venerdì 3 dicembre 2021

Covid, 17.030 nuovi casi con 588.445 tamponi e 74 morti nelle ultime 24 ore in Italia

 

03 dicembre 2021 

La situazione aggiornata in Italia e nel mondo I dati Covid di oggi in Italia. Si registrano 17.030 nuovi casi con 588.445 tamponi e 74 morti. Il tasso di positività sale al 2,9%. Ieri 16.806 casi con 679mila tamponi (tasso al 2,5%) e 72 morti. Gli attualmente contagiati sono 216.154 (+7.283) dei quali 5.385 ricoverati nei reparti ordinari (+87) e 708 in terapia intensiva (+10). Restano in isolamento domiciliare 210mila pazienti. Nelle ultime 24 ore sono guarite 9.658 persone, dato che porta a 4.727.214 il totale dall'inizio della pandemia. Le Regioni In Veneto nelle ultime 24 ore sono state 3.116 le persone risultate positive ai tamponi, si contano anche 9 decessi. In Lombardia 2.809 nuovi casi e 15 decessi. In Emilia-Romagna 1.633 nuovi casi e 7 decessi. Nel Lazio 1.493 nuovi casi e 7 decessi. Sono 1.327, in Campania, nelle ultime 24 ore, i casi positivi al Covid e due i decessi. In Piemonte 1.189 contagi e 2 decessi. In Sicilia 836 nuovi contagi e 5 vittime. In Toscana sono 709 nuovi casi e 3 decessi. In Alto Adige 535 casi e 2 decessi. Nelle Marche rilevati 476 casi di positività e due decessi in 24 ore. In Calabria 300 contagi. In Puglia 291 nuovi casi e tre morti. In Abruzzo 286 nuovi positivi e due decessi. 189 nuovi casi e un morto in Sardegna. In Trentino 176 nuovi positivi. 

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giovedì 2 dicembre 2021

La situazione in Piemonte

 


Austria, amputa per errore la gamba sbagliata: quanto paga la dottoressa

Sconvolgente quello che è accaduto in un ospedale austriaco, dove una dottoressa amputa per errore la gamba sbagliata del paziente

Una storia sconvolgente arriva da un ospedale austriaco, dove una dottoressa amputa per errore la gamba sbagliata del paziente. Le conseguenze giudiziarie della vicenda.

Dottoressa amputa per errore la gamba sbagliata del paziente: l’operazione

Un caso di malasanità che arriva dall’Austria.

Una chirurga ha amputato per errore la gamba sbagliata del suo paziente, un uomo di 82 anni. L’operazione è avvenuta nello scorso maggio. La dottoressa, 43enne, ha ammesso l’errore, ma ha negato la negligenza, sostenendo che il paziente fosse affetto da patologie gravi a entrambe le gambe. Nessuno nella sala operatoria si era accorto di cosa stava accadendo.

L’uomo, dopo l’operazione, è morto, anche se non per conseguenze dirette di questo sbaglio. Il tribunale ha rigettato la linea difensiva dell’errore, spiegando che per un intervento di tale importanza era necessario il doppio e il triplo controllo.

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Covid, in 24 ore 16.806 casi. 72 le vittime. Aumentano i ricoveri

Tasso di positività al 2,5%. Gimbe: in una settimana contagi aumentati del 25%, sale la pressione sugli ospedali

Sono 16.806 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, ieri erano stati 15.085. Sono invece 72 le vittime in un giorno, in  diminuzione rispetto a ieri, quando erano state 103. 

I tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono 679.462, secondo i dati del ministero della Salute.

Ieri erano stati 573.775.

Il tasso di positività è al 2,47%, stabile rispetto all'2,6% di ieri. Sono invece 698 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 12 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 55. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 5.298, ovvero 50 in più rispetto a ieri.

L'ANALISI DI GIMBE - Tra il 24 e il 30 novembre sono cresciuti del 25,1% i nuovi casi di Covid-19 e, di pari passo anche la pressione sugli ospedali ha visto un aumento, segnando +13,7% di ricoveri in reparto e +22% di ricoveri in terapia intensiva. Lo rileva il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, che sottolinea anche una crescita del 14% dei decessi, che sono stati 498 in 7 giorni. "Da sei settimane consecutive - dichiara Nino Cartabellotta, presidente Gimbe- continuano ad aumentare i nuovi casi settimanali con una media giornaliera più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre".

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Covid, Vaccini ai 5-11enni al via dal 16 dicembre disponibili 1,5milioni di dosi

Studio su 3000 bimbi, livelli efficacia intorno al 91%. Ieri è stato dato il via libera per i 5-11 anni

"Con la recente approvazione dell'Aifa sull'utilizzo del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, la Struttura Commissariale ha programmato la distribuzione a dicembre di 1,5 milioni di dosi pediatriche di vaccino mRna-Pfizer. Le dosi rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio e saranno rese disponibili a partire dal 15 dicembre, in modo che tutte le strutture vaccinali delle Regioni e Province autonome, saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno 16 dicembre".

Lo fa sapere la struttura del Commissario Figliuolo.

"I dati che abbiamo sul vaccino anti Covid ai bambini sono sufficienti per questa estensione pediatrica.

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Vaccini: team di esperti avrebbe trovato la causa dei rari coaguli con AstraZeneca

Per i ricercatori c'è attrazione tra una proteina e un componente chiave del farmaco  

02 dicembre 2021 Un team di scienziati in Galles e Usa ritiene di aver trovato "la causa scatenante" dei coaguli di sangue estremamente rari dopo la somministrazione del vaccino di Astrazeneca. Il team, secondo quanto riferisce la Bbc, ha mostrato nel dettaglio come una proteina nel sangue sia attratta da un componente chiave del vaccino ideato a Oxford, innescando una reazione a catena che coinvolge il sistema immunitario e che può culminare in pericolosi coaguli. Alan Parker, uno dei ricercatori dell'università di Cardiff, ha dichiarato alla Bbc: "Quello che abbiamo è la causa scatenante (the trigger), ma ci sono molti passaggi che devono accadere dopo". Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances. "Sebbene la ricerca non sia definitiva, offre spunti interessanti e AstraZeneca sta esplorando modi per sfruttare questi risultati, nell'ambito dei nostri sforzi per rimuovere questo effetto collaterale estremamente raro", ha spiegato un portavoce della casa farmaceutica anglo-svedese. 

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mercoledì 1 dicembre 2021

Esercizio e attività fisica? Ecco perché ci fanno bene anche da anziani

Secondo i ricercatori di Harvard non dovremmo smettere di fare esercizio fisico da anziani. È il nostro corpo che lo chiede...

Smettere di fare esercizio e attività fisica da anziani? No, non è una buona idea: noi esseri umani ci siamo evoluti in modo da poter essere attivi anche nella cosiddetta terza età. A dirlo è un serissimo studio dell’Università di Harvard

FARE ESERCIZIO FISICO DA ANZIANI —

Un team di biologi evoluzionisti e ricercatori biomedici della celebre università americana – di cui faceva parte anche Aaron Baggish, il cardiologo della nazionale di calcio americana – qualche giorno fa ha presentato una serie di prove evolutive e biomediche che dimostrano che mantenersi attivi anche nella terza età è previsto proprio da quel complesso e meraviglioso meccanismo che è l’evoluzione. Secondo gli studiosi noi esseri umani ci siano evoluti per rimanere attivi tutta la vita e fare attività fisica più avanti negli anni fa sì che il corpo usi l’energia che accumula col cibo nella maniera giusta, invece di usarla contro di sé. Questo meccanismo ci protegge da malattie croniche come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e persino alcuni tipi di cancro.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...