lunedì 4 febbraio 2013
venerdì 1 febbraio 2013
Malattie cardiache: -32% per chi mangia vegetariano
Un nuovo studio promuove la dieta vegetariana per la salute del cuore.
Chi porta in tavola più frutta e verdura vede scendere del 32 per cento
il rischio morire a seguito di una malattia cardiovascolare o essere
ricoverati in ospedale
I principali motivi di questo vantaggio si ritiene siano da rintracciare in differenze nei livelli di colesterolo, pressione arteriosa e peso corporeo, si legge sull’American Journal of Clinical Nutrition, la rivista scientifica su cui è stato pubblicato lo studio.
Se si tiene conto che, in media, in Italia muoiono oltre 240mila persone ogni anno a causa delle malattie cardiovascolari, ecco che la dieta assume un ruolo di primo piano come non mai.
Consumare alimenti vegetali, come si scopre sempre più – anche in questi giorni – può fare la differenza in molti ambiti della salute, e non solo nella prevenzione delle malattie.
I ricercatori dell’Università di Oxford, hanno infine confermato tutto ciò, analizzando e confrontando i dati relativi a 15.100 vegetariani e 29.400 onnivori (ossia che mangiavano anche carne e pesce). I partecipanti allo studio sono poi stati seguiti per 11 anni, dall’inizio dello studio.
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Studiavano un gene e hanno scoperto l’elisir di giovinezza
L’enzima stimola la produzione di vitamina Q10 che protegge le cellule dall’invecchiamento
Marco Accossato
TORINO
Lo studio - finanziato anche con i fondi Telethon - è pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista internazionale «Cell»: apre da subito nuove prospettive per un trattamento naturale dei danni cellulari creati dal cosiddetto stress ossidativo, e dà il via alla ricerca di farmaci in grado di proteggere le cellule dall’effetto dei radicali liberi che con i prodotti di scarto dell’ossigeno inducono l’invecchiamento cellulare attraverso il danneggiamento del Dna. Farmaci dal potere anche preventivo.
L’enzima è stato battezzato «Ubiad1» dai ricercatori: la sua forza da sfruttare è quella di stimolare la crescita dell’unica vitamina (Q10) prodotta naturalmente dall’organismo umano, nota da tempo agli scienziati proprio perché utilizzata come integratore nella cosmetica e nelle creme per il viso.
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giovedì 31 gennaio 2013
Cosa sono i probiotici e a cosa servono
Regolano la funzione intestinale, fanno bene alla pelle e sono utili persino in gravidanza. Ma ora più di uno studio dimostra che l'integrazione con probiotici può ridurre la durata delle infezioni respiratorie alte, come ad esempio il raffreddore. Ecco le informazioni su cosa sono i probiotici, come sceglierli, come e quando assumerli e quali benefici apportano secondo le ultime evidenze scientifiche
a cura di IRMA D'ARIAContinua qui
lunedì 28 gennaio 2013
L’Amore ha la scadenza
Trattati interi e sudore della
fronte per scrivere e parlare di questo sentimento vecchio come il
mondo, eppure mai potremo dire di saper tutto sull’amore: la dimensione
sentimentale (è ormai accertato) non è l’unica nè la più importante.
Il fattore di crescita nervoso, il famigerato NGF portato alla luce da Rita Levi Montalcini (per questa scoperta, va ricordato, la Montalcini ha vinto un Nobel 14 anni fa) si trova in quantità elevate nei soggetti innamorati: se ancora ci fosse qualche illuso, ora dovrà ricredersi.
Fa un pò di sensazione giusto il fatto che una scoperta simile sia nata proprio in Italia, il paese dell’Amore secondo il resto del mondo: nel Journal of Psychoneuroendocrinology il Dott.Enzo Emanuele (Università di Pavia) ha pubblicato i risultati di uno studio che ha coinvolto 60 soggetti (uomini e donne) dai 18 ai 31 anni, accomunati da un fattore cruciale: erano innamorati da meno di 6 mesi e dichiaravano di passare almeno 4 ore al giorno a sospirare sulla foto del partner appena conquistato.
Ebbene, gli innamorati in questione hanno presentato livelli di NGF molto maggiori di quelli non innamorati o con relazioni di lungo corso (227 unità a 123, un punteggio spietato per le coppie più navigate).
