venerdì 28 settembre 2012

Perché è meglio non bere il tè con il latte?

Teatime - Foto della lettrice <a href="http://i.focus.it/Scheda_media.aspx?idc=2276497" target="_blank">ElisabettaDiGirolamo</a><br />
Teatime - Foto della lettrice ElisabettaDiGirolamo

Nel mondo il tè, come bevanda, è secondo solo all’acqua. Gli studiosi confermano che ci protegge dalle malattie cardiovascolari perché contiene le catechine, sostanze che favoriscono la produzione di ossido nitrico, un composto capace di migliorare l’elasticità delle arterie. Se si aggiunge latte, però, i benefici del tè vengono annullati. Alcune proteine presenti nel latte, le caseine, contrastano infatti l’azione delle catechine.
(Come si fa la decaffeinizzazione?)

Contro il cancro

Gli esperti ritengono poi che il latte possa far diminuire anche le capacità anticancerogene del tè.
(Formaggio e latte hanno stesse qualità?)

lunedì 24 settembre 2012

Fare i lavori di casa aiuta a prevenire il cancro

Uno studio condotto sulle donne dimostra che i lavori domestici riducono il rischio tumore al seno del 13%. Vale anche per gli uomini.

 

L'attività fisica previene il cancro e aumenta la memoria, allunga la vita e migliora il nostro metabolismo. Adesso però uno studio ha mostrato che è sufficiente fare i lavori domestici per trarre beneficio dall'attività fisica e ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno per le donne del 13%.

Il giardinaggio, le pulizie di casa, portare a spasso il cane o lavare la macchina sono attività che funzionano esattamente come la palestra o il jogging. 


Lo studio è stato condotto dall'European Prospective Investigation of Cancer (Epic) e pubblicato sull'International Journal of Cancer. Ha considerato in particolare il tumore al seno, che in Italia colpisce 1 donna su dieci. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne. È la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 17% tra i decessi per causa oncologica.

La ricerca ha analizzato 8mila donne, dividendole tra quelle che conducevano una vita più o meno attiva. Le prime hanno avuto il 13% di possibilità in meno di ammalarsi di tumore. Le donne considerate “moderatamente attive” vedevano abbassarsi il rischio comunque di un 8%. 

 

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sabato 22 settembre 2012

Olio di sesamo per abbassare pressione sanguigna e colesterolo

La combinazione di olio di crusca di riso e olio di sesamo è stata trovata migliorare i livelli di colesterolo e abbassare la pressione arteriosa

Cucinare utilizzando ingredienti diversi come, per esempio, l’olio di sesamo e crusca di riso pare sia un toccasana per pressione sanguigna e colesterolo nel sangue.
Ecco quanto emerge da uno studio, i cui risultati sono stati presentati in questi giorni a Washington durante l’American Heart Association’s High Blood Pressure Research 2012 Scientific Sessions.

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mercoledì 19 settembre 2012

A tavola ancora troppi errori, a cominciare dalla colazione

Tanti trascurano il primo pasto della giornata. «Dimenticati» i legumi, appena sufficienti frutta e verdura, troppa la carne.

 

«Gli italiani fanno ancora troppi errori a tavola». Così Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione, sintetizza i risultati dell'Indagine nazionale sui consumi alimentari in Italia condotta dall'Istituto su oltre tremila persone fra il 2005 e il 2006, i cui risultati definitivi sono stati pubblicati di recente.

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martedì 18 settembre 2012

Noci, spinaci, fagioli: la dieta per la vista parte dalla vitamina B

Vitamina B: un rimedio contro i mali dell`invecchiamento. Oltre a mantenere giovane il cervello e aiutare nella prevenzione delle fratture, infatti, le vitamine del gruppo B – e in particolare una combinazione di B6, B12 e acido folico – servono a diminuire i rischi d`insorgenza di degenerazione maculare legata all`età (Dmle). Lo afferma uno studio condotto dal Brigham and Women`s Hospital di Boston e dall`Harvard Medical School e pubblicato su Archives of Internal Medicine.
Scudo per gli occhi - I ricercatori hanno somministrato a un gruppo di donne ultraquarantenni degli integratori vitaminici e a un altro gruppo un placebo: nel primo gruppo è stata riscontrata una diminuzione del 34% del rischio di insorgenza di una qualsiasi forma di degenerazione maculare. Per quanto riguarda le forme più gravi, il rischio si abbassa del 41% per le donne che hanno assunto integratori di B6, B12 e acido folico. Il mix di queste vitamine infatti diminuisce il livello nel sangue di omocisteina, un amminoacido la cui elevata concentrazione è associata a un alto rischio.

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Salute degli occhi

 

 

lunedì 17 settembre 2012

Leggere le etichette fa restare magri

L’abitudine di leggere le etichette dei prodotti alimentari aiuta mantenere la linea e ridurre potenzialmente il sovrappeso e l’obesità

Leggere le etichette dei prodotti alimentari è una buona abitudine che tutti dovremmo prendere: serve per capire di quali ingredienti sono composti e cosa introduciamo nel nostro organismo.
Sembra cosa da poco, ma può avere delle importanti ripercussioni sulla salute e anche sul portafogli – dato che può capitare di trovare uno stesso prodotto, con gli stessi ingredienti, di marca diversa e con prezzo spesso molto differente.

Oltre a questi e altri vantaggi, un nuovo studio internazionale suggerisce che leggere le etichette può anche combattere l’obesità o, quantomeno, aiutare a tenere sotto controllo il proprio peso.
Secondo quanto riportato dalla rivista Agricultural Economics, su cui è stato pubblicato lo studio, le donne che leggono abitualmente le etichette pesano in media quasi 4 chili in meno di chi non lo fa.

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mercoledì 12 settembre 2012

Cuore a rischio con la bistecca

Per i ricercatori di Cambridge la dose ideale è di 53 grammi per l'uomo e 30 per la donna

Per il benessere del cuore è opportuno ridurre il consumo di carni rosse. Gli esperti ne consigliano l'assunzione in dosi che potremmo definire omeopatiche: massimo 53 grammi di carne rossa al giorno per gli uomini (che invece ne mangiano almeno 90) e 30 grammi per le donne (che ne consumano in media 54 grammi).Queste le dosi da non superare per scongiurare il rischio di incorrere in patologie croniche e tumori. Ad ogni aumento di 50 grammi giornalieri corrisponde un aumento del rischio di sviluppare patologie coronariche del 42 per cento.
I calcoli sono stati realizzati dai ricercatori del dipartimento per la salute pubblica della Cambridge University e sono stati pubblicati sul British Medical Journal. 

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...