venerdì 29 maggio 2009

Stile di vita sano: tutti lo conoscono, ma pochi lo mettono in pratica


Nonostante i ben noti vantaggi di avere uno stile di vita che comprende l’attività fisica, una dieta ad alto contenuto di frutta e verdura, il mantenimento di un peso sano, l’uso moderato di alcool e non fumare, solo una piccola percentuale di persone segue questo stile di vita sano. Infatti oggi, secondo un articolo pubblicato su The American Journal of Medicine, il loro numero è in diminuzione.

Le scelte di vita sbagliate sono spesso associate con il rischio di malattie cardiovascolari e diabete. I ricercatori del Dipartimento di Medicina Famiglia alla Medical University of South Carolina, hanno messo a confronto i risultati di due studi su vasta scala della popolazione degli Stati Uniti nei periodi 1988-1994 e 2001-2006. Durante questi 18 anni, la percentuale di adulti di età compresa tra 40 e 74 anni, con un indice di massa corporea superiore a 30 è aumentato dal 28% al 36%; l’attività fisica effettuata 12 volte al mese o più è diminuita dal 53% al 43%; l’abitudine al fumo non è sostanzialmente cambiata (dal 26,9% al 26,1%); mangiare 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno è scesa dal 42% al 26%, e l’uso moderato di alcolici è aumentato dal 40% al 51%. Il numero di persone che aderiscono a tutti i 5 sani abitudini è diminuito dal 15% all’8%.

Il Servizio Sanitario Nazionale ed il Nutrition Examination Survey (NHANES) hanno effettuato un sondaggio nazionale negli Stati Uniti condotto dal Centro Nazionale per l Statistiche sulla Salute. I ricercatori hanno utilizzato i dati dei periodi 1988-1994 e 2001-2006 su 7.340 intervistati nel primo periodo e 7.811 nel secondo.

Dal momento in cui le persone con diagnosi come malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione o colesterolo alto prendevano parte al sondaggio, i ricercatori hanno cercato di determinare se questi individui avevano intrapreso delle sane abitudini e se queste erano cambiate nel corso del tempo. Lo studio ha concluso che le persone con queste condizioni o con fattori di rischio per esse, non hanno maggiori probabilità di aderire ad uno stile di vita sano rispetto alle persone senza questi fattori.

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lunedì 25 maggio 2009

Il 30% dei bambini italiani salta la colazione e non è attento in classe















Tutti i medici e nutrizionisti del mondo sono concordi con l’affermare che la prima colazione è uno dei pasti più importanti della giornata. Per i bambini poi questo diventa il più importante, perché in fase di crescita, e di fronte ad una giornata di scuola, avere l’energia giusta grazie alla colazione è fondamentale.

Secondo gli ultimi dati della Società italiana di nutrizione pediatrica, il 30% dei bambini o non fa colazione, oppure finisce con il farla in maniera piuttosto sbrigativa al bar. Un’abitudine sbagliata che, assicurano i medici, può favorire due condizioni fondamentali per la fase di crescita: l’obesità ed il calo di attenzione durante le lezioni.


Secondo Marcello Giovannini, pediatra ed ordinario dell’Università di Milano, l’assunzione delle giuste calorie all’inizio di un nuovo giorno va effettuata entro due ore dal risveglio. Questo serve per “funzionare bene durante il giorno”. Il consiglio che Giovannini dà e che questa dev’essere fatta con calma e seduti a tavola, non con un “mordi e fuggi”, che sarebbe controproducente.

[Fonte: Adnkronos]

giovedì 21 maggio 2009

Cause principali delle epatiti


Sono molti gli agenti che possono aggredire il fegato e portare allepatite, un’infiammazione che comporta il progressivo deterioramento delle cellule epatiche. Le forme acute sono rapide, evolvono nel giro di poche settimane e possono risolversi con completa restituzione della funzionalità dell’organo. Ma possono anche essere letali, se l’estensione del danno è tale da compromettere la possibilità di ripararlo, oppure progredire lentamente in forme croniche, altrettanto pericolose per la nostra salute. Commenta Stefano Fagiuoli, direttore dell’Unità di gastroenterologia presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo:

«I principali colpevoli sono i virus, seguono a ruota gli agenti tossici, tra cui principalmente l’alcol. Mentre emerge sempre più la responsabilità di un’alimentazione sbilanciata. In Italia, le epatiti più frequenti sono quelle dovute ai virus A, B e C»

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lunedì 18 maggio 2009

La Red Bull ti mette le ali……e ci rimetti la testa!



