lunedì 28 marzo 2011

La religione fa ingrassare i fedeli sono più a rischio obesità

La tesi è il sorprendente punto d'arrivo di una ricerca durata 18 anni su un campione di oltre 2.400 persone. Secondo i ricercatori della Northwestern University, le probabilità di avere un peso "patologico" da adulti raddoppiano tra i giovani "praticanti"

 

ROMA - Chi ha problemi di linea deve stare attento a un altro fattore, insospettabile, di rischio: la religione. Secondo uno studio realizzato da ricercatori della Northwestern University, infatti, i giovani più legati alla Chiesa sono anche quelli che con più probabilità saranno obesi da adulti.


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venerdì 25 marzo 2011

La dieta ecosostenibile, giorno per giorno

La quantità di carne nel pollo al curry o del latte nella tazzina di caffè può fare la differenza, non solo per la linea ma anche per l'ambiente. Un gruppo di ricercatori inglesi ha elaborato una nuova dieta 'ecosostenibilè per conto del Wwf, si chiama Livewell Diet e suggerisce di limitare il consumo di carne e cibi pronti all'uso per abbattere l'effetto serra. Adottare i menù elaborati dal Rowett institute of nutrition and health della Aberdeen University, dicono gli studiosi, può consentire di ridurre della metà le emissioni serra di un paese come la Gran Bretagna e di risparmiare al supermercato: non si spendono più di 35 euro a settimana per persona. La ricerca servirà ora come base scientifica per una campagna di persuasione a livello nazionale e internazionale. Scrivono gli scienziati: "Faremo pressioni sul governo di David Cameron perché adotti i nostri menù come linee guida per i sudditi di Sua Maestà". Ecco nel dettaglio i cibi consigliati giorno per giorno e le giuste proporzioni tra i vari alimenti che danno a una dieta la possibilità di salvare il pianeta di ADELE SARNO

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lunedì 21 marzo 2011

"Portare a spasso il cane è meglio della palestra"

Ricerca Usa: si triplica il moto e si previene l'infarto. Effetti benefici riscontrati anche su obesi, ipertesi e depressi. Antidoto alla solitudine. Cura anti pigrizia: camminate e corse "obbligate" almeno tre volte al giorno per mezz'ora di SARA FICOCELLI 

ROMA - Allergico alla palestra? Incapace di concepire un'attività fisica che non implichi l'uso del mouse? La soluzione è più "friendly" di quello che si pensi: basta adottare un cane. Chi ha un amico a quattro zampe è costretto a portarlo fuori tre o quattro volte al giorno, e ogni uscita dura almeno dieci minuti. A conti fatti, fa il doppio dell'attività fisica di chi è abbonato al tapis roulant. Partendo da queste premesse ricercatori della Michigan State University hanno studiato fino a che punto il miglior amico dell'uomo fa bene alla salute degli umani. L'indagine, pubblicata sull'International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity, si è concentrata sulle abitudini di 5.900 cittadini, 2.170 dei quali proprietari di un cane, rilevando che chi possiede un "pet", una bestiola, si muove mediamente mezz'ora al giorno per cinque giorni a settimana, regolarità riscontrabile solo in un terzo degli intervistati senza animale.


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sabato 19 marzo 2011

Dormire bene, cosa fare e cosa evitare

Il 18 marzo si celebrano la Giornata nazionale del dormire sano e quella europea della narcolessia. La prima iniziativa intende atttirare l'attenzione sugli oltre 12 milioni di italiani che, secondo l'Associazione italiana per la medicina del sonno, hanno problemi a dormire. Molti dei disturbi di cui soffriamo sono in realtà il frutto di cattive abitudini come, per esempio, andare a letto troppo tardi, mangiare male o circondarsi di tecnologia. Ecco gli errori più comuni che commettiamo e le soluzioni per una sana dormita suggerite dalle ultime ricerche scientifiche di IRMA D'ARIA 

 

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lunedì 14 marzo 2011

Dieta mediterranea, e il cuore resta sano

Meno rischi di malattie cardiache e vascolari se ci si affida alla dieta mediterranea

 

Uno studio revisionale che ha coinvolto 50 ricerche e più di mezzo milione di persone mostra come seguire la dieta tipica mediterranea possa mettere al riparo da malattie cardiache e vascolari.
Sì, greci e italiani che si affidano alla dieta mediterranea sono più longevi e sani, sostengono i ricercatori della Harokopio University di Atene che hanno condotto un importante studio in cui è stato analizzato il legame tra dieta e le malattie cardiovascolari.
I risultati di questo studio sono stati pubblicati sul Journal of American College of Cardiology e mostrano come coloro che sono risultati alimentarsi a base di cibi tradizionali greci o italiani mostrassero un rischio ridotto di sviluppare malattie cardiache o vascolari, rispetto a chi segue altri tipi di alimentazione occidentale.


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A tavola non s’invecchia

Saper scegliere e gustare il cibo giusto per mantenersi sani e giovani con la guida di due scienziate e una star della TV

“A tavola non si invecchia”, si usa dire. E, per certi versi, come confermato da numerose ricerche, pare sia proprio vero. Dieta mediterranea in pole position, vince anche la corsa come la migliore dieta per vivere a lungo e in salute.
Studi a parte, c’è chi ne è fermamente convinto. Allo stesso modo di come ci si può sottoporre a una cura di bellezza semplicemente sedendosi a tavola. E, per testimoniarlo, ci ha pure scritto un libro a tema.

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venerdì 11 marzo 2011

Antiossidanti: rivincita delle nocciole

Altra "riabilitazione" dopo quella delle noci: dentro al guscio sono nascosti anche molti grassi buoni


MILANO - La frutta secca oleosa, da "minaccia" per la linea, in questi anni è diventata un prezioso alleato della nostra salute, perché in diverse ricerche si è visto che protegge il cuore. Non tutta la frutta secca, però, è stata ugualmente studiata e le nocciole hanno ricevuto poca attenzione. A rimediare a questa carenza, arriva uno studio pubblicato dall’European Journal of Clinical Nutrition, condotto in Nuova Zelanda. In questa ricerca, a 50 adulti, con livelli di colesterolo moderatamente elevati, è stato chiesto di consumare, al posto di altri snack, per periodi di 4 settimane, intervallate da 2 di sospensione, 30 grammi di nocciole (circa 15-20) al giorno, in tre forme diverse (intere, a scagliette o tritate). Indipendentemente dalla forma di assunzione, le nocciole hanno ridotto il colesterolo LDL ("cattivo") in media del 5%, aumentato il colesterolo HDL ("buono") e anche i livelli di vitamina E (quasi del 5%), migliorando il profilo del rischio cardiovascolare.


Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...