lunedì 22 novembre 2010

Istat: 7 italiani su 10 in buona salute


Artrosi e ipertensione le malattie croniche piu' diffuse




(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Gli italiani hanno una percezione buona del proprio stato di salute. Nel 2010, sette residenti in Italia su dieci hanno valutato positivamente il proprio stato di salute, gli uomini piu' delle donne (75% contro 66,5%). I dati sono contenuti nell'Annuario statistico italiano 2010 dell'Istat. Quanto alle patologie croniche, il 38,6% delle persone dichiara di esserne affetto, l'86,7% fra gli 'over 75'.

Le malattie croniche piu' diffuse sono l'artrosi/artrite (17,3%), l'ipertensione (16%).


Fonte

sabato 20 novembre 2010

Mangiare noci aiuta a proteggere le arterie



Mangiare noci aiuta a proteggere le arterieConcludere un pasto mangiando alcune noci sembra possa essere molto utile per l'organismo, in particolar modo aiutano a tenere le arterie pulite proteggendole da eventuali grassi saturi presenti in alcuni cibi come carni, insaccati e formaggi. Lo studio, co-finanziato dal California Walnut Commission, è stato condotto da alcuni ricercatori del Policlinico di Barcellona, i risultati sono stati poi pubblicati sulla rivista scientifica Journal of the American College of Cardiology.
In base ai dati raccolti dai ricercatori, se a fine pasto si mangiano otto noci, una porzione di circa 28 grammi, si ha una protezione verso i grassi cattivi superiore a quella che si potrebbe ottenere con l'olio d'oliva.
Ogni volta che si mangiano cibi che contengono grassi saturi, per lo più di origine animale, contribuiscono ad aumentare il livello del colesterolo "cattivo" e il rischio di malattie cardiovascolari. Il colesterolo in eccesso legato alle LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, tende ad accumularsi sull'endotelio delle arterie in aggregati sempre più densi fino a formare delle vere e proprie placche (ateromi). Queste placche fanno perdere la naturale elasticità delle arterie e possono causare gravi danni soprattutto al cuore (infarto) o al cervello (ictus).

venerdì 19 novembre 2010

LATTE. Con due bicchieri al giorno si perde più peso in una dieta dimagrante


Ma il latte non faceva "ingrassare"? Così, almeno, ritiene – ecco il primo errore – una larga parte dell’opinione pubblica, compresi molti "esperti" che, quando non vietano il latte, consigliano alle signore quello parzialmente scremato (che ha molto meno vitamine A e D, liposolubili) anziché quello intero, mentre stranamente non mostrano la medesima severità verso mozzarelle o formaggi che hanno fino a 10 volte il grasso del latte, tantomeno hanno il coraggio di essere impopolari e di perdere clienti vietando caramelle, dolci, bibite biscotti, merendine (ma anche i dolci fatti in casa: quello che conta, parlando del sovrappeso, non è la qualità delle farine ma il dolce inutile o in eccesso) e succhi di frutta concentrati. Lo zucchero, infatti, nei soggetti sedentari finisce per trasformarsi in depositi di adipe. Tutti questi oppositori "dietetici" del latte (e non voglio parlare di quelli "filosofici"...) sono poi di manica larga anche con i consumatori di salumi, che producono nitrosammine cancerogene, e soprattutto di patatine, fritture e pietanze grasse arrostite o cotte con olio, i cui acidi grassi perossidati producono pericolosi radicali liberi. Ma, si sa, la coerenza è una parte dell'intelligenza, e dunque è rara.

Continua a leggere

mercoledì 17 novembre 2010

Latte scaduto e ribollito: «bufala» in rete

Gli esperti spiegano perché non è credibile il tam-tam che sta allarmano i consumatori


MILANO - Il latte pastorizzato potrebbe essere niente più che acqua sporca. Questa la denuncia contenuta in una mail che da qualche tempo rimbalza su internet in una specie di catena di sant'Antonio. Questa «truffa» - rinforza l’accusa - sarebbe addirittura «incoraggiata» dalla legge, che consentirebbe - sempre secondo la mail - che il latte scaduto rimasto invenduto, venga ritirato dal produttore, trattato a 190 gradi e messo nuovamente sul mercato, come latte fresco. Non solo: questo procedimento potrebbe essere ripetuto anche per cinque volte successive. E tutto questo sarebbe talmente legale, che il numero delle "ribolliture", verrebbe addirittura segnalato in etichetta. Sotto le confezioni di cartone vengono normalmente stampigliati dei numerini, dall'1 al 5, in serie: 12345. Secondo i sostenitori della tesi, se da questa serie di numeri ne manca uno, per esempio il 3, significa che il latte che abbiamo acquistato, scaduto per due volte, è stato riscaldato una terza volta, in attesa di compratori.