Sono ormai diversi anni che ci si interroga sulla reale efficacia della Red Bull e di altri energy drink (sulle cui sostanze abbiamo indagato in modo approfondito anche in un altro articolo). I numerosi studi in campo scientifico hanno cercato di valutare possibili effetti dannosi per l’ organismo e la persona.,con risultati spesso controversi. La Red Bull viene prodotta in Austria ed esportata in moltissimi paesi ma rimane attualmente vietata in Danimarca, Norvegia e Francia e Canada. Perché? Che cosa c’è dietro (anzi ,dentro…) questa ormai diffusissima bevanda?
Nel 2001 tre persone muoiono in seguito ad un uso massivo di Red Bull e da quel momento in poi ci si è cominciati ad interrogare su questo drink, ma il fatto che sia realmente dannosa non ha mai trovato una prova definitiva e convincente. Analizziamo nel dettaglio i componenti per 100 g di prodotto:
26,30 g di zucchero (saccarosio e glucosio): è una percentuale altissima di zuccheri in quanto rappresenta ben il 30% sul totale. E’ scientificamente assodato che un’ eccessiva assunzione di zuccheri provoca un aumento della glicemia e di conseguenza dell’insulina. L’improvviso e brusco rialzo della Glicemia, conseguente all’ingestione di particolari alimenti o bevande, è una situazione di grave stress metabolico ed ormonale per l’intero organismo, perché il Pancreas dovrà secernere più Insulina per riportare la concentrazione del Glucosio entro la norma.


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lunedì 11 maggio 2009

Un fumatore su due morirà per il fumo

Metà dei fumatori morirà a causa di patologie correlate al fumo. E' l'allarme degli esperti del settore intervenuti al convegno "Fumo Salute e Sanità", patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dall'Osservatorio Sanità e Salute, presso la Sala Tessitori della Regione. Il tabacco è l'unico prodotto di libera vendita che uccide da un terzo a metà delle persone che ne fanno uso. Il numero totale dei decessi attribuibili al fumo di tabacco e allo sviluppo di varie patologie correlate (tumore polmonare, cardiopatia ischemica, ictus, bronco pneumopatia cronica ostruttiva, ecc) è destinato ad aumentare da 5,4 milioni del 2004 a 8,3 milioni nel 2030, con approssimativamente un 10% in più di decessi in tutto il mondo...CONTINUA

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venerdì 8 maggio 2009

I nati nei mesi estivi sarebbero più forti e alti! Colpa della vitamina D





















Una nuova ricerca dell’ALSPAC (Studio longitudinale Avon su genitori e figli, noto anche come “Children of the 90’s”, figli degli anni ‘90) mostra come i bambini nati tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno siano leggermente più alti ed abbiano ossa più forti di quelli nati nei mesi primaverili ed invernali. Per lo studio, guidato dal dottor John Tobias, Professore di reumatologia presso l’Uníversità di Bristol (Inghilterra), sono stati presi in analisi 7.000 bambini, tutti nati tra il 1991 e il 1992, tenendo in considerazione i dati metereologici presenti durante gli ultimi tre mesi di gravidanza delle loro madri.

Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un esame di densitometria ossea (detto anche Dexa o DXA) per determinare la consistenza e spessore del loro scheletro. È emerso che i bambini esposti ai raggi solari, pur essendo ancora nell’utero delle loro madri, erano in media, 1/2 cm più alti dei loro coetanei e presentavano una densità ossea maggiore di 12,75 cm rispetto ai bambini nati durante i mesi più bui. La scoperta ha destato particolare attenzione anche per il fatto che, solitamente, le persone più alte tendono comunque ad avere ossa più consistenti, ma i bambini presi in analisi avevano aumentato questo spessore oltre la norma.

