venerdì 9 dicembre 2011
domenica 4 dicembre 2011
La Dieta del Finocchio, per depurarsi velocemente
Prova a dare un’occhiata al tuo girovita: più che una pancia, ti sembra un palloncino? Quasi certamente, la colpa è di quel mix dannoso di alcolici, bevande gassate, assenza di movimento ed eccesso di cibi grassi che rappresenta la quotidianità della maggior parte di noi.
E il risultato è che adesso avresti bisogno di un drastico intervento di depurazione. E allora, perché non provi a farti “infinocchiare”? Il finocchio può essere davvero il tuo asso nella manica, perché è ricco di fibre sazianti e stimolanti delle funzioni intestinali, acqua e potassio dall’azione diuretica e depurativa, sostanze aromatiche digestive e capaci di soddisfare il palato con il loro piacevole gusto.
Niente male per un alimento che apporta solo 9 calorie per 100 grammi!
Ma veniamo alla pancia. Consumato come aperitivo prima dei pasti, il finocchio stimola le secrezioni gastriche, combattendo il gonfiore provocato dai gas addominali grazie alla sua capacità di ridurre le fermentazioni e gli spasmi muscolari.
Per le donne, poi, il finocchio è due volte efficace: i flavonoidi contenuti nei suoi semi hanno infatti effetti estrogenici efficaci per riequilibrare questi ormoni femminili attenuando una serie di disturbi, tra cui il gonfiore addominale tipico della sindrome premestruale, senza per questo provocare tossicità o effetti indesiderati.
Grazie a queste caratteristiche, il finocchio è il re della depurazione-urto. Provalo tutti i giorni nella tua dieta: puoi consumarlo anche lontano dai pasti come snack rinfrescante, oppure sotto forma di tisana, o ancora sfruttando i suoi semi per condire le tue insalate. L’importante è utilizzarlo crudo, poiché cuocendolo perderebbe gran parte delle sue proprietà nutritive e la capacità di saziare in fretta per via della lunga masticazione richiesta.
Dopo 15 giorni, depurata e con la pancia visibilmente più sgonfia, sarai pronta per cominciare la tua Dieta Personalizzata: il tour virtuale ti guiderà nella scelta.
Fonte
E il risultato è che adesso avresti bisogno di un drastico intervento di depurazione. E allora, perché non provi a farti “infinocchiare”? Il finocchio può essere davvero il tuo asso nella manica, perché è ricco di fibre sazianti e stimolanti delle funzioni intestinali, acqua e potassio dall’azione diuretica e depurativa, sostanze aromatiche digestive e capaci di soddisfare il palato con il loro piacevole gusto.
Niente male per un alimento che apporta solo 9 calorie per 100 grammi!
Ma veniamo alla pancia. Consumato come aperitivo prima dei pasti, il finocchio stimola le secrezioni gastriche, combattendo il gonfiore provocato dai gas addominali grazie alla sua capacità di ridurre le fermentazioni e gli spasmi muscolari.
Per le donne, poi, il finocchio è due volte efficace: i flavonoidi contenuti nei suoi semi hanno infatti effetti estrogenici efficaci per riequilibrare questi ormoni femminili attenuando una serie di disturbi, tra cui il gonfiore addominale tipico della sindrome premestruale, senza per questo provocare tossicità o effetti indesiderati.
Grazie a queste caratteristiche, il finocchio è il re della depurazione-urto. Provalo tutti i giorni nella tua dieta: puoi consumarlo anche lontano dai pasti come snack rinfrescante, oppure sotto forma di tisana, o ancora sfruttando i suoi semi per condire le tue insalate. L’importante è utilizzarlo crudo, poiché cuocendolo perderebbe gran parte delle sue proprietà nutritive e la capacità di saziare in fretta per via della lunga masticazione richiesta.
Dopo 15 giorni, depurata e con la pancia visibilmente più sgonfia, sarai pronta per cominciare la tua Dieta Personalizzata: il tour virtuale ti guiderà nella scelta.