Il vero significato di scritte e numeri sul cartoccio

CHE COSA DICONO GLI ESPERTI - Ma che cosa c'è di vero, in questa gravissima accusa? Si tratta di una notizia totalmente falsa, assicurano gli esperti interpellati. «È l'ennesimo atto diffamatorio nei confronti di un alimento essenziale sulla nostra tavola» afferma Ivano De Noni, professore associato di tecnologia lattiero casearia al Distam, Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari e microbiologiche di Milano. «Non è affatto vero — spiega l'esperto — che la legge consenta il recupero per l'alimentazione umana del latte pastorizzato scaduto per rivenderlo come fresco. La legge prevede che il trattamento di pastorizzazione possa venire applicato solo sul latte crudo e quindi una sola volta. E che il latte non venga riscaldato ripetutamente può essere verificato attraverso analisi di laboratorio. La normativa prevede, infatti, che il latte pastorizzato risponda a requisiti di qualità evidenziabili in base a precisi parametri di danno termico sulle proteine del siero». Insomma, il latte pluririscaldato si rovina e ai controlli questo si scopre. «E mi sembrerebbe ben strano — aggiunge ironico De Noni — che i produttori che contravvengono alla legge, lo scrivano sulla confezione con numerini leggibili per tutti». Altra "bufala" del testo allarmistico, l'indicazione del trattamento del latte scaduto a 190 gradi. «Il latte non potrebbe in nessun caso essere trattato con un calore così violento, perché diventerebbe marrone.

Continua a leggere

lunedì 15 novembre 2010

Mirtillo il frutto del benessere



Il mirtillo è un frutto di bosco molto salutare. Contiene infatti potassio, calcio, fosforo e vitamina A e C e gli anticianosidi. Il mirtillo viene utilizzato per la pesantezza alla gambe, per curare la fragilita’ dei capillari e anche per il benessere delle vie urinarie e della retina. E’ anche un toccasana per aumentare le difese immunitarie e con l’influenza alle porte è sempre meglio tentare qualche rimedio naturale; ma anche un forte potere depurativo e quindi previene le infiammazioni dell’intestino e delle vie urinarie (cistite). Utilissimo anche in caso di dissenteria poiché il mirtillo contiene acido citrico e tannino.
In pasticceria il mirtillo come tutti i frutti di bosco viene usato per marmellate e confetture ma anche per ottimi semifreddi o crostate.



Fonte

venerdì 12 novembre 2010

Yogurt tanti benefici in un solo alimento


Oggi vogliamo parlare dello yogurt. E' ricco di calcio, sali minerali e vitamine e grazie ai fermenti lattici che contiene permette di combattere e eliminare i microorganismi presenti nell'intestino e a migliorare lo stato della flora batterica e di conseguenza combatte i virus e aumenta le difese immunitarie.
Lo yogurt intero è un alimento completo ma ha un contenuto calorico basso. Per questo spesso viene sostituito al burro poichè garantisce la morbidezza ma anche la leggerezza del piatto.
Grazie alla fermentazione il lattosio contenuto nel latte viene scisso in glucosio e glattosio più facilmente digeribili e quindi adatto anche agli intolleranti al lattosio.


Continua a leggere

giovedì 11 novembre 2010

Anoressia, l'allarme è al maschile i malati decuplicati in dieci anni

In Italia sempre più uomini sono vittime di disturbi del comportamento alimentare; la più colpita è la fascia d'età fra i 19 e i 40 anni, ma l'incremento maggiore dei casi riguarda gli adolescenti. I segnali: perdita di peso, ossessione dei muscoli scolpiti e calo del desiderio

di ALESSANDRA MARGRETH

ROMA - Colpiscono fra i 19 e i 40 anni, in prevalenza nel ceto sociale medio e sono in rapida e diffusa crescita. Sono i disturbi del comportamento alimentari tra gli uomini, un fenomeno che, a differenza dell'anoressia e della bulimia femminile, resta nascosto malgrado sia decuplicato nell'ultimo decennio. Fino al 2000, la componente maschile rappresentava infatti l'1% sul totale di chi soffriva di questo genere di disturbi; oggi quella percentuale è balzata a un 10% che raddoppia al 20% nella fascia d'età fra i 13 e i 17 anni.

Continua a leggere

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...