giovedì 12 marzo 2015

Ecco perché dovresti sempre congelare i tuoi limoni. La tua salute ringrazierà!


Un nuovo studio ha dimostrato per la prima volta come i limonoidi, composti naturali presenti in limoni e altri agrumi, impediscono sia ER + che  ER- nella crescita delle cellule del cancro al seno. Questa scoperta  getta nuova luce sull’importanza degli  agrumi per la prevenzione del tumore al seno e sostiene gli studi precedenti che hanno dimostrato come il consumo di frutta possa ridurre il rischio di cancro al seno.

Molti professionisti e in alcuni ristoranti usano i limoni per intero, evitando gli sprechi. Come?
Semplice! Mettete un limone biologico o ben lavato in congelatore. Non appena congelato, grattugiatelo e cospargetelo sui vostri piatti. Aggiungerete un tocco in più alle vostre insalate, zuppe, creme e salse!

Qual’è il maggior vantaggio oltre a quello di evitare sprechi? Come accade nella maggior parte dei vegetali, la buccia contiene più vitamine della polpa, in questo caso la buccia di limone contiene dalle 5 alle 10 volte in più di vitamine rispetto al succo. Quando si pensa ai limoni si pensa alla vitamina C, ma c’è di piú. È ricco di antiossidanti, i quali si legano ai radicali liberi, prevenendo la formazione della massa cancerogena. Il limone è un prodotto “miracoloso” nell’eliminazione delle cellule cancerogene, è 10.000 volte più forte della chemioterapia.

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15 benefici per la salute dei limoni

 

 

mercoledì 11 marzo 2015

IL VISO RIFLETTE LA SALUTE DEGLI ORGANI


Lo specchio è spesso l’incubo di molti, eppure imparare a fare amicizia con la propria immagine riflessa può essere un ottimo modo per leggere dei messaggi sulla propria salute.
Il volto è infatti in grado di fornire dei segnali non verbali sul benessere; lo stato della pelle, ad esempio, rivela molto di quello che succede all’interno dell’organismo, sia fisicamente che emotivamente.
I terapeuti che praticano la Medicina Tradizionale Cinese hanno usato l’analisi del viso come strumento diagnostico per secoli, mettendo in correlazione specifiche aree del viso con gli organi e gli stati emotivi.
Perciò, quando si presenta un brufolo ricorrente nello stesso punto del mento oppure si ha la fronte sempre arrossata, la pelle potrebbe voler cercare di comunicare l’esistenza di un problema di salute più profondo.
Nel 1800 Wilhelm Schuessler, omeopata tedesco, introdusse per primo questa nuova scienza, basata sulla diagnosi del viso utile a valutare lo stato di salute di un individuo. Egli era convinto che determinate espressioni facciali potessero rivelare informazioni molto profonde. Da allora, la medicina naturale ha sviluppato specifiche linee guida per eseguire la diagnosi facciale, in maniera da poter trarre conclusioni sulla condizione fisica dei pazienti in maniera molto rapida.
Oggi i testi medici contengono comunque specifiche descrizioni dei sintomi facciali legati a determinate condizioni.
Le guance sono legate allo stomaco e ad alcuni aspetti del sistema respiratorio: così, una leggera eruzione cutanea potrebbe indicare che il corpo richiede ossigeno ed è necessario lavorare per approfondire il respiro.
La bocca si correla allo stomaco e all’intestino: eventuali macchie o decolorazioni potrebbero segnalare una lenta attività intestinale, gonfiore o scarso appetito.
Delle gengive sanguinanti indicano acidità di stomaco, mentre le labbra secche sono il segno evidente di disidratazione.
I reni e la vescica compaiono sul mento. Qualsiasi tipo di squilibrio ormonale solitamente si presenta qui. Se una persona adulta presenta una congestione intorno al mento, c’è una buona probabilità che i reni siano sotto pressione e costretti agli straordinari.
La fronte è correlata a diversi organi, compresi cuore, intestino tenue e vescica. I segnali di congestione segnalano sempre una cattiva disintossicazione, mentre un colorito rosso potrebbe indicare che il sistema digerente necessita di aiuto. Il fegato si trova sopra le sopracciglia. L’abuso di alcol e l’accumulo di tossine si presentano sempre in questa zona.

lunedì 9 marzo 2015

Barrette, beveroni & Co.

