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venerdì 5 dicembre 2014
giovedì 4 dicembre 2014
Non dormite bene? Potrebbe dipendere dai vostri geni
Studio della Harvard Medical School esamina la componente ereditaria dei
disturbi del sonno e il legame con le malattie ad essi connesse
Alcune persone dormono sempre male. E anche quando alcuni fattori di disturbo, come ad esempio quelli legati ad alimentazione, attività fisica, apnee notturne, vengono neutralizzati, può ancora accadere che non si riesca a dormire bene e la mattina ci si svegli stanchi.
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Alcune persone dormono sempre male. E anche quando alcuni fattori di disturbo, come ad esempio quelli legati ad alimentazione, attività fisica, apnee notturne, vengono neutralizzati, può ancora accadere che non si riesca a dormire bene e la mattina ci si svegli stanchi.
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lunedì 1 dicembre 2014
La (non) dieta per arrivare leggeri al Natale
Strategie depurative da mettere in pratica per il periodo prenatalizio
Si avvicina il periodo natalizio dedicato a pranzi pantagruelici, merende ipercaloriche e cene senza fine, per questo mai come ora abbiamo bisogno di sentirci leggeri e scattanti, recuperare tonicità, essere attivi nel corpo e nella mente. La vera dieta è un regime alimentare fatto di piccole strategie in grado di accompagnarti ogni giorno verso il benessere senza sacrifici, né troppe rinunce.
Quando l'organismo è leggero e scattante ci sentiamo meglio, sia
fisicamente, sia dal punto di vista mentale. È innegabile! Tuttavia,
soprattutto negli ultimi due mesi dell'anno le tentazioni sono continue e
possono assumere conseguenze nefaste, con il rischio non solo di
qualche chilo in più, ma di farti sentire spossato e di
cattivo umore. Inizia la giornata con un buon giorno disintossicante e
in grado di riequilibrare l'idratazione del corpo: ti basta un bicchiere d'acqua a digiuno, ottimo rimedio per la salute dell'intestino.
Di frequente la nostra alimentazione denota un sovraccarico di
latticini, che in quantità eccessive possono provocare diverse
problematiche. La parola d'ordine in un regime equilibrato è “variare”!
Non farti prendere dall'abitudine, dannosa quanto il fondamentalismo
alimentare. Alterna tè caldo, cappuccino o una tazza d'orzo, a cui abbinare una fetta di pane con un velo di marmellata o fette biscottate:
nei giorni in cui hai tempo, come la domenica, concediti un cappuccino
al bar con un cornetto, da limitare a un evento speciale e non alla
regola quotidiana.
Ricorda che il lavoro del fegato risulta appesantito da un'alimentazione ricca di grassi e zuccheri raffinati, i quali, inoltre, hanno conseguenze negative anche sulla pelle. Merendine e dolcetti spesso
sono invitanti a livello visivo, tuttavia, insieme alle bibite
industriali, presentano un indice glicemico alto. Questo significa che
il piacere sarà breve... e seguito quasi subito dalla voglia di altro
dolce! Cerca di preferire il pane, magari da abbinare a un cucchiaio di
marmellata o un quadratino di cioccolato fondente, rispetto ai dolciumi e
per merenda scegli frutta di stagione, una manciata di frutta secca, mandarini profumati o una spremuta di pompelmo e arancia,
ricca di vitamine e sali minerali. Quando acquisti la frutta secca
sceglila non sbucciata: oltre a costare meno, l'operazione di
sbucciatura ti terrà impegnato costringendoti a impiegare del tempo, in
questo modo tenderai a mangiare meno.
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sabato 29 novembre 2014
Le 10 cose da sapere sul vaccino dell’influenza
I
benefici del vaccino antinfluenzale secondo tutti gli esperti sono
sicuramente superiori ai rischi, a patto che si seguano alcune
precauzioni. Ecco dieci cose da sapere per vaccinarsi in tranquillita’
anche dopo l’allarme sulle morti sospette per due lotti di un vaccino
della Novartis che e’ stato bloccato.