I ricercatori ritengono che questo aumento nella massa ossea sia attribuibile a maggiori livelli di vitamina D, elemento fondamentale (insieme al calcio) per la costruzione delle ossa. È comunemente noto, infatti, che la vitamina D, rintracciabile in pochissimi alimenti (ad esempio nell’olio di fegato di merluzzo), è assumibile attraverso l’esposizione alla luce solare. Evidentemente questo è possibile persino dall’interno del pancione. Perciò i ricercatori non si sono limitati a studiare i dati metereologici dei primi anni ‘90, ma hanno anche analizzato i livelli di vitamina D nel sangue di 350 donne incinte alla trentasettesima settimana di gravidanza ed i risultati hanno confermato questo nesso.

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domenica 3 maggio 2009

La miopia si combatte con il sole



















Una recente ricerca australiana ha provato una teoria straordinaria: si può evitare che i nostri bambini abbiano problemi di miopia soltanto facendoli stare all’aria aperta per 3 ore al giorno. La ricerca, proveniente dall’Università di Camberra ed effettuata dal Vision Centre, si basa sul fatto che la luce del sole sia centinaia di volte più luminosa della luce artificiale che si può avere in casa. In questo modo l’occhio, in fase di crescita, si abitua alla luce e permette il rilascio di dopamina, la quale non permette la crescita disordinata del bulbo oculare.

Il risultato è che tre ore al giorno di esposizione al sole comportano una maggior efficienza della vista, che nel lungo periodo può dare molti vantaggi. Ad esempio un’osservazione effettuata a Singapore su bambini di 6 e 7 anni ha rilevato che esiste un’incidenza del 30% maggiore rispetto ai bambini australiani della presenza della miopia. Ciò accade a causa dello stile di vita e delle abitudini dei bambini di quel luogo, i quali vivono molto meno all’aria aperta e quindi vengono meno a contatto con il sole.

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lunedì 27 aprile 2009

Dieta, gli errori da evitare


Seguire una dieta nel modo corretto non è difficile in teoria, nella pratica però si commettono molti errori un pò per pigrizia un pò per mancanza di informazioni, oggi vediamo come non cadere in questi errori che purtroppo vanificano gli sforzi e i sacrifici fatti durante il resto della giornata.

La regola generale per seguire correttamente una dieta è diminuire le calorie introdotte con l’alimentazione e fare attività fisica, vediamo come evitare gli errori più comuni in 10 mosse.

Evitate le diete fai da te

Le diete fai da te vi tengono a stecchetto per qualche settimana e poi vi fanno riprendere i chili persi nella metà del tempo e questo se va bene, perchè se va male possono provocare anche danni alla salute. Chiedete sempre il parere di un medico.

Controllate le porzioni

Dovete imparare a controllare le porzioni, se mangiate fuori casa è importante capire a quanto corrispondono 80 gr di pasta o 100 di carne o di pesce, fate delle prove a casa così vi verrà molto più semplice dosare le vostre porzioni senza bilancia.

Controllate le calorie totali

Limitare i grassi è importante ma non si fa solo mangiando snack dietetici e cose simili, dovete valutare la quantità totale di calorie.

Mantenere il peso forma

Cercate di mantenere il vostro peso pesandovi con regolarità inoltre se siete arrivate al peso desiderato dopo una dieta, non dovete tornare alle vecchie abitudini, lo so che non è facile e non sempre è una cosa di cui ci si accorge ma sforzatevi di farlo.

Non saltate i pasti

Saltare i pasti non fa dimagrire, fa solo mangiare di più a quello successivo e questo non fa per niente bene al metabolismo.

Bere tanta acqua

Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno placherà i finti istinti di fame ed è importante per depurare l’organismo e mantenere efficiente il metabolismo.

