domenica 4 luglio 2021

In Lombardia trecento sanitari faranno ricorso al Tar contro l’obbligo vaccinale

In Lombardia trecento sanitari hanno depositato ricorso al Tar di Brescia contro l’obbligo vaccinale. L’udienza è fissata al 14 luglio: “Non è una battaglia no vax, ma una battaglia democratica. Qui si obbliga una persona – spiega l’avvocato Daniele Granara – a correre un rischio altrimenti gli viene impedito di svolgere la professione”.

Trecento sanitari in Lombardia faranno ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Brescia per chiedere l'annullamento dell'obbligo vaccinale. Si tratta di operatori e medici di Brescia, Cremona, Bergamo e Mantova. A darne notizia è il quotidiano "Il Giornale di Brescia". Al momento l'udienza è stata fissata per il 14 luglio.


Il legale: Non è una battaglia no vax, ma democratica

I trecento medici sono difesi dall'avvocato Daniele Granara che ha presentato il ricorso lo scorso 22 giugno contro l'Agenzia per la tutela della salute di Bergamo, Brescia, Val Padana e Montagna: "Non è una battaglia no vax, ma una battaglia democratica. Qui si obbliga una persona a correre un rischio altrimenti gli viene impedito di svolgere la professione". Nelle pagine del ricorso viene evidenziato come l'Italia sia l'unico paese dell'Unione Europea a prevedere l'obbligatorietà "per determinate categorie di soggetti della vaccinazione per la prevenzione della Sars-CoV-2".

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Coronavirus, le notizie di oggi sul Covid: aumentano i focolai di variante Delta, si torna a parlare di obbligo vaccinale, oggi 808 nuovi casi e 12 morti

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid-19 in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti e i dati di oggi, domenica 4 luglio. Nel bollettino di oggi 808 nuovi casi e 12 morti covid. Aumentano i casi di variante Delta. Figliuolo: “Pensiamo già a richiamo, entro il 30 settembre vaccinato l’80% degli italiani”. Burioni: “Si prenda velocemente in considerazione l’obbligo vaccinale per tutti o si rischia grosso. Ilaria Capua: “Ci vorranno decenni perché il Coronavirus si attenui”. Continua la campagna di vaccinazione: 53.203.327 finora le dosi somministrate, 19.826.856 gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 36,7 % della popolazione over 12. All’appello mancano ancora 2,5 milioni di over 60, che non hanno fatto la prima dose. Vaccini e Green Pass falsi venduti nel dark web: GdF sequestra 10 canali Telegram. Allerta Oms in Europa: in una settimana aumento del 10% dei casi dovuto soprattutto a viaggi e spostamenti, in Africa “portata terza ondata senza precedenti”. UK, dal 19 luglio stop all’obbligo di mascherine al chiuso a prescindere dai contagi. Olimpiadi Tokyo, premier Giappone pensa a Giochi a porte chiuse.

Coronavirus in Inghilterra, registrati oltre 24 mila casi in un giorno...

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Green pass e vaccini falsi in vendita nel dark web: la Finanza sequestra 10 canali Telegram

Cento o al massimo 130 euro per il documento 'lasciapassare' per viaggi e concerti, 155 euro per ogni singolo shot di farmaco oppure 20mila euro per uno stock di 800 fiale: nuovo passo avanti l’inchiesta del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza e della procura di Milano che già ad aprile portò all’oscuramento di due canali Telegram con oltre 4mila iscritti

Offrivano green palsi falsi e proponevano, senza averli mai avuti, vaccini anti-Covid di Pfizer, Moderna e Astrazeneca. Cento o al massimo 130 euro per il documento ‘lasciapassare’ per viaggi e concerti, 155 euro per ogni singolo shot di farmaco oppure 20mila euro per uno stock di 800 fiale. Fa un altro passo avanti l’inchiesta del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza e della procura di Milano che già ad aprile portò all’oscuramento di due canali Telegram con oltre 4mila iscritti: stavolta sono 10 i canali sequestrati nel giorno dell’esordio del green pass europeo ed oltre diecimila le persone che vi avevano aderito ed erano regolarmente iscritte.

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Vaccini: taglio dosi e vacanze, campagna decelera

Immunizzato un italiano su 3. Preoccupano over 60 'scoperti'. In 24 ore 932 positivi, 22 vittime. 228.127 test, tasso di positività allo 0,4%

L'estate entra nel vivo e la campagna vaccinale rallenta la sua corsa, nonostante si sia tagliato il traguardo di un italiano su tre immunizzato (19,6 milioni). Le somministrazioni quotidiane si mantengono sopra le 500mila - come promesso dal generale Francesco Figliuolo - ma i dati dell'ultima settimana fanno registrare un calo rispetto a quella precedente: dai 3.832.469 dei sette giorni tra il 21 ed il 26 giugno si è passati ai 2.906.691 in quella che va dal 28 giugno al 4 luglio.

