giovedì 11 ottobre 2012

Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno rendono sani: sette fanno felici

La ricerca su 80 mila britannici. Ma i nutrizionisti sono cauti: «Mangiare troppo di qualunque cosa non fa mai bene»

Frutta e verdura
Volete essere felici? Aggiornate la regola del cinque, intesa come le porzioni di frutta e verdura da mangiare ogni giorno, e portatela almeno a sette per non dire otto: in questo modo, non solo la vostra salute ne gioverà, ma anche il vostro umore migliorerà sensibilmente, al punto da farvi sentire più allegri e meglio disposti verso il futuro. O almeno questa è la teoria emersa da una ricerca, condotta dagli economisti dell’Università di Warwick in collaborazione con l’US Dartmouth College, su 80mila britannici e pubblicata sul Social Indicators Research: in base, infatti, alle risposte su dieta quotidiana, esercizio fisico e benessere generale, è stato possibile attribuire un voto da 0 a 10 alla soddisfazione personale dei partecipanti al test, scoprendo così che maggiore è il numero di porzioni di frutta e verdura assunte in una giornata (l’ideale è fra sette e otto, da 80 grammi ciascuna) e più elevato è il punteggio ottenuto quanto a felicità generale, con differenze di almeno un punto in più rispetto a chi non mangia «verde» praticamente mai o quasi (un quarto del campione mangia da zero a una sola porzione di frutta e verdura al giorno, mentre appena un decimo arriva a cinque e oltre). «Questo studio mostra risultati a dir poco sorprendenti e che ci hanno sbalordito quando li abbiamo analizzati – è il commento del professor Andrew Oswald del “Centre for Competitive Advantage in the Global Economy” al Daily Mail – anche se non è ancora chiaro come si attui questo processo di generale benessere dell’organismo o se abbia qualcosa a che fare con la biochimica. Sappiamo infatti che frutta e verdura contengono molti antiossidanti, ma non abbiamo idea di come questi possano eventualmente agire sulla nostra mente e sulle nostre emozioni. Comunque sia, per quanto mi riguarda ho deciso di mangiare più frutta e verdura, perché ci tengo ad essere felice». 
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mercoledì 10 ottobre 2012

Quali integratori funzionano?



Non tutti gli integratori sono uguali. Alcuni, come il tè verde, possono vantare un buon numero di ricerche scientifiche che ne testimoniano l’efficacia, altri invece, per ora, sono fermi alle promesse. Riconoscerli non è sempre facile. Ma sul web, un po’ di tempo fa, è spuntata un’infografica che ha lo scopo di aiutarci a capire quali integratori funzionano e quali no.





Nella parte alta dell’infografica, in blu, troviamo gli integratori che possono vantare numerose evidenze scientifiche, in basso quelli che non ne hanno affatto (almeno per ora). Tra i primi ci sono il tè verde, l’acido folico, l’olio di pesce, la vitamina D e gli omega 3. In mezzo, con meno evidenze scientifiche ad attestarne l’efficacia, troviamo arginina, echinacea e vitamina C.

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lunedì 8 ottobre 2012

La carenza di zinco rende l’intestino più sensibile alle infiammazioni



Le ostriche sono tra gli alimenti più ricchi di zinco, tuttavia non sono "adatte" a tutti
Pubblicati i risultati di uno studio dell’INRAN che mostrano come una dieta povera di zinco possa sensibilizzare l’intestino e renderlo più vulnerabile alle infiammazioni
Pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, un nuovo studio dell’Inran, l’ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione vigilato dal Mipaaf (Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) – e oggi in via di accorpamento al CRA – dimostra per la prima volta come una dieta povera di zinco può rendere l’intestino più sensibile alle infiammazioni.

