martedì 7 settembre 2021

Istat, speranza di vita cala 1,2 anni, a Bergamo - 4,3

I dati diffusi da Istat dell'aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori  

06 settembre 2021 Speranza di vita minacciata dal Covid. Sembra scontato ma i dati parlano chiaro: nel 2020, la diffusione della pandemia da Covid-19 e il forte aumento del rischio di mortalità che ne è derivato ha interrotto bruscamente la crescita della speranza di vita alla nascita che aveva caratterizzato il trend fino al 2019, facendo registrare, rispetto all'anno precedente, una contrazione pari a 1,2 anni. Nel 2020, l'indicatore si attesta a 82 anni (79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne). È quanto emerge dall'aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori diffuso dall'Istat.

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lunedì 6 settembre 2021

Sono finite le Paralimpiadi: ora non dimentichiamoci delle persone con disabilità

Durante le settimane delle Paralimpiadi le luci erano puntate sulle storie di atleti e atlete che ci hanno spesso emozionato. Ma ora, mentre calano i riflettori, non possiamo dimenticarci che il nostro Paese è ancora indietro quando si parla di inclusione e accessibilità per le persone con disabilità. Sono ancora pochi i fondi che investiamo per permettere alle persone con disabilità la miglior qualità della vita possibile, per non far diventare quelle che per la maggior parte dei cittadini sono semplici azioni quotidiane in vere e proprie imprese. Ed è così che la disabilità spesso diventa motivo di marginalità sociale ed economica.

Calano i riflettori sulle Paralimpiadi. Ma adesso, dopo aver festeggiato ben 69 medaglie, l'Italia non può dimenticarsi delle persone con disabilità. Non basta raccontare le storie di atleti e atlete per qualche settimana, emozionandosi per i risultati raggiunti, per potersi considerare un Paese inclusivo. Soprattutto se durante il resto dell'anno non si presta la minima attenzione a barriere architettoniche o equa accessibilità ai servizi per tutti i cittadini. Che è un problema concreto e attualissimo.

Nel nostro Paese, secondo gli ultimi dati messi a disposizione dall'Istat, le persone con disabilità sono circa 3 milioni e 150 mila, cioè il 5,2% della popolazione totale. E se pensiamo che l'Italia nel 2021 sia un Paese su misura per tutti, ci sbagliamo. Sono ancora pochi i fondi che investiamo per permettere alle persone con disabilità la miglior qualità della vita possibile, per non far diventare quelle che per la maggior parte dei cittadini sono semplici azioni quotidiane in vere e proprie imprese. Ed è così che la disabilità spesso diventa motivo di marginalità sociale ed economica.

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Coronavirus, oggi 3.361 contagi e 52 morti per Covid. Speranza su vaccini: “Da settembre terza dose ai fragili”: ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid-19 in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti e il bollettino di lunedì 6 settembre. Il bollettino con i contagi di oggi in Italia: 3.361 contagi e 52 morti. Speranza su vaccini: "Da settembre pronti a iniziare con terza dose ai fragili". Ema, intanto, valuta terza dose di Pfizer. Governo studia nuovo decreto per estendere green pass a ottobre. Bianchi: "Pronti all’obbligo vaccinale anti covid a scuola, se necessario". Secondo il presidente della Federazione nazionale ordini dei medici ci sono mille medici non vaccinati ma in attività.  Mattarella: "Sottrarsi ai vaccini significa mettere a rischio vite". Landini: "La soluzione è l’obbligo vaccinale, il green pass aggira il problema". Sileri: "Ora crescita a pieno ritmo o si rischia grosso". In Italia oltre 79 milioni di vaccini somministrati e 38.7 milioni di vaccinati. Nel mondo 220.6 milioni di contagi e 4.5 milioni di morti. In Usa terza dose Pfizer entro il 20 settembre. Nel Regno Uniti oltre 40mila casi al giorno a causa della variante Delta. Berkley (Covax): "aiutiamo Paesi poveri o nuove varianti"

Quali sono i Paesi che prevedono l’obbligo vaccinale contro il Covid...

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Dieta: le cose da non fare secondo l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica e Slow Medicine

 

L’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) e Slow Medicine hanno riassunto in cinque punti le “cose da non fare” in tema di dieta e nutrizione, in quanto prive di benefici per la salute, per l’ambiente e per il sistema sanitario nazionale. Le raccomandazioni sono state riviste a fronte dei cambiamenti sociali, economici e climatici degli ultimi anni con una particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e dei disturbi alimentari.

