Gli esperti riuniti a Capri discutono dell'emicrania infantile,
dell'importanza dell'attenzione dei genitori e del ruolo del pediatra
per una disturbo che colpisce fino al 9% degli under 12. Ecco quali sono
le soluzioni terapeutiche in caso di accertamento positivo
CAPRI - I neurologi
parlano del 5% dei bambini che soffre di emicrania, i pediatri, riuniti a
Capri per i corsi delle Scuole di Paidoss, Osservatorio nazionale sulla
salute dell'infanzia e dell'adolescenza, accreditano fino al 9% degli
under 12. E la diagnosi corretta arriva sempre con ritardi biblici: due
anni in media, anche tre dai primi sintomi, dice Bruno Colombo,
responsabile del centro per la cura e la diagnosi delle cefalee dell'età
pediatrica ed adulta dell'università Vita-salute, ospedale San Raffaele
di Milano.
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sabato 11 aprile 2015
martedì 7 aprile 2015
Un test veloce per la vista: cosa vedete, Marilyn o Einstein?
Questo video è stato prodotto dai
ricercatori del Massachusets Istitute of Technology (Mit) ed è un test
rapido per la vista: un'immagine sfocata di Marilyn Monroe si sovrappone
a un' immagine dalle linee marcate del volto di Albert Einstein, in una
sequenza veloce che può durare da 30 a 150 millisecondi. Secondo i
parametri del test, chi ha una vista normale coglie i dettagli e vede il
volto di Einstein, mentre chi ha problemi di vista vede invece solo
Marilyn. Il filmato è stato pubblicato su Asap, il canale di Youtube
dedicato alla scienza, ma è stato realizzato alcuni anni fa e utilizzato
dal Mit per test scientifici sulla percezione visiva e i processi
cerebrali. "A seconda di quanto si è capaci di mettere a fuoco lo
sguardo e di cogliere le differenze - spiega il ricercatore dell'Mit
Aude Oliva - l'occhio vedrà o meno i dettagli". Una persona con vista
normale dovrebbe infatti vedere le due immagini che si intersecano fra
loro man mano che si avvicinano, nel video. In caso contrario, la visita
dall'oculista è fortemente consigliata
Il video
Il video
domenica 5 aprile 2015
Pilates: non è solo una moda, serve contro il mal di schiena
Rimaniamo seduti per molte ore al giorno e decidiamo di fare un po' di
esercizio quando ormai il mal di schiena si è già scatenato. A quel
punto è proprio la sedentarietà forzata imposta dal dolore a impedire
il movimento. Una delle discipline più praticate nel trattamento, ma
anche nella prevenzione, del mal di schiena è il metodo Pilates, un tipo
di ginnastica dolce inventata un secolo fa da un infermiere tedesco,
Joseph Pilates durante la prigionia nella Grande Guerra.
SU QUALI PARTI DEL CORPO AGISCE
Consiste in una serie di esercizi dolci e non bruschi che migliorano la forza e la resistenza di tutte le fasce muscolari, con particolare attenzione ai muscoli posturali e alla coordinazione respirazione-movimento. Per queste ragioni, viene proposta in caso di dolore muscolo scheletrico lombare, disturbo multifattoriale tra i più diffusi, visto che a soffrirne almeno una volta nella vita sono otto italiani su dieci.
FUNZIONA DAVVERO O É UNA MODA?
Il Pilates, la cui popolarità negli anni è andata rapidamente crescendo anche grazie all'adesione entusiastica di molte donne e uomini di fama, è diventato oggetto di studio di molti scienziati, come è evidente dalla quantità di pubblicazioni scientifiche sull'argomento. Un gruppo di ricercatori italiani dell'Università di Palermo si è chiesto se tale popolarità sia giustificata e se il metodo Pilates sia davvero più efficace di altri esercizi riabilitativi nel trattamento del dolore lombare cronico, persistente e senza cause specifiche, come patologie vertebrali o compressioni radicolari.
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SU QUALI PARTI DEL CORPO AGISCE
Consiste in una serie di esercizi dolci e non bruschi che migliorano la forza e la resistenza di tutte le fasce muscolari, con particolare attenzione ai muscoli posturali e alla coordinazione respirazione-movimento. Per queste ragioni, viene proposta in caso di dolore muscolo scheletrico lombare, disturbo multifattoriale tra i più diffusi, visto che a soffrirne almeno una volta nella vita sono otto italiani su dieci.
FUNZIONA DAVVERO O É UNA MODA?
Il Pilates, la cui popolarità negli anni è andata rapidamente crescendo anche grazie all'adesione entusiastica di molte donne e uomini di fama, è diventato oggetto di studio di molti scienziati, come è evidente dalla quantità di pubblicazioni scientifiche sull'argomento. Un gruppo di ricercatori italiani dell'Università di Palermo si è chiesto se tale popolarità sia giustificata e se il metodo Pilates sia davvero più efficace di altri esercizi riabilitativi nel trattamento del dolore lombare cronico, persistente e senza cause specifiche, come patologie vertebrali o compressioni radicolari.
