venerdì 17 settembre 2010

Cladis, pecorino anticolesterolo al via la verifica dei "superpoteri"

Alimentazione

Ideato dalla facoltà di Agraria di Pisa, il formaggio passa a un trial di 30 mesi su sessanta donne sofferenti di sindrome metabolica. Il segreto è nel latte di pecore alimentate con un mangime arricchito di semi di acido linoleico coniugato (cla) che previene le malattie cardiovascolari.

 
ROMA - Arriva l'ora della verifica per Cladis, il formaggio pecorino "anticolesterolo" nato dai ricercatori della facoltà di Agraria dell'università di Pisa. Cladis conserva il sapore del pecorino tradizionale, mentre il "potere" anticolesterolo gli deriverebbe dal fatto di essere prodotto con latte di pecore nutrite con un mangime sperimentale, ricco di semi di acido linoleico coniugato (cla), un acido grasso polinsaturo che contribuisce a proteggere l'organismo dalle malattie cardiovascolari.

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Sì al pane e alla pasta in tavola no all'eccesso di proteine animali

Alimentazione

Una ricerca americana riapre il dibattito. Dopo aver monitorato per vent'anni le abitudini di 130mila persone, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che chi sostituisce i carboidrati con la carne rischia 14 volte di più l'infarto e 28 volte di più l'insorgenza di tumori

di VALERIA PINI


Tanta carne e poca pasta e pane. Un segreto per perdere peso, ma alla lunga una dieta povera in carboidrati e ricca in proteine animali potrebbe essere nociva. Le persone che scelgono questo tipo di alimentazione rischiano di ammalarsi più facilmente di tumore o di avere problemi al cuore. Lo rivela uno studio di un gruppo di ricercatori statunitensi, pubblicato su "Annals of Internal Medicine 1", che ha esaminato le condizioni di salute di 130.000 persone. E' emerso che la percentuale di decessi fra le persone che consumano pochi carboidrati, preferendo proteine animali, sale del 12 per cento.

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martedì 14 settembre 2010

Dolori articolari di fine estate. Curali con i cibi giusti e i rimedi dolci

Dolori a polsi, ginocchia, schiena, collo che danno stanchezza e anche difficoltà nel camminare. Questi sono i sintomi tipici dei dolori articolari, oggi sempre più diffusi, anche quando non assumono caratteristiche di una vera e propria malattia (artrosi o artrite). Come in tutte le infiammazioni, i sintomi sono dovuti alla liberazione delle prostaglandine, che provocano il gonfiore dei tessuti e il dolore. E nei cibi esistono sostanze in grado sia di aumentare sia di contrastare queste prostaglandine infiammatorie.Scopri con noi come fare… 

domenica 12 settembre 2010

Dieta: come ridurre il gonfiore addominale


gonfiore addominale
A volte ci accorgiamo che la nostra pancia si gonfia. Non solo per il ciclo ma anche solo per una scorretta alimentazione. La “ciambella” del giro vita è una delle cose più fastidiose che possano capitarci. Soprattutto se abbiamo un evento importante che richiede anche un abbigliamento che magari mette in mostra il fisico.
Il gonfiore addominale è dato dal cattivo metabolismo degli zuccheri. In pratica è un chiaro segnale che i recettori dell’insulina, si concentrano a livello del grasso viscerale anziché distribuirsi su tutto il corpo. Accade soprattutto se si mangiano molti carboidrati. Quindi il consiglio è di mangiare più proteine o carboidrati sani come verdure e frutta. Ridurre in pratica pane e pasta.  Evitare anche il consumo di bevande gassate che contribuiscono al gonfiore dello stomaco e di alimenti come i frappè che incorporano aria. Meglio optare per centrifugati di frutta e verdura. Un aiuto, infine, arrivano dalle spezie come lo zafferano che stimola il metabolismo, il peperoncino che brucia i grassi e sveglia il metabolismo, lo zenzero che sgonfia l’addome e il pepe nero che aiuta a bruciare calorie.