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domenica 26 aprile 2009

Influenza dei maiali, Usa: “troppo tardi per controllarla”

Dopo la mucca pazza e l’influenza dei polli, il mondo sta per conoscere una nuova pandemia dovuta agli animali malati, l’influenza dei maiali. Iniziata in Messico da poche settimane si sta diffondendo a macchia d’olio, riuscendo già a superare il confine con gli Stati Uniti.

Si tratta di una malattia simile all’aviaria, in quanto diffondendosi tra i suini, ha già fatto delle vittime umane. Infatti, a differenza delle altre pandemie, in cui per qualche tempo c’è stato un sospetto se fosse possibile far passare il virus dall’animale all’uomo, stavolta non ci sono dubbi, dato che le prime morti sono già state accertate, come si è anche appurato che si tratta di un virus mutante, e quindi altamente contagioso.

Secondo il Governo messicano, sono circa un migliaio le persone finora accertate che sono state contagiate dall’influenza dei maiali. Di queste 20 sono i morti direttamente collegati alla malattia, e 40 le persone decedute di cui si sospetta il contagio. Tra gli altri 934 pazienti, ce ne sono molti in grave pericolo di vita, e non si riesce a fermare un’epidemia che si diffonde più velocemente del previsto.

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domenica 19 aprile 2009

Dieta dimagrante, un programma per l’estate


























Sarà il caldo che toglie l’appetito o la temutissima prova costume, la verità è che in estate è più semplice seguire una dieta. Si ha meno voglia di cibi pesanti preferendo frutta e verdura.


Oggi vi proponiamo una dieta ottima per perdere un po’ di peso, indicata a chi ama frutta e verdura e un’alimentazione fresca e leggera. Da seguire per una settimana, tornando poi alla vostra solita alimentazione…senza eccessi, ovviamente!

Primo Giorno
Colazione: un vasetto di yogurt intero, 2 cucchiai di corn flakes, ciliege
Ore 11: ciliege
Pranzo: carote e finocchi conditi con 3 cucchiaini di olio e succo di limone, insalata di pomodori e lattuga, 1 cucchiaino di olio, pane di segale
Ore 17: succo di ciliegia
Cena: zuppa di asparagi, insalata belga, 2 cucchiaini di olio, pane di segale

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sabato 18 aprile 2009

Una fetta di ananas per digerire

L'ananas è un frutto tropicale dolce e profumato, che rinfresca, disintossica e ha anche straordinarie proprietà digestive.
Perchè svolga il suo ruolo digestivo, deve essere consumato maturo e alla fine del pasto, altrimenti gli enzimi (la bromelina e la papaina) non riescono ad agire.
Dal punto di vista nutritivo, l'ananas si rivela estremamente interessante. Tante le vitamine (vitamina A, la vitamina C, vitamine del gruppo B); i sali minerali(potassio, fosforo, calcio); buona la presenza di fibre e pochi il sodio(2 mg su 100 g) e le calorie (40 g ogni 100).
Diversamente da altra frutta, l'ananas contiene solo saccarosio e non altri tipi di zuccheri, il che ne fa un alimento molto digeribile.
Oltre al suo profumo gradevole e alla sua digeribilità, l'ananas vanta anche proprietà antinfiammatorie e decongestionanti, importanti per che soffre di artrite, gotta e dispepsia.
L'ananas, inoltre, ha anche proprietà disintossicanti e diuretiche che lo rendono ideale per un'alimentazione depurativa, per questo motivo viene spesso inserito nelle diete dimagranti e anticellulite.

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venerdì 17 aprile 2009

Si pensava ad un tumore, invece era un abete























E’ vero che il corpo umano è un mistero, ma delle volte è anche piuttosto ironico. Una vicenda bizzarra arriva dalla fredda Russia, dalla città di Izhevsk. Protagonista un giovane di 28 anni il quale, a causa di dolori lancinanti al petto e per il fatto di sputare in continuazione sangue, si è recato in ospedale dove i medici gli avevano diagnosticato un tumore al polmone.