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Coppettazione utile per il mal di schiena
giovedì 2 aprile 2015
Autismo: individuata la causa in un caso su tre, e' genetica
Verso chiave per capire altre forme, il 2 aprile è la giornata mondiale
La facciata di Montecitorio illuminata in blu in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sull'autismo |
La caccia alle cause dell'autismo ha fatto un altro passo in avanti: grazie ad una tecnica di diagnosi genetica e' stato possibile accertare che in un caso su tre e' genetica. E si apre la strada per riuscire a scoprire anche le altre che ancora oggi restano sconosciute. Con un duplice obiettivo, cioe' fare chiarezza su un disturbo che colpisce sempre piu' bambini (ora 1 ogni 68) mettendo fine anche a polemiche, incertezze e leggende metropolitane, e trovare poi la chiave per trattamenti su misura. Mentre la scienza cerca di dare una parola ultima sull'origine del disturbo, il 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell'Autismo sancita dall'Assemblea Generale dell'ONU, si accenderanno le luci blu di monumenti di tutto il mondo per la campagna "Light up Blue". A Roma la scelta e' caduta sulla fontana della Barcaccia, ferita dalla furia dei tifosi olandesi, che dalle 20 alle 24 sara' illuminata per accendere l'attenzione su una sindrome che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. La ricerca europea guidata dal Campus Bio-Medico di Roma che ha invece 'illuminato' le cause genetiche del disturbo, ha utilizzato una tecnica di analisi innovativa su 200 famiglie. In tempi forse più rapidi del previsto, sarà cosi' possibile mettere a punto cure personalizzate, annuncia Antonio Persico, docente di Neuropsichiatria Infantile all'Universita' del Campus. "Il fattore preponderante all'origine dell'autismo - spiega Persico - è senz'altro quello genetico, ma sono stati anche individuati fattori ambientali che possono causare da soli la malattia, se l'esposizione a essi avviene in fase prenatale, come alcune infezioni virali nel primo o secondo trimestre di gravidanza da parte della madre. Altri studi starebbero anche comprovando una relazione tra l'autismo e l'esposizione ad alcuni pesticidi, sempre in fase prenatale.
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Giornata dell'autismo, Maschio Angioino e Porta Capuana si illuminano di blu
Che cos'è l'autismo
martedì 31 marzo 2015
Sconfiggiamo il colesterolo
Anche se l'80% del colesterolo è prodotto dal nostro stesso organismo, la cattiva alimentazione è la responsabile del restante 20%, e diminuire questa percentuale si rivela un aiuto prezioso principalmente per abbattere la quota di colesterolo che viene definito “cattivo” nel sangue. Questo risultato può essere conseguito sia regolando l'alimentazione che ricorrendo ad alcuni specifici alimenti in grado di abbassarlo.
Se la quantità di colesterolo nel sangue è troppo elevata, la primissima cosa da valutare ed eventualmente da modificare è la propria dieta. Per coloro che non sanno come sconfiggere questo acerrimo nemico della nostra salute ecco qualche idea per la spesa da fare al supermercato.
Le mandorle sono efficaci alleate nella lotta contro il colesterolo, perché con i loro grassi insaturi riducono i livelli di colesterolo “cattivo” e ne prevengono anche l’ossidazione, il che è fantastico se si pensa che altrimenti questo tipo di colesterolo potrebbe danneggiare le arterie fino a ostruirle impedendo l’afflusso di sangue al cuore. Attenzione però alle calorie: bastano 50-60 grammi di mandorle per non eccedere!
Mai sentito parlare di fitosteroli? Dietro questa difficile parola ci sono dei composti di origine vegetale, ottimi nel ridurre il colesterolo, ne bastano 2 grammi al giorno. Il problema è ovviamente dove trovarli! Sono contenuti nel succo d’arancia, ma anche in margarina, latte e formaggio. Un consiglio: leggete le etichette!
Come le mandorle, anche l’olio d’oliva è ricco di grassi insaturi e di antiossidanti che riducono il colesterolo e ci mantengono giovani. Incredibile come il loro effetto sia immediato, e si nota già a partire a due ore dalla sua assunzione. Bastano due cucchiai di olio al giorno per ottenere un notevole beneficio.
Cuocere alcune verdure può rendere la loro azione benefica più efficace sul nostro corpo, nel caso, ad esempio, di asparagi, barbabietole, carote, melanzane e fagiolini, il loro effetto sul colesterolo è maggiore se mangiati cotti piuttosto che crudi. La cottura che risulta essere maggiormente salutare sembra poi quella al vapore, che mantiene intatte molte delle proprietà nutrizionali delle verdure.