1) Mi devo vaccinare? Secondo il sito ‘VaccinarSi” della Societa’ Italiana di Igiene (Siti) non ci si deve vaccinare se si e’ allergici a qualche componente del vaccino, se si hanno meno di 6 mesi o se ci sono in corso malattie con febbre alta. 2) E se ho un raffreddore? Ci si puo’ vaccinare se si hanno malattie acute di lieve entita’, ma anche in allattamento o in caso di malattie che compromettono il sistema immunitario. 3) Che cosa rischio? Gli effetti piu’ comuni segnalati sono arrossamento, gonfiore, indurimento nella sede dell’iniezione (circa il 15 per cento dei vaccinati con vaccino intramusolo, e 61 per cento per via intradermica) e si manifestano tra 6 e 24 ore dopo la vaccinazione. Hanno una breve durata, massimo 2 giorni. Ci sono poi sintomi lievi simil-influenzali in circa il 42% dei vaccinati. 4) Rischio conseguenze piu’ gravi? Secondo il Cdc statunitense le reazioni avverse gravi, che vanno dalla morte al pericolo della vita alle disabilita’ permanenti fino alle ospedalizzazioni o al ricorso al pronto soccorso hanno una frequenza estremamente bassa di 2,6 ogni 10mila dosi. 5) Cosa rischio se prendo l’influenza? Le complicanze, spiega il sito del ministero della Salute, sono piu’ frequenti in soggetti predisposti, ma tutti sono a rischio. Si va dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche), alle sinusiti e alle otiti nei bambini; si stimano ogni anno circa 8mila morti dovuti all’influenza.
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1) Mi devo vaccinare? Secondo il sito ‘VaccinarSi” della Societa’ Italiana di Igiene (Siti) non ci si deve vaccinare se si e’ allergici a qualche componente del vaccino, se si hanno meno di 6 mesi o se ci sono in corso malattie con febbre alta. 2) E se ho un raffreddore? Ci si puo’ vaccinare se si hanno malattie acute di lieve entita’, ma anche in allattamento o in caso di malattie che compromettono il sistema immunitario. 3) Che cosa rischio? Gli effetti piu’ comuni segnalati sono arrossamento, gonfiore, indurimento nella sede dell’iniezione (circa il 15 per cento dei vaccinati con vaccino intramusolo, e 61 per cento per via intradermica) e si manifestano tra 6 e 24 ore dopo la vaccinazione. Hanno una breve durata, massimo 2 giorni. Ci sono poi sintomi lievi simil-influenzali in circa il 42% dei vaccinati. 4) Rischio conseguenze piu’ gravi? Secondo il Cdc statunitense le reazioni avverse gravi, che vanno dalla morte al pericolo della vita alle disabilita’ permanenti fino alle ospedalizzazioni o al ricorso al pronto soccorso hanno una frequenza estremamente bassa di 2,6 ogni 10mila dosi. 5) Cosa rischio se prendo l’influenza? Le complicanze, spiega il sito del ministero della Salute, sono piu’ frequenti in soggetti predisposti, ma tutti sono a rischio. Si va dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche), alle sinusiti e alle otiti nei bambini; si stimano ogni anno circa 8mila morti dovuti all’influenza.
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Vaccino influenza Fluad, Aifa: altre morti sospette. Primi sequestri
venerdì 28 novembre 2014
Colesterolo, dal cibo allo stile di vita: 10 consigli per tenerlo d'occhio
Il colesterolo alto va tenuto sotto controllo. Ecco come fare
Il colesterolo alto è una patologia insidiosa. Iniziamo dicendo che il colesterolo si divide in colesterolo buono (HDL) e colesterolo cattivo (LDL): quest'ultimo ostruisce le arterie e se assume valori troppo elevati diventa veramente pericoloso, motivo per cui va tenuto sotto controllo. Il colesterolo alto tende a essere ereditario. Tuttavia cattiva alimentazione e obesità, malfunzionamento della toroide e stress possono influire sul proliferare del colesterolo LDL
Ecco dunque 10 consigli per limitarne i danni.
1. CONTROLLARE IL PESO
Il Body Mass Index (BMI) ti dice con approssimazione se sei sottopeso, normopeso o soprappeso. Clicca qui per calcolare il tuo BMI. Le persone in sovrappeso tendono ad avere più elevati di LDL (colesterolo cattivo) e inferiori di HDL (colesterolo buono)
2. LIMITARE IL CONSUMO DI ALCOL
Non vi stiamo dicendo di non bere alcolici, ma di farlo con moderazione.