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venerdì 10 settembre 2010

Lo zucchero non calma il dolore nei bebè fa più effetto un abbraccio di mamma

Su Lancet i risultati di uno studio inglese che ha esaminato 59 neonati per capire quanto "il dolce" sia efficace come analgesico. Il glucosio, dicono i ricercatori, non riduce la sofferenza, ma funziona come "distrazione"

ROMA - Basta un po' di zucchero e la pillola va giù. Zollette, pillole, carmelle zuccherine sono da sempre i rimedi più usati per alleviare la sofferenza dei bambini. Oggi uno studio inglese cambia le carte in tavola: niente ciucci zuccherati, se il bebè soffre non c'è niente da fare. Solo l'abbraccio della mamma può calmare il pianto. I ricercatori dell'University college di Londra, guidati da Rebecca Slater, su Lancet 1parlano di effetto placebo e non di soluzione vera e propria: il glucosio, dicono, non riduce la quantità di dolore provato interagendo con il sistema nervoso, ma funziona soltanto come una "distrazione". 

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mercoledì 8 settembre 2010

Riposare col luppolo, rilassarsi col ginseng vizi e virtù di dieci piante medicinali

Da due anni, in Francia, sono state messe in commercio 148 piante medicinali fuori dai circuiti tradizionali. Chiunque può comprarle senza andare in farmacia, basta un supermercato o un'erboristeria. Per questo la Vidal, casa editrice francese specializzata nel settore farmaceutico, ha pubblicato "Le guide des plantes qui soignent", una guida agli effetti benefici, e non, di 60 piante che spesso usiamo per curarci. Molte di queste hanno fatto discutere perché, se da un lato, sono state criticate dalle autorità sanitarie, dall'altro sono supportate dai risultati degli studi clinici che ne hanno provato l'efficacia. Tutte si trovano anche in Italia, ecco le dieci più usate per i disturbi più comuni
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GINSENG CONTRO LO STRESS
Azione: Le radici contengono "ginsenosidi", sostanze che permettono all'organismo di lottare contro lo stress. Secondo l'Oms, la pianta contribuisce a migliorare la capacità fisica e la concentrazione mentale

Posologia: Si trova sotto forma di radice secca o più frequentemente in capsule. E' consigliabile una dose quotidiana che varia da 0,5 a 2 grammi. Va presa al mattino per prevenire l'insonnia. La cura non deve superare i tre mesi e deve essere prescritta da un medico

Controindicazioni: Chi soffre d'insonnia o turbe nervose deve prenderlo con prudenza. Non può essere usato senza consiglio medico da chi soffre di diabete, ipertensione e malattie cardiache, o da chi assume farmaci anticoagulanti. Meglio limitare il consumo di caffeina per evitare irritabilità, insonnia e palpitazioni


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lunedì 6 settembre 2010

Come mantenere l’abbronzatura al rientro dalle vacanze

Bastano pochi giorni lontano dalle spiagge, pochi giorni al lavoro che subito l’ultimo ricordo delle trascorse vacanze svanisce, l’abbronzatura. Ecco alcuni piccoli accorgimenti per mantenere il più a lungo possibile la tintarella cosi faticosamente ottenuta dopo lunghi bagni di sole.
frutta.jpgIl principale nemico della abbronzatura è la disidratazione, complice magari anche l’aria condizionata di abitazioni e uffici, nel giro di pochissimo la pelle si disidrata e comincia l’esquamazione, bere allora molto è il primo consiglio per aiutare dall’interno la pelle a non seccarsi troppo.
Allora, cerchiamo di idratarci mangiando verdura e frutta in quantità, magari meglio se arancione e gialla ( pesche, albicocche, meloni, carote, arance, zucca e peperoni), bevendo anche molta acqua; questa frutta e verdura, in particolare le zucche, le carote e i peperoni ma, anche, gli spinaci, contengono il betacarotene che agisce come antiossidante mantenendo la pigmentazione dorata della pelle.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...