Fonte
Il finocchio è un perfetto aiuto per depurare il nostro organismo
mercoledì 30 novembre 2011
Cautela con i cellulari, comunque
Dopo l’inchiesta di Report, scende in campo anche il CSS e, sebbene non vi siano prove sulla dannosità dei telefoni cellulari, consiglia di andarci cauti con i bambini. Numerosi studi tuttavia ribadiscono che le onde radio ed elettromagnetiche fanno male; qualcun altro, invece, nega ogni legame
La questione cellulari e salute è stata affrontata numerose volte e da numerosi scienziati. Tuttavia, da ciò che è risultato dagli altrettanto numerosi studi è una gran confusione – tanto che, come sempre, è il cittadino a esserne la vittima principale in quanto non ha la possibilità di capire se l’uso del telefonino alla fine faccia male o no.
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lunedì 28 novembre 2011
Lacrime killer
Le lacrime di lei spengono la voglia di lui. Secondo una ricerca
israeliana, il pianto delle donne contiene sostanze chimiche che
abbassano il desiderio sessuale dell’uomo. Ecco cosa succede.
Addio al mito romantico delle lacrime femminili che richiamano l’istinto virile e di protezione dell’uomo. Invece che accendere un incendio nell’altro, le lacrime affogano il desiderio. E’ quanto sostiene una ricerca dell’ Istituto Weizmann, con sede in Israele, diretta dal dottor Noam Sobel e pubblicata dal quotidiano “New York Times” e su “Science”. La ricerca è stata condotta attraverso la divisione di 24 volontari, adolescenti maschi, divisi in due gruppi. Il primo gruppo ha odorato lacrime in provetta, estratte da giovani donne sottoposte a terapia da film strappalacrime.
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Addio al mito romantico delle lacrime femminili che richiamano l’istinto virile e di protezione dell’uomo. Invece che accendere un incendio nell’altro, le lacrime affogano il desiderio. E’ quanto sostiene una ricerca dell’ Istituto Weizmann, con sede in Israele, diretta dal dottor Noam Sobel e pubblicata dal quotidiano “New York Times” e su “Science”. La ricerca è stata condotta attraverso la divisione di 24 volontari, adolescenti maschi, divisi in due gruppi. Il primo gruppo ha odorato lacrime in provetta, estratte da giovani donne sottoposte a terapia da film strappalacrime.
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venerdì 25 novembre 2011
Sogni ristoratori e terapeutici così mitigano i ricordi dolorosi
Studio dell'università di Berkeley: durante la fase REM, in particolare, si riducono livelli di neurotrasmettitori legati allo stress e il cervello riesce ad addolcire memorie ed esperienze emotive traumatiche di ALESSIA MANFREDI
DORMIRCI sopra, per stemperare il dolore di un'esperienza emotiva particolarmente spiacevole. Tra i numerosi effetti benefici del sonno c'è anche la facoltà di alleviare, in particolare durante la fase REM - quella in cui si sogna - ricordi dolorosi, permettendoci di riviverli in un contesto privo di stress che li rende meno difficili da affrontare.
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domenica 20 novembre 2011
Fai così e perdi 3 chili in un mese senza dieta!
La dieta dimagrante che ha come unico scopo il dimagrimento, imponendo all’organismo privazioni o frustrazioni difficili da sopportare (come quelle ipocaloriche) o cambiamenti del metabolismo (diete iperproteiche), si rivela nella maggior parte dei casi fallimentare. Il primo passo da fare per dimagrire è riequilibrare l’alimentazione e i messaggi tra il sistema digestivo e il cervello, ma occorre farlo senza stress e senza diminuire eccessivamente la quantità di cibo ingerito. Il dimagrimento è solo una conseguenza di questo riequilibrio e non lo scopo primario. In più, se adottate i nostri suggerimenti, non dovrete far leva sulla volontà per raggiungere l’obiettivo. E questo vi aiuterà a perdere peso in modo duraturo. Seguici…
Per capire se sei in sovrappeso
•Per scoprire se si è in sovrappeso, si può calcolare l’indice di massa corporea (IMC) prendendo il peso in chilogrammi diviso per altezza in metri al quadrato (kg/m2). Per esempio, un adulto che pesa 70 kg ed è alto 1,75 m avrà un IMC di 22,9.