Mancano ancora i dati di domani e della serata di oggi, ma è prevedibile che si rimarrà nettamente sotto la quota della settimana precedente. La flessione riguarda soprattutto Pfizer. Resta poi il nodo dei circa 2,5 milioni di over 60 che ancora non hanno ricevuto alcuna dose.

Gli ultimi dati: sono 932 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In aumento rispetto a ieri, quando erano stati 794. Sono 22 le vittime in un giorno, 6 in meno di ieri. Effettuati 228.127 tamponi molecolari e antigenici. Ieri erano stati 199.238. Il tasso di positività è stabile allo 0,4%.

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venerdì 2 luglio 2021

Padova, variante Delta. La mamma del bimbo contagiato: «Dice che sa tutto di limone e farina»

È uno dei ragazzini che si è contagiato al camp di Mauro Bergamasco a Isola Verde : «La febbre ogni tanto sale ma scende con i farmaci e quindi sono tranquilla»


«Abbiamo passato l’ultimo anno e mezzo stando attenti a tutto, i miei figli non sono mai andati nemmeno al parco giochi, mi è dispiaciuto moltissimo togliergli gli amici e la socialità, poi è arrivata l’estate, è partita la campagna vaccinale e ci siamo sentiti più tranquilli. Alla possibilità di contagi abbiamo pensato prima di iniziare campi scuola e rugby camp, ma ci sembrava di essere troppo apprensivi. E invece...». E invece è andata decisamente male. Chiara, 45 anni, è la mamma di Luca (nome di fantasia) il bambino padovano di 10 anni che mercoledì scorso ha accusato i primi sintomi di Covid 19, variante Delta, al rugby camp di Mauro Bergamasco a Isola Verde. Il piccolo, che abita a Padova con mamma e papà e la sorellina più piccola, ora sta meglio ma quando la mamma è andata a prenderlo la sera ha avuto 39.2 di febbre, e anche il giorno dopo.

Un bello spavento...
«Il camp era iniziato la domenica precedente, Luca era partito molto carico, si diverte sempre quando gioca a rugby con gli amici e poi quel camp era organizzato davvero bene, noi conosciamo Mauro ed eravamo tranquilli. Poi mercoledì ci hanno telefonato per dirci che aveva la febbre, il tampone rapido era positivo, quindi lo hanno isolato e gli hanno fatto il molecolare, positivo anche quello. A quel punto mia figlia piccola e il mio compagno, che non vedevano Luca da più di cinque giorni, si sono sistemati da parenti, io sono andata a prendere il bambino e l’ho portato a casa: siamo isolati da venerdì».

Ora come sta Luca?
«La febbre ogni tanto sale ma non come all’inizio, scende con la tachipirina per cui non mi preoccupo, lunedì ci hanno avvisati che è stato contagiato dalla variante Delta, l’Ulss ci segue più volte al giorno, oggi sono venuti a farmi un tampone molecolare, non ne avevo mai dovuto fare uno, mi ritrovo a farlo adesso che speravo di esserne uscita. Quest’estate non è partita con il piede giusto».

Lei è vaccinata?
«Io e il mio compagno abbiamo fatto la prima dose».


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Vaccini, terza dose: perché il candidato migliore potrebbe essere Novavax

Considerando anche i vaccini Curevac, che utilizza essenzialmente la stessa tecnologia di Pfizer e Moderna, e Vla2001, della francese Valneva, le alternative non mancano


Migliaia di volontari, in Gran Bretagna, riceveranno una terza dose di vaccino come parte di una sperimentazione per indagare quali vaccini utilizzare come dosi di richiamo. Lo studio Cov-Boost, il primo al mondo a indagare l’impatto di una terza dose sulla risposta immunitaria, coinvolgerà 2.886 partecipanti, e oltre a esaminare il livello di protezione offerto da un’ulteriore dose, valuterà anche eventuali effetti collaterali innescati da questi richiami. 

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Variante Delta: green pass, vaccini, zone rosse. L’impatto sulla lotta al Covid

La diffusione della variante impone scelte per evitare che i contagi riprendano a moltiplicarsi come accade in altre parti del mondo


Mini zone rosse, anticipo della seconda somministrazione di vaccino e l’ipotesi di rilasciare il green pass solo a ciclo completo. La variante Delta del coronavirus avanza anche in Italia e, mentre la campagna vaccinale va avanti, si cercano nuove strategie per evitare che i contagi riprendano a moltiplicarsi come accade nel mondo, in particolare in Gran Bretagna e Russia.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...