1) Non seguire “diete senza” o digiuni. Sono approcci nutrizionali specifici per determinate patologie e solo il medico li può consigliare. Gli esempi sono molti e diffusi: la dieta che esclude determinati alimenti (carboidrati, glutine, grassi, lattosio, proteine animali, ecc), approcci dietetici basati su presunte intolleranze alimentari (non diagnosticate da metodiche scientificamente validate), o gruppi sanguigni, o diete paleolitiche o digiuni intermittenti o continuativi. Questi approcci dietetici possono provocare danni alla salute e carenze nutrizionali e non risolvono il problema dell’obesità, ma anzi favoriscono disturbi alimentari. Il consiglio è di rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista del settore.

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domenica 5 settembre 2021

Covid, Bassetti: "Entro Natale una nuova ondata". Toti: "Vaccini a buon ritmo"

GENOVA - ''L'atteso è che tra ottobre e Natale avremo una nuova ondata. Bisognerà capire quanto sarà alta questa ''onda'' e quanto rapidamente crescerà. Io sono ottimista, dobbiamo stimolare la gente a vaccinarsi. Il 95% delle persone fragili e anziane sono state messe abbastanza al sicuro". Lo afferma Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico di Genova."Adesso mi preoccupano i 40enni, 50enni e 60enni. 7-8 milioni tra questi non sono vaccinati - osserva -. Però ci occuperemo di tutti e al momento mi rinfranca avere 8 italiani su 10 coperti almeno dagli eventi più gravi''.

NUMERO DECESSI - ''Il picco dei contagi è stato toccato circa due settimane fa. Ieri non c'è stato un aumento significativo delle terapie intensive e stiamo attraversando una fase di stabilizzazione. Nel mio reparto da lunedì potremmo anche tornare Covid-free, dopo un periodo abbastanza pesante. L'onda estiva si sta esaurendo e il numero dei decessi è contenuto. Certo, il massimo sarebbe tendere allo zero. Se i numeri restassero questi, e non sarà così, arriveremmo intorno ai 7-12mila morti all'anno. Sono troppi, ma non sono più i 1.000 al giorno di qualche mese fa".

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Coronavirus, le notizie di oggi sul Covid, Rezza: “Non ci sarà bisogno di nuovi lockdown”, verso estensione del green pass a ottobre

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid-19 in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti di oggi domenica 5 settembre. Nel bollettino di oggi registrati 573 nuovi contagi in Veneto, 557 in Toscana e 101 in Umbria. Il ministro della salute Speranza avverte:" Servono più vaccini per evitare nuove restrizioni in autunno". La Sicilia resta l'unica in zona gialla lunedì visto che non si registra nessun cambio di colore. Mentre vanno avanti le proteste, il governo lavora anche sullestensione del green pass a ottobre. Speranza: "Obbligo vaccinale è uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura".  Rezza: "Non ci sarà bisogno di nuovi lockdown per covid". Sileri: "Bisogna eliminare le mascherine con green pass". La Campagna vaccinale fa registrare oltre 79milioni di dodi somministrate e 38.6 milioni di persone completamente vaccinate. Moderna ha presentato all’Ema la richiesta di approvazione della terza dose. Nel mondo  oltre 220 milioni di casi e 4,5 milioni di morti covid. In Germania 10.453 nuovi casi.  La Russia supera i 7 milioni di casi da inizio pandemia.


La Sicilia è la Regione con più casi: ancora sopra i 1000 contagi giornalieri...

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venerdì 3 settembre 2021

Terapia intensiva Piemonte: 4 ricoverati covid su 5 non sono vaccinati, gli altri già con patologie gravi

PIEMONTE – “Un quadro epidemiologico stabilmente in zona bianca”. Così il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha rassicurato, dati alla mano, la situazione della nostra regione rispetto all’emergenza covid. Come già emerso dal pre-report di ieri, infatti, il Piemonte resta in zona bianca. “La campagna vaccinale corre veloce” ha rimarcato Cirio “siamo grati e orgoglioso di questo, continuiamo a rispondere coi numeri, i nostri buoni dati sono proprio il frutto della campagna vaccinale”. 

Ad oggi, in Piemonte, sono 20 i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 16 quelli non vaccinati (l’80%) e 4 presentano un quadro clinico serio, a causa di patologie pregresse. Su 158 ricoveri in terapia ordinaria, inoltre, 114 sono non vaccinati (il 72%) e gli altri 44 hanno patologie pregresse.

In Piemonte ci sono 37 casi covid ogni 100 mila abitanti, un numero decisamente più basso rispetto ai 74 della media nazionale, la metà esatta. “Siamo anche 3% di occupazione delle terapie intensive e ordinarie”. Ricordiamo che si entra in zona gialla solo se si supera il 10% di occupazione delle terapie intensive, il 15% delle ordinarie e oltre 50 contagi ogni 100 mila abitanti.

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Covid, gli anestesisti: "Oltre il 94% nelle terapie intensive non è vaccinato"



Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...