Operato d’urgenza, l’intervento chirurgico riesce alla perfezione, il tumore viene estirpato, solo che quando lo si va ad analizzare si scopre che non si trattava di cancro, ma di un abete. Una piccola conifera di 5 cm era germogliata nel polmone del ragazzo russo. La causa ipotizzata è stata che il giovane, passeggiando in qualche bosco, abbia inalato un seme di abete il quale, trovato un posto caldo e umido, ha avuto la forza di nascere e crescere. La cosa importante è che il ragazzo ora è sollevato dal non dover fare terapia per tutta la vita, ed ora avrà anche una storia da raccontare agli amici

[Fonte: adnkronos]

venerdì 10 aprile 2009

Mal di schiena, il test per trovare la cura

Dura 15 minuti e rivela se c’è una sofferenza dei nervi. «Attendibile come la risonanza magnetica»

MILANO — È un test low-te­ch, a bassa tecnologia, ma è me­glio della risonanza magnetica: si chiama StEP e serve per di­stinguere i diversi tipi di mal di schiena. Bastano alcune doman­de al paziente (e qualche mano­vra con un ago o con un diapa­son da neurologo) per capire se il dolore è «normale» o se inve­ce c’è anche una sofferenza dei nervi, tipo sciatica. «Quando il dolore è acuto e improvviso è facile capire — commenta Gior­gio Cruccu dell’Università La Sa­pienza di Roma —. Le cose si complicano quando la lombal­gia diventa cronica: in questi ca­si è indispensabile distinguere i vari sottotipi di dolore perché la terapia cambia».

Ecco allora che un team ame­ricano, guidato da Joachim Scholz del Massachussets Gene­ral Hospital di Boston, in colla­borazione con l’Addenbroke’s Hospital di Cambridge, ha mes­so a punto un test non solo semplice, ma anche rapido (du­ra 10-15 minuti) che ogni me­dico può utilizzare, con risulta­ti attendibilissimi (come dimo­stra il loro lavoro appena pub­blicato su Plos Medicine) e a co­sti molto limitati rispetto a quelli di indagini high tech, co­me la risonanza magnetica.

A volte, infatti, questi esami sofisticati possono essere fuorvianti: posso­no mostrare, per esem­pio, la degenerazione dei dischi intervertebrali, una condizione piuttosto comu­ne, che in alcuni casi, però, non è responsabile del dolo­re. E la causa di quest’ultimo va ricercata altrove.

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mercoledì 8 aprile 2009

La corsa perfetta è quella al “passo personalizzato”


















La maggior parte dei corridori può dirvi che quando raggiunge l’equilibrio perfetto tra velocità e comfort, le gambe sono sciolte, il cuore batte normalmente e ci si sente come se si potesse tenere questo ritmo per sempre. Ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison hanno ora trovato una spiegazione di questo stato di “beatitudine”, derivante direttamente dai nostri antenati.

Per anni, si è pensato che l’uomo avesse un tasso costante di energia metabolica. E’ stato ipotizzato che si richiede la stessa quantità di energia per eseguire un chilometro, non importa se è stato eseguito in 5 o 10 minuti. E non è vero che se la velocità di combustione dell’energia è superiore alla velocità di corsa, si debba arrivare alla meta in metà tempo. Risulta, tuttavia, che ogni persona ha un ottimo ritmo di esecuzione che utilizza il minor quantità di ossigeno per coprire una determinata distanza. I risultati sono stati pubblicati da Karen Steudel, professoressa di zoologia presso la Wisconsin, e Cara Wall-Scheffler della Seattle Pacific University, sul Journal of Human Evolution.

Il team di Steudel ha testato corridori, sia maschi che femmine, a sei diverse velocità su un tapis roulant mentre misurava il loro apporto di ossigeno e l’anidride carbonica in uscita. Come previsto, ogni atleta ha diversi livelli di fitness e di uso dell’ossigeno, ma c’erano anche velocità ideali per ogni atleta che hanno richiesto la quantità minima di energia. Nel complesso, la velocità ottimale per il gruppo è stata di circa 7 minuti e un quarto per miglia per i maschi e 9:08 min/miglia per le femmine.

