L’abitudine a mangiare veloce aumenta significativamente le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2, il più diffuso
Chi non mangia di fretta alzi la mano.
È
probabile che di mani alzate ce ne siano davvero poche. Oggigiorno, la
fretta è la caratteristica che accompagna le nostre giornate: che sia
sul lavoro, che sia anche in quella che dovrebbe essere una pausa, ossia
il pranzo.
Mangiare veloce pertanto, per molti, è divenuta dapprima un’esigenza e
poi un’abitudine tanto che anche quando non ve ne sarebbe necessità ci
si ritrova a ingurgitare il cibo alla velocità della luce.
Questo
atteggiamento, se da un lato permette di sbrigarsi a mangiare e tornare
alle proprie faccende, ha tuttavia i suoi lati negativi. Secondo uno
studio degli scienziati della Lithuanian University of Health Sciences, i
quali hanno presentato il loro lavoro al XV Congresso Internazionale di
Endocrinologia, e XIV Congresso Europeo di Endocrinologia, tenutosi a
Firenze dal 5 al 9 maggio 2012, mangiare veloce favorisce l’aumento di
peso che, a sua volta, favorisce l’insorgere del diabete di tipo 2.
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