Dove sono state chiuse le scuole per impennata di casi Covid tra alunni e personale scolastico? Dall’Umbria alla Lombardia, dall’Abruzzo alle Marche passando per Lazio e Alto Adige, ecco dove si stanno registrando i nuovi focolai, spesso legati alle varianti del virus, che hanno costretto le amministrazioni locali a decidere per il ritorno alla didattica a distanza. Galli (Sacco): “Questo è un problema”.
Anche se non c'è un collegamento scientificamente provato tra circolazione delle varianti Covid e aumento dei contagi tra i bambini, è un dato di fatto che la maggior parte dei focolai collegati alle mutazioni del virus, in particolare a quella inglese, siano stati registrati nelle scuole. E il numero di comuni e Province che stanno decidendo di tornare alla didattica a distanza sta crescendo ora dopo ora per evitare che la trasmissione dell'infezione diventi incontrollabile. Numerose classi sono finite in quarantena, per altre è stato predisposto lo screening, insieme anche al personale docente e non docente, per scoprire la presenza di ulteriori casi. "Stando a ciò che dicono gli esperti inglesi – ha detto Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano -, i primi riscontri confermano che la variante inglese si trasmette più velocemente tra i più giovani. Varie evidenze vanno in questa direzione. Se confermato, questo è un problema per diversi motivi. Ricordiamoci che per i ragazzi e i bambini non abbiamo ancora un vaccino sperimentato. Inoltre, i giovanissimi di solito si infettano meno degli adulti, perché hanno una min
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento