Como se hacen los hotdogs y salchichas?”,
che mostra cosa succede nelle aziende produttrici di würstel e
salsicce. È il tipico video che riesce a ottenere molte visualizzazioni
su YouTube perchè contiene: immagini truci, musica ad effetto e
soprattutto un montaggio fantasioso. Nel video, infatti, si vede una
macchina tritatutto in cui vengono fatte cadere delle carcasse di
maiali. Ciò che ne esce è progressivamente trasformato in una poltiglia
che, pare ovvio, viene inserita nei würstel che finiranno sulle tavole
degli ignari consumatori. L’effetto è strabiliante ma c’è un piccolo
problema, si tratta di immagini assemblate in modo da raccontare una
falsa storia. Insomma siamo di fronte ad una bufala. Siamo di fronte a
due diversi video montati in successione per raccontare una storia
inesistente. Nel primo si vedono le immagini di un impianto per lo
smaltimento di carcasse suine tramite incenerimento a fini sanitari,
mentre nel secondo si vede una linea di produzione di würstel. Per
correttezza va detto che l’utilizzo di certi scarti o rifiuti non è
permesso neppure per i mangimi zootecnici o il pet food, figuriamoci per
un prodotto destinato all’alimentazione umana.
Una domanda sorge spontanea: chi può davvero credere che, anche nel Paese meno sensibile alle norme salutistiche, igieniche ed ambientali, delle carcasse di animali possano essere tritate per diventare cibo da vendere al supermercato? Forse chi ha fra i propri obiettivi quello di disincentivare il consumo di carne, demonizzandone il settore. Il video in questione, che al momento sfiora le 700mila visualizzazioni, non sembra essere stato preso eccessivamente sul serio (leggendo alcuni commenti), ma rilancia un annoso e serio problema: quello delle bufale in Rete, a cui questo giornale ha giustamente dedicato un’intera sezione. Se si naviga on-line o si frequentano i social network, è purtroppo normale imbattersi in notizie false e mistificatorie che, circolano anche per anni con il solo scopo di generare traffico o di difendere a tutti i costi la propria visione del mondo anche con informazioni che, nel migliore dei casi, creano confusione.
Di video e di post privi di senso che inondano il Web se contano migliaia. Uno, molto simile a quello dei maiali è il video sulla Slaughter Mobil, dove si vede un impianto di fabbricazione finlandese per la soppressione di animali a fini sanitari che permette di accelerare le operazioni di abbattimento per limitare la diffusione di malattie quali l’aviaria. Da questo video è stato tratto un leggendario post (condiviso solo su facebook da 14mila persone) intitolato “Tutta la verità sulla cotoletta di pollo”. Il post racconta che le carcasse di polli macinate veng0no poi utilizzate per preparare cotolette. Un altro esempio? Tutti gli articoli in cui si dice che, mangiando carne, si assumono fino a 9 grammi di antibiotici l’anno.
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Da circa un anno circola sul Web un video, “Una domanda sorge spontanea: chi può davvero credere che, anche nel Paese meno sensibile alle norme salutistiche, igieniche ed ambientali, delle carcasse di animali possano essere tritate per diventare cibo da vendere al supermercato? Forse chi ha fra i propri obiettivi quello di disincentivare il consumo di carne, demonizzandone il settore. Il video in questione, che al momento sfiora le 700mila visualizzazioni, non sembra essere stato preso eccessivamente sul serio (leggendo alcuni commenti), ma rilancia un annoso e serio problema: quello delle bufale in Rete, a cui questo giornale ha giustamente dedicato un’intera sezione. Se si naviga on-line o si frequentano i social network, è purtroppo normale imbattersi in notizie false e mistificatorie che, circolano anche per anni con il solo scopo di generare traffico o di difendere a tutti i costi la propria visione del mondo anche con informazioni che, nel migliore dei casi, creano confusione.
Di video e di post privi di senso che inondano il Web se contano migliaia. Uno, molto simile a quello dei maiali è il video sulla Slaughter Mobil, dove si vede un impianto di fabbricazione finlandese per la soppressione di animali a fini sanitari che permette di accelerare le operazioni di abbattimento per limitare la diffusione di malattie quali l’aviaria. Da questo video è stato tratto un leggendario post (condiviso solo su facebook da 14mila persone) intitolato “Tutta la verità sulla cotoletta di pollo”. Il post racconta che le carcasse di polli macinate veng0no poi utilizzate per preparare cotolette. Un altro esempio? Tutti gli articoli in cui si dice che, mangiando carne, si assumono fino a 9 grammi di antibiotici l’anno.
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