La nostra pelle, a marzo, al termine della stagione invernale e soprattutto con il cambio di stagione, può presentarsi opaca e secca. Sono utili quindi trattamenti cosmetici che hanno lo scopo di rinnovare lo strato cutaneo superiore, intasato di tossine, e che migliorano l’ossigenazione della pelle. Ad esempio un bagno caldo.
Quello del bagno è, probabilmente, il rituale di bellezza e di salute più datato, praticato e personalizzato del pianeta. Fin dall’antichità i benefici delle terme e dell’acqua calda erano noti e riconosciuti come cure efficaci per molti disturbi del corpo e dell’organismo. Con la diffusione capillare dei bagni nelle case moderne e con la possibilità per tutti di avere a disposizione quotidianamente l’acqua calda, si è stati portati a dimenticarne e sottovalutarne gli effetti terapeutici…
Il bagno, a differenza della doccia, è la cura ideale per ammorbidire a fondo la pelle, per aprire i pori, aiutandola a liberarsi delle sostanze tossiche e delle impurità che le impediscono di respirare.
Nel momento in cui si viene a contatto con l’acqua calda si innesca un’azione vasodilatatrice che accelera la circolazione, produce un aumento della sudorazione, con conseguente eliminazione di scorie e tossine nocive, e allenta le tensioni muscolari; un rimedio non solo per tonificare e rilassare, ma con effetti benefici anche sul sistema nervoso. L’acqua calda è inoltre di beneficio per alleviare i dolori articolari.
Continua qui
giovedì 29 marzo 2012
martedì 27 marzo 2012
Il ministero: "Attenti a infusi e integratori 'naturale' non significa sicuro"
Una nota ufficiale per mettere sull'avviso le famiglie: "Certi prodotti vanno di moda, ma non curano nulla e possono avere effetti negativi; soprattutto per bambini, donne incinte o in allattamento". La raccomandazione: consultare comunque il medico di fiducia.
Una confezione di integratori in pillole
"I prodotti presentati come 'naturali' - sottolinea il ministero con toni piuttosto decisi - soprattutto di derivazione vegetale, stanno riscuotendo un crescente interesse presso il pubblico, con un consumo che coinvolge in modo significativo anche bambini nella prima infanzia e donne in gravidanza o durante l'allattamento. E' bene precisare - si legge nel documento - che i prodotti in questione, riconducibili ad alimenti a base vegetale come tisane o integratori, non hanno e non possono avere alcuna finalità di cura. Il loro ruolo può essere quello di favorire fisiologicamente le funzioni dell'organismo nell'intento di ottimizzarne il normale svolgimento.
Continua qui
sabato 24 marzo 2012
Cervello in forma più a lungo, isolato il gene che lo fa invecchiare
Rallentare l’invecchiamento cerebrale, attuando una prevenzione efficace di patologie come il Parkinson e l’Alzheimer e contribuendo a realizzare quel sogno di rimanere giovani più a lungo che alimenta il lavoro anche di altri scienziati, sarà un giorno possibile grazie a quanto viene indicato come un “passo da gigante” compiuto in questa direzione da un gruppo di biologi canadesi e statunitensi guidato da Gilbert Bernier, ricercatore presso l’Università di Montreal. Pubblicato dal Journal of Neuroscience, il loro studio ha identificato un gene, definito Bmi1, che controlla l’invecchiamento dei neuroni, tanto quello normale quanto quello patologico, nel sistema nervoso centrale.
Continua qui
Continua qui
venerdì 23 marzo 2012
Tenersi in forma fra le mura di casa
Smaltire i chili in eccesso delle feste e tornare in forma allenandosi tra le pareti domestiche: è la scelta di 2 italiani su 5 che all'iscrizione in palestra preferiscono l'allenamento casalingo. Grazie agli attrezzi sempre più tecnologici e connessi al web, si è affermata la tendenza della Gymnhouse, termine derivato da gymnasium (palestra) e house (casa), che trasforma il salotto in una vera e propria palestra con più di un vantaggio: si risparmia, non si è costretti a portarsi dietro pesanti borsoni e a condividere spazi con persone estranee. Ecco alcune delle discipline che si possono praticare in casa e quante kilocalorie permettono di bruciare
di Irma D'Aria
Continua qui
di Irma D'Aria
Continua qui
lunedì 19 marzo 2012
Mal di denti: riscoperto un antico efficace rimedio
Dall’antico popolo Inca si è riscoperto un rimedio efficace nel sedare il mal di denti e trattare ascessi e ulcere. Potrebbe anche sostituire le attuali anestesie
Antichi rimedi per mali antichi – e moderni – come il mal di denti. Un male che spesso assume proporzioni difficili da gestire e che può davvero essere insopportabile.I rimedi? Quello più immediato, un antidolorifico – ammesso che faccia effetto – e poi recarsi al più presto dal dentista.
