giovedì 25 luglio 2019

Caldo, menu salva-sonno per 12 milioni di italiani

Coldiretti, dal pane alle pesche contro l'afa notturna

ROMA - Pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla e uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come albicocche, pesche e nettarine. E' a tavola che si può sconfiggere l'afa notturna di questi giorni che tiene svegli 12 milioni di italiani. Lo afferma la Coldiretti, in relazione all'ondata di caldo torrido che sta stringendo d'assedio l'Italia con le principali città prigioniere di vere e proprie bolle di calore. 

A fronte di una situazione termica estrema, sottolinea la Coldiretti, le condizioni per garantire un buon riposo dipendono molto anche dai comportamenti durante il giorno a partire da un' alimentazione corretta. Disco verde a cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come albicocche, pesche e nettarine. Sono invece da evitare gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry e paprika, come anche salatini, minestre con dado da cucina, tutti nemici del riposo. 

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TENDENZA INTEGRATORI, ECCO QUALI SECONDO LA META DELLE VACANZE

Pronti a partire per le vacanze, ecco come rafforzare le difese in base alla meta, secondo i suggerimenti della farmacista e nutrizionista Giovanna Geri, co-fondatrice della startup Vitamina (takevitamina.com).

● Tropici, Caraibi o “viaggi avventura” - Probiotici e vitamine del gruppo B, magnesio e potassio

“I probiotici, insieme alle vitamine del gruppo B, sono il miglior modo di affrontare un viaggio verso mete esotiche o tropicali (così come in ogni tipologia di viaggio): rinforzano l’intestino e aiutano l’organismo a prepararsi al cambiamento climatico e alimentare e per questo sarebbe meglio portarli in borsa in qualsiasi posto si vada” - spiega la dott.ssa Giovanna Geri - “I probiotici non vanno solo messi in valigia, ma andrebbero addirittura assunti già un paio di settimane prima della partenza, per rinforzare l’equilibrio della flora intestinale. Anche il magnesio e il potassio, però, possono tornare utili, aiutando a reidratare l’organismo in caso di squilibri intestinali”. 

● Spiagge Mediterranee: dalle Isole Greche alle coste italiane – Vitamina C, zinco, betacarotene e selenio

“Per chi sceglie le spiagge Mediterranee, e prevede quindi di esporsi ai raggi del sole per periodi prolungati, gli integratori a base di betacarotene e selenio (spesso combinati con vitamica C e zinco) sono la scelta migliore. Entrambi svolgono un’azione protettiva sulla pelle: agendo da antiossidanti, prevengono gli effetti dei radicali liberi e, insieme ovviamente alle creme ad alto fattore anti-UV, proteggono la pelle dall’effetto dei raggi solari, contribuendo ad un’abbronzatura invidiabile”.

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sabato 20 luglio 2019

Il clima pazzo dimezza la produzione di miele: settore sempre più in crisi, siamo costretti a importarlo

Acacia e agrumi sono diminuiti del 41% a causa del meteo anomalo dei primi mesi del 2019: e i ricavi per gli apicoltori hanno subito un taglio di 73 milioni di euro

La produzione di miele ha risentito del clima pazzo dei primi mesi del 2019. In particolare, acacia e agrumi sono diminuite del 41% rispetto alle attese, portando a un taglio dei ricavi di 73 milioni di euro per gli apicoltori di tutta Italia. Lo rivela Ismea sottolinenado come, allo stesso tempo, le importazioni siano volate totalizzando, secondo la Coldiretti, 82 milioni di chili tra gennaio ed aprile.

Un settore già in difficoltà - L'andamento climatico anomalo ha messo definitivamente in ginocchio un settore già alle prese con problemi sanitari e minacciato dalla forte concorrenza del prodotto di provenienza estera. Le perdite produttive per il miele d'acacia, stimate intorno ai 55 milioni di euro, hanno penalizzato soprattutto le regioni del Nord (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia).

giovedì 18 luglio 2019

I 10 segreti del vero gelato artigianale. Additivi, ingredienti, conservazione… Cosa controllare per scegliere il migliore

Il gelato è forse il dolce più amato dagli italiani, come dimostrano le quasi 20 mila gelaterie sul territorio. Il problema è imparare a distinguere le vere gelaterie artigianali da quelle che non lo sono perché impiegano prevalentemente preparati e semilavorati industriali. La questione è complicata anche per la mancanza di una regolamentazione sulle caratteristiche del “gelato artigianale”.
1) Il primo segreto per gustare appieno un gelato artigianale è di mangiarlo subito dopo la mantecatura, quando la pasta è ancora morbida. In questa fase la metà della miscela deve ancora ghiacciare e la temperatura oscilla tra -8 /-10°C e si può cogliere un effetto vellutato che però si perde dopo 7-8 ore perché il banco frigorifero con le vaschette segna 6-7 gradi in meno e a queste temperatura la formazione dei piccoli cristalli di ghiaccio si completa. La regola è valida ma non sempre, perché alcuni gusti danno il meglio sotto il profilo aromatico dopo alcune ore o addirittura il giorno dopo, vedi il cioccolato e la frutta secca, cioè dopo una certa maturazione in vaschetta. La regola generale è che il gelato artigianale dovrebbe essere mangiato entro tre giorni.
2) La seconda cosa riguarda gli additivi. Le gelaterie che preparano e dosano all’interno del proprio laboratorio tutti gli ingredienti, compresi gli emulsionanti e gli addensanti, come si faceva una volta, sono pochissime. Si tratta di una scelta che richiede una conoscenza approfondita delle materie prime e della tecnica e molto tempo a disposizione, per cui pochi sono in grado di portare avanti questo metodo di lavorazione. Le rare gelaterie che fanno tutto in casa e non aggiungono additivi ottengono un gelato con una struttura debole, da consumare a distanza di poche ore dalla produzione.
2) Il neutro. Gran parte degli artigiani utilizza un preparato chiamato “neutro” (a base di additivi che comprende addensanti naturali come farina di semi di carrube, di guar, di tara e pectine talvolta miscelati a emulsionanti) per dare la giusta struttura al gelato. Il neutro rappresenta una quantità minima (3-5 g per kg) e viene aggiunta agli altri ingredienti durante la preparazione.
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martedì 2 luglio 2019

Melone: proprietà, benefici e come gustarlo al meglio

Il melone, insieme all’anguria, è uno dei frutti simbolo dell’estate. Si tratta di un frutto dolce e gustoso. La polpa del melone è succosa e molto profumata nel momento in cui il frutto giunge a completa maturazione.
Il colore della polpa può variare dal bianco, al giallo, all’arancio, a seconda della varietà del frutto. La cavità centrale del melone appare fibrosa e ricca di semi.

Proprietà del melone

Il melone contiene una percentuale elevata d’acqua, pari a circa il 95%. Si tratta di un frutto ricco di vitamine e minerali benefici per la nostra salute. Per via del suo contenuto d’acqua, il melone regala una sensazione di freschezza e di sollievo dalla calura estiva. È considerato utile per depurare i reni e contro il bruciore di stomaco.
Non contiene grassi saturi e assicura uno scarso apporto calorico, pari a circa 60 calorie per una porzione media. Per quanto riguarda i sali minerali, nel melone troviamo ferro, calcio e fosforo. Le vitamine presenti nel melone sono vitamina C, vitamina A e vitamina B. Il melone contiene inoltre un agente anticoagulante, che permette di prevenire la formazione di grumi nel sangue, che possono causare infarto o ictus.
I meloni appartengono alla stessa famiglia dei cetrioli e delle zucche gialle, con la differenza che essi vengono consumati come frutti, al massimo della maturazione, per via della loro dolcezza. Una particolare varietà di melone amaro è stata oggetto di recente di studi scientifici. Il succo di melone amaro si sarebbe rivelato utile nel trattamento del cancro al pancreas.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...