sabato 14 aprile 2012
giovedì 12 aprile 2012
COME PRENDERGLI LE MISURE
Ciao ragazzi oggi leggendo un articolo interessante ho pensato di scrivervi anche a voi un po su questo argomento so che a volte e molto interessante per alcuni ma per altri e scomodo. Detto questo ora gli uomini si possono finalmente confrontare con le medie che ci sono dai studi fatti sulle misurazioni scientifiche... La maggior parte dei uomini sottovaluta le misure del suo pene. In uno studio dell’Università di Pittsburgh, in USA, il 26% degli uomini ha valutato le dimensioni del proprio pene come inferiori alla media, mentre solo il 5% ha segnato la casellina della media. In più, in una ricerca dell’Università del Saskatchewan, in Canada, l’86% degli uomini ha affermato di aver visto sparire le proprie preoccupazioni circa le dimensioni del pene una volta avute informazioni precise sul modo in cui misurarlo. Non vi sembra interessante che ora possono tutti sapere le reali misure e come si misura e come si confronta...???Quindi per prima cosa smettila di guardartelo dall’alto: ti dà un’impressione sbagliata delle dimensioni, e comunque non è da lì che lo guarda lei. Secondo, misuratelo nel modo corretto, utilizzando un metro da sarto e un righello e confrontando le tue con le dimensioni medie (basate su studi condotti negli USA e in Australia). Ci avreste mai pensato che ti sei sempre sentito con mini dotato e sei un normo dotato..??
La lunghezza a riposo.
Per controllare la lunghezza del pene flaccido, spogliati e misuralo immediatamente. Dato che una stanza calda o fredda potrebbe provocare un ingrandimento o un rimpicciolimento, devi farlo prima che la temperatura della stanza influisca sul tuo orgoglio. "Posiziona delicatamente un´estremità del righello nel punto in cui il pene e l´addome si incontrano", spiega l’urologo Hunter Wessells, poi appoggia il righello lungo l’asta del pene e leggi la misura. La lunghezza media è di 8,71 cm.
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martedì 10 aprile 2012
Proteine, le nuove linee guida Efsa
Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto quantitativo di proteine ogni giorno
a cura di IRMA D'ARIA
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venerdì 6 aprile 2012
Come tenersi in forma a primavera
Benvenuta primavera! Con la luce, il sole e il risveglio della natura, la nuova stagione ci mette di buon umore, ma può farci anche sentire fiacchi e a corto di energia. Dalle ultime ricerche scientifiche e da Simona Vignali, naturopata e direttrice della Scuola Integrata Moderna di Ayurveda, i consigli su come ricaricare le batterie
a cura di IRMA D'ARIAYoga per depurare
mente e corpo
Non solo relax: con lo yoga si può anche depurare il corpo e la mente combattendo ansia, stress, depressione e perfino le malattie cardiache. L’ultima conferma arriva dai ricercatori della Boston University School of Medicine, del New York Medical College e del Columbia College of Physicians and Surgeons che in uno studio, pubblicato on line sulla rivista Medical Hypotheses, hanno dimostrato l’efficacia di questa disciplina nella gestione delle criticità di natura emotiva. Perciò, anche chi abitualmente non pratica questa disciplina, può approfittare di questa stagione per avvicinarsi allo yoga e ricaricare le batterie. L’esercizio che più di tutti regala sprint è il classico Saluto al Sole che va fatto la mattina presto rivolti appunto al sole per poter catturare tutta la sua energia. Con questo semplice Asana, abbinato ad una corretta respirazione, si tonifica corpo e mente iniziando la giornata con più entusiasmo.
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giovedì 29 marzo 2012
Diamoci la carica con un bagno caldo alle erbe e fiori
La nostra pelle, a marzo, al termine della stagione invernale e soprattutto con il cambio di stagione, può presentarsi opaca e secca. Sono utili quindi trattamenti cosmetici che hanno lo scopo di rinnovare lo strato cutaneo superiore, intasato di tossine, e che migliorano l’ossigenazione della pelle. Ad esempio un bagno caldo.