Ma, a parte il dentista, ci sono alternative all’uso degli antidolorifici che, come tutti i farmaci, possono avere effetti indesiderati? A quanto sembra sì. Ed è pure efficace.
È una pianta tropicale conosciuta con il nome di Acmella oleracea. Altresì nota con il nome di Crescione di Para, è un piccola pianta riconoscibile dai suoi bei fiori gialli. Nella medicina tradizionale si conosce da tempo per le sue doti diuretiche, digestive e antiscorbutiche. Oggi, però, una ricercatrice dell’Università di Cambridge ne ha riscoperto l’uso come analgesico che era già in essere presso l’antica popolazione Inca.
Continua qui
martedì 13 marzo 2012
Troppa carne rossa accorcia la vita. Più longevi con pesce e noci
Secondo uno studio della Harvard School of Public Health di Boston, il consumo quotidiano aumenterebbe di oltre il 20% il rischio di una morte prematura per problemi cardiaci o cancro. I ricercatori hanno seguito un campione di 120.000 individui per 28 anni
di VALERIA PINIROMA - Per qualcuno è una passione che non si controlla. Bistecche enormi, spesso cotte alla griglia. C'è chi poi preferisce mangiarle al sangue, quasi crude. Ma il consumo di carne rossa non è salutare se eccessivo e, secondo una ricerca 1 della Harvard School of Public Health di Boston 2, rischia di fare vivere meno a lungo, perché chi la sceglie come alimento quotidiano ha più possibilità di trovarsi ad affrontare con il tempo problemi cardiaci o tumori. Secondo lo studio appena pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine 3, le probabilità di ammalarsi di cancro e malattie cardiovascolari aumenta del 20%. Se invece si sceglie una dieta ricca di pesce e carni bianche, il rischio complessivo di morte si riduce. Il 9,3% e il 7,6% dei decessi rispettivamente per maschi e femmine sarebbe evitabile riducendo le porzioni di carne rossa consumate.
Solo 42 grammi al giorno. L'importante, rivelano gli esperti, è limitarsi a mettere nel piatto solo 42 grammi di carne rossa al giorno, l'equivalente di una grossa bistecca a settimana. Una scelta di questo tipo può prevenire un decesso precoce fra gli uomini e uno su 13 fra le donne. "Abbiamo aggiunto ulteriori evidenze dei rischi per la salute derivanti dal consumo di elevate quantità di carne rossa, alimento già associato a diabete di tipo 2, malattia coronarica, ictus e alcuni tipi di cancro in altri studi", spiega An Pan, primo autore dello studio e ricercatore del Dipartimento di nutrizione dell'Harvard School of Public Health.
Continua qui
sabato 10 marzo 2012
Proteine, le nuove linee guida Efsa
Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto quantitativo di proteine ogni giorno
a cura di IRMA D'ARIA
Continua qui
lunedì 5 marzo 2012
Frutti antichi per la salute: fichi, uva melograne e nespole
Fico:
E’ un frutto nutriente, sia quando è fresco, sia quando è secco. All’apparenza i fichi sembrano contenere un’eccessiva quantità d’acqua, ma in realtà quest’acqua è un liquido prezioso che, dopo la riduzione per essiccamento, si trasforma in sostanze azotate e grasse e, principalmente, in zucchero. Ricchi di vitamina A (della crescita), di vitamina B ( antinevritica), di vitamina C, che mantiene la coesione cellulare, i fichi si rivelano un alimento bilanciato dal punto di vista vitaminico. Lassativi ed espettoranti, drenano in maniera eccellente le vie respiratorie e intestinali. Tra le sue virtù curative, se cotto nell’acqua, o meglio nel latte, tagliato in due e applicato ben caldo su un ascesso o un foruncolo, ne affretterà la maturazione; sulla gengiva, in caso di ascesso dentario, ne agevola l’evoluzione e dà un immediato sollievo. Un tempo veniva utilizzato anche come sciroppo per il mal di gola e la tosse; si ottiene facendo cuocere cinque o sei fichi secchi in poca acqua: lo si beve a cucchiaiate a volontà. Per vincere anche la stitichezza, si prendono alcuni fichi, si lavano, si mettono a macerare per una notte in un pò d’acqua e si mangiano il mattino seguente a digiuno, per diverse settimane di seguito.
