mercoledì 3 giugno 2009

La felicità non ha nulla a che fare con la fama e la ricchezza




















La ricchezza, la fama e la bellezza possono essere una formula per l’ansia piuttosto che per la felicità. Psicologi dell’Università di Rochester hanno valutato le risposte ad un sondaggio su 147 neolaureati, osservando i loro risultati e il loro livello di felicità per un periodo di due anni. Gli obiettivi personali erano stati suddivisi in due categorie: estrinseci (cose come la ricchezza, la fama e l’immagine personale) e intrinseci (per esempio, relazioni significative, la salute e la crescita personale).

I ricercatori hanno rivelato tramite l’analisi statistica che il raggiungimento degli obiettivi intrinseci ha portato ad una maggiore autostima e ad un maggiore senso di benessere, ma contro ogni previsione, il raggiungimento degli obiettivi estrinseci di ricchezza e fama ha portato ad ansia ed infelicità. Più alto è il numero di obiettivi estrinseci che le persone raggiungono, più essi tendono a sentirsi come pedine, come parte di un gioco più grande che dura per sempre e che non li fa sentire realmente responsabili di se stessi. Edward Deci, co-autore dello studio, ha spiegato che è come se alle persone che raggiungono questi obiettivi mancassero le cose più importanti.

Nel gruppo di studio dei giovani laureati, coloro che si sono concentrati su un solo obiettivo tendeva a raggiungerlo. Poiché studi precedenti avevano dimostrato che il raggiungimento dei loro obiettivi potevano rendere le persone più felici, ci si sarebbe potuto aspettare che i ragazzi diventassero felici nel corso del tempo. Ma questa nuova ricerca aggiunge che quello che conta non è raggiungere i soliti obiettivi, ma soltanto quelli più giusti per ogni singolo individuo.

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venerdì 29 maggio 2009

Stile di vita sano: tutti lo conoscono, ma pochi lo mettono in pratica


Nonostante i ben noti vantaggi di avere uno stile di vita che comprende l’attività fisica, una dieta ad alto contenuto di frutta e verdura, il mantenimento di un peso sano, l’uso moderato di alcool e non fumare, solo una piccola percentuale di persone segue questo stile di vita sano. Infatti oggi, secondo un articolo pubblicato su The American Journal of Medicine, il loro numero è in diminuzione.

Le scelte di vita sbagliate sono spesso associate con il rischio di malattie cardiovascolari e diabete. I ricercatori del Dipartimento di Medicina Famiglia alla Medical University of South Carolina, hanno messo a confronto i risultati di due studi su vasta scala della popolazione degli Stati Uniti nei periodi 1988-1994 e 2001-2006. Durante questi 18 anni, la percentuale di adulti di età compresa tra 40 e 74 anni, con un indice di massa corporea superiore a 30 è aumentato dal 28% al 36%; l’attività fisica effettuata 12 volte al mese o più è diminuita dal 53% al 43%; l’abitudine al fumo non è sostanzialmente cambiata (dal 26,9% al 26,1%); mangiare 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno è scesa dal 42% al 26%, e l’uso moderato di alcolici è aumentato dal 40% al 51%. Il numero di persone che aderiscono a tutti i 5 sani abitudini è diminuito dal 15% all’8%.

Il Servizio Sanitario Nazionale ed il Nutrition Examination Survey (NHANES) hanno effettuato un sondaggio nazionale negli Stati Uniti condotto dal Centro Nazionale per l Statistiche sulla Salute. I ricercatori hanno utilizzato i dati dei periodi 1988-1994 e 2001-2006 su 7.340 intervistati nel primo periodo e 7.811 nel secondo.

Dal momento in cui le persone con diagnosi come malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione o colesterolo alto prendevano parte al sondaggio, i ricercatori hanno cercato di determinare se questi individui avevano intrapreso delle sane abitudini e se queste erano cambiate nel corso del tempo. Lo studio ha concluso che le persone con queste condizioni o con fattori di rischio per esse, non hanno maggiori probabilità di aderire ad uno stile di vita sano rispetto alle persone senza questi fattori.

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lunedì 25 maggio 2009

Il 30% dei bambini italiani salta la colazione e non è attento in classe















Tutti i medici e nutrizionisti del mondo sono concordi con l’affermare che la prima colazione è uno dei pasti più importanti della giornata. Per i bambini poi questo diventa il più importante, perché in fase di crescita, e di fronte ad una giornata di scuola, avere l’energia giusta grazie alla colazione è fondamentale.

Secondo gli ultimi dati della Società italiana di nutrizione pediatrica, il 30% dei bambini o non fa colazione, oppure finisce con il farla in maniera piuttosto sbrigativa al bar. Un’abitudine sbagliata che, assicurano i medici, può favorire due condizioni fondamentali per la fase di crescita: l’obesità ed il calo di attenzione durante le lezioni.