Se sei un cioccolato-dipendente, sarai felice di sapere che il tuo alimento preferito è ricco di flavonoidi, agenti antiossidanti che aiutano a ridurre il colesterolo, ma anche di acido oleico, lo stesso tipo di grassi mono insaturi che si trovano anche nell’olio d’oliva. Per migliorare il vostro colesterolo, si possono gustare fino a circa 30 grammi di cioccolato fondente al giorno ma attenzione, la percentuale di cacao presente deve essere almeno del 70%.
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Sale: 50 segreti che non conoscevate
lunedì 30 marzo 2015
Camminare: 10 motivi per farlo almeno 30 minuti al giorno
Camminare almeno 30 minuti al giorno è un vero e proprio toccasana per la salute.
Soprattutto se non si è molto allenati, meglio preferire la camminata
alla corsa. Camminare non richiede uno sforzo fisico eccessivo e
permette di fare movimento ogni giorno con costanza senza affaticarsi
troppo e senza annoiarsi.
Ogni giorno potete cambiare percorso,
decidere di fare una passeggiata in compagnia di persone diverse o di
sfruttare la camminata per andare alla scoperta di strade che non
avevate mai attraversato. Camminare garantirà al vostro organismo
numerosi vantaggi. Vi aiuterà a mantenervi in forma, a perdere peso e a sentirvi più giovani. Ecco i principali benefici di una sana camminata all'aria aperta.
1) Riduce il rischio di Cancro al seno
Camminare un'ora al giorno - magari facendo due passeggiate da 30 minuti - aiuta a prevenire il cancro al seno. Secondo una recente ricerca, le donne che camminano per un'ora al giorno hanno il 14% di probabilità in meno
di ammalarsi. A parere degli esperti, la camminata quotidiana di
un'ora, anche in assenza di un'attività fisica intensa e più specifica, è
già molto significativa per la salute.
2) Riduce il rischio di Malattie cardiache
Camminare a passo veloce riduce il rischio di malattie cardiache.
E, a parità di energia, la camminata veloce è più efficace della corsa.
Lo rivela uno studio pubblicato dalla American Heart Association. La
camminata e la corsa coinvolgono entrambe gli stessi gruppi muscolari e
basta una semplice camminata, almeno di 30 minuti al giorno, per stare
meglio.
3) Allunga la vita
Quando uscite a camminare, provate a portare con voi un contapassi o a calcolare la distanza percorsa. Fare 5000 passi al giorno, che corrispondono ad una camminata di circa 3 chilometri,
aiuta a vivere più a lungo. L'Oms ha messo in evidenza i rischi per la
salute di uno stile di vita sedentario e ha ricordato a tutti di
concedersi ogni giorno una bella passeggiata di salute.
4) Perdere peso più velocemente
Il vero segreto per perdere peso è il movimento.
Secondo gli esperti, per mantenersi in forma bastano 30 minuti di
attività fisica al giorno. Allenamenti troppo lunghi possono risultare
stressanti, mentre lo svolgimento di esercizi moderati incoraggia il
calo di peso e la costanza nell'allenamento. Passeggiare a piedi, salire
le scale e portare a spasso il cane sono ottimi punti di partenza per
non perdere la linea.
5) Prevenire il Diabete
Il diabete si previene camminando.
Secondo gli esperti bastano 2000 passi al giorno per contribuire ad
allontanare il rischio di diabete di tipo 2. Certo, camminare a lungo
non basta per prevenire la malattia, ma può essere d'aiuto. Una maggiore
attività fisica, infatti, può ostacolare l'aumento di peso, un fattore
determinante del rischio di diabete.
Leggi anche: Diabete: cammina, cammina e previeni i rischi
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giovedì 26 marzo 2015
Prevenire infarti e ictus con una dieta semi-vegetariana
Seguire una dieta semi-vegetariana, dove il 70 per
cento del cibo consumato proviene da fonti vegetali, può ridurre del 20
per cento il rischio di morire a causa di malattie cardiovascolari,
rispetto a chi segue una dieta con meno del 45 per cento di alimenti
provenienti da fonti vegetali.
È questo quanto emerso da uno studio dell'Imperial College London, presentato al meeting annuale dell'American Heart Association EPI/Lifestyle.
I ricercatori hanno preso in considerazione le abitudini alimentari di oltre 450mila cittadini europei che hanno partecipato al progetto Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), partito nel 1992. All'inizio dello studio nessuno dei soggetti coinvolti soffriva di malattie a lungo termine e tutti avevano un'età compresa tra i 35 e i 70 anni.
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È questo quanto emerso da uno studio dell'Imperial College London, presentato al meeting annuale dell'American Heart Association EPI/Lifestyle.
I ricercatori hanno preso in considerazione le abitudini alimentari di oltre 450mila cittadini europei che hanno partecipato al progetto Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), partito nel 1992. All'inizio dello studio nessuno dei soggetti coinvolti soffriva di malattie a lungo termine e tutti avevano un'età compresa tra i 35 e i 70 anni.
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