sabato 20 marzo 2021

La vitamina D e l'influenza


Sembra che con l'inverno arrivino in massa i virus dell'influenza e che freddo e gelo inevitabilmente ci faranno venire tosse e raffreddore. La verità però è un'altra e gli studi scientifici che la confermano non sono una novità e sono sempre di più. Nonostante questo nell'opinione pubblica questa conoscenza si diffonde poco: i telegiornali trasmettono i comunicati della "Medicina ufficiale" che invita bambini e anziani a vaccinarsi contro il virus di turno e le pubblicità di farmaci per influenza e raffreddore, sciroppi per la tosse e pasticche per la gola infiammata riempiono i programmi in prima serata. A voler pensare male sembra che il tutto sia finalizzato a foraggiare le case farmaceutiche: immaginate se, spendendo poco o niente, le persone, che normalmente si ammalano d'inverno, improvvisamente scoppiassero di salute...

Non sono i virus ad arrivare in massa d'inverno e non è nemmeno il freddo ad indebolirci più di tanto è la mancanza di sole che, non arrivando sulla nostra pelle, non ci consente di sintetizzare tutta la vitamina D3 di cui il nostro corpo ha bisogno per rafforzare il sistema immunitario.

Già nel 1981 il medico inglese R. Edgar Hope-Simpson studiando la stagionalità delle epidemie d'influenza aveva collegato il fenomeno proprio alla carenza di vitamina D3 causata dalla scarsa esposizione solare della pelle. Da allora molti studi si sono succeduti e potrei riportare un lungo elenco, ma per non dilungarmi troppo e diventare noioso lascio ai più interessati il compito di scoprire tramite qualche ricerca in rete i dettagli in merito alla capacità della vitamina D di stimolare il sistema immunitario.

Quello che voglio mettere in evidenza è che in televisione in nessun telegiornale o programma televisivo dedicato alla salute ho mai sentito qualche medico consigliare come prevenzione dell'influenza l'assunzione di vitamina D3, anzi molto spesso l'assunzione di vitamine e in generale tutta l'integrazione alimentare sembra mal vista e medici ed esperti in nutrizione alla domanda sulla necessità di qualche integrazione rispondono spesso con la solita frase: "basta una sana alimentazione". Peccato che in una sana alimentazione non ci sia tutta la vitamina D3 di cui abbiamo bisogno visto che, come già detto, il nostro corpo la ricava principalmente tramite l'esposizione della pelle al sole.

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venerdì 19 marzo 2021

Covid, oltre un milione di morti in Europa

I morti per Covid in Europa hanno superato il milione, secondo un conteggio della Reuters riportato sul suo sito online. Il Vecchio Continente - 51 Paesi, tra cui l'Ue, il Regno Unito, la Russia e altri - ha circa il 35,5% dei decessi nel mondo e il 30,5% del totale dei contagi. Dall'inizio della pandemia i morti sono stati 1.000.062 e le infezioni 37.221.978.

Fonte

Arriva la primavera: contro la stanchezza ferro e magnesio diventano alleati a tavola


Sentirsi stanchi e affaticati nel passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile è comune. Quello che mangiamo può aiutarci a stare meglio. In particolare, come spiega il magazine "Dr. Good", non dovremmo trascurare cibi che contengono ferro e magnesio. Dalle uova alle noci, dall’alga spirulina alla banana, ecco dove si trovano.

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Brindisi, disposto allontanamento degli operatori sanitari non vaccinati: personale in ferie forzate

 

Richiesto l’allontanamento degli operatori sanitari non vaccinati contro il Covid. Il medico competente dell’ospedale Perrino di Brindisi ha disposto la richiesta di allontanamento di medici, infermieri e operatori socio sanitari che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti Covid. Alcuni sono già stati messi in ferie forzate. Si tratta dell’applicazione di un provvedimento regionale per la tutela della salute dei lavoratori sul posto di lavoro, ma anche per garantire la sicurezza delle cure ai pazienti. Al momento la situazione è in itinere perchè si sta valutando la reale situazione sui non vaccinati. Sino a qualche giorno fa erano circa 581 su 5mila operatori sanitari della Asl di Brindisi.

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Bollettino Coronavirus di oggi: 25.735 nuovi casi e 386 decessi




giovedì 18 marzo 2021

Il nuovo membro del Cts che ha sbagliato tutte le previsioni sull’epidemia

Il 16 marzo la Protezione civile ha annunciato la nuova organizzazione del Comitato tecnico scientifico (Cts), l’organismo che da inizio epidemia consiglia il governo sulla gestione dell’emergenza coronavirus.

«Saranno coinvolti esperti appartenenti non solo al campo scientifico-sanitario ma anche ad altri settori, come ad esempio al mondo statistico, matematico-previsionale o ad altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l’analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia», si legge in un comunicato della Protezione civile.

Tra i 12 membri del nuovo Cts, c’è anche il nome dell’ingegnere Alberto Giovanni Gerli, che da mesi pubblica previsioni e video sul suo canale YouTube Data & Tonic, e rilascia interviste sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in Italia (cercando di attirare l’attenzione di personaggi famosi come Fedez e Chiara Ferragni e di politici come il leghista Luca Zaia e l’ex presidente Giuseppe Conte).

Le stime di Gerli – che su LinkedIn si definisce data analyst, fondatore e Ceo della Tourbillon Tech Srl – sono però state quasi tutte smentite dai numeri. Non solo, ma le sue teorie per analizzare l’epidemia spesso si basano su assunti difficili da giustificare in base alla scienza. Ci sono diversi elementi insomma per mettere in discussione le sue competenze e, di conseguenza, l’opportunità del suo nuovo ruolo all’interno del Cts.

Vediamo perché, partendo dalle previsioni più recenti.

Le previsioni più recenti

Il calo in Lombardia non c’è stato

Il 28 gennaio 2021 Gerli ha sostenuto che, in base a un proprio “modello”, in Lombardia i contagi si sarebbero ridotti velocemente nelle settimane seguenti, passando da circa 1.700 al giorno a 350 per metà marzo a “parità di condizioni”, cioè senza varianti.

In realtà sappiamo che non è andata così: a metà marzo i casi sono stati 4.700. La colpa dell’aumento non può essere solo attribuita alle varianti, perché i casi non hanno mai seguito l’andamento previsto da Gerli. Hanno avuto infatti solo una leggera oscillazione a inizio febbraio, ma in generale hanno avuto un trend di crescita.

Il Veneto non è andato in zona bianca, ma rossa

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Aggiornamento 18 marzo, ore 17:30 – Alberto Gerli ha detto al Corriere della Sera che rinuncia al suo incarico nel Cts.



I nostri consigli...


 

Covid: contagi in aumento 23.059 in 24 ore e 431 vittime

Continuano a crescere i ricoveri in terapia intensiva

Sono 23.059 i positivi al test del coronavirus in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, che portano il totale a 3.281.810. Martedì i casi individuati erano stati 20.396.

Sono invece 431 le vittime in un giorno (martedì erano 502) per un totale dall'inizio dell'emergenza di 103.432. In Italia sono 539.008 attualmente positivi, con un aumento rispetto al giorno prima di 2.893. Dall'inizio della pandemia sono invece 2.639.370 i guariti e dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 19.716. In isolamento domiciliare ci sono invece 509.174, 2.413 più di ieri.

Effettuati 369.084 tamponi molecolari e antigenici. Ieri i test erano stati 369.379. Il tasso di positività sale al 6,2%, in aumento di 0,7 punti rispetto a ieri quando era stato del 5,5%.

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Oms, più morti in Europa rispetto allo stesso periodo del 2020





Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...