Ma il dato più interessante è stato che a velocità inferiori, circa 13 min/miglia, l’efficienza metabolica era ai livelli più bassi. Steudel spiega che a questa velocità, a metà strada tra una passeggiata ed il jogging, l’andatura può essere scomoda e innaturale.


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venerdì 3 aprile 2009

Pillola magica contro ictus ed infarto, cinque effetti in una sola pasticca


Abbassare i livelli del colesterolo, contrastare l’insorgenza dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, diminuire la probabilità di subire un ictus, scongiurare il pericolo di infarto, abbassare la pressione: tutto con una sola pillola, già denominata da qualcuno pasticca magica, che combina l’effetto di farmaci, solitamente assunti singolarmente, in un’unica soluzione.
Ad annunciare l’ingresso in medicina della poli-pillola è la prestigiosa rivista di divulgazione scientifica Lancet, che ha riportato on-line i risultati dello studio effettuato da un’èquipe di ricercatori dell’università canadese McMaster di Hamilton, volto a sperimentare un unico farmaco polivalente per proteggere la salute del nostro organo più importante: il cuore. Uno degli aspetti più ovvi messi in luce dalla ricerca è che è molto più comodo e pratico assumere in una singola compressa tutti i componenti farmacologici destinati al contrasto dei fattori di rischio cardiaci, senza più temere di dimenticare qualche pillola e semplificando notevolmente la vita di molti ammalati, soprattutto anziani, che vedono il comodino strabordare di decine di farmaci differenti.

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mercoledì 1 aprile 2009

Alimentazione e glutei: gli alimenti che aiutano a rendere tonici i glutei


Arriva la bella stagione, e - con il primo caldo - ci si comincia a scoprire. E allora riecco lo spettro della cellulite e dell’ adipe di troppo proprio lì, sul lato B. Ma non tutte sono disposte a soffrire in palestra a suon di step e tapis roulant per scolpire i glutei. E allora, niente paura… In realtà, la giusta alimentazione resta ancora lo strumento numero uno per sagomare i glutei senza troppi sforzi!

CONSIGLI GENERALI: alimentazione contro la cellulite sui glutei
La prima cosa da fare è limitare il più possibile gli zuccheri aggiunti, preferendo quelli semplici e naturali contenuti nella frutta, nei cereali e nel riso integrale. In più, bisogna includere in ogni pasto una buona dose di proteine: l’ ideale è 20-25 grammi di proteine per pasto, pari a una porzione di petto di pollo, tonno, salmone, soya, fagioli o a due uova. Ma neanche i carboidrati vanno dimenticati. Bisogna consumarli nella prima parte della giornata e mai la sera.
Infine, non siate condizionate dalla bilancia… avere glutei tonici e rassodati non significa perdere peso, anzi: spesso comporta un aumento della massa muscolare che è più pesante del grasso. La differenza non si vede con l’ ago della bilancia ma con il centimetro.

DICIASSETTE ALIMENTI AMICI DELLA LINEA: LA DIETA SALVA-GLUTEI
I cibi salva-glutei sono: tacchino, bianco d’ uovo, lattuga, pomodoro, fagioli cannellini, avena, riso integrale, crusca, soya, mirtilli, mele, ananas, gamberi, pane di segale, salmone, carote e cavolfiore.
Ecco un esempio di dieta salva-glutei:
Colazione - Un uovo in camicia, mezza tazza di cereali integrali, una coppa di mirtilli e frutti di bosco.
Spuntino - Due fette di ananas.
Pranzo - 200 gr di salmone alla griglia, insalata di lattuga, una fetta di pane di segale, una mela.
Merenda - Un bicchiere di latte di soya.
Cena - 150 gr di tacchino arrosto, insalata mista di carote, pomodori e fagioli cannellini, cavolfiori al vapore conditi con spezie.

Ma, per avere una dieta equilibrata e studiata ad hoc, se il problema è accentuato bisogna rivolgersi ad un nutrizionista.