L'alcol è uno dei piaceri della vita ma non è necessario che sia
presente nella dieta. State alla larga dai superacolici e preferite il
vino rosso
3. ATTENZIONE AI GRASSI TRASGENICI
Vi starete domandando dove si trovano. In quantità più o meno piccole si trovano in: carne di manzo, maiale, agnello, latte, burro, margarina, olio di colza, prodotti dei fast food. Vengono usati anche nei processi produttivi di prodotti da forno. Ricordatevi di controllare l'etichetta, quando fate la spesa. Ecco le diciture a cui prestare attenzione: oli parzialmente idrogenati, oli totalmente idrogenati
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giovedì 27 novembre 2014
Vaccino anti-influenzale, 3 morti sospette. L’Agenzia del farmaco blocca 2 lotti di Fluad
Stop dell’Aifa in attesa delle verifiche. Vietato l’uso delle partite
del prodotto della Novartis con numeri 142701 e 143301: «Contattate il
medico per un’alternativa»
L’Agenzia italiana del farmaco ha disposto il divieto di utilizzo di due lotti - 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale FLUAD della Novartis Vaccines and Diagnostics s.r.l. Ci sarebbero tre sospetti decessi, due in Sicilia e uno in Molise, legati alla somministrazione del vaccino. I «tre eventi ad esito fatale - specifica l’Aifa - hanno avuto esordio entro le 48 ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti».
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L’Agenzia italiana del farmaco ha disposto il divieto di utilizzo di due lotti - 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale FLUAD della Novartis Vaccines and Diagnostics s.r.l. Ci sarebbero tre sospetti decessi, due in Sicilia e uno in Molise, legati alla somministrazione del vaccino. I «tre eventi ad esito fatale - specifica l’Aifa - hanno avuto esordio entro le 48 ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti».
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lunedì 24 novembre 2014
I sintomi del cancro: come individuarli, per una diagnosi precoce
L'insorgenza di un tumore è legata alla manifestazione di alcuni disturbi che non dovrebbero allarmare ma non andrebbero neppure trascurati. Ecco quali sono i segnali generali e quelli localizzati indicati dall'Airc, l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro.
Questi sono classificabili nei sintomi GENERALI
1 - ECCESSIVA STANCHEZZA NON GIUSTIFICATA
Se il senso di debolezza e affaticamento non migliora col riposo o persiste nel tempo è meglio chiedere al proprio medico un esame del sangue per individuare un'eventuale anemia. L'anemia può avere molte cause, ma in alcuni casi rivela la presenza di leucemie oppure di tumori solidi che, sanguinando impercettibilmente ma a lungo, deprivano l'organismo delle sue scorte di ferro
2 - PERDITA DI PESO INVOLONTARIA
Un altro campanello d'allarme può essere il dimagrimento slegato a diete ipocaloriche o cambiamenti di stili di vita (legati ad alimentazione o attività fisica). Se questo si verifica è bene escludere che a provocarlo sia una malattia. Indipendentemente dal fatto che il fenomeno si associ o meno a perdita di appetito, per tutti o per determinati alimenti, è bene parlarne con il proprio medico, per capire insieme quale potrebbe esserne la causa
3 - FEBBRE
Il rialzo della temperatura corporea è tipico delle malattie infettive, e nella maggior parte dei casi dura pochi giorni, il tempo necessario alle difese dell'organismo a eliminare batteri e virus. Se persiste per settimane o mesi oppure ricorre di frequente, può esprimere la risposta a infezioni particolari, più difficili da combattere, ma talvolta può indicare anche la risposta del sistema immunitario ad alcune forme di tumore, soprattutto linfomi e leucemie
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venerdì 21 novembre 2014
Dimagrire senza dieta? 10 trucchi per riattivare il metabolismo
ROMA – Volete dimagrire senza seguire una dieta? Avete dei chili di troppo da smaltire ma proprio non ne volete sapere di pesare grammi e contare calorie? Ecco la dieta che fa per voi: è quella che riattiva il metabolismo.
