martedì 12 ottobre 2010

Tumore al seno, arriva l'anticorpo "armato" abbatte gli effetti collaterali della chemio

Dalla sperimentazione speranze concrete per la cura delle forme di Her2 positivo. La molecola-vettore "sgancia" il suo carico farmacologico solo e direttamente dentro le cellule malate. Rispetto al trattamento convenzionale, la caduta dei capelli è crollata dal 45% al 2%

 


MILANO - Una nuova arma per combattere il tumore al seno, che potrebbe diventare terapia vera e propria entro due anni. Si tratta di "anticorpi armati" - come sono stati definiti al congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) in corso a Milano - , molecole-vettore che trasportano il loro carico farmacologico, fino a farlo "esplodere", direttamente dentro le cellule tumorali.

In particolare, la speranza si chiama T-Dmi ed è una molecola che, pur essendo ancora in sperimentazione di fase II, ha già mostrato risultati eccellenti e convinto i ricercatori ad annunciarne la disponibilità per i pazienti nel 2013. La lettera T del nome indica il trastuzumab, anticorpo monoclonale che viene utilizzato da tempo e con successo nel trattamento del tumore del seno Her2 positivo, forma che in Italia colpisce ogni anno circa 8mila donne.


...


Fonte

 

venerdì 8 ottobre 2010

CANCRO: I BROCCOLI PER PREVENIRLO.



Cancro, un termine da sempre temuto e paventato, è sempre al centro di studi e ricerche atte a scoprire le cure contro questa malefica malattia, che miete ogni anno migliaia di vittime in tutto il mondo. Fortunatamente esistono diversi gruppi di ricerca, sparsi per tutto il globo terreste, che dedicano la loro vita, nella cura contro questa piaga insaziabile di morte. Un’ultima ricerca americana sul cancro, è stata pubblicata sulla rivista BioMed Central, Molecular Cancer, la quale è stata ampiamente illustrata al Congresso Annuale dell’Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro di Washington, che ha rivelato l’importanza e l’efficacia del consumo abituale dei broccoli, per prevenire il deleterio cancro. Lo studio ha svelato, che una molecola, sulforafano, agisce come antitumorale, grazie alle sue proprietà anticancerogene, che si sono rivelate efficaci per prevenire le cellule tumorali. Gli studiosi hanno spiegato bene come questi agiscano. Questi elementi, che si trovano in natura nel fegato, e che sono chiamati enzimi di fase 1 ed enzima di fase 2, soprattutto quest’ultimi, hanno il compito di annientare le sostanze cancerogene, e vanificare la loro azione funesta. Gli scienziati durante la loro lunga ricerca hanno anche scoperto, che gli agenti più importanti, si trovano nei germogli dei broccoli. Questo li ha spinti verso l’attuazione di nuove tecniche di coltivazione di quest’ortaggio, per favorire proprio questo tipo di produzione, e poter ottenere degli estratti naturali da utilizzare nella difesa dal cancro.

...

mercoledì 6 ottobre 2010

Falsa sciatica, dolore vero

La sindrome del muscolo piriforme è poco diagnosticata, ma piuttosto diffusa e oltretutto non risponde ai farmaci. Il suo sintomo principale è un dolore costante che parte dalla natica e si propaga verso il basso. Ora una speranza per le terapie viene dalle iniezioni di botulino diluito / Leggi l'articolo 1

lunedì 4 ottobre 2010

Cuore artificiale su un ragazzo di 15 anni A Roma il primo intervento al mondo

L'operazione effettuata giovedì scorso al Bambino Gesù, dove l'equipe di cardiochirurgia ha impiantato nel petto del ragazzo un organo meccanico come soluzione permanente e non come "ponte" in attesa di un donatore compatibile. L'aspettativa di vita, secondo i medici, è tra i 20 e i 25 anni.

ROMA - Un cuore artificiale permanente è stato innestato per la prima volta al mondo nel petto di un ragazzo di 15 anni. L'intervento è stato effettuato giovedì scorso dall'equipe di cardiochirurgia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, coordinata dal cardiochirurgo Antonio Amodeo, che racconta: "Il ragazzo si è svegliato ieri mattina e ha parlato con la mamma per telefono. Le ha detto 'non mi disturbare perché mi sto lavando i denti'. Sta bene, anche se è ancora in prognosi riservata e ci resterà per una o due settimane ancora". 

...

Fonte

giovedì 30 settembre 2010

La celiachia colpisce da adulti Raddoppiati i casi in quindici anni

Intolleranze

Secondo uno studio americano, il numero di persone diventate celiache è raddoppiato in quindici anni, passando da un caso su 501 nel 1974 a uno ogni 219 nel 1989. E dal Festival della salute di Viareggio gli esperti lanciano l'allarme: "Lievita il numero dei malati adulti, ma cresce anche il rischio di falsi positivi. Oggi una diagnosi su cinque è sbagliata"

di ADELE SARNO

CELIACI non si nasce, si diventa. L'intolleranza al glutine compare sempre più spesso in età adulta e in alcuni casi ci si ammala anche da anziani. Basti pensare che il numero delle nuove diagnosi fra gli over 60 è raddoppiato in 15 anni. I dati arrivano da uno studio epidemiologico condotto da un gruppo di ricercatori italiani del Center for celiac research 1 dell'università del Maryland di Baltimora e pubblicato sulla rivista Annals of Medicine. Gli esperti danno la colpa alle abitudini alimentari: il consumo abbondante di farine fatte con grani ad alta resa per la produzione nei campi, ma molto ricchi di glutine 'tossico', sarebbe alla base della perdita della tolleranza al glutine in età avanzata. "I risultati della ricerca - dice Carlo Catassi, condirettore del Center for Celiac Research e membro della Fondazione celiachia - ribaltano il concetto diffuso secondo cui la malattia colpisca per lo più nell'infanzia. Adesso è chiaro la celiachia può manifestarsi a qualsiasi età".


...


Fonte

venerdì 24 settembre 2010

In forma verso l'autunno dieci diete di inizio stagione

Se durante l'estate vi siete dati a stravizi, cene e aperitivi è arrivato il momento di rimettersi in linea. Con un'alimentazione corretta, senza stravizi e con un po' di movimento si può tornare al peso forma. Evitate i tentativi fai-da-te e mangiate in maniera equilibrata, 5 volte al giorno. Ecco 10 schemi alimentari da 1.200 calorie giornaliere, pensati per donne e uomini lievemente in sovrappeso, suggeriti dal professor Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione
DECALOGO 10 consigli per stare a dieta 1

di SARA FICOCELLI


lunedì 20 settembre 2010

Camminare fa bene al cervello

Elisabetta Ferrari Baliviera

“Mens sana in corpore sano”. Gli antichi lo avevano già capito, e ora un nuovo studio dell’Università di California, San Francisco, suggerisce addirittura che camminare con regolarità aiuti a conservare la memoria e un cervello più sveglio.
Circa 6000 donne di età dai 65 anni in su, sono state esaminate dai neurologi all’inizio dello studio e dopo 6-8 anni. Oltre all’esame neurologico è stata studiata anche l’attività fisica eseguita dalle donne, in particolare quanto e per quante volte a settimana queste persone camminavano.
Ebbene le signore più attive, sono risultate le più brillanti neurologicamente e quelle con più memoria recente, quella cioè che spesso negli anziani comincia a fare cilecca.
In particolare mentre nel gruppo delle donne sedentarie, il 24% mostrava un peggioramento nei test neurologici a distanza di 6-8 anni, nel gruppo delle donne “camminatrici” solo il 17% aveva questo peggioramento.

...

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...