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lunedì 30 marzo 2009

Obesità: lascia senza fiato

Chi ha parecchi centimetri in più sul girovita dovrebbe prestare più attenzione alla linea.
L’avvertimento arriva da uno studio francese, comparso sulla rivista “ Journal of respiratory and critical care medicine”.
Il gruppo di scienziati ha preso le misure a 120.000 uomini e donne e ha dimostrato il forte nesso tra maniglie dell’amore e minore funzionalità respiratoria. Il grasso, infatti, limita il diaframma e ruba spazio alla cassa toracica.
Gli scienziati hanno anche consigliato le misure limite, da non superare: 89 cm di girovita per le donne, 102 per gli uomini.

Fonte Telesette

mercoledì 25 marzo 2009

Inventata tecnica per purificare l’acqua a basso costo e farla diventare potabile

















Un trattamento efficiente, poco costoso e a bassa tecnologia per la pulizia delle acque poteva sembrare fantascienza, ed invece grazie al Dr. James Amburgey, il sogno di permettere l’accesso all’acqua potabile sicura a milioni di persone potrà diventare realtà.

La semplicità è l’obiettivo primario del sistema dei filtri di sabbia rapidi del dott. Amburgey. Il suo sistema però è ancora in via di sviluppo.


L’idea è quella di rendere tutto quanto più semplice possibile. Tutto quello che occorre è un tubo in PVC, sabbia ed un trattamento poco costoso con sostanze chimiche. L’unico modo per implementare un sistema pratico per la gente dei paesi meno sviluppati è che esso sia poco costoso e semplice.

Amburgey, assistente professore di Ingegneria Civile ed Ambientale, si è specializzato in acqua potabile ed il suo trattamento. Egli ha svolto in passato diversi lavori con i filtri di sabbia lenta, ma la sua più recente ricerca prevede filtri con sabbia rapida, i quali si stanno dimostrando capaci di ripulire l’acqua in maniera molto più efficace e dalle 30 alle 50 volte più veloce.

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martedì 24 marzo 2009

Non riesci a dormire? Prova con il pane

Un italiano su cinque ha problemi di insonnia. Le motivazioni che portano ad avere problemi ad addormentarsi sono tante, dallo stress alle preoccupazioni. Ma oggi, secondo la Coldiretti, c’è un modo in più per aiutarci a risolvere il problema: l’alimentazione.

La relazione dell’associazione presentata all’AIMS (Associazione Italiana di Medicina del Sonno) per la giornata mondiale del “Dormiresano”, porta come principale aiuto al sonno l’alimentazione a base di carboidrati. Quindi primo fra tutti il pane, ma anche riso e pasta. Per chi invece dà sempre un occhio alla linea, ma ha problemi a dormire, ci sono sempre delle alternative: principalmente la verdura (ottimi lattuga e radicchio), ed anche alimenti con molte proteine come le uova. Sconsigliati invece i cibi molto salati come le patatine o le spezie come il curry e la paprika.

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venerdì 20 marzo 2009

Infertilità maschile: colpa dell’inquinamento










Finora si era sempre sospettato che l’inquinamento dei fiumi e dei mari potesse portare a problemi “sessuali” negli uomini. In particolare si poteva immaginare come gli agenti chimici che ogni giorno spargiamo nelle acque di tutto il mondo andassero ad intaccare la fertilità maschile, rendendo complicata la procreazione negli individui colpiti.

Secondo una ricerca inglese adesso questi sospetti sono diventati realtà. Più precisamente si è voluto osservare l’effetto di determinati agenti chimici sui pesci. Si è potuto rilevare come i primi risultati portavano ad un blocco nella produzione di testosterone, facendo funzionare gli agenti chimici come anti-androgeni, cioè “femminizzavano” i pesci maschi, favorendo la proliferazione di individui femminili e dando luogo ai primi casi dei cosiddetti “pesci transessuali“, cioè quei pesci che cambiavano sesso a causa dell’inquinamento.

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Il falsi miti sulla zucca dalla dieta agli zuccheri e l'indice glicemico. Come usarla in cucina

  Come spiega la dottoressa Donegani, su questo alimento tipico di Halloween c'è ancora un po' di confusione: ecco le cose da sapere...