venerdì 18 gennaio 2013

La Luteina: un antiossidante per proteggere gli occhi

La Luteina aiuta a combattere la Degenerazione Maculare Senile.

Gli studi confermano la funzione protettiva di questo carotenoide che si trova nella frutta e nella verdura.
Esiste in natura una sostanza antiossidante che protegge gli occhi da alcune importanti malattie. È la luteina, il carotenoide presente in molti vegetali, in particolare nelle verdure a foglia verde, come spinaci e cavoli. Nell’occhio umano la luteina si trova nella macula, la parte centrale della retina, responsabile della acuità visiva, la visione dei dettagli. Oltre a svolgere un’importante azione antiossidante, la sostanza forma i cosiddetti pigmenti maculari, una sorta di filtro che impedisce alle radiazioni nocive (la cosiddetta ‘luce blu’) di raggiungere e danneggiare il tessuto sensibile della retina.

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Luteina

giovedì 17 gennaio 2013

Tumori, tra recidive e metastasi ecco i farmaci che aiutano a vivere

La ricerca ha prodotto 9 nuovi medicinali che saranno in commercio anche in Italia entro il 2013, e altri 4 attesi nel 2014 a conclusione della sperimentazione.Non riescono a "spegnere" la proliferazione incontrollata delle cellule cancerose, ma permettono sopravvivenze anche di anni

di ARNALDO D'AMICO

BOSTON - Sono nove i farmaci nuovi contro vari tipi di cancro la cui autorizzazione in Italia è prevista per quest'anno, in genere già autorizzati negli Usa e in Europa. Altri quattro il prossimo anno, se le autorità regolatorie europee e poi italiane avranno completato l'esame della enorme mole di dati dei risultati. Nessuno guarisce dal cancro, come il mix di farmaci che eradica la leucemia promielocitica acuta, al momento unica cura farmacologica definitiva, messa a punto da Pier Paolo Pandolfi direttore del Beth Israel, uno dei quattro centri di ricerca oncologica della Harvard University di Boston.
 


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lunedì 14 gennaio 2013

MUSCOLI O CERVELLO?


Una struttura fisica esile vuol dire problemi in vista e non che si è secchioni Cervello in forma ma struttura esile, magra, un po' emaciata? È il profilo tipico del secchione, anche se sono molte le persone con struttura corporea esile, muscoli poco sviluppati e magrezza che possono diventare un problema.
Se da una parte l'allenamento del cervello permette di esibire una mente in forma, non sempre l'allenamento con il sovraccarico di pesi sviluppa i muscoli. "Anche se le routine degli esercizi che si eseguono in palestra sono ben studiate, pesanti e ben eseguite – spiega Paola Signorelli, medico nutrizionista con una grande esperienza nel mondo del wellness – la spiegazione degli insuccessi è nella dieta, non nell'esercizio.".
Infatti se quello che mangiamo normalmente è sufficiente per mantenere peso e struttura muscolare, per sviluppare i muscoli, nel caso della persona magra ed esile, è necessario aumentare l'apporto di energia soprattutto in termini di carboidrati e proteine, mattoni fondamentali della costruzione muscolare.

Cosa mangiare? 

"Prima di tutto bisogna semplicemente mangiare di più scegliendo meglio gli alimenti – sottolinea l'esperta –. Tra i carboidrati è meglio aumentare l'assunzione di cereali preferibilmente a medio-basso indice glicemico (riso basmati, riso selvatico, riso integrale, pasta integrale, farro, miglio, orzo, kamut cioè grano integrale) ma anche patate dolci, pane preferibilmente integrale e frutta. Per quanto riguarda le proteine, invece, è meglio orientarsi verso gli albumi delle uova, le carni bianche come il petto di pollo, di tacchino, di fagiano e faraona, carni rosse magre come il filetto, il magatello, la noce, lo scamone o la sottofesa di manzo. Per quanto riguarda il pesce meglio mangiare branzino, merluzzo, nasello, palombo, pagello, persico, rana pescatrice, rombo, sogliola, trota, spada, salmone, tonno fresco; i derivati della soia come il tofu, formaggio di soia, ma anche yogurt magro di latte vaccino o di soia senza mai dimenticare una abbondante porzione di verdura ad ogni pasto condita con olio di oliva ed in minor percentuale con olio di semi spremuti a freddo.