• Se il numero che si ottiene da tale calcolo è inferiore a 25 vuol dire che si è nella norma. Tuttavia, se la circonferenza della vita è superiore a 94-102 cm per l’uomo e 80-88 cm per la donna, significa che i soggetti hanno un eccesso di grasso addominale e sono quindi maggiormente a rischio di incorrere in problemi di salute, anche se il loro IMC è più o meno nella norma.
I rischi dei chili in più
•Il sovrappeso è un fattore di rischio quando i chili in più si legano al colesterolo cattivo (Ldl) alto, al colesterolo buono (Hdl) basso, alla glicemia alta, così come ai trigliceridi alti e all’ipertensione (in questi casi si parla di sindrome metabolica ad alto rischio di infarto e diabete).
•Il sovrappeso nella regione addominale (la cosiddetta pancia grossa, la pancetta e le maniglie dell’amore sui fianchi) è pericoloso per il cuore; infatti, l’adipe in eccesso in questa zona del corpo produce sostanze infiammatorie che intaccano le pareti interne delle coronarie.
Ecco i 9 trucchi in cucina che ti rimodellano
Riduci i tempi di cottura di pasta, riso e patate
Consuma pasta e riso al dente e non cuocere le patate fino a farle sfaldare: così abbassi l’indice glicemico di questi alimenti che, arrivando più lentamente nel sangue una volta ingeriti, non provocheranno picchi di glicemia che rallentano il metabolismo. E se cuoci al vapore o al forno le patatine novelle, puoi anche mangiarle con la buccia, e l’effetto dimagrante è assicurato grazie alla maggior quantità di fibre ingerite.
Non rinunciare a un buon cioccolatino
Inseriscilo in una tavoletta di crusca, in modo che le fibre con cui lo ingerisci ti facciano assorbire meno zuccheri.
Sostituisci olio e burro con i latticini light
Sull’insalata, nel risotto, nei sughi per condire la pasta usa fiocchi di latte, yogurt o ricotta. Un cucchiaio di olio ha 100 kcal, 10 g di burro 75, un cucchiaio di yogurt magro circa 7, uno di ricotta 15 e uno di fiocchi di latte 10.
Aumenta il potere saziante dei tuoi piatti
Utilizza la verdura da consumare insieme al primo e non “prima di esso”: l’indice di sazietà di un’insalata e di un piatto di pasta tradizionale è circa la metà di un piatto di pasta il cui sugo è un mix di verdura e formaggio magro (per esempio trevisana e fiocchi di latte).
Aggiungi sempre un alimento proteico a pane, pasta e riso
Carni bianche, pesce, uova, formaggi magri e legumi sono adatti per pane, pasta, riso, orzo ecc., mentre lo yogurt o la ricotta magri sono indicati per i dolci. In questo modo aumenti il senso di sazietà e mantieni costante l’indice glicemico dei cibi ingeriti.
Impara a fare il soffritto
Dimezza la quantità dell’olio e aggiungi una pari quantità di acqua.
Servi un piatto unico
Evita di presentare in tavola primo, secondo e contorno: puoi sostituirli con piatti unici tipo polenta, pesce e verdure; couscous, ceci e verdure; petto di pollo saltato con tocchetti di verdure e riso lessato ecc.
Per i dolci usa sempre una base proteica
Ricotta, yogurt o panna servono per evitare picchi glicemici e aumentare il senso di sazietà.
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venerdì 18 novembre 2011
Posizione giusta per riposare bene
Esiste una posizione giusta per riuscire a riposare bene? Vi è mai capitato di dormire senza riuscire a riposarvi veramente? Se questo vi succede, anche spesso, uno studio condotto negli USA vi può venire incontro.
Un’indagine basata più sulla qualità del sonno che sulla quantità e che dimostra ad esempio quanto sia fondamentale la posizione, anche più delle ore di sonno.
Secondo i due ricercatori del Covenant Health System che hanno elaborato questo studio la posizione migliore è quella supina a pancia in su, che permette alla colonna vertebrale di stare dritta, ma anche di evitare il torcicollo.
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