lunedì 20 maggio 2019

Tac con radiazioni dimezzate grazie a un nuovo algoritmo: premiate due ingegnere italiane

Il loro protocollo potrà ridurre significativamente l'esposizione alle radiazioni, soprattutto per quei pazienti come i malati oncologici che sono costrette a ripetute analisi



Michela D'Antò e Federica Caracò 
ROMA. Tac con radiazioni dimezzata, grazie a due giovani ingegnere cliniche di Napoli che hanno superato la concorrenza di 162 progetti, elaborando un protocollo per ridurre del 40-60% l'esposizione  garantendo una buona qualità dell'immagine. Si tratta di un algoritmo che permetterà il collaudo di macchine di varie aziende e in diversi modelli in modo da poter effettuare le Tac a dosi ridotte.

Le due giovani ingegnere campane sono le vincitrici del Primo premio assoluto dell'Health technology challenge (Htc). Il premio è stato consegnato durante il XIX Congresso dell'Associazione nazionale degli ingegneri clinici (AIIC) che si è svolto a Catanzaro. Le due ingegnere di Napoli, Michela D'Antò, della Fondazione G. Pascale e Federica Caracò, dell'Università degli studi Federico II, hanno ottenuto il massimo punteggio della giuria tecnica e popolare con il progetto "Valutazione di un protocollo per la verifica delle funzionalità di un sistema di riduzione della dose installato su tomografi assiali computerizzati".

Si stima che in Italia su oltre 40 milioni di esami radiologici effettuati ogni anno, circa il 44% sia prescritto in modo inappropriato e non sia strettamente necessario. I malati oncologici sono i più esposti a queste radiazioni durante la fase della diagnosi e nei continui controlli successivi, nel corso delle cure e dopo.


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