Della dieta del super-metabolismo su LadyBlitz avevamo già scritto. Ma per semplificare le cose e rendere possibile dimagrire anche ai più restii abbiamo stilato un semplice elenco di quelli che sono i comportamenti virtuosi che permettono di perdere peso senza perdere anche la voglia di farlo.
Della dieta del super-metabolismo su LadyBlitz avevamo già scritto. Ma per semplificare le cose e rendere possibile dimagrire anche ai più restii abbiamo stilato un semplice elenco di quelli che sono i comportamenti virtuosi che permettono di perdere peso senza perdere anche la voglia di farlo.
- CARBOIDRATI ADDIO: rinunciare a pane e pasta può
sembrare un sacrificio, ma appena vedrete che già dopo un giorno
iniziate a sgonfiarvi capirete che ne vale la pena.
- VIA LIBERA ALLE PROTEINE: queste sì che aiutano i muscoli a definirsi e danno una bella scossa al metabolismo.
- UOVA OK: non è vero che aumentano il colesterolo. Basta non esagerare. Tre uova a settimana, ma anche quattro, vanno benissimo, hanno pochi grassi e migliorano il metabolismo.
- FRUTTA SECCA: non credete a chi vi dice che è ricca di calorie. I grassi di noci, nocciole e mandorle sono amici non solo della salute, ma anche della pelle e dei capelli. E aiutano a bruciare i grassi.
- PESCE AZZURRO: è fondamentale per il cervello e per la memoria, ma anche per bruciare i grassi e per accelerare il metabolismo. Quello azzurro, poi, costa poco e fa particolarmente bene.
- LEGUMI: altro alimento sottovalutato che però fornisce proteine e aiuta a controllare la glicemia nel sangue, oltre ad accelerare il metabolismo.
- CANNELLA: favorisce l’assimilazione dello zucchero, aiutando il corpo a metabolizzarlo più rapidamente.
- TE’ (SOPRATTUTTO VERDE): oltre ad essere ricco di antiossidanti combatte il grasso che si è accumulato nel corpo.
- OLIO DI COCCO: consigliato per bruciare i grassi e le calorie. Ma anche per far funzionare meglio la tiroide.
- SPORT: per dare una scossa al metabolismo l’allenamento migliore prevede una alternanza di esercizio aerobico e un altro più rilassato.
mercoledì 19 novembre 2014
I benefici di una manciata di prezzemolo
Il prezzemolo è una delle piante più utilizzate e amate per insaporire i piatti tipici della nostra cucina. Forse non lo sappiamo, ma questa particolare erba aromatica ha innumerevoli proprietà, tra cui anche quella di rinfrescare l’alito.
I benefici attribuiti al consumo di prezzemolo sono veramente tanti: i flavonoidi presenti, tra cui la luteina, lo rendono un ottimo antiossidante, gli oli essenziali contenuti sembra che gli diano buone proprietà antitumorali e che favoriscano il processo digestivo. Ma non è tutto. Ecco di seguito riassunte, alcune delle migliori proprietà curative che rendono utile il suo consumo.
Stimola la secrezione gastrica
Il prezzemolo è considerato un ottimo aiuto per il processo digestivo: se aggiunto crudo ai piatti da consumare, il suo olio essenziale stimola la secrezione gastrica.
È un potente antiossidante
La quantità di vitamina C in esso contenuta lo rende un ottimo antiossidante naturale, utile nella lotta ai radicali liberi. Questo consente di favorire la salute della pelle e mantenere in buono stato ossa e tessuto connettivo.
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venerdì 14 novembre 2014
Diabete, oggi la Giornata Mondiale: in aumento il numero di bambini malati
L’analisi del dottor Scaramuzza della clinica pediatrica presso
l’ospedale Sacco di Milano. “L’Italia è passata da 6-10 a 15-20 nuovi
casi all’anno”.
Un italiano su dodici. Cinque milioni di cittadini, di cui circa un milione non sa di averlo. È questa la stima dei malati di diabete nel nostro paese. La giornata mondiale, istituita dalla Federazione Internazionale Diabete e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, prevede numerose iniziative informative nel corso di tutto il fine settimana. Perché combattere l’ignoranza che ancora esiste su questa patologia cronica aiuta la vita dei malati, in particolare dei bambini.
