venerdì 23 aprile 2021

Infermiera contro il vaccino: "Non lo faccio, anche a costo di perdere il lavoro"

"Non chiamatemi no vax o negazionista ma di questi sieri non conosciamo gli effetti, soprattutto a lungo termine"

"Non chiamatemi No vax o negazionista, ma io il vaccino non lo faccio. Anche a costo di perdere il mio lavoro". E' questa la posizione, irremovibile, di un'infermiera di 40 anni, intervistata dal quotidiano La Repubblica. La donna lavora in una grande struttura sanitaria pubblica di Torino ed ora ha intrapreso una battaglia legale per difendere la propria scelta e non correre il rischio di essere lasciata a casa. "Non sono stati testati a sufficienza - ha detto la donna - Non sono una no vax, tutti gli altri vaccini obbligatorio li ho fatti ma questi contro il covid proprio no".

"Non c'è il rischio che contagi i pazienti - ha aggiunto - perché indosso sempre la mascherina.  Non sono nemmeno una negazionista, conosco bene la situazione in cui siamo. Nel mio reparto accompagno tanti pazienti verso la guarigione e, purtroppo, anche tanti verso la morte. Di questi vaccini però non conosciamo gli effetti, soprattutto a lungo termine".

Continua qui


giovedì 22 aprile 2021

Covid, scoperto un nuovo anticorpo che protegge dal virus e dalle varianti

Pubblicato uno studio europeo con i ricercatori del San Matteo di Pavia

PAVIA. È stato pubblicato sulla rivista «Nature» uno studio condotto da un team di ricercatori europei, al quale ha partecipato la Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia, che ha portato allo sviluppo di un anticorpo monoclonale in grado di proteggere dalle varianti di SARS-CoV-2.

La notizia è stata rilanciata dalla Commissione Europea, ente finanziatore del progetto di ricerca che attraverso il commento di Mariya Gabriel, (Commissario per l'istruzione, gioventù, sport e cultura della Comunità Europea) ha espresso molta soddisfazione per il risultato: «Grazie al lavoro dei ricercatori finanziati dall'UE, questa nuova scoperta potrebbe prevenire e trattare i casi di Covid-19, salvando delle vite».

Continua qui

Covid: 16.232 positivi, 360 vittime


Riaperture, approvato nuovo decreto: cosa cambia dal 26 aprile

Da lunedì 26 aprile tornano le zone gialle e riaprono i ristoranti all'aperto. Arriva anche il certificato per andare in vacanza ma non servirà per chi si sposta per motivi di lavoro o salute. Ecco tutte le nuove disposizioni contenute nel provvedimento in vigore fino al 31 luglio.

A cura di Sofia Gadici

Continua qui (video)

mercoledì 21 aprile 2021

Coronavirus, ultime notizie: approvato decreto Covid con riaperture dal 26 aprile, zona gialla e spostamenti. Coprifuoco resta alle 22

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid-19 in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti e i dati di oggi, mercoledì 21 aprile. approvato decreto Covid con riaperture dal 26 aprile, zona gialla e spostamenti. Coprifuoco resta alle 22. Nell’ultimo bollettino 13.844 contagi e 364 morti. Da oggi via libera alla distribuzione del vaccino Johnson&Johnson, Ema: “Possibile connessione con rari casi trombosi ma benefici superano rischi”. AIFA raccomanda uso per over 60. In Italia somministrate 15,9 milioni di dosi. In consegna oggi un milione e mezzo di dosi del vaccino Pfizer. Nel mondo oltre 141 milioni di casi e oltre 3 milioni di morti. In Israele pronto a campagna vaccinale anche sui bambini. Dramma India, superati i 2mila morti covid nelle ultime 24 ore.

Continua qui

Covid: 13.844 positivi, 364 vittime. Tasso positività scende al 3,9%




Istat, +49mila morti marzo-aprile 2020, 60% dovuto a Covid

Report decessi eccesso prima ondata rispetto a 5 anni precedenti. Il coronavirus seconda causa di morte dopo il cancro.

