venerdì 2 ottobre 2020

Perdita improvvisa dell'olfatto, in 4 casi su 5 è Covid

 Può presentarsi anche come unico sintomo, senza febbre e tosse

In 4 persone su 5 la perdita temporanea di olfatto è legata al Covid e il deficit olfattivo si può presentare in assenza di febbre e tosse, va quindi considerato tra i principali sintomi dell'infezione a livello globale e, quindi, un ottimo modo per distinguere l'infezione da SARS-CoV-2 da altre malattie respiratorie come l'influenza. È quanto sostiene Rachel Batterham della University College London, autrice di uno studio pubblicato sulla rivista PLOS Medicine.

Si tratta di un lavoro interessante a conferma di quanto già visto in precedenti studi, spiega in un commento all'ANSA Anna D'Errico, esperta di olfatto presso la Goethe Universität di Francoforte: "infatti, ci sono già diverse pubblicazioni e report che indicano perdita di gusto/olfatto senza altri sintomi come un buon predittore di Covid-19. È ormai un sintomo conclamato che si manifesta anche senza mal di gola, febbre e altri disturbi, perciò, visto che la perdita di olfatto repentina di per sé è un evento raro, nel contesto della pandemia le probabilità che se si perde l'olfatto sia covid sono alte".

Gli esperti hanno eseguito il tampone diagnostico su 567 individui che avevano perso repentinamente l'olfatto: praticamente 4 su 5 di loro erano positivi al virus. Di questi, ben il 40% non presentava alcun altro sintomo dell'infezione, ma unicamente la perdita di olfatto.

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giovedì 1 ottobre 2020

Coronavirus. Perché molti non si ammalano? «Ecco chi riesce a "tollerare" il virus»

Tre docenti dell'università di Padova: occorre studiare in modo interdisciplinare il meccanismo che preserva gli asintomatici. L'importanza dello stile di vita per limitare l'infiammazione

Immaginate un incendio divampato in un angolo di casa vostra. E ora immaginate solerti pompieri che dirigano nelle stanze il getto di potenti estintori… tanto potenti da non riuscire più a fermarli nemmeno quando le fiamme sono domate, al punto che il malcapitato (voi) alla fine muore non per il fuoco, ma soffocato dalla schiuma inarrestabile. La metafora dell’estintore, che solo in alcuni individui è difettoso e non si disattiva più, rende bene ciò che, dopo mesi dall’inizio della pandemia, è ormai chiaro, ovvero che i morti di Covid sono uccisi non direttamente dal virus, ma dalla sproporzionata reazione messa in atto dal loro stesso corpo per reagire contro l’estraneo.

Se questo oggi è diffusamente accettato, altri misteri circondano ancora il morbo venuto dalla Cina e tuttora in gran parte sconosciuto. Primo tra tutti: come mai solo una minima parte dei positivi (o contagiati) si ammala o addirittura muore, mentre la stragrande maggioranza di essi convive perfettamente con il virus, molto spesso senza presentare alcun sintomo?

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Scoperti anticorpi super potenti contro il coronavirus


mercoledì 23 settembre 2020

Covid, l’«altra» strada che utilizza il virus per entrare nelle cellule umane

La scoperta è stata fatta da due team di ricercatori europei. Alla guida di uno dei gruppi c’è il palermitano Giuseppe Balistreri. Per infettare le cellule, Sars-CoV-2 sarebbe in grado di utilizzare il recettore neuropilina, presente in molti tessuti del corpo umano

Che Sars-CoV-2 si leghi al recettore ACE2 per aprire la porta principale delle cellule e iniziare a replicarsi nell’organismo è noto. Ma secondo due nuovi studi c’è un’altra “serratura” che potrebbe garantire al virus l’accesso a numerosi tessuti, cervello incluso. Si tratta di una proteina presente sulla superficie cellulare, chiamata neuropilina-1 (NRP1). E Sars-CoV-2 non è l’unico virus a usare la neuropilina per entrare nelle cellule. La scoperta è stata fatta da due team di ricercatori europei, che lavorano in modo indipendente. Tra loro c’è il palermitano Giuseppe Balistreri, 42 anni, dal 2017 professore aggiunto di Virologia molecolare all’Università di Helsinki, in Finlandia. Gli studiosi hanno individuato quale parte del virus si “attacca” al recettore NRP1 (e questo rappresenta un possibile nuovo bersaglio per farmaci antivirali) e verificato che esiste un anticorpo in grado di interrompere il legame, riducendo potenzialmente l’infezione. I due lavori sono stati pubblicati in preprint sul server bioRxiv: il primo (diretto da Balistreri e da Mikael Simons dell’Università Tecnica di Monaco) è consultabile all’indirizzo bit.ly/2C1nKk4; il secondo all’indirizzo bit.ly/2UE2pDJ.

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giovedì 17 settembre 2020

Ilaria Capua: "Più pericoloso il pranzo della domenica con la famiglia che andare al supermercato"

 

La virologa è intervenuta nel corso del programma DiMartedì


“E’ più pericoloso il pranzo della domenica con la famiglia allargata che andare al supermercato”. Ilaria Capua nel corso del programma DiMartedì ha parlato della possibile seconda ondata di coronavirus, prevista per i mesi invernali e delle situazioni che aumentano il rischio contagio.

“Adesso è in atto una dinamica completamente diversa”, ha detto la virologa intervistata da Giovanni Floris, “Al supermercato si va protetti adeguatamente, mentre il pranzo avviene tra diverse generazioni e ora che si sono riaperte le scuole ci sarà da aspettarsi una circolazione virale più vivace”.

Tre sono i fattori che aumentano la circolazione del virus: ambienti chiusi, assembramenti e lunga esposizione al rischio di contagio. Dinamiche che spesso si verificano all’interno delle scuole, di recente riapertura. 

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mercoledì 9 settembre 2020

Coronavirus: arriva test salivare super rapido italiano

Già approvato da ministero Salute, risposta in 3 minuti


Arriva un nuovo test rapido, tutto italiano, capace di dire in soli 3 minuti se si è positivi o meno al coronavirus SarsCov2 dalla saliva. Si chiama Daily Tampon, ed è stato realizzato da un'azienda brianzola di Merate (Lecco) in collaborazione con l'università del Sannio. Il test ha ricevuto l'approvazione dal Ministero della Salute e può quindi partire la produzione.
La ricerca su tutti i tipi di test rapidi, compreso quello salivare, va avanti ma in particolare su quest'ultimo test "non c'è ancora stata alcuna validazione da parte del ministero della salute". E' quanto chiariscono fonti del ministero della Salute. 
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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...