Più di 300 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi della
tiroide. In Italia ne soffre una persona su 5. I disturbi della tiroide
sono otto volte più frequenti nelle donne che negli uomini e si
manifestano in un’età più precoce concentrandosi in alcuni momenti della
vita come la pubertà, la gravidanza e la menopausa. Ecco perché, per le
donne, è ancora più importante riconoscere i segnali e i sintomi tipici
di una tiroide mal funzionante in modo da poter evitare una serie di
conseguenze potenzialmente gravi o addirittura pericolose, come per
esempio le malattie cardiache. In occasione della Settimana mondiale
della tiroide, che si celebra dal 19 al 25 maggio, facciamo il punto con
gli esperti delle società scientifiche che ci spiegano come funziona la
tiroide e quali sono le fasi della vita di una donna più a rischio.
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mercoledì 21 maggio 2014
martedì 20 maggio 2014
Perdonare è bene… e fa bene
Uno studio della Università di St. Andrews in Scozia mostra che
perdonare e dimenticare ha effetti significativi sia su chi perdona che
su chi è perdonato. Per comprendere il valore del perdono, martedì 20
maggio 2014, ore 20,30 a Nichelino (To) ci sarà l’occasione di
incontrare Lama Khemsar Rinpoche, che ritorna a Torino dopo il grande
successo riscosso a “Torino Spiritualità” e “Nichelino Spiritualità” del
settembre scorso.
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lunedì 19 maggio 2014
Cibus: frutta e verdura contro i tumori del tratto digerente
Olio d'oliva combatte neoplasie a mammella, intestino e colon
(ANSA) - ROMA, 6 MAG - Dal 20 al 40% dei tumori del tratto digerente in Italia sono attribuibili al basso consumo di frutta e verdura. Considerazioni che arrivano dal Cibus, il Salone Internazionale dell'alimentazione in corso a Parma, da Carlo La Vecchia, Capo del Dipartimento di Epidemiologia dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri' di Milano, in base a ricerche condotte tra il 1992 e il 2012. "Contro la maggior parte delle neoplasie sarebbe opportuno aumentare anche di una sola porzione al giorno la frutta e la verdura, diminuirebbe il rischio della metà, portando la percentuale al 10-20%". La frutta, sottolinea La Vecchia, è utile a combattere i tumori a stomaco, esofago e laringe: in particolare gli agrumi sono ottimi per proteggere il cavo orale, le mele per esofago, colon retto e laringe. I pomodori, secondo alimento per commercio globale dopo il grano, contribuiscono a ridurre il rischio di cancro del tratto digerente.
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sabato 17 maggio 2014
Consigli e rimedi per le occhiaie
Che svegliandoci al mattino, e rivolgendoci allo specchio, il nostro sguardo non sia proprio al top, ci può anche stare. Occhi gonfi e stanchi sono certamente una condizione normale per un corpo che si riprende da ore e ore di sonno e di torpore.
Che le occhiaie ci accompagnino per il resto della giornata, invece, può essere una cosa davvero fastidiosa e, se se ne soffre spesso, non fa di certo piacere.
A tal proposito, approfondiremo in questo articolo la summenzionata questione, sveleremo alcune dritte e rimedi per le occhiaie e vi diremo come perfezionare il sorriso liberandovi finalmente di un ospite sgradito e senz’altro inatteso.
Detto ciò, continuate a leggere quanto segue e cominciate sin da ora a prendere appunti: il vostro sguardo non sarà più quello di un tempo!
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venerdì 16 maggio 2014
Il riso fa buon sangue, ma anche “buona mente”
Una risata come scelta di vita per un pieno di benessere
L’invito di Assomensana a ridere per rivitalizzare la mente. Sorridere, ridere, soprattutto di se stessi e della vita fa bene. Migliora non solo l’umore ma riduce anche lo stress, e in più sveglia la mente. I suggerimenti degli esperti per godersi la vita
Ne abbiamo parlato recentemente in un articolo:
ridere fa bene alla memoria. E sull’onda di questa bella notizia si
sono mobilitati anche gli esperti di Assomensana che, riprendendo lo
studio, hanno preparato 10 suggerimenti per sfruttare al meglio il potere tutto positivo del sorridere e ridere.