Uva:
E’ un alimento energetico, ricco di glucidi: glucosio, fruttosio, dulcite e mannite, e di minerali: potassio, calcio, magnesio, fosforo, manganese, ferro, iodio e arsenico. Contiene inoltre moltre pectine, acidi organici, le vitamine A, B, C ed essenze aromatiche. L’uva è un alimento estremamente digeribile, perchè il suo zucchero, che è un fattore costitutivo del sangue normale, è assimilabile e rappresenta il punto estremo dell’elaborazione di tutti i carboidrati. Ha diverse proprietà terapeutiche: è innanzitutto lassativa e diuretica. Le principali indicazioni sono dispepsia, stitichezza, emorroidi, calcolosi epatica e urica, gotta, intossicazioni da mercurio e da piombo. Un altro suo vantaggio è quello di essere povera di albumine da consentire d’intraprendere la cura intensa di questo frutto senza rischi di accumulazione di scorie azotate. Povera di cloruro di sodio, l’uva è adatta anche ai sofferenti di gastrite iperacida. Aumentando la quantità d’urina, facilità l’eliminazione di tossine dall’organismo. Il suo succo contribuisce alla scomparsa dei disturbi causati dall’ipertensione arteriosa. Inoltre, la presenza di polifenoli, rendono questo piccolo frutto un potente antitumorale, antibatterico e anti-invecchiamento. La presenza di acido ellagico nell’uva svolge un’azione protettiva contro i danni del fumo.
Continua qui
E’ un frutto nutriente, sia quando è fresco, sia quando è secco. All’apparenza i fichi sembrano contenere un’eccessiva quantità d’acqua, ma in realtà quest’acqua è un liquido prezioso che, dopo la riduzione per essiccamento, si trasforma in sostanze azotate e grasse e, principalmente, in zucchero. Ricchi di vitamina A (della crescita), di vitamina B ( antinevritica), di vitamina C, che mantiene la coesione cellulare, i fichi si rivelano un alimento bilanciato dal punto di vista vitaminico. Lassativi ed espettoranti, drenano in maniera eccellente le vie respiratorie e intestinali. Tra le sue virtù curative, se cotto nell’acqua, o meglio nel latte, tagliato in due e applicato ben caldo su un ascesso o un foruncolo, ne affretterà la maturazione; sulla gengiva, in caso di ascesso dentario, ne agevola l’evoluzione e dà un immediato sollievo. Un tempo veniva utilizzato anche come sciroppo per il mal di gola e la tosse; si ottiene facendo cuocere cinque o sei fichi secchi in poca acqua: lo si beve a cucchiaiate a volontà. Per vincere anche la stitichezza, si prendono alcuni fichi, si lavano, si mettono a macerare per una notte in un pò d’acqua e si mangiano il mattino seguente a digiuno, per diverse settimane di seguito.
Uva:
E’ un alimento energetico, ricco di glucidi: glucosio, fruttosio, dulcite e mannite, e di minerali: potassio, calcio, magnesio, fosforo, manganese, ferro, iodio e arsenico. Contiene inoltre moltre pectine, acidi organici, le vitamine A, B, C ed essenze aromatiche. L’uva è un alimento estremamente digeribile, perchè il suo zucchero, che è un fattore costitutivo del sangue normale, è assimilabile e rappresenta il punto estremo dell’elaborazione di tutti i carboidrati. Ha diverse proprietà terapeutiche: è innanzitutto lassativa e diuretica. Le principali indicazioni sono dispepsia, stitichezza, emorroidi, calcolosi epatica e urica, gotta, intossicazioni da mercurio e da piombo. Un altro suo vantaggio è quello di essere povera di albumine da consentire d’intraprendere la cura intensa di questo frutto senza rischi di accumulazione di scorie azotate. Povera di cloruro di sodio, l’uva è adatta anche ai sofferenti di gastrite iperacida. Aumentando la quantità d’urina, facilità l’eliminazione di tossine dall’organismo. Il suo succo contribuisce alla scomparsa dei disturbi causati dall’ipertensione arteriosa. Inoltre, la presenza di polifenoli, rendono questo piccolo frutto un potente antitumorale, antibatterico e anti-invecchiamento. La presenza di acido ellagico nell’uva svolge un’azione protettiva contro i danni del fumo.
Continua qui
Iscriviti a:
Post (Atom)
Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi
Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...
-
Eh si ! Noi Il cibo lo buttiamo...e in Africa ci sono i bambini che muoiono....di fame...e' assurdo questo...cmq quando leggete la scrit...
-
Ha saputo veramente conquistare i palati degli italiani: il cous cous è un piatto colorato, versatile e adatto a tutte le preparazioni, ...