lunedì 4 ottobre 2010
giovedì 30 settembre 2010
La celiachia colpisce da adulti Raddoppiati i casi in quindici anni
Intolleranze
CELIACI non si nasce, si diventa. L'intolleranza al glutine compare sempre più spesso in età adulta e in alcuni casi ci si ammala anche da anziani. Basti pensare che il numero delle nuove diagnosi fra gli over 60 è raddoppiato in 15 anni. I dati arrivano da uno studio epidemiologico condotto da un gruppo di ricercatori italiani del Center for celiac research 1 dell'università del Maryland di Baltimora e pubblicato sulla rivista Annals of Medicine. Gli esperti danno la colpa alle abitudini alimentari: il consumo abbondante di farine fatte con grani ad alta resa per la produzione nei campi, ma molto ricchi di glutine 'tossico', sarebbe alla base della perdita della tolleranza al glutine in età avanzata. "I risultati della ricerca - dice Carlo Catassi, condirettore del Center for Celiac Research e membro della Fondazione celiachia - ribaltano il concetto diffuso secondo cui la malattia colpisca per lo più nell'infanzia. Adesso è chiaro la celiachia può manifestarsi a qualsiasi età".
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Secondo uno studio americano, il numero di persone diventate celiache è raddoppiato in quindici anni, passando da un caso su 501 nel 1974 a uno ogni 219 nel 1989. E dal Festival della salute di Viareggio gli esperti lanciano l'allarme: "Lievita il numero dei malati adulti, ma cresce anche il rischio di falsi positivi. Oggi una diagnosi su cinque è sbagliata"
di ADELE SARNOCELIACI non si nasce, si diventa. L'intolleranza al glutine compare sempre più spesso in età adulta e in alcuni casi ci si ammala anche da anziani. Basti pensare che il numero delle nuove diagnosi fra gli over 60 è raddoppiato in 15 anni. I dati arrivano da uno studio epidemiologico condotto da un gruppo di ricercatori italiani del Center for celiac research 1 dell'università del Maryland di Baltimora e pubblicato sulla rivista Annals of Medicine. Gli esperti danno la colpa alle abitudini alimentari: il consumo abbondante di farine fatte con grani ad alta resa per la produzione nei campi, ma molto ricchi di glutine 'tossico', sarebbe alla base della perdita della tolleranza al glutine in età avanzata. "I risultati della ricerca - dice Carlo Catassi, condirettore del Center for Celiac Research e membro della Fondazione celiachia - ribaltano il concetto diffuso secondo cui la malattia colpisca per lo più nell'infanzia. Adesso è chiaro la celiachia può manifestarsi a qualsiasi età".
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venerdì 24 settembre 2010
In forma verso l'autunno dieci diete di inizio stagione
Se durante l'estate vi siete dati a stravizi, cene e aperitivi è arrivato il momento di rimettersi in linea. Con un'alimentazione corretta, senza stravizi e con un po' di movimento si può tornare al peso forma. Evitate i tentativi fai-da-te e mangiate in maniera equilibrata, 5 volte al giorno. Ecco 10 schemi alimentari da 1.200 calorie giornaliere, pensati per donne e uomini lievemente in sovrappeso, suggeriti dal professor Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione
DECALOGO 10 consigli per stare a dieta 1
di SARA FICOCELLIlunedì 20 settembre 2010
Camminare fa bene al cervello
Elisabetta Ferrari Baliviera
“Mens sana in corpore sano”. Gli antichi lo avevano già capito, e ora un nuovo studio dell’Università di California, San Francisco, suggerisce addirittura che camminare con regolarità aiuti a conservare la memoria e un cervello più sveglio.
“Mens sana in corpore sano”. Gli antichi lo avevano già capito, e ora un nuovo studio dell’Università di California, San Francisco, suggerisce addirittura che camminare con regolarità aiuti a conservare la memoria e un cervello più sveglio.
Circa 6000 donne di età dai 65 anni in su, sono state esaminate dai neurologi all’inizio dello studio e dopo 6-8 anni. Oltre all’esame neurologico è stata studiata anche l’attività fisica eseguita dalle donne, in particolare quanto e per quante volte a settimana queste persone camminavano.
