sabato 27 ottobre 2012
Abbiamo un cervello più grande grazie alle abitudini in cucina
WASHINGTON (Stati Uniti) - Cucinare il cibo avrebbe
aiutato i nostri antenati a espandere il volume del loro cervello. Un
nuovo studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National
Academy of Sciences" ha calcolato i costi energetici necessari alla
crescita di un cervello più grande e dell'organismo di un primate. A
quanto si è scoperto, i nostri antenati riuscirono a ottenere abbastanza
energia dal cibo in modo da ampliare il numero dei neuroni del proprio
cervello di tre volte rispetto a gorilla, scimpanzè e oranghi,
semplicemente cucinando il cibo.
venerdì 26 ottobre 2012
Bere una bibita al giorno aumenterebbe dell’83% il rischio di ictus
Secondo un nuovo studio, bere una bibita zuccherata e gassata al giorno
farebbe aumentare di oltre l’80% il rischio di essere vittime di un
ictus, in particolare per le donne.
In inglese si chiamano “soft drink”, ed equivalgono alle bibite analcoliche e, in genere, zuccherate e/o gassate.
Se la maggiore preoccupazione di chi assume questo genere di bevanda è la possibilità di mettere su qualche chilo di troppo, dopo aver letto quanto suggerisce un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, e condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti dal Giappone e l’Egitto, probabilmente il peso passa in secondo piano – per quanto sia anch’esso importante.
Secondo i ricercatori, bere un bicchiere al giorno di una bibita zuccherata può far aumentare di ben l’83% il rischio di essere vittime di un ictus, con una maggiore probabilità nelle donne piuttosto che negli uomini.
Per arrivare alle loro conclusioni, gli scienziati della Osaka University (Giappone) e la Menia University (Egitto), hanno coinvolto 39.786 uomini e donne giapponesi di età compresa tra i 40 e i 59 anni al basale. Tutti partecipanti sono stati seguiti per 18 anni, dal 1990 al 2008, e i ricercatori erano informati sulla dieta seguita dai partecipanti e, in particolare, su quale tipo di bevande fossero soliti bere e la frequenza dell’assunzione di bibite analcoliche.
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In inglese si chiamano “soft drink”, ed equivalgono alle bibite analcoliche e, in genere, zuccherate e/o gassate.
Se la maggiore preoccupazione di chi assume questo genere di bevanda è la possibilità di mettere su qualche chilo di troppo, dopo aver letto quanto suggerisce un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, e condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti dal Giappone e l’Egitto, probabilmente il peso passa in secondo piano – per quanto sia anch’esso importante.
Secondo i ricercatori, bere un bicchiere al giorno di una bibita zuccherata può far aumentare di ben l’83% il rischio di essere vittime di un ictus, con una maggiore probabilità nelle donne piuttosto che negli uomini.
Per arrivare alle loro conclusioni, gli scienziati della Osaka University (Giappone) e la Menia University (Egitto), hanno coinvolto 39.786 uomini e donne giapponesi di età compresa tra i 40 e i 59 anni al basale. Tutti partecipanti sono stati seguiti per 18 anni, dal 1990 al 2008, e i ricercatori erano informati sulla dieta seguita dai partecipanti e, in particolare, su quale tipo di bevande fossero soliti bere e la frequenza dell’assunzione di bibite analcoliche.
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lunedì 22 ottobre 2012
Maschio italiano in crisi di virilità
Tre milioni le persone colpite da disfunzione erettile. Il 15 per cento ha meno di quarant'anni
Era il 1986 quando Madonna nel videoclip di Papa don't preach indossava una maglia nera con la scritta: "Italians do it better" (Gli italiani lo fanno meglio) decantando le virtù amatorie degli abitanti del Belpaese. Adesso nel 2012, il ritratto dell'uomo italico sotto le lenzuola appare meno confortante: sono in tre milioni a soffrire di disfunzione erettile. Un problema che non riguarda solo gli anziani perché il 15 per cento di chi ne soffre ha meno di 40 anni. Un uomo alle prese con una crisi d'identità e alla ricerca di un ruolo sociale nelle parole di Ferdinando Fusco, urologo dell'Università di Napoli, durante il suo intervento al congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu) a Venezia fino al 24 ottobre.