La forma più grave e meno diffusa, il 5% di tutti i casi, è il diabete di tipo 1, patologia autoimmune che distrugge progressivamente le cellule del pancreas che producono l’insulina, condizione che si traduce in uno stato di iperglicemia e nell’impossibilità di utilizzare gli zuccheri come fonte di energia.
I bambini. Il diabete di tipo 1 colpisce soprattutto i giovani e non è prevenibile con l’adozione di uno stile di vita sano. Oggi in Italia i malati sono 150mila, di cui 20-25mila hanno meno di 18 anni. L’incidenza è andata aumentando soprattutto in quelle aree e fasce di età dove prima il diabete era meno diffuso. Nei bambini fino a sei anni, l’aumento è stato del 20% negli ultimi dieci anni. «Non conosciamo le ragioni del fenomeno, ma i dati sono chiari» spiega Andrea Scaramuzza, responsabile del servizio di diabetologia della Clinica Pediatrica dell’Università di Milano presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano. «Guardando ai bambini con meno di 14 anni, i paesi scandinavi e la Sardegna – da sempre ad alta incidenza di diabete - si mantengono stabili con 40-50 nuovi casi all’anno ogni 100mila bambini, mentre l’Italia peninsulare è passata da 6-10 a 15-20 nuovi casi».
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Un italiano su dodici. Cinque milioni di cittadini, di cui circa un milione non sa di averlo. È questa la stima dei malati di diabete nel nostro paese. La giornata mondiale, istituita dalla Federazione Internazionale Diabete e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, prevede numerose iniziative informative nel corso di tutto il fine settimana. Perché combattere l’ignoranza che ancora esiste su questa patologia cronica aiuta la vita dei malati, in particolare dei bambini.
La forma più grave e meno diffusa, il 5% di tutti i casi, è il diabete di tipo 1, patologia autoimmune che distrugge progressivamente le cellule del pancreas che producono l’insulina, condizione che si traduce in uno stato di iperglicemia e nell’impossibilità di utilizzare gli zuccheri come fonte di energia.
I bambini. Il diabete di tipo 1 colpisce soprattutto i giovani e non è prevenibile con l’adozione di uno stile di vita sano. Oggi in Italia i malati sono 150mila, di cui 20-25mila hanno meno di 18 anni. L’incidenza è andata aumentando soprattutto in quelle aree e fasce di età dove prima il diabete era meno diffuso. Nei bambini fino a sei anni, l’aumento è stato del 20% negli ultimi dieci anni. «Non conosciamo le ragioni del fenomeno, ma i dati sono chiari» spiega Andrea Scaramuzza, responsabile del servizio di diabetologia della Clinica Pediatrica dell’Università di Milano presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano. «Guardando ai bambini con meno di 14 anni, i paesi scandinavi e la Sardegna – da sempre ad alta incidenza di diabete - si mantengono stabili con 40-50 nuovi casi all’anno ogni 100mila bambini, mentre l’Italia peninsulare è passata da 6-10 a 15-20 nuovi casi».
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lunedì 10 novembre 2014
Ossitocina: l'ormone che combatte l'ansia
Quando i suoi livelli sono bassi, lo stato di agitazione aumenta. Presto
sarà sufficiente un semplice prelievo di sangue, anziché del liquido
cerebrospinale, per controllarne i livelli. Speranze e prospettive
terapeutiche anche per i casi di autismo
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Daniele Banfi
Milano
Impropriamente lo chiamano l'ormone dell'amore. In realtà
potremmo definirlo della tranquillità. È l’ossitocina. E a quanto emerge
da uno studio della Stanford University School of Medicine da poco
pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry, le persone con bassi livelli di questo ormone sono più soggette a crisi d'ansia.
Non solo, per la prima volta in assoluto è stato dimostrato che per
monitorare questo parametro basta un semplice esame del sangue. Un
vantaggio non indifferente se si pensa che sino ad oggi la
concentrazione di ossitocina veniva misurata attraverso un ben più
complicato prelievo di liquido cerebrospinale. Una scoperta che ora
potrebbe aprire a nuove terapie per la cura di alcuni disturbi
comportamentali dove l'ansia è una componente importante nella vita del
malato.Continua qui
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Peperoni: come renderli più digeribili e sfruttarne le proprietà
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