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domenica 13 gennaio 2013

Carboidrati e glicemia

I carboidrati rappresentano , per l’organismo, la fonte di energia privilegiata; solo in assoluta mancanza di essi ( esclusione con la dieta ) il corpo si rivolge all’utilizzazione delle proteine e dei grassi per ottenere energia. Persistendo tale situazione si formano dei prodotti intermedi , chiamati corpi chetonici e responsabili di una forte acidosi metabolica , condizione negativa che conduce a uno stress non trascurabile per il nostro corpo , specialmente a livello renale e respiratorio, dove maggiore è l’escrezione di tali sostanze (…a proposito di diete iperproteiche come la Dukan).
Dopo aver mangiato, l’aumento della glicemia provoca la secrezione dell’ormone insulina da parte del pancreas, che ha il compito di far stimolare le cellule a usare il glucosio. Quando la cellula non ha più bisogno di glucosio , soddisfatte le proprie necessità , l’eccesso viene stivato nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno e, quando anche queste riserve sono piene, l’ulteriore eccesso si trasforma in grasso e si accumula nel tessuto adiposo.
Il continuo eccesso di glucosio puo’ portare la cellula a essere più resistente all’azione dell’insulina, per cui quest’ultima accetta meno glucosio e la glicemia permane elevata.
Si instaura, così, una condizione patologica nella quale abbiamo un eccesso di glucosio nel sangue e, allo stesso tempo, un eccesso di insulina ( secreta nel tentativo di ridurre la iperglicemia ma non utilizzata a pieno dalla cellula ). Questa condizione è strettamente correlata con la facilitazione delle cellule cancerose a moltiplicarsi e svilupparsi maggiormente.
Consumando carboidrati derivati da cereali integrali si disinnesca il meccanismo insulinico perverso, di diminuire la glicemia e, soprattutto, di inibire la crescita delle cellule cancerose.

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mercoledì 9 gennaio 2013

Iss boccia le sigarette elettroniche: "Efficacia e innocuità da dimostrare"

La relazione dell'Istituto superiore della sanità stronca l'alternativa alla bionda. "Chiarire sulla tossicità. Non verificata l'utilità del prodotto nell'aiutare i fumatori a smettere". Il ministro della salute Renato Balduzzi:"Alta attenzione su rischi"

 

ROMA - L'Istituto superiore di sanità boccia le sigarette elettroniche con nicotina. Brutte notizie dunque per i fumatori che pensavano di aver trovato un rimedio al vizio del fumo. Secondo gli esperti dell'Iss, l'efficacia di questo prodotto è infatti "ancora tutta da dimostrare". Ma non si ferma qui. L'Istituto vuole capire anche eventuali rischi per la salute dei consumatori. Questo, in sintesi, il contenuto della relazione dell'Iss, in risposta a un parere richiesto nei mesi scorsi dal ministro della Salute Renato Balduzzi, sulle sigarette elettroniche.

 

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venerdì 4 gennaio 2013

Mantenere il cervello attivo per allontanare il rischio di demenza

Le capacità mentali, le funzioni cognitive e l’acutezza possono essere mantenute e aumentate semplicemente tenendo il cervello attivo, anche da anziani. In questo modo non solo si può essere più mentalmente pronti, ma anche prevenire eventuali problemi di demenza o declino cognitivo

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L’emicrania è femmina. E si controlla in modo dolce

mercoledì 2 gennaio 2013

Qualche chilo in più dopo le feste? Fa bene alla salute e si vive di più

Un largo studio revisionale afferma che qualche chilo in più non è deleterio per la salute ma, anzi, chi è moderatamente in sovrappeso ha meno probabilità di morire rispetto a chi ha un peso normale: è l’effetto del “paradosso obesità”
 
Dopo i pranzi delle feste sono in molti a dover fare i conti con qualche chilo in più.
E così, come ogni anno, a questi eventi si accompagnano le statistiche e i relativi consigli degli esperti per perdere il peso e il grasso accumulato.
Ma deve per forza essere così? Dobbiamo davvero perdere i “chili di troppo”?
Forse no. O, per lo meno, non in misura drastica. Perché, a quanto pare, avere qualche moderato chilo in più mette al riparo da una morte prematura, rispetto a coloro che sono considerati di peso normale.

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...