Tutto questo sembra portare a delle conclusioni spicciole: la prima è che, ovviamente, più c’è innamoramento, più c’è NGF. La seconda è che, qualunque sia il livello di NGF, questo si abbassa inesorabilmente con il tempo.
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Il fattore di crescita nervoso, il famigerato NGF portato alla luce da Rita Levi Montalcini (per questa scoperta, va ricordato, la Montalcini ha vinto un Nobel 14 anni fa) si trova in quantità elevate nei soggetti innamorati: se ancora ci fosse qualche illuso, ora dovrà ricredersi.
Fa un pò di sensazione giusto il fatto che una scoperta simile sia nata proprio in Italia, il paese dell’Amore secondo il resto del mondo: nel Journal of Psychoneuroendocrinology il Dott.Enzo Emanuele (Università di Pavia) ha pubblicato i risultati di uno studio che ha coinvolto 60 soggetti (uomini e donne) dai 18 ai 31 anni, accomunati da un fattore cruciale: erano innamorati da meno di 6 mesi e dichiaravano di passare almeno 4 ore al giorno a sospirare sulla foto del partner appena conquistato.
Ebbene, gli innamorati in questione hanno presentato livelli di NGF molto maggiori di quelli non innamorati o con relazioni di lungo corso (227 unità a 123, un punteggio spietato per le coppie più navigate).
Tutto questo sembra portare a delle conclusioni spicciole: la prima è che, ovviamente, più c’è innamoramento, più c’è NGF. La seconda è che, qualunque sia il livello di NGF, questo si abbassa inesorabilmente con il tempo.
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venerdì 25 gennaio 2013
Il colore degli occhi rivela le nostre inclinazioni
Quante volte avrai sentito dire che gli occhi sono lo “specchio dell’anima”.
Ebbene, oggi numerosi studi hanno fornito prove più che convincenti sulla validità di questi detti popolari.
Una buona conoscenza della comunicazione non verbale (CNV), permette di identificare con precisione l’espressione che lo sguardo assume quando siamo arrabbiati, abbiamo paura o quando siamo tristi o felici.
Anche in ambito seduttivo, è risaputo che la dilatazione della pupilla, è indice inequivocabile di interesse e attrazione.
Ma oggi, diversi studi condotti in proposito, possono addirittura farci fare ipotesi molto attendibili sul carattere, il temperamento e le attitudini di una persona, basandoci sul colore degli occhi.
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lunedì 21 gennaio 2013
Ricette golose contro la carenza di ferro
Combatti a tavola la carenza di ferro, con alcune ricette golose particolarmente ricche di questo prezioso minerale. Ricette ricche di ferro e saporite, per portare in tavola gusto e salute, contro l'anemia e altri disturbi
Il ferro è uno dei nutrienti fondamentali di una dieta, ma spesso capita di soffrire di carenze, soprattutto se si è donne. Una quantità troppo bassa di questo minerale si traduce in affaticamento, tachicardia, pallore, anemia, diminuzione del tono muscolare e abbassamento delle difese immunitarie. Per fortuna per compensare queste carenze basta puntare su una tavola ricca di alcuni alimenti, come quelli proposti nella tabella apposita di MyPersonalTrainer, fra cui troviamo, anche oltre al fegato, che non a tutti piace, anche farina di castagne, pinoli, menta, patè di fegato, vongole ed ostriche, manzo, cacao e cioccolato fondente, crusca, pepe, rosmarino, legumi e nocciole. Ingredienti perfetti per piatti deliziosi, che andrebbero sempre accompagnati ad alimenti contenti vitamina C, in grado di favorire l'assorbimento di ferro, e invece consumati lontano da cibi ricchi di calcio o di fibre, ma anche da alcuni medicinali. Ecco alcune ricette golose e capaci di apportare una buona quantità di ferro
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sabato 19 gennaio 2013
Il bagno (di casa) diventa turco e la spa può attendere
Ecco come creare negli appartamenti degli hammam e una sauna finlandese. Quanto costa. Non servono necessariamente grandi spazi, spiega il designer di IRMA D'ARIA
IN BAGNO, in soggiorno, nella sala hobby o in camera da letto: la sauna si può fare anche a casa. E così, senza doversi recare in un centro benessere, nel weekend o di sera dopo il lavoro, basta rientrare a casa e farsi coccolare dal rilassante calore di una sauna domestica. Per realizzarla, non servono necessariamente grandi spazi: basta un metro e venti centimetri di larghezza per poter avere una cabina in cui far entrare una piccola stufa elettrica che scalda delle pietre laviche che poi distribuiscono il vapore in maniera uniforme. "La comodità della classica sauna finlandese è che funziona con una semplice presa di corrente e non serve acqua" spiega Giovanna Talocci, designer che ha creato modelli di sauna e bagno turco per alcune delle più importanti aziende del settore.
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venerdì 18 gennaio 2013
La Luteina: un antiossidante per proteggere gli occhi
La Luteina aiuta a combattere la Degenerazione Maculare Senile.
Gli studi confermano la funzione protettiva di questo carotenoide che si trova nella frutta e nella verdura.
Esiste in natura una sostanza antiossidante che protegge gli occhi da alcune importanti malattie. È la luteina, il carotenoide presente in molti vegetali, in particolare nelle verdure a foglia verde, come spinaci e cavoli. Nell’occhio umano la luteina si trova nella macula, la parte centrale della retina, responsabile della acuità visiva, la visione dei dettagli. Oltre a svolgere un’importante azione antiossidante, la sostanza forma i cosiddetti pigmenti maculari, una sorta di filtro che impedisce alle radiazioni nocive (la cosiddetta ‘luce blu’) di raggiungere e danneggiare il tessuto sensibile della retina.
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Gli studi confermano la funzione protettiva di questo carotenoide che si trova nella frutta e nella verdura.
Esiste in natura una sostanza antiossidante che protegge gli occhi da alcune importanti malattie. È la luteina, il carotenoide presente in molti vegetali, in particolare nelle verdure a foglia verde, come spinaci e cavoli. Nell’occhio umano la luteina si trova nella macula, la parte centrale della retina, responsabile della acuità visiva, la visione dei dettagli. Oltre a svolgere un’importante azione antiossidante, la sostanza forma i cosiddetti pigmenti maculari, una sorta di filtro che impedisce alle radiazioni nocive (la cosiddetta ‘luce blu’) di raggiungere e danneggiare il tessuto sensibile della retina.
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Luteina
giovedì 17 gennaio 2013
Tumori, tra recidive e metastasi ecco i farmaci che aiutano a vivere
La ricerca ha prodotto 9 nuovi medicinali che saranno in commercio anche in Italia entro il 2013, e altri 4 attesi nel 2014 a conclusione della sperimentazione.Non riescono a "spegnere" la proliferazione incontrollata delle cellule cancerose, ma permettono sopravvivenze anche di anni
di ARNALDO D'AMICOBOSTON - Sono nove i farmaci nuovi contro vari tipi di cancro la cui autorizzazione in Italia è prevista per quest'anno, in genere già autorizzati negli Usa e in Europa. Altri quattro il prossimo anno, se le autorità regolatorie europee e poi italiane avranno completato l'esame della enorme mole di dati dei risultati. Nessuno guarisce dal cancro, come il mix di farmaci che eradica la leucemia promielocitica acuta, al momento unica cura farmacologica definitiva, messa a punto da Pier Paolo Pandolfi direttore del Beth Israel, uno dei quattro centri di ricerca oncologica della Harvard University di Boston.
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lunedì 14 gennaio 2013
MUSCOLI O CERVELLO?
Se da una parte l'allenamento del cervello permette di esibire una mente in forma, non sempre l'allenamento con il sovraccarico di pesi sviluppa i muscoli. "Anche se le routine degli esercizi che si eseguono in palestra sono ben studiate, pesanti e ben eseguite – spiega Paola Signorelli, medico nutrizionista con una grande esperienza nel mondo del wellness – la spiegazione degli insuccessi è nella dieta, non nell'esercizio.".
Infatti se quello che mangiamo normalmente è sufficiente per mantenere peso e struttura muscolare, per sviluppare i muscoli, nel caso della persona magra ed esile, è necessario aumentare l'apporto di energia soprattutto in termini di carboidrati e proteine, mattoni fondamentali della costruzione muscolare.
Cosa mangiare?
"Prima di tutto bisogna semplicemente mangiare di più scegliendo meglio gli alimenti – sottolinea l'esperta –. Tra i carboidrati è meglio aumentare l'assunzione di cereali preferibilmente a medio-basso indice glicemico (riso basmati, riso selvatico, riso integrale, pasta integrale, farro, miglio, orzo, kamut cioè grano integrale) ma anche patate dolci, pane preferibilmente integrale e frutta. Per quanto riguarda le proteine, invece, è meglio orientarsi verso gli albumi delle uova, le carni bianche come il petto di pollo, di tacchino, di fagiano e faraona, carni rosse magre come il filetto, il magatello, la noce, lo scamone o la sottofesa di manzo. Per quanto riguarda il pesce meglio mangiare branzino, merluzzo, nasello, palombo, pagello, persico, rana pescatrice, rombo, sogliola, trota, spada, salmone, tonno fresco; i derivati della soia come il tofu, formaggio di soia, ma anche yogurt magro di latte vaccino o di soia senza mai dimenticare una abbondante porzione di verdura ad ogni pasto condita con olio di oliva ed in minor percentuale con olio di semi spremuti a freddo.
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domenica 13 gennaio 2013
Carboidrati e glicemia
I carboidrati rappresentano , per
l’organismo, la fonte di energia privilegiata; solo in assoluta mancanza
di essi ( esclusione con la dieta ) il corpo si rivolge
all’utilizzazione delle proteine e dei grassi per ottenere energia.
Persistendo tale situazione si formano dei prodotti intermedi , chiamati
corpi chetonici e responsabili di una forte acidosi metabolica ,
condizione negativa che conduce a uno stress non trascurabile per il
nostro corpo , specialmente a livello renale e respiratorio, dove
maggiore è l’escrezione di tali sostanze (…a proposito di diete
iperproteiche come la Dukan).
Dopo aver mangiato, l’aumento della
glicemia provoca la secrezione dell’ormone insulina da parte del
pancreas, che ha il compito di far stimolare le cellule a usare il
glucosio. Quando la cellula non ha più bisogno di glucosio , soddisfatte
le proprie necessità , l’eccesso viene stivato nel fegato e nei muscoli
sotto forma di glicogeno e, quando anche queste riserve sono piene,
l’ulteriore eccesso si trasforma in grasso e si accumula nel tessuto
adiposo.
Il continuo eccesso di glucosio puo’
portare la cellula a essere più resistente all’azione dell’insulina, per
cui quest’ultima accetta meno glucosio e la glicemia permane elevata.
Si instaura, così, una condizione
patologica nella quale abbiamo un eccesso di glucosio nel sangue e, allo
stesso tempo, un eccesso di insulina ( secreta nel tentativo di ridurre
la iperglicemia ma non utilizzata a pieno dalla cellula ). Questa
condizione è strettamente correlata con la facilitazione delle cellule
cancerose a moltiplicarsi e svilupparsi maggiormente.
Consumando carboidrati derivati da
cereali integrali si disinnesca il meccanismo insulinico perverso, di
diminuire la glicemia e, soprattutto, di inibire la crescita delle
cellule cancerose.
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mercoledì 9 gennaio 2013
Iss boccia le sigarette elettroniche: "Efficacia e innocuità da dimostrare"
La relazione dell'Istituto superiore della sanità stronca l'alternativa alla bionda. "Chiarire sulla tossicità. Non verificata l'utilità del prodotto nell'aiutare i fumatori a smettere". Il ministro della salute Renato Balduzzi:"Alta attenzione su rischi"
ROMA - L'Istituto superiore di sanità boccia le sigarette elettroniche con nicotina. Brutte notizie dunque per i fumatori che pensavano di aver trovato un rimedio al vizio del fumo. Secondo gli esperti dell'Iss, l'efficacia di questo prodotto è infatti "ancora tutta da dimostrare". Ma non si ferma qui. L'Istituto vuole capire anche eventuali rischi per la salute dei consumatori. Questo, in sintesi, il contenuto della relazione dell'Iss, in risposta a un parere richiesto nei mesi scorsi dal ministro della Salute Renato Balduzzi, sulle sigarette elettroniche.
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