Se come ritiene la tradizione popolare ridere fa buon sangue, e dunque anche vero che ridere fa “buona mente”. Non solo: ridere riduce in modo significativo i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. E meno stress, uguale più serenità e benessere.
«Gli autori della ricerca sono partiti dal presupposto che il cortisolo, l’ormone dello stress, a una certa età può danneggiare l’apprendimento e la memoria», spiega il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana, l’Associazione non profit che si occupa di anti-aging dell’intelletto.
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L’invito di Assomensana a ridere per rivitalizzare la mente. Sorridere, ridere, soprattutto di se stessi e della vita fa bene. Migliora non solo l’umore ma riduce anche lo stress, e in più sveglia la mente. I suggerimenti degli esperti per godersi la vita
lm&sdp
Se come ritiene la tradizione popolare ridere fa buon sangue, e dunque anche vero che ridere fa “buona mente”. Non solo: ridere riduce in modo significativo i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. E meno stress, uguale più serenità e benessere.
«Gli autori della ricerca sono partiti dal presupposto che il cortisolo, l’ormone dello stress, a una certa età può danneggiare l’apprendimento e la memoria», spiega il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana, l’Associazione non profit che si occupa di anti-aging dell’intelletto.
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giovedì 15 maggio 2014
La menopausa precoce aumenta il rischio di insufficienza cardiaca
Le donne che vanno in menopausa tra i 40 e i 45 anni hanno un tasso più
elevato di scompenso cardiaco, specie se fumatrici o ex fumatrici. Lo
studio
Un nuovo studio pubblicato su Menopause,
la rivista della North American Menopause Society (NAMS), le donne che
vanno in menopausa precoce – tra i 40 e i 45 anni – hanno un tasso più elevato di casi di scompenso cardiaco, o insufficienza cardiaca. Se poi la donna, in passato o allo stato attuale fuma, il tasso d’incidenza sale ancora di più.
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lm&sdp
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mercoledì 14 maggio 2014
Tumore al cervello: uno studio pone nuovi dubbi sulla sicurezza dei cellulari
Le microonde e il rischio tumori al cervello
Scienziati francesi pubblicano i risultati di un nuovo studio sulla sicurezza dei telefonini, evidenziando che con il loro uso si è da due a tre volte a rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori al cervello.
Un nuovo studio suggerisce che l'uso frequente del cellulare aumenta il
rischio di tumore al cervello. Foto: ©photoxpress.com/Olga Ekaterincheva
I telefoni cellulari sono pericolosi sì o no? La domanda, da molti
anni ormai è in pratica senza risposta, dato che gli studi condotti sino a oggi hanno ottenuto risultati controversi.
Alcuni suggeriscono che l’utilizzo, specie se assiduo, può esporre al
rischio di cancro; altri gettano acqua sul fuoco affermando che il
rischio non sussiste.
Ma, permetteteci un dubbio: trattandosi di microonde, con un elevato grado di penetrazione, mettendole direttamente a contatto (o nelle vicinanze) della testa è possibile che queste non possano andare a modificare qualcosa? E l’elettromagnetismo? Il corpo umano, si sa, è una sorta di circuito elettrico (specie il cervello) per cui un apparecchio che sfrutta questa tecnologia non ha un impatto sull’organismo?
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Scienziati francesi pubblicano i risultati di un nuovo studio sulla sicurezza dei telefonini, evidenziando che con il loro uso si è da due a tre volte a rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori al cervello.
lm&sdp
Ma, permetteteci un dubbio: trattandosi di microonde, con un elevato grado di penetrazione, mettendole direttamente a contatto (o nelle vicinanze) della testa è possibile che queste non possano andare a modificare qualcosa? E l’elettromagnetismo? Il corpo umano, si sa, è una sorta di circuito elettrico (specie il cervello) per cui un apparecchio che sfrutta questa tecnologia non ha un impatto sull’organismo?
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