Un grande aiuto da sfuttare però sapientemente e sopratutto senza esagerare, le barrette dietetiche ed i beveroni possono risolvere problemi di sovrappeso quando questo non sia eccessivo, ma non bisogna farne un'abitudine

In questo periodo, che è quello che precede ormai di pochissimo le ferie in montagna, ma sopratutto quelle al mare, con la terribile prova costume, ognuno è alla frenetica ricerca della dieta miracolosa che possa ripristinare in pochi giorni la silhouette di prima, ed è boom di barrette e beveroni energetici.

L'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare conferma che effettivamente barrette e beveroni aiutano a perdere peso e a mantenerlo costante una volta ottenuti i risultati desiderati, ma nessun beverone potrà mai sostituire i contenuti preziosissimi di frutta e verdure ed in generale di tutti gli alimenti freschi.

Le normative europee riguardanti questi sostituti del pranzo sono abbastanza severe, e prevedono per ogni porzione un minimo ed un massimo calorico, valori che debbono necessariamente essere contenuti tra le 200 e le 400 calorie, mentre l'apporto energetico fornito dai grassi non può superare il 30% dell'apporto calorico totale ed essere costituito da grassi insaturi, meno dannosi della varietà satura.

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venerdì 6 marzo 2015

Il Multitasking fa rimpicciolire il cervello


Il multitasking rende il cervello più piccolo. Secondo un nuovo studio dell’Università di Sassex, uomini e donne che usano spesso diversi tipi di tecnologia contemporaneamente hanno meno materia grigia in una parte chiave del cervello.


La materia grigia è la parte che elabora le informazioni e viene sviluppata attraverso l’apprendimento e l’esperienza. La parte più preoccupante, è che la zona maggiormente implicata nel restringimento è quella coinvolta nell’elaborazione delle emozioni.

I ricercatori hanno chiesto a 75 uomini e donne in buona salute, quanto spesso dividevano la loro attenzione tra differenti tipi di tecnologie. Come ad esempio inviare messaggi di testo, mentre si ascolta la musica e si controlla la posta elettronica, o parlare al telefono mentre si guarda la tv e si naviga su internet.

I volontari sono poi stati sottoposti a una risonanza, che ha mostrato una quantità minore di materia grigia in una regione chiamata corteccia cingolata anteriore (ACC).

Kep Kee Loh, uno dei ricercatori, ha dichiarato: “Il mutitasking riguardo ai media è diventato molto rilevante nelle nostre vite oggi, e c’è una preoccupazione crescente riguardo all’impatto che ha sulla nostra percezione e sul nostro benessere emotivo“. Ma saranno necessarie ulteriori ricerche su larga scala per dimostrarlo con certezza.


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mercoledì 4 marzo 2015

Burro nel caffè, dal Tibet l’idea per dimagrire

La bevanda sarebbe tra le preferite per gli amanti delle arrampicate a quelle latitudini. E adesso in molti bar londinesi si può scegliere sul menu un «bullet coffee» o un «fat black»



Un doppio espresso aromatizzato con un cucchiaino di burro e olio di cocco. Può sembrare un attacco alle coronarie celato in una tazza, ma invece è l’ultimo trend per dimagrire. Infatti, secondo alcune ricerche, grasso è meglio di zucchero, e questo trend alimentare - che promette oltretutto di aiutare a perdere peso - dagli Stati Uniti ha contagiato rapidamente la Gran Bretagna. Prova ne è che molti locali di Londra offrono ormai un «bullet coffee» o «fat black» o ancora «smart coffee». E su internet pullulano i tutorial per fare in casa il caffè al burro, come documenta il «Daily Mail». Per i fan sorseggiare un caffè ultragrasso consentirebbe di sostituire l’intera colazione. Inoltre regala una carica di energia prolungata, che mantiene concentrati, limita l’assunzione di calorie e lascia un senso di pienezza fino all’ora di pranzo. L’effetto collaterale è legato più che altro al gusto insolito, e al fatto che chi prova il caffè al burro per la prima volta può esserne nauseato. 