Lo zinco è un micronutriente essenziale. Lo ritroviamo in alimenti proteici di origine animale come carne e pesce. Ma lo possiamo trovare anche in legumi, semi, frutta secca, cioccolato fondente e in minore quantità nei latticini. Lo zinco è importante per l’efficienza del sistema immunitario, lo sviluppo del sistema nervoso e l’integrità della pelle. Poiché questo metallo è coinvolto in moltissimi processi biochimici, un suo insufficiente apporto può contribuire ad altre patologie, tra cui le malattie cronico-infiammatorie dell’apparato gastrointestinale come il morbo di Chron.
Lo studio italiano ha evidenziato come anche una piccola carenza di zinco possa influire sulla sensibilità dell’intestino alle infiammazioni.

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sabato 6 ottobre 2012

Perché bere birra fa bene

Molti studi hanno dimostrato che un consumo moderato di alcol porta numerosi benefici al cuore, al cervello e perfino, volendo, ai capelli


L’Oktoberfest volge ormai al termine, e per qualcuno forse è il momento di farsi passare la sbornia e tornare alla normalità dopo la baldoria di Monaco.
Ma a parte certi eccessi, si può stare tranquilli: bere può far bene alla vostra salute. Molti studi scientifici hanno suggerito che una quantità moderata di alcol (un drink al giorno per le donne, due per gli uomini) porta diversi benefici all’organismo.
È stato anche rilevato che i bevitori (perfino quelli più incalliti) vivono mediamente più a lungo degli astemi, e il classico bicchiere di vino è stato associato a salute del cuore, minor rischio di ictus e perfino maggior densità delle ossa nelle donne.

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giovedì 4 ottobre 2012

Una mela al giorno… allontana il cardiologo


Una mela al giorno, toglie anche il cardiologo di torno
Mangiare mele abbassa i livelli nel sangue di sostanze nocive collegate all’indurimento delle arterie, tenendo lontano i rischi cardiovascolari. Il fin troppo noto proverbio che recita come il mangiare una mela al giorno tolga il medico di torno pare si possa applicare anche alle specializzazioni: in questo caso, la cardiologia.
Consumare mele quindi è un buon modo per tenere pulite le arterie, che possono indurirsi a causa di sostanze nocive che si vengono a trovare nel sangue. In questo modo, avremmo la possibilità di tenere a bada le malattie cardiache e vascolari.

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Il bergamotto riduce il colesterolo

 

 

martedì 2 ottobre 2012

Ottobre, il mese giusto per prevenire il tumore al seno



 
 
Anche quest'anno prende il via la Campagna Nastro Rosa con numerose iniziative in tutto il mondo
Torna questo mese la Campagna Nastro Rosa 2012, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Giunta alla XIX edizione in Italia e XX edizione nel Mondo, madrina della Campagna è Cristina Chiabotto. Numerose le iniziative
In Italia è giunta alla XIX edizione: è la Campagna Nastro Rosa 2012.
Per tutto il mese di ottobre ci saranno iniziative dedicate alla sensibilizzazione delle donne sulla vitale importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. Le informazioni verteranno anche sugli stili di vita sani da adottare e i controlli diagnostici da eseguire per contrastare una grave patologia neoplastica che registra un’incidenza sempre maggiore.

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venerdì 28 settembre 2012

Perché è meglio non bere il tè con il latte?

Teatime - Foto della lettrice <a href="http://i.focus.it/Scheda_media.aspx?idc=2276497" target="_blank">ElisabettaDiGirolamo</a><br />
Teatime - Foto della lettrice ElisabettaDiGirolamo

Nel mondo il tè, come bevanda, è secondo solo all’acqua. Gli studiosi confermano che ci protegge dalle malattie cardiovascolari perché contiene le catechine, sostanze che favoriscono la produzione di ossido nitrico, un composto capace di migliorare l’elasticità delle arterie. Se si aggiunge latte, però, i benefici del tè vengono annullati. Alcune proteine presenti nel latte, le caseine, contrastano infatti l’azione delle catechine.
(Come si fa la decaffeinizzazione?)

Contro il cancro

Gli esperti ritengono poi che il latte possa far diminuire anche le capacità anticancerogene del tè.
(Formaggio e latte hanno stesse qualità?)

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...