sabato 29 gennaio 2022

Variante Omicron 2, accertati i primi due casi in Liguria

Dopo un sequenziamento di routine al Policlinico San Martino di Genova, sono stati accertati due casi di pazienti positivi a Omicron 2.

In seguito a un sequenziamento di routine e di un campione derivante dal monitoraggio nazionale, sono stati individuati due casi di variante Omicron 2 in Liguria.

Sono due i casi di variante Omicron 2 accertati finora in Liguria.

Sono i primi positivi alla nuova mutazione verificati nella Regione. Così è emerso in seguito a un sequenziamento di routine all’ospedale San Martino di Genova. Il secondo caso, invece, è emerso dal sequenziamento di un campione derivante dal monitoraggio nazionale, che coinvolge il laboratorio di Igiene diretto dal professor Giancarlo Icardi.

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venerdì 28 gennaio 2022

Covid Italia, il bollettino di oggi 28 gennaio: 143.898 nuovi casi e 378 decessi

Ieri c'erano stati 155.697 nuovi casi e 389 decessi. Il tasso di positività scende al 13,7%

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 143.898 nuovi casi e 378 decessi. Il tasso di positività scende al 13,7%, a fronte di 1.051.288 tamponi processati. I guariti 181.594. In calo i ricoveri (-57), per un totale di 19.796, e le terapie intensive (-15), dove ci sono 1.630 pazienti.

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giovedì 27 gennaio 2022

Covid, il numero dei morti è gonfiato? Cosa dicono i dati

Dall’inizio dell’epidemia al 10 gennaio sono stati comunicati con i bollettini quotidiani del Ministero della Salute 138.099 decessi Covid. C’è una domanda che si pongono in tanti: questi numeri sono gonfiati? Il dubbio nasce per come vengono conteggiati i decessi. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, che recepisce le raccomandazioni dell’Oms, un decesso è da attribuire al Covid quando contemporaneamente sono presenti le seguenti condizioni (qui il documento): tampone positivo al momento della morte, un quadro clinico compatibile con i sintomi del virus (febbre, tosse, dispnea, brividi, tremore, dolori muscolari, cefalea, mal di gola, perdita acuta di olfatto o gusto), assenza di recupero clinico tra la malattia e la morte, e assenza di una chiara causa di morte diversa dall’infezione. Il problema riguarda prevalentemente quest’ultimo punto.


In base alle regole attuali, se una persona muore durante un incidente stradale mentre è positivo, non viene evidentemente conteggiato come morto Covid; ma se è affetto da patologia oncologica, cardiovascolare, renale, epatica, oppure ha il diabete, e cessa di vivere mentre è positivo, rientra nella contabilità dei morti Covid. Il ragionamento che accompagna le disposizioni è questo: «Le patologie preesistenti possono aver favorito o predisposto a un decorso negativo dell’infezione» ma il Covid è determinante. Questa spiegazione, però, spesso non viene ritenuta convincente e porta a considerare il numero dei morti come sovrastimato. Ma quale potrebbe essere l’interesse? Per i maliziosi è una questione legata ai rimborsi. Il 12 agosto 2021, con effetto retroattivo, è stato riconosciuto agli ospedali un incremento tariffario massimo per ciascun episodio di ricovero superiore a un giorno di 3.713 euro per l’area medica, e di 9.697 euro per la terapia intensiva. Incrementi giustissimi visto il peso di un paziente Covid su tutta l’organizzazione ospedaliera. Certo, nessuno può escludere la tentazione di attribuire il ricovero e il decesso al Covid, anche se magari il paziente nel frattempo è guarito ed il decesso è imputabile ad altra patologia pregressa.

(...)

Il ruolo dei vaccini

Il confronto dei decessi tra i non vaccinati e i vaccinati ci può aiutare a capire ancora meglio quanto il Covid possa essere in realtà determinante come causa di morte anche in presenza di patologie pregresse. L’analisi dell’Iss è fatta su un campione di 1.642 cartelle cliniche raccolte tra febbraio 2021 e il 10 gennaio 2022, periodo nel quale complessivamente sono decedute 46.572 persone, di cui 39.292 non vaccinate (84%) e 5.345 con ciclo completo. Il 3% dei non vaccinati è morto senza avere altre patologie contro lo 0,6% dei vaccinati con ciclo completo; con una patologia il 10,2% dei non vaccinati contro il 6,2% dei vaccinati; con due patologie il 17% dei non vaccinati contro il 9,5% dei vaccinati, con 3 o più patologie il 69% dei non vaccinati contro l’83,7% dei vaccinati con ciclo completo. A parità di condizioni di salute, con una/due patologie se non sono vaccinato, rischio di più.Fatto 100 il numero dei deceduti vaccinati, dunque, le morti si concentrano sui pazienti con tre e più malattie. Per quel che riguarda l’età media dei decessi fra i non vaccinati è di 78,6 anni, mentre nei vaccinati 84,7. Vuol dire che anche in persone già ammalate, il Covid può togliere 6 anni di vita.