Secondo Marcello Giovannini, pediatra ed ordinario dell’Università di Milano, l’assunzione delle giuste calorie all’inizio di un nuovo giorno va effettuata entro due ore dal risveglio. Questo serve per “funzionare bene durante il giorno”. Il consiglio che Giovannini dà e che questa dev’essere fatta con calma e seduti a tavola, non con un “mordi e fuggi”, che sarebbe controproducente.

[Fonte: Adnkronos]

giovedì 21 maggio 2009

Cause principali delle epatiti


Sono molti gli agenti che possono aggredire il fegato e portare allepatite, un’infiammazione che comporta il progressivo deterioramento delle cellule epatiche. Le forme acute sono rapide, evolvono nel giro di poche settimane e possono risolversi con completa restituzione della funzionalità dell’organo. Ma possono anche essere letali, se l’estensione del danno è tale da compromettere la possibilità di ripararlo, oppure progredire lentamente in forme croniche, altrettanto pericolose per la nostra salute. Commenta Stefano Fagiuoli, direttore dell’Unità di gastroenterologia presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo:

«I principali colpevoli sono i virus, seguono a ruota gli agenti tossici, tra cui principalmente l’alcol. Mentre emerge sempre più la responsabilità di un’alimentazione sbilanciata. In Italia, le epatiti più frequenti sono quelle dovute ai virus A, B e C»

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lunedì 18 maggio 2009

La Red Bull ti mette le ali……e ci rimetti la testa!



Sono ormai diversi anni che ci si interroga sulla reale efficacia della Red Bull e di altri energy drink (sulle cui sostanze abbiamo indagato in modo approfondito anche in un altro articolo). I numerosi studi in campo scientifico hanno cercato di valutare possibili effetti dannosi per l’ organismo e la persona.,con risultati spesso controversi. La Red Bull viene prodotta in Austria ed esportata in moltissimi paesi ma rimane attualmente vietata in Danimarca, Norvegia e Francia e Canada. Perché? Che cosa c’è dietro (anzi ,dentro…) questa ormai diffusissima bevanda?
Nel 2001 tre persone muoiono in seguito ad un uso massivo di Red Bull e da quel momento in poi ci si è cominciati ad interrogare su questo drink, ma il fatto che sia realmente dannosa non ha mai trovato una prova definitiva e convincente. Analizziamo nel dettaglio i componenti per 100 g di prodotto:
26,30 g di zucchero (saccarosio e glucosio): è una percentuale altissima di zuccheri in quanto rappresenta ben il 30% sul totale. E’ scientificamente assodato che un’ eccessiva assunzione di zuccheri provoca un aumento della glicemia e di conseguenza dell’insulina. L’improvviso e brusco rialzo della Glicemia, conseguente all’ingestione di particolari alimenti o bevande, è una situazione di grave stress metabolico ed ormonale per l’intero organismo, perché il Pancreas dovrà secernere più Insulina per riportare la concentrazione del Glucosio entro la norma.


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lunedì 11 maggio 2009

Un fumatore su due morirà per il fumo

Metà dei fumatori morirà a causa di patologie correlate al fumo. E' l'allarme degli esperti del settore intervenuti al convegno "Fumo Salute e Sanità", patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dall'Osservatorio Sanità e Salute, presso la Sala Tessitori della Regione. Il tabacco è l'unico prodotto di libera vendita che uccide da un terzo a metà delle persone che ne fanno uso. Il numero totale dei decessi attribuibili al fumo di tabacco e allo sviluppo di varie patologie correlate (tumore polmonare, cardiopatia ischemica, ictus, bronco pneumopatia cronica ostruttiva, ecc) è destinato ad aumentare da 5,4 milioni del 2004 a 8,3 milioni nel 2030, con approssimativamente un 10% in più di decessi in tutto il mondo...CONTINUA

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venerdì 8 maggio 2009

I nati nei mesi estivi sarebbero più forti e alti! Colpa della vitamina D





















Una nuova ricerca dell’ALSPAC (Studio longitudinale Avon su genitori e figli, noto anche come “Children of the 90’s”, figli degli anni ‘90) mostra come i bambini nati tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno siano leggermente più alti ed abbiano ossa più forti di quelli nati nei mesi primaverili ed invernali. Per lo studio, guidato dal dottor John Tobias, Professore di reumatologia presso l’Uníversità di Bristol (Inghilterra), sono stati presi in analisi 7.000 bambini, tutti nati tra il 1991 e il 1992, tenendo in considerazione i dati metereologici presenti durante gli ultimi tre mesi di gravidanza delle loro madri.

Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un esame di densitometria ossea (detto anche Dexa o DXA) per determinare la consistenza e spessore del loro scheletro. È emerso che i bambini esposti ai raggi solari, pur essendo ancora nell’utero delle loro madri, erano in media, 1/2 cm più alti dei loro coetanei e presentavano una densità ossea maggiore di 12,75 cm rispetto ai bambini nati durante i mesi più bui. La scoperta ha destato particolare attenzione anche per il fatto che, solitamente, le persone più alte tendono comunque ad avere ossa più consistenti, ma i bambini presi in analisi avevano aumentato questo spessore oltre la norma.

I ricercatori ritengono che questo aumento nella massa ossea sia attribuibile a maggiori livelli di vitamina D, elemento fondamentale (insieme al calcio) per la costruzione delle ossa. È comunemente noto, infatti, che la vitamina D, rintracciabile in pochissimi alimenti (ad esempio nell’olio di fegato di merluzzo), è assumibile attraverso l’esposizione alla luce solare. Evidentemente questo è possibile persino dall’interno del pancione. Perciò i ricercatori non si sono limitati a studiare i dati metereologici dei primi anni ‘90, ma hanno anche analizzato i livelli di vitamina D nel sangue di 350 donne incinte alla trentasettesima settimana di gravidanza ed i risultati hanno confermato questo nesso.

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domenica 3 maggio 2009

La miopia si combatte con il sole



















Una recente ricerca australiana ha provato una teoria straordinaria: si può evitare che i nostri bambini abbiano problemi di miopia soltanto facendoli stare all’aria aperta per 3 ore al giorno. La ricerca, proveniente dall’Università di Camberra ed effettuata dal Vision Centre, si basa sul fatto che la luce del sole sia centinaia di volte più luminosa della luce artificiale che si può avere in casa. In questo modo l’occhio, in fase di crescita, si abitua alla luce e permette il rilascio di dopamina, la quale non permette la crescita disordinata del bulbo oculare.

Il risultato è che tre ore al giorno di esposizione al sole comportano una maggior efficienza della vista, che nel lungo periodo può dare molti vantaggi. Ad esempio un’osservazione effettuata a Singapore su bambini di 6 e 7 anni ha rilevato che esiste un’incidenza del 30% maggiore rispetto ai bambini australiani della presenza della miopia. Ciò accade a causa dello stile di vita e delle abitudini dei bambini di quel luogo, i quali vivono molto meno all’aria aperta e quindi vengono meno a contatto con il sole.

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lunedì 27 aprile 2009

Dieta, gli errori da evitare


Seguire una dieta nel modo corretto non è difficile in teoria, nella pratica però si commettono molti errori un pò per pigrizia un pò per mancanza di informazioni, oggi vediamo come non cadere in questi errori che purtroppo vanificano gli sforzi e i sacrifici fatti durante il resto della giornata.

La regola generale per seguire correttamente una dieta è diminuire le calorie introdotte con l’alimentazione e fare attività fisica, vediamo come evitare gli errori più comuni in 10 mosse.

Evitate le diete fai da te

Le diete fai da te vi tengono a stecchetto per qualche settimana e poi vi fanno riprendere i chili persi nella metà del tempo e questo se va bene, perchè se va male possono provocare anche danni alla salute. Chiedete sempre il parere di un medico.

Controllate le porzioni

Dovete imparare a controllare le porzioni, se mangiate fuori casa è importante capire a quanto corrispondono 80 gr di pasta o 100 di carne o di pesce, fate delle prove a casa così vi verrà molto più semplice dosare le vostre porzioni senza bilancia.

Controllate le calorie totali

Limitare i grassi è importante ma non si fa solo mangiando snack dietetici e cose simili, dovete valutare la quantità totale di calorie.

Mantenere il peso forma

Cercate di mantenere il vostro peso pesandovi con regolarità inoltre se siete arrivate al peso desiderato dopo una dieta, non dovete tornare alle vecchie abitudini, lo so che non è facile e non sempre è una cosa di cui ci si accorge ma sforzatevi di farlo.

Non saltate i pasti

Saltare i pasti non fa dimagrire, fa solo mangiare di più a quello successivo e questo non fa per niente bene al metabolismo.

Bere tanta acqua

Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno placherà i finti istinti di fame ed è importante per depurare l’organismo e mantenere efficiente il metabolismo.

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domenica 26 aprile 2009

Influenza dei maiali, Usa: “troppo tardi per controllarla”

Dopo la mucca pazza e l’influenza dei polli, il mondo sta per conoscere una nuova pandemia dovuta agli animali malati, l’influenza dei maiali. Iniziata in Messico da poche settimane si sta diffondendo a macchia d’olio, riuscendo già a superare il confine con gli Stati Uniti.

