti tipici della dieta mediterranea con ottime proprietà per la salute, accomunati anche dalla stagionalità. Se, infatti, è cosa nota che le pere o i cavolfiori sono frutti della terra tipicamente invernali, meno noto è che anche le alici o le sardine hanno la loro stagione nei mesi freddi. “Rispettare la stagionalità degli alimenti ci permette di spendere meno e di sfruttare meno l’ambiente. Ma non è solo questo. La natura non agisce senza motivo: a seconda delle varie stagioni troviamo infatti anche alimenti che hanno i micronutrienti (come vitamine e sali minerali) che proprio in quella stagione sono particolarmente utili”, spiega a Gazzetta Active la dottoressa Federica Grandi, dietista presso il Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bergamo) del Gruppo San Donato.
E’ vero che anche il pesce ha una propria stagionalità?
“Sì, e seguirla è importante perché permette di evitare l’eccessivo sfruttamento dei fondali. Se pesco del pesce troppo giovane, infatti, non ho più il turnover di nascite del pesce stesso, e alla fine devo andare a prendere del pesce di allevamento, che sicuramente è meno ricco dal punto di vista nutrizionale”.
Quali sono i pesci tipici di questa stagione invernale?
“Troviamo pesci particolarmente ricchi di acidi grassi omega 3 come alici, sgombri e sardine, ma anche la sogliola, la spigola, il nasello, il dentice, la cernia, il San Pietro, la ricciola, il rombo, lo scorfano, e poi molluschi come seppie, calamari e polipo”.
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