Ebbene le signore più attive, sono risultate le più brillanti neurologicamente e quelle con più memoria recente, quella cioè che spesso negli anziani comincia a fare cilecca.
In particolare mentre nel gruppo delle donne sedentarie, il 24% mostrava un peggioramento nei test neurologici a distanza di 6-8 anni, nel gruppo delle donne “camminatrici” solo il 17% aveva questo peggioramento.
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sabato 18 settembre 2010
Capelli sani e belli con le proteine e gli Omega 3
Dei bei capelli fluenti sono motivo di attrazione, e la storia offre una galleria di personaggi famosi il cui fascino era esercitato anche da questo particolare. Inoltre, secondo l’immaginazione popolare, i capelli sono la sede della forza vitale, si pensi al mitico Sansone. La chioma riveste quindi un ruolo importante nella definizione della persona sia dal punto di vista estetico sia rispetto all’immagine che ciascuno ha di sé e trasmette agli altri. Studi recenti confermano infatti che i problemi ai capelli, tra cui la caduta in particolare, provocano ansia e depressione in una considerevole percentuale di soggetti. Come allora fare quando i capelli sono spenti, sciupati, diradati?
La dieta è importante
L’alimentazione gioca un ruolo importante per la salute dei capelli che si nutrono degli alimenti che compongono i tuoi menu. In primo luogo, amano gli alimenti proteici, come pesce, uova, carni bianche e legumi, di cui utilizzano gli aminoacidi. In particolare la cistina, la cisteina e la metionina, un tris di elementi solforati che partecipano alla sintesi della cheratina, sostanza che dà corpo al fusto.
Un’altra sostanza fondamentale per la chioma è l’acido pantotenico (vitamina B5) che si trova nel tuorlo d’uovo, nella carne, nei cereali e nei legumi, ed è una delle sostanze che facilitano la scomposizione delle proteine in aminoacidi. A dare più volume contribuisce anche il betacarotene, presente in frutta e verdura, che attiva i processi di rigenerazione cutanea.
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venerdì 17 settembre 2010
Verde e varia: ecco la dieta contro il cancro
Varietà diverse di prodotti vegetali per uno stile di vita più sano
Consumare tipi diversi di frutta e verdura riduce il rischio di una forma di tumore al polmone, specie fra i fumatori. «Ma l'unica difesa è stare lontani dal tabacco»
MILANO - Verdi, rossi, gialli, crudi, cotti, in insalata, al forno o alla piastra: i vegetali si confermano l'asso della dieta sana e un aiuto importante per ridurre il rischio di tumore al polmone, specialmente nelle persone più a rischio, ovvero i fumatori. Ciò che conta è mangiarne spesso e sbizzarrirsi nella scelta.
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Cladis, pecorino anticolesterolo al via la verifica dei "superpoteri"
Alimentazione
ROMA - Arriva l'ora della verifica per Cladis, il formaggio pecorino "anticolesterolo" nato dai ricercatori della facoltà di Agraria dell'università di Pisa. Cladis conserva il sapore del pecorino tradizionale, mentre il "potere" anticolesterolo gli deriverebbe dal fatto di essere prodotto con latte di pecore nutrite con un mangime sperimentale, ricco di semi di acido linoleico coniugato (cla), un acido grasso polinsaturo che contribuisce a proteggere l'organismo dalle malattie cardiovascolari.
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Ideato dalla facoltà di Agraria di Pisa, il formaggio passa a un trial di 30 mesi su sessanta donne sofferenti di sindrome metabolica. Il segreto è nel latte di pecore alimentate con un mangime arricchito di semi di acido linoleico coniugato (cla) che previene le malattie cardiovascolari.
ROMA - Arriva l'ora della verifica per Cladis, il formaggio pecorino "anticolesterolo" nato dai ricercatori della facoltà di Agraria dell'università di Pisa. Cladis conserva il sapore del pecorino tradizionale, mentre il "potere" anticolesterolo gli deriverebbe dal fatto di essere prodotto con latte di pecore nutrite con un mangime sperimentale, ricco di semi di acido linoleico coniugato (cla), un acido grasso polinsaturo che contribuisce a proteggere l'organismo dalle malattie cardiovascolari.
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