domenica 23 giugno 2024

Riso Venere, perché fa bene? E come mangiarlo?

Gustosi e versatili in cucina, i suoi chicchi sono ricchi di nutrienti preziosi per la salute e la linea. Scoprite come gustarlo al meglio con le nostre ricette



Sugli scaffali dei supermercati oltre ai chicchi bianchi classici se ne trovano oramai di diversi tipi, tra cui il riso Venere o riso nero che ha origini cinesi. Una delle varietà di riso nero più diffuse da noi è appunto la varietà italiana Venere, che è coltivata da tempo nella zona della Pianura Padana, in particolare in Piemonte, e nella Valle del Tirso in Sardegna. Profumato e saporito, è una varietà di riso integrale molto pregiata ricca di tante proprietà benefiche. Viste le sue virtù, può essere considerato un vero e proprio integratore naturale. È ricco, infatti, di vitamine, minerali, antiossidanti e altri nutrienti, utili per il buon funzionamento dell’organismo. Con l’aiuto della dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in Scienza dell’alimentazione, vediamo quali sono e perché conviene portarlo in tavola.

Riso Venere: perché fa bene

Il riso nero è uno scrigno di benessere. «Dopo la cottura e il suo raffreddamento fornisce “amido resistente” che si comporta in maniera simile alle fibre: aiuta a mantenere e sviluppare la flora batterica intestinale, favorendo la crescita dei batteri “buoni”. Ha, poi, il vantaggio di non contenere glutine, quindi può essere consumato tranquillamente anche da chi soffre di intolleranze», ci spiega. Inoltre, è amico del buonumore. «Grazie alla sua ricchezza di vitamine del gruppo B, di minerali come il magnesio e il potassio e di triptofano, contrasta la stanchezza e lo stress, favorendo il benessere psicofisico».

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