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Covid, oggi in Italia 155.697 casi e 389 morti: via libera dell’Ema alla pillola anti Coronavirus di Pfizer: ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie e gli aggiornamenti sul Covid-19 di oggi giovedì 27 gennaio 2022 in Italia e nel mondo. Nel bollettino dei contagi di oggi: 155.697 casi e 389 morti per Coronavirus. Le Regioni chiedono di modificare le regole a partire dal sistema dei colori. Report Gimbe: "Rallenta la curva dei contagi, meno ricoveri nelle terapie intensive". Scuola, presidi: 32% di classi dell'infanzia in Dad, Figliulo: "Buona disponibilità monoclonali, prossima settimana altri arrivi". Da febbraio basterà Green Pass per arrivi da Ue, nuova ordinanza di Speranza. Via libera dell'Ema alla pillola anti-Coronavirus di Pfizer.

Nel mondo 362.467.496 casi di Coronavirus. Mappa Ecdc, mai così tanti Paesi UE in rosso scuro. Oms, rallenta crescita contagi: +5% in una settimana. In Israele, quarta dose di vaccino covid solo a over 18 a rischio. Record di casi in Germania, Giappone, Corea del Sud e Russia. L'Austria ha revocato il lockdown per i non vaccinati.

Come funzionerà il Green Pass (illimitato) dal 1° febbraio

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mercoledì 26 gennaio 2022

Covid, Oms: Italia seconda per morti e contagi settimanali in Europa

Quarta nel mondo con oltre 4 decessi/100mila e oltre 1,2 milioni di contagi in 7 giorni

L'Italia è al secondo posto in Europa per il numero di vittime Covid nella settimana che va dal 17 al 23 gennaio, con 4,1 decessi ogni 100mila abitanti. Il numero più alto di nuove morti nella regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stato infatti segnalato dalla Federazione Russa (4.792, 3,3 ogni 100mila abitanti, -7%), seguita appunto dall'Italia che con 2.440 nuovi decessi settimanali (+24%) è anche quarta a livello mondiale dopo Usa, Russia e India. Segue il Regno Unito (1.888 nuove morti, 2,8 per 100mila, dati simili alla settimana precedente). E' il quadro che emerge dall'ultimo bollettino settimanale dell'Oms sull'andamento della pandemia. In generale, il numero dei decessi settimanali nella regione europea diminuisce del 5%, con un totale di oltre 21mila morti segnalate.

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Covid, news. Bollettino: 167.206 nuovi casi e 426 morti. Tasso positività al 15,2%.

Processati 1.097.287 tamponi. Calano ricoveri (-36) e terapie intensive (-26). "Mantenere la zona rossa come zona di controllo e monitoraggio, ma togliere ogni restrizione in quella zona significa dare fiducia ai cittadini, quei 47 milioni che si sono vaccinati e a tutte le attività economiche", ha detto il sottosegretario alla Salute. Il governo orientato verso l'estensione della durata del Green Pass per chi ha booster

Lieve calo dei ricoveri ordinari (-36, ora 20.001) e delle terapie intensive (-26, ora 1.665). I nuovi casi sono 167.206, con 426 morti. Il tasso di positività è al 15,2% (BOLLETTINO - MAPPE - GRAFICHE). Le Regioni premono per una semplificazione delle regole, tra cui lo stop delle zone a colori. La richiesta è accolta dal sottosegretario alla Salute Costa ma con il mantenimento della zona rossa senza limitazioni per i vaccinati. Il governo valuta l'estensione della durata del Green Pass per chi ha fatto la dose booster. In Austria, da lunedì, il lockdown per i no-vax verrà revocato.

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Covid, Inail: 811 morti sul lavoro da inizio pandemia. I DATI

Il numero emerge dal 23esimo report della Consulenza statistico attuariale Inail. Sui casi mortali, nel 2021 il calo è stato del 57,2%. Oltre un quarto delle morti (25,8%) è avvenuto tra il personale sanitario e socio-assistenziale. Invece i contagi sul lavoro da coronavirus, dall'avvio dell'emergenza sanitaria alla data dello scorso 31 dicembre, sono stati 191.046

I decessi sul lavoro da Covid-19 segnalati all'Inail dall'inizio della pandemia sono 811. È un numero pari a un quarto degli infortuni sul lavoro con esito mortale denunciati dal gennaio 2020, con un'incidenza dello 0,6% rispetto al complesso dei morti nazionali da coronavirus comunicati dall'Iss alla stessa data. Mentre i contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all’Inail, sempre dall’inizio della pandemia, alla data dello scorso 31 dicembre, sono 191.046.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...