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lunedì 2 marzo 2015

I 10 benefici della birra

1 – Contiene poche calorie

Contrariamente a ciò che molti pensano, la birra non fa ingrassare, se non se ne abusa. Il suo consumo, piuttosto, può far gonfiare temporaneamente la pancia ma il suo apporto calorico è decisamente inferiore rispetto a quello delle altre bevande alcoliche.

2 – È ricca di vitamine e sali minerali

Quando la vitamina B12 scarseggia, non è facile colmare la carenza, sopratutto se si segue un regime alimentare vegetariano o vegano. La birra, essendo una bevanda a base di cereali, è una valida fonte di vitamina B12 e contiene anche altre vitamine del gruppo B e sali minerali, importantissimi elementi per moltissime funzioni dell’organismo.

3 – È un’ottima fonte di fibre

Nella birra si trovano delle grandi quantità di fibre solubili, provenienti soprattutto da una delle sue principali materie prime, ovvero l‘orzo. Due bicchieri di birra possono fornire circa il 10% del fabbisogno giornaliero di fibre: questo dipende dal tipo di birra e dalla sua preparazione ma, sostanzialmente, sono tutte ottime per chi ha bisogno di migliorare le proprie funzioni intestina

4 – Aiuta a prevenire il morbo di Parkinson

Bere la birra aiuta a prevenire diverse malattie, tra cui il morbo di Parkinson. Secondo alcuni studi, il suo consumo moderato aiuta a ridurre il rischio del suo insorgere. Questo vale soprattutto per coloro che hanno superato i 50 anni, poiché hanno una probabilità più elevata di contrarre questa patologia neuro-degenerativa

5 – Aumenta il colesterolo buono

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che bere la birra contribuisce a far aumentare il livello del colesterolo HDL, ovvero quello buono. Ciò comporta, tra le altre cose, una minore probabilità di contrarre le patologie coronariche.olesterolo buono

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sabato 28 febbraio 2015

8.500 morti in meno con una mela al giorno I decessi che si potrebbero evitare grazie al frutto

Ecco i benefici se si mangiasse una mela al dì (soprattutto per gli over 50). Poteri simili alla statina, senza effetti collaterali

MILANO - L’ennesimo studio sui poteri prodigiosi della mela è stato promosso dagli scienziati dell’Università di Oxford e sostiene che tra infarti e ictus si potrebbero evitare ben 8.500 morti all’anno grazie a questo frutto quasi magico. La novità non sta nel sostenere che le mele facciano bene, ma nel fatto che qualcuno si sia messo a contarne gli effetti benefici in termini di decessi evitati, paragonando l’effetto sulla salute cardiovascolare di una dieta che ne contenga almeno una al giorno a quello dell’assunzione di farmaci. AN APPLE A DAY - I vantaggi sarebbero infatti quasi comparabili a quelli forniti dalla statina, in grado di salvare 9.400 persone annualmente da ictus e infarti. Logico poi che nel caso di over cinquantenni il mantra “an apple a day” avrebbe ancora più ragioni di esistere, considerato l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari con l’età. Gli scienziati hanno utilizzato dei modelli matematici e considerato una vasta mole di dati da precedenti studi. Successivamente nell’analisi sono partiti dall’ipotesi che almeno sette volontari su dieci rispettassero il suggerimento del proverbio e hanno poi paragonato l’impatto dei farmaci con quello della frutta e in particolare del pomo.

 

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L’esercizio fisico? È come una medicina

 

 

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...