Quello del bagno è, probabilmente, il rituale di bellezza e di salute più datato, praticato e personalizzato del pianeta. Fin dall’antichità i benefici delle terme e dell’acqua calda erano noti e riconosciuti come cure efficaci per molti disturbi del corpo e dell’organismo. Con la diffusione capillare dei bagni nelle case moderne e con la possibilità per tutti di avere a disposizione quotidianamente l’acqua calda, si è stati portati a dimenticarne e sottovalutarne gli effetti terapeutici…
Il bagno, a differenza della doccia, è la cura ideale per ammorbidire a fondo la pelle, per aprire i pori, aiutandola a liberarsi delle sostanze tossiche e delle impurità che le impediscono di respirare.
Nel momento in cui si viene a contatto con l’acqua calda si innesca un’azione vasodilatatrice che accelera la circolazione, produce un aumento della sudorazione, con conseguente eliminazione di scorie e tossine nocive, e allenta le tensioni muscolari; un rimedio non solo per tonificare e rilassare, ma con effetti benefici anche sul sistema nervoso. L’acqua calda è inoltre di beneficio per alleviare i dolori articolari.
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Quello del bagno è, probabilmente, il rituale di bellezza e di salute più datato, praticato e personalizzato del pianeta. Fin dall’antichità i benefici delle terme e dell’acqua calda erano noti e riconosciuti come cure efficaci per molti disturbi del corpo e dell’organismo. Con la diffusione capillare dei bagni nelle case moderne e con la possibilità per tutti di avere a disposizione quotidianamente l’acqua calda, si è stati portati a dimenticarne e sottovalutarne gli effetti terapeutici…
Il bagno, a differenza della doccia, è la cura ideale per ammorbidire a fondo la pelle, per aprire i pori, aiutandola a liberarsi delle sostanze tossiche e delle impurità che le impediscono di respirare.
Nel momento in cui si viene a contatto con l’acqua calda si innesca un’azione vasodilatatrice che accelera la circolazione, produce un aumento della sudorazione, con conseguente eliminazione di scorie e tossine nocive, e allenta le tensioni muscolari; un rimedio non solo per tonificare e rilassare, ma con effetti benefici anche sul sistema nervoso. L’acqua calda è inoltre di beneficio per alleviare i dolori articolari.
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martedì 27 marzo 2012
Il ministero: "Attenti a infusi e integratori 'naturale' non significa sicuro"
Una nota ufficiale per mettere sull'avviso le famiglie: "Certi prodotti vanno di moda, ma non curano nulla e possono avere effetti negativi; soprattutto per bambini, donne incinte o in allattamento". La raccomandazione: consultare comunque il medico di fiducia.
Una confezione di integratori in pillole
"I prodotti presentati come 'naturali' - sottolinea il ministero con toni piuttosto decisi - soprattutto di derivazione vegetale, stanno riscuotendo un crescente interesse presso il pubblico, con un consumo che coinvolge in modo significativo anche bambini nella prima infanzia e donne in gravidanza o durante l'allattamento. E' bene precisare - si legge nel documento - che i prodotti in questione, riconducibili ad alimenti a base vegetale come tisane o integratori, non hanno e non possono avere alcuna finalità di cura. Il loro ruolo può essere quello di favorire fisiologicamente le funzioni dell'organismo nell'intento di ottimizzarne il normale svolgimento.
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sabato 24 marzo 2012
Cervello in forma più a lungo, isolato il gene che lo fa invecchiare
Rallentare l’invecchiamento cerebrale, attuando una prevenzione efficace di patologie come il Parkinson e l’Alzheimer e contribuendo a realizzare quel sogno di rimanere giovani più a lungo che alimenta il lavoro anche di altri scienziati, sarà un giorno possibile grazie a quanto viene indicato come un “passo da gigante” compiuto in questa direzione da un gruppo di biologi canadesi e statunitensi guidato da Gilbert Bernier, ricercatore presso l’Università di Montreal. Pubblicato dal Journal of Neuroscience, il loro studio ha identificato un gene, definito Bmi1, che controlla l’invecchiamento dei neuroni, tanto quello normale quanto quello patologico, nel sistema nervoso centrale.
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