Il Covid è la seconda causa di morte nel periodo marzo-aprile 2020, con un numero di decessi di poco inferiore a quello dei tumori e più del doppio di quello delle cardiopatie ischemiche, secondo il rapporto Istat sulla mortalità in eccesso nel periodo della prima ondata. Nel lasso di tempo considerato, oltre al Covid, i decessi aumentano per quasi tutte le principali cause di morte rispetto a quanto osservato nello stesso periodo del quinquennio precedente.

L'incremento più importante nella frequenza dei decessi si osserva per polmoniti e influenza. Per questo gruppo di cause oltre il 95% è rappresentato dalle polmoniti.

A marzo-aprile del 2020 i decessi in eccesso in Italia sono stati 49 mila rispetto alla media degli stessi mesi nei 5 anni precedenti. Il 60% è attribuibile al Covid (29.210), il 10% a polmoniti e il 30% ad altre cause. Così l'Istat nel report sulle cause di morte nel periodo della prima ondata.

I decessi per polmoniti triplicano e aumentano quelli per demenze, diabete e cardiopatie ipertensive. Sul totale dei decessi per Covid l'85% è di over 70, tra i 50-59enni uno su 5.

L'incremento dei morti è differenziato per luogo: +155% nelle strutture residenziali o socio-assistenziali, +46% negli istituti di cura, +27% in casa.

L'incremento di mortalità si è concentrato soprattutto nelle regioni del Nord-ovest, dove sono esplosi i primi focolai epidemici - si legge nel report - in quest'area i decessi in più sono stati 34.449 decessi con un raddoppio dei casi e un effetto dovuto all'invecchiamento piuttosto contenuto (+1.833 decessi).

Continua qui

Istat: “A marzo e aprile 2020 registrati 49mila morti in eccesso: +45% rispetto alla media. Per il 60% dovuti al Covid, ma è una sottostima”




L’“altra Ilva” inquina nel silenzio. E nessuno vuol vedere i malati


“C’è un tabù, in Lombardia, di cui non si deve parlare”, dice il dottor Paolo Ricci. È il cortocircuito tra inquinamento e patologie a Cremona, 80 chilometri da Milano. Una situazione epidemiologica allarmante: alto numero di malattie respiratorie, tumori al polmone, leucemie, nascite pre-termine. In un territorio dove sono concentrati un inceneritore, una discarica, due […]

Continua qui

Cremona ormai sfida Taranto nell’acciaio. Ma il rischio ambientale è enorme

L’Ilva del Nord: dall’avvelenamento lento al contagio rapido



Alessandria, bevono del detergente contenuto in una bottiglia per l’acqua: morti due anziani in una Rsa

L'incidente è accaduto a marzo 2020, ma la notizia è stata appresa in queste ore, dopo un’interrogazione di Pier Sandro Cassulo, consigliere comunale di Ovada Viva, che chiede di sapere se l’amministrazione si costituirà parte civile nel processo. Al momento risulta indagata una Oss della cooperativa che opera all’interno dell’Ipab

Due anziani ospiti della casa di riposo Lercaro di Ovadain provincia di Alessandria, sono morti dopo aver ingerito del detergente da una bottiglia di acqua minerale. L’incidente risale a marzo 2020, ma la notizia è stata appresa in queste ore dopo un’interrogazione di Pier Sandro Cassulo, consigliere comunale di Ovada Viva, che chiede di sapere se l’amministrazione si costituirà parte civile nel processo. “Tempo fa – spiega il consigliere – avevamo chiesto l’istituzione di una commissione speciale sulla Rsa perché i dati sui bilanci ci avevano preoccupato. Ci avevano comunicato in via riservata che tre ospiti avevano bevuto da una bottiglia di disinfettante. Uno solo si è salvato. Una famiglia si è costituita parte civile“.

Continua qui

Aggiornamento: 

Ovada, travasò detersivo in bottiglia d'acqua: “Lo voleva rubare”




Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...