Si tratta di una malattia simile all’aviaria, in quanto diffondendosi tra i suini, ha già fatto delle vittime umane. Infatti, a differenza delle altre pandemie, in cui per qualche tempo c’è stato un sospetto se fosse possibile far passare il virus dall’animale all’uomo, stavolta non ci sono dubbi, dato che le prime morti sono già state accertate, come si è anche appurato che si tratta di un virus mutante, e quindi altamente contagioso.

Secondo il Governo messicano, sono circa un migliaio le persone finora accertate che sono state contagiate dall’influenza dei maiali. Di queste 20 sono i morti direttamente collegati alla malattia, e 40 le persone decedute di cui si sospetta il contagio. Tra gli altri 934 pazienti, ce ne sono molti in grave pericolo di vita, e non si riesce a fermare un’epidemia che si diffonde più velocemente del previsto.

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domenica 19 aprile 2009

Dieta dimagrante, un programma per l’estate


























Sarà il caldo che toglie l’appetito o la temutissima prova costume, la verità è che in estate è più semplice seguire una dieta. Si ha meno voglia di cibi pesanti preferendo frutta e verdura.


Oggi vi proponiamo una dieta ottima per perdere un po’ di peso, indicata a chi ama frutta e verdura e un’alimentazione fresca e leggera. Da seguire per una settimana, tornando poi alla vostra solita alimentazione…senza eccessi, ovviamente!

Primo Giorno
Colazione: un vasetto di yogurt intero, 2 cucchiai di corn flakes, ciliege
Ore 11: ciliege
Pranzo: carote e finocchi conditi con 3 cucchiaini di olio e succo di limone, insalata di pomodori e lattuga, 1 cucchiaino di olio, pane di segale
Ore 17: succo di ciliegia
Cena: zuppa di asparagi, insalata belga, 2 cucchiaini di olio, pane di segale

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sabato 18 aprile 2009

Una fetta di ananas per digerire

L'ananas è un frutto tropicale dolce e profumato, che rinfresca, disintossica e ha anche straordinarie proprietà digestive.
Perchè svolga il suo ruolo digestivo, deve essere consumato maturo e alla fine del pasto, altrimenti gli enzimi (la bromelina e la papaina) non riescono ad agire.
Dal punto di vista nutritivo, l'ananas si rivela estremamente interessante. Tante le vitamine (vitamina A, la vitamina C, vitamine del gruppo B); i sali minerali(potassio, fosforo, calcio); buona la presenza di fibre e pochi il sodio(2 mg su 100 g) e le calorie (40 g ogni 100).
Diversamente da altra frutta, l'ananas contiene solo saccarosio e non altri tipi di zuccheri, il che ne fa un alimento molto digeribile.
Oltre al suo profumo gradevole e alla sua digeribilità, l'ananas vanta anche proprietà antinfiammatorie e decongestionanti, importanti per che soffre di artrite, gotta e dispepsia.
L'ananas, inoltre, ha anche proprietà disintossicanti e diuretiche che lo rendono ideale per un'alimentazione depurativa, per questo motivo viene spesso inserito nelle diete dimagranti e anticellulite.

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venerdì 17 aprile 2009

Si pensava ad un tumore, invece era un abete























E’ vero che il corpo umano è un mistero, ma delle volte è anche piuttosto ironico. Una vicenda bizzarra arriva dalla fredda Russia, dalla città di Izhevsk. Protagonista un giovane di 28 anni il quale, a causa di dolori lancinanti al petto e per il fatto di sputare in continuazione sangue, si è recato in ospedale dove i medici gli avevano diagnosticato un tumore al polmone.

Operato d’urgenza, l’intervento chirurgico riesce alla perfezione, il tumore viene estirpato, solo che quando lo si va ad analizzare si scopre che non si trattava di cancro, ma di un abete. Una piccola conifera di 5 cm era germogliata nel polmone del ragazzo russo. La causa ipotizzata è stata che il giovane, passeggiando in qualche bosco, abbia inalato un seme di abete il quale, trovato un posto caldo e umido, ha avuto la forza di nascere e crescere. La cosa importante è che il ragazzo ora è sollevato dal non dover fare terapia per tutta la vita, ed ora avrà anche una storia da raccontare agli amici

[Fonte: adnkronos]

Il falsi miti sulla zucca dalla dieta agli zuccheri e l'indice glicemico. Come usarla in cucina

  Come spiega la dottoressa Donegani, su questo alimento tipico di Halloween c'è ancora un po' di confusione: ecco le cose da sapere...