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mercoledì 17 ottobre 2012
Per dimagrire, ritrovare il buonumore e la salute, alzati presto la mattina
Alzandosi presto al mattino non solo si può godere di un bello
spettacolo, ma pare faccia bene anche all'umore, al peso e alla salute
Le persone che si alzano presto al mattino sono in generale più magre,
felici e sane di chi si alza più tardi. Lo conferma uno studio. Il segreto per essere felici, sani e anche magri è nell’ora in cui ci si alza al mattino.
Un
nuovo studio britannico a cura dei ricercatori della Università
Roehampton ha infatti evidenziato come chi si sveglia presto (e si alza,
perché non basta svegliarsi) gode di tutta una serie di vantaggi che
sono preclusi ai dormiglioni.. Se poi il sonno al mattino è dovuto
alla “vita notturna”, peggio che mai perché i nottambuli sono più
soggetti al sovrappeso, lo stress e la depressione.
Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.
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Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.
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lunedì 15 ottobre 2012
Cucina d'autunno, a tutta salute
Dai carciofi alla zucca, tutti gli alleati di stagione
foto Getty
La tavola d'autunno ha dalla sua parte moltissimi ingredienti
preziosi per combattere l'affaticamento e lo stress caratteristico della
mezza stagione. Ad esempio, il cuore dei carciofi aiuta il fegato e
allevia i sintomi di colite e gastrite; broccoli e cavolfiori rafforzano
le difese immunitarie, proteggendoci dai primi raffreddori; la zucca è
una riserva di carotenoidi antiossidanti, validi alleati contro i
radicali liberi che invecchiano le cellule. Insomma la natura si
comporta da medico intelligente perché ci mette a disposizione il cibo
giusto proprio nel momento in cui ne abbiamo particolarmente bisogno.
Seguendo
i consigli della nutrizionista Sara Farnetti, specialista in medicina
interna ed esperta in malattie del metabolismo, possiamo trasformare un
menù appetitoso in una vera e propria cura a base di ortaggi. Il primo
alimento amico di questi mesi è il carciofo, il miglior assistente
"verde" del fegato. "In questo periodo di passaggio - dice Farnetti - a
essere sotto pressione è soprattutto l'apparato gastrointestinale, con
difficoltà particolari per il fegato. E' proprio dopo la ripresa del
lavoro post-ferie estive che si riacutizzano coliti, gastriti e
stitichezza". Il carciofo ci aiuta grazie alla cinarina, una sostanza
dotata di effetto detossicante proprio a livello epatico. "Favorisce
infatti l'espulsione della bile nell'intestino, e insieme alla bile
vengono eliminati anche il colesterolo e tutte le sostanze tossiche sia
assunte con la dieta, sia prodotte dall'organismo", spiega l'esperta. Il
carciofo, inoltre, "contiene fibre utili all'ecosistema intestinale, in
grado di funzionare come cibo per i batteri buoni dell'intestino". Per
sfruttare al meglio le proprietà di questo ortaggio, è importante non
farlo bollire, altrimenti la cinarina si disperde nell'acqua, mentre è
opportuno usarne i fondi, ossia la parte più tenera. Nelle foglie
infatti si trova una sostanza chiamata lignina, che può complicare il
lavoro di un apparato gastrointestinale, magari già provato da coliti e
gastriti. "Il piatto che propongo è una bella pasta condita con i fondi
del carciofo".
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domenica 14 ottobre 2012
Benessere interno lordo
Il benessere interiore è costruito su parametri di ordine psicologico ed emotivo, non è un indicatore classico basato su dimensioni economiche. Benessere, in questo caso, è appartenenza, vicinanza, condivisione, pensiero positivo, sentirsi riconosciuti, apprezzati. Una serie di risorse emotive che contribuiscono al vero ben-essere interiore. Dieci domande per inquadrare la vostra situazione.
Test della psicologa BRUNELLA GASPERINI 1
Fai il test
giovedì 11 ottobre 2012
Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno rendono sani: sette fanno felici
La ricerca su 80 mila britannici. Ma i nutrizionisti sono cauti: «Mangiare troppo di qualunque cosa non fa mai bene»
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