lunedì 22 ottobre 2012
mercoledì 17 ottobre 2012
Per dimagrire, ritrovare il buonumore e la salute, alzati presto la mattina
Alzandosi presto al mattino non solo si può godere di un bello
spettacolo, ma pare faccia bene anche all'umore, al peso e alla salute
Le persone che si alzano presto al mattino sono in generale più magre,
felici e sane di chi si alza più tardi. Lo conferma uno studio. Il segreto per essere felici, sani e anche magri è nell’ora in cui ci si alza al mattino.
Un
nuovo studio britannico a cura dei ricercatori della Università
Roehampton ha infatti evidenziato come chi si sveglia presto (e si alza,
perché non basta svegliarsi) gode di tutta una serie di vantaggi che
sono preclusi ai dormiglioni.. Se poi il sonno al mattino è dovuto
alla “vita notturna”, peggio che mai perché i nottambuli sono più
soggetti al sovrappeso, lo stress e la depressione.
Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.
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Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.
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lunedì 15 ottobre 2012
Cucina d'autunno, a tutta salute
Dai carciofi alla zucca, tutti gli alleati di stagione
foto Getty
La tavola d'autunno ha dalla sua parte moltissimi ingredienti
preziosi per combattere l'affaticamento e lo stress caratteristico della
mezza stagione. Ad esempio, il cuore dei carciofi aiuta il fegato e
allevia i sintomi di colite e gastrite; broccoli e cavolfiori rafforzano
le difese immunitarie, proteggendoci dai primi raffreddori; la zucca è
una riserva di carotenoidi antiossidanti, validi alleati contro i
radicali liberi che invecchiano le cellule. Insomma la natura si
comporta da medico intelligente perché ci mette a disposizione il cibo
giusto proprio nel momento in cui ne abbiamo particolarmente bisogno.
Seguendo
i consigli della nutrizionista Sara Farnetti, specialista in medicina
interna ed esperta in malattie del metabolismo, possiamo trasformare un
menù appetitoso in una vera e propria cura a base di ortaggi. Il primo
alimento amico di questi mesi è il carciofo, il miglior assistente
"verde" del fegato. "In questo periodo di passaggio - dice Farnetti - a
essere sotto pressione è soprattutto l'apparato gastrointestinale, con
difficoltà particolari per il fegato. E' proprio dopo la ripresa del
lavoro post-ferie estive che si riacutizzano coliti, gastriti e
stitichezza". Il carciofo ci aiuta grazie alla cinarina, una sostanza
dotata di effetto detossicante proprio a livello epatico. "Favorisce
infatti l'espulsione della bile nell'intestino, e insieme alla bile
vengono eliminati anche il colesterolo e tutte le sostanze tossiche sia
assunte con la dieta, sia prodotte dall'organismo", spiega l'esperta. Il
carciofo, inoltre, "contiene fibre utili all'ecosistema intestinale, in
grado di funzionare come cibo per i batteri buoni dell'intestino". Per
sfruttare al meglio le proprietà di questo ortaggio, è importante non
farlo bollire, altrimenti la cinarina si disperde nell'acqua, mentre è
opportuno usarne i fondi, ossia la parte più tenera. Nelle foglie
infatti si trova una sostanza chiamata lignina, che può complicare il
lavoro di un apparato gastrointestinale, magari già provato da coliti e
gastriti. "Il piatto che propongo è una bella pasta condita con i fondi
del carciofo".
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domenica 14 ottobre 2012
Benessere interno lordo
Il benessere interiore è costruito su parametri di ordine psicologico ed emotivo, non è un indicatore classico basato su dimensioni economiche. Benessere, in questo caso, è appartenenza, vicinanza, condivisione, pensiero positivo, sentirsi riconosciuti, apprezzati. Una serie di risorse emotive che contribuiscono al vero ben-essere interiore. Dieci domande per inquadrare la vostra situazione.
Test della psicologa BRUNELLA GASPERINI 1
Fai il test
giovedì 11 ottobre 2012
Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno rendono sani: sette fanno felici
La ricerca su 80 mila britannici. Ma i nutrizionisti sono cauti: «Mangiare troppo di qualunque cosa non fa mai bene»
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mercoledì 10 ottobre 2012
Quali integratori funzionano?
Non tutti gli integratori sono uguali. Alcuni, come il tè verde, possono vantare un buon numero di ricerche scientifiche che ne testimoniano l’efficacia, altri invece, per ora, sono fermi alle promesse. Riconoscerli non è sempre facile. Ma sul web, un po’ di tempo fa, è spuntata un’infografica che ha lo scopo di aiutarci a capire quali integratori funzionano e quali no.
Nella parte alta dell’infografica, in blu, troviamo gli integratori che possono vantare numerose evidenze scientifiche, in basso quelli che non ne hanno affatto (almeno per ora). Tra i primi ci sono il tè verde, l’acido folico, l’olio di pesce, la vitamina D e gli omega 3. In mezzo, con meno evidenze scientifiche ad attestarne l’efficacia, troviamo arginina, echinacea e vitamina C.
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lunedì 8 ottobre 2012
La carenza di zinco rende l’intestino più sensibile alle infiammazioni
Le ostriche sono tra gli alimenti più ricchi di zinco, tuttavia non sono "adatte" a tutti
Pubblicati i risultati di uno studio dell’INRAN che mostrano come una
dieta povera di zinco possa sensibilizzare l’intestino e renderlo più
vulnerabile alle infiammazioni
Lo zinco è un micronutriente essenziale. Lo ritroviamo in alimenti proteici di origine animale come carne e pesce. Ma lo possiamo trovare anche in legumi, semi, frutta secca, cioccolato fondente e in minore quantità nei latticini. Lo zinco è importante per l’efficienza del sistema immunitario, lo sviluppo del sistema nervoso e l’integrità della pelle. Poiché questo metallo è coinvolto in moltissimi processi biochimici, un suo insufficiente apporto può contribuire ad altre patologie, tra cui le malattie cronico-infiammatorie dell’apparato gastrointestinale come il morbo di Chron.
Lo studio italiano ha evidenziato come anche una piccola carenza di zinco possa influire sulla sensibilità